AVENGERS: CELESTIAL QUEST
Mini di otto numeri pubblicata dal novembre 2001 al giugno 2002

CAPITOLO 1:


MUOIO NELL'OBLIO (I DIE UNKNOWN!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

In un lampo accecante di luce, Thanos compare su un molo distruggendolo, mentre in un letto una donna si agita freneticamente. Sta avendo un brutto sogno, di una ragazza simile a lei che vive a Bombay e che viene sfruttata per il suo aspetto particolare, dalla pigmentazione verde, e presa a calci se non obbedisce dai suoi sfruttatori. Costoro la scaraventano su un palco, davanti ad un pubblico avido solo di vederla spogliarsi per il loro perverso piacere. Improvvisamente però compare una stella nel cielo, una stella simile ad un’altra comparsa circa cinque anni fa. Quella stella assume ben presto una consistenza sotto forma di Thanos, che si avvicina al palco scaraventando via gli spettatori con la sua solo presenza, senza nemmeno toccarli. La ragazza lo implora di andarsene: lei è l’incarnazione della vita e non vuole morire. Thanos scuote la testa e con un sorriso maligno scaraventa un lampo di energia che annienta la sfortunata ragazza.
Willimantic, New Jersey: La donna preda di quest’incubo si risveglia trattenendo un urlo e mettendosi una mano sulla testa, tremando. Era un sogno così reale, pur non avendo alcun senso. Avendo ormai perso il sonno, la donna indossa una vestaglia ed inizia a camminare per una casa deserta: quando è in pubblico riesce a confondersi tra la folla cambiando colore della pelle, ma nessuno sa che lei in realtà è Mantis e che suo figlio Quoi non è nemmeno umano. Forse è un bene che sia andato a vivere con suo padre, gli Stati Uniti di questi tempi possono essere poco tolleranti verso chi è diverso. Però inevitabilmente le manca molto. Improvvisamente Mantis nota una stella luminosa nel cielo, quella stessa stella vista in sogno: quella stessa stella di cinque anni fa, che era destinata a lei. Quando in quella notte la stella comparve, annunciò l’avvento della Madonna Celestiale, colei che avrebbe dato vita ad un essere che avrebbe cambiato l’Universo. Mantis è la Madonna Celestiale, dunque cosa significa l’apparizione di questa nuova stella? La risposta arriva subito, quando alle sue spalle compare Thanos, che le dice che sta per morire come quella ragazza di Bombay. Non era solo un sogno, dopotutto. Mantis non sa chi ha davanti, ma è come se già conoscesse la sua malvagità, dunque gli si lancia contro tentando di colpirlo con un calcio. Ma Thanos è più veloce di lei e con una raffica energetica letteralmente la distrugge.
Melbourne, Australia: Una prostituta sta intrattenendo uno dei suoi clienti quando improvvisamente una sorta di raggio verde la colpisce da dietro. Dopo un grido di dolore e sorpresa, la donna invita il suo cliente ad andarsene subito se non vuole morire e si fionda fuori dalla stanza e dal motel, uscendo in strada. I pensieri, le anime delle due altre Mantis sono nel suo cervello, non immaginava che potessero essercene altre come lei. La prima è morta ed ha passato la sua essenza alla seconda, la quale è morta anche lei e dunque ha trasferito tutto alla terza. La quale è certa di non essere l’ultima, c’è un’altra ragazza là fuori da qualche parte. Anche qui compare la stella luminosa nel cielo, visibile anche in pieno giorno: l’Universo sta cambiando nuovamente. La terza Mantis intende utilizzare il potere che ha ottenuto per avvertire la sua simile del pericolo, ma non compie che pochi passi che va a sbattere contro Thanos, comparso come dal nulla. La donna prova ad attaccarlo, ma il Titano para facilmente il suo pugno. Mantis però lo sorprende colpendolo con un calcio dietro al ginocchio e facendogli perdere l’equilibrio. Riverso a terra, Thanos sente aumentare la sua ira e scarica la sua rabbia sotto forma di una bolla energetica che annienta la donna.
Londra, Kew Gardens: Un tempo un giardino reale in una terra che adorava gli alberi. Una donna calva è librata a mezz’aria in profonda meditazione quando all’improvviso una luce verde la colpisce: le sue tre sorelle, tutto quello che erano prima che morissero ora è dentro di lei. Di nuovo la stessa luminosa compare in cielo. Quattro Mantis, però ci sono cinque punte in una stella. Cinque punte che corrispondono ad altrettanti luoghi della Terra, con scarto di 72 gradi: Melbourne 144 Est, Bombay 72 Est, Londra Zero, Willimantic 72 Ovest… ed infine 144 Ovest, la summa di tutte le donne conosciute come Mantis. La quarta decide che costei deve sopravvivere: quando lei morirà avrà la conoscenza di tutte le altre sue sorelle, ma potrebbe non bastare. Così la donna calva si libra in volo, per portare l’imminente scontro con Thanos lontano dalla città di Londra, e manda un messaggio telepatico.
Esso arriva al Palazzo dei Vendicatori e centra Visione. Il sintezoide rimane colpito dalla sua potenza e per un istante barcolla, poi si riprende e diventando intangibile si reca in un’altra stanza dove sono presenti Thor, Scarlet, Artiglio d’Argento e Jarvis. A loro Visione dice che Mantis si trova in Alaska e che è in mortale pericolo: non c’è tempo di chiamare altri Vendicatori, bisogna partire subito. Wanda non vedeva il suo ex marito così teso da anni. I quattro eroi salgono così a bordo di un quinjet, i cui motori vengono potenziati dal martello di Thor per raggiungere la destinazione il prima possibile.
Grazie ai suoi poteri mistici, intanto, la quarta Mantis ha trasportato Thanos in un regno extradimensionale. La donna prova a bloccare il Titano in una sfera magica, ma lui se ne libera senza problemi e parte all’attacco. La mistica cerca di difendersi sfruttando tutti i trucchi magici a sua disposizione, ma Thanos la afferra e la scaraventa via. Poi lancia contro di lei una raffica energetica: la donna si protegge con uno scudo mistico, ma questo lentamente vacilla fino a quando non viene annientata. Thanos sa che nessuna delle donne che ha affrontato era veramente Mantis: Mantis è la summa di due regni ed è rinata con la morte delle sue sorelle. Ed ora sa anche del suo arrivo.
Mentre il quinjet sfreccia verso l’Alaska, Thor non nasconde il suo stupore nel sapere che vedrà di nuovo Mantis: sin dalla prima volta che l’ha incontrata gli ha sempre fatto uno strano effetto, era molto più che una semplice barista. Artiglio d’Argento chiede maggiori spiegazioni. Thor narra che Mantis venne da loro come amica di un ex Vendicatore chiamato lo Spadaccino, il quale voleva un’altra possibilità dopo essere caduto in disgrazia. Ma probabilmente Mantis lo stava solo sfruttando approfittando del suo stato di ubriachezza. Tuttavia sia lei che Duquesne erano dei guerrieri: lo Spadaccino riconquistò la sua abilità con la lama, mentre Mantis era esperta di arti marziali. Alla fine però Duquesne morì affrontando Kang, mentre Mantis apprese che sarebbe divenuta la Madonna Celestiale. Ci volle un po’ di tempo perché la verità venisse a galla, ma poi i Vendicatori capirono che lei ed un’altra eroina, Dragoluna, sin dalla nascita erano state allenate dai Preti di un altro mondo per rappresentare tutta l’umanità. Alla fine fu Mantis la prescelta: una volta completa, la Madonna Celestiale sarebbe stata la metà umana di un’unione, un matrimonio col rappresentante maschile perfetto di una razza di piante chiamata Cotati. I loro spiriti si sarebbero uniti per dare vita ad un essere nuovo ed unico. Ma i Vendicatori non videro mai la fine di questa vicenda, perché Mantis li abbandonò: a volte giungevano voci di lei che era tornata o che viveva come una semplice madre, ma non sono mai state confermate. In quel momento il quinjet entra in Alaska.
Contemporaneamente, a 300 miglia di distanza, l’ex componente dello Squadrone Supremo Haywire, il quale sta compiendo un’escursione dopo aver volontariamente deciso di rimanere sulla nostra Terra (V. Wiz 42), nota una strana luce emergere dal Monte Gruenwald. Incuriosito, si reca a controllare e trova Thanos in lotta con Mantis. Haywire non conosce nessuno dei due, ma capisce benissimo che quella donna ha bisogno di aiuto, dunque imbriglia il Titano con la rete energetica generata dal suo corpo. Thanos però se ne libera facilmente. In quel momento giungono sul posto i Vendicatori. Visione diventando intangibile prova a penetrare nel corpo del Titano, ma costui si sbarazza senza problemi dell’eroe, evitando poi con estrema facilità gli attacchi di Scarlet e Thor. Artiglio d’Argento rimane paralizzata dal terrore: dovrebbe intervenire, ma cosa può fare? Nulla può fermare Thanos. Ma nel momento più oscuro la nuova stella improvvisamente emette una nuova luce, proiettando un raggio mistico su Mantis, che ne rimane avvolta. Dura solo un istante, un istante in cui il destino di molte persone viene cambiato per sempre. Mantis si libra in volo, emettendo una intensa luce verde: il suo potere si è moltiplicato di cinque volte ed ora è di nuovo completa. Poi lancia una tremenda raffica energetica contro Thanos.

CAPITOLO 2:


LA MADONNA RINATA (MADONNA REBORN!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

L’anima di Mantis era stata divisa in cinque parti e dispersa lungo tutta la Terra, ma ora lei è nuovamente completa. È rinata come una dea e può affrontare tranquillamente Thanos, il quale tuttavia non ha alcuna paura di lei e, come ha distrutto le altre quattro, ora completerà l’opera. I Vendicatori e Haywire osservano il tremendo scontro, con Thor pronto ad intervenire in caso di necessità. Visione ricorda come Mantis sia stata oltre a Scarlet l’unica altra donna a toccare la sua anima sintezoide, quando questo era ancora possibile. Thanos appare molto determinato e dalla sua mano proietta una tremenda raffica energetica contro Mantis, che viene colpita di striscio: ma lei non muore, né prova dolore per ciò che è accaduto, semplicemente si ritrae all’indietro ed accompagna l’impatto fino ad atterrare saldamente sui suoi piedi. Il Titano smette di lottare: lui può anche essere il dio della Morte, ma Mantis adesso è diventata l’incarnazione della vita, troppo potente perché lui possa ucciderla.
Combattere non ha più senso e comunque lei non è l’obiettivo principale. L’eroina impallidisce quando capisce che Thanos si sta riferendo a suo figlio: la stella luminosa ha annunciato la sua maturazione. In quanto essere per metà pianta ha raggiunto la maggiore età in un terzo del tempo che occorre ad un essere umano, ma ora la sua vita sta per avere termine. Prima valeva la pena provare a distruggere le cinque parti della personalità di Mantis prima che esse si riunissero, ora non più: la donna può fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per salvare il ragazzo, non avrà importanza. Poi Thanos svanisce nel nulla. I Vendicatori dunque possono finalmente riabbracciare Mantis, che li implora di aiutarla a raggiungere subito suo figlio: non c’è tempo per chiamare altri eroi, dovranno bastare loro per salvare Quoi. I Vendicatori accettano di aiutare Mantis, ma Visione chiede a Haywire se voglia unirsi a loro, considerato che questa non è la sua battaglia. L’ex componente dello Squadrone Supremo chiede se, oltre a un dio della morte come Thanos, ci sia anche una dea: di fronte alla risposta positiva del sintezoide decide di unirsi al gruppo. Scarlet vorrebbe che Artiglio d’Argento non venisse, considerata la sua giovane età ed i suoi impegni scolastici, ma lei non intende saperne: è un Vendicatore e porterà a termine questa missione.
Nel frattempo, nelle vaste profondità dello spazio, una nave passeggeri sta per essere abbordata da tre navi pirata comandate da Cap’N Reptyl. Tuttavia nelle vicinanze c’è una nebulosa di classe 3, in cui la nave passeggeri si fionda, sicura che gli scudi delle navi pirata non siano sufficienti a resistere alla sua pressione. Così è e, dopo aver interrotto l' inseguimento, un sottoposto, Kid Syn, si lamenta per le protezioni mancate e più volte richieste con Reptyl, il quale lo esorta con tono minaccioso a stare zitto. E trova in questo modo il supporto di un altro componente dell’equipaggio, Raptra. La loro caccia riprende. Intanto sull’altra nave, dopo lo scampato pericolo, i passeggeri sono tutti molto più rilassati: soprattutto uno di loro, che decide di allontanarsi dalla cabina principale. Il suo aspetto è alieno, ma in realtà la sua vera guisa è quella di un Prete di Pama e può riassumerla solo quando si ritrova in solitudine, come adesso: si sta dirigendo dal figlio di Mantis, di cui solo lui conosce la locazione, per stargli vicino in questo momento particolare della sua vita. Ma improvvisamente viene sorpreso da Thanos.
Contemporaneamente i Vendicatori stanno sfrecciando per le distese spaziali, diretti a delle coordinate fornite loro da Mantis: tuttavia anche col potere del martello di Thor ci vorranno almeno 78 ore per giungere a destinazione. Il dio del tuono ne approfitta per chiedere a Mantis dove sia stata in questi ultimi anni. Lei risponde che è una lunga storia, che ha appena ricordato per la prima volta dopo tanto tempo: dopo aver sposato il rappresentante della razza Cotati con le sembianze dello Spadaccino, unì con lui le sue energie e diede vita a loro figlio, Sequoia (abbreviato in Quoi), come la più nobile delle piante terrestri. Alcuni mesi dopo Mantis tornò sulla Terra, desiderosa solo di vivere come una madre ordinaria, non più come Vendicatore. Per un anno crebbe Quoi a Willimantic, finché suo padre lo portò a vivere sul pianeta dei Cotati. Mantis allora abbandonò la Terra per esplorare il cosmo: divenne amica di Silver Surfer, ma cadde vittima di un attacco degli Antichi dell’Universo mentre costoro cercavano di distruggere Galactus (V. Silver Surfer Play Press 9). La raffica con cui venne annientata sparse la sua essenza tra le stelle, perché nel divenire la Madonna Celestiale era anche divenuta l’essenza della vita. Tentò di riacquisire una forma corporea, ma la dispersione era troppo avanzata e così vennero creati solo dei fantasmi effimeri, il primo dei quali si affiliò ai Vendicatori della Costa Ovest.
Scarlet e Visione interrompono Mantis: questo non è possibile, sono stati per un po’ di tempo accanto ai Vendicatori della Costa Ovest e non la ricordano, né qualcuno del gruppo ha narrato della sua presenza. Mantis spiega che quell’entità era solo un fantasma e, una volta sparita, anche il suo ricordo svanì dalle menti di chi l’aveva incontrata, addirittura dalla realtà stessa. Così come i Fantastici Quattro non ricordano un fantasma che li aiutò contro Kang (V. Fantastici Quattro 87/88), né qualcuno rammenta un fantasma nel giorno in cui è stato ucciso Galactus (V. Fantastici Quattro 187/190). Alla fine però Mantis divenne più sostanziale e la sua personalità si divise tra cinque persone: un mostro della natura, una madre, una donna, una adepta ed un Vendicatore. Thanos ha provveduto ad eliminare le prime quattro, ma l’incarnazione finale della donna sarebbe stata comunque la quinta. E Mantis riunendo in sé le altre quattro personalità è così ridiventata, per la prima volta in tre anni, la Madonna Celestiale.
Nel frattempo Thanos ha portato il Prete di Pama in uno dei suoi covi e lo ha legato ad un tavolo a forma di pentacolo. Il Prete sa chi è e cosa vuole da lui, perché sa dove si trova Quoi: non appena la stella ha brillato, il Prete si è precipitato subito da lui, anche se era certo di incontrare resistenza ed è preparato a ciò che Thanos gli farà. Il Titano posa uno dei suoi guanti dorati sulla fronte del Prete, che rimane accecato dalla follia: la sua energia mentale, portata alla perfezione durante una vita di allenamento, esplode nella prigione avvolgendo Thanos e appagando le sue brame di miglioria.
Infuso del potere della cruda pazzia, il Titano fuoriesce dalla realtà ed entra nel regno degli dei, dove ad attenderlo vi sono Eternità, Lady Morte, Lord Caos e Mastro Ordine. Il Titano si considera loro pari, ma Eternità lo smentisce: la sua presunta divinità è fondata sulla pazzia e la morte degli altri ed è incapace di creare. Thanos ribatte che nemmeno Lady Morte può creare, eppure anche lei è considerata una dea: è solo una questione di equilibrio delle forze. Il Titano vede il suo opposto nel Messia Celestiale e per questo deve distruggerlo. Poi Thanos si rivolge a Lady Morte: ogni rapporto con lei è ormai concluso, per lei ha dato tutto ed è quasi impazzito. La follia che ha nome amore è giunta a conclusione, ucciderà ancora ma non in suo nome. Thanos ucciderà il Messia Celestiale per il suo amor proprio ed ha appreso questo dalla vita, che è la negazione definitiva della morte. Lady Morte, come intuibile, non risponde ed allora il Titano assorbe le ultime vestigia di potere del Prete di Pama e ritorna nel suo covo: ora sa dove si trova Quoi.
Quinjet dei Vendicatori: Poiché non conoscono Mantis, Haywire e Artiglio d’Argento si traggono in disparte ed iniziano a parlare tra loro. Lupe Santiago dice all’uomo di aver sentito parlare di lui: ha combattuto lo Squadrone Supremo della sua terra quando questo ha cominciato ad utilizzare discutibili metodi per portare la giustizia al mondo, ma alla fine ha perso la sua ragazza… Haywire perde subito le staffe: non vuole che qualcuno gli parli di Inertia. E si allontana precipitosamente. Mantis nota la scena e si reca dall’eroina: si rispecchia in parte in lei perché è una nuova recluta, come un tempo lo è stata lei ed i Vendicatori hanno sempre supportato i nuovi componenti. Artiglio d’Argento spera di riuscire a raggiungere gli stessi risultati di Mantis, dopotutto anche lei è destinata a diventare una dea.
Alcune ore dopo, Visione sta osservando le stelle quando Mantis gli si affianca, chiedendogli come sta. Il sintezoide risponde che, dal loro ultimo incontro, è stato smantellato e la sua mente è stata cancellata: non si è mai pienamente ripreso da questa esperienza. La donna ribatte che Visione è troppo duro con sé stesso, qualcuno che afferma di essere meno che umano. Wanda le ha confidato di essersi separata dal sintezoide: Mantis è diventata sia una madre che una dea, ma è sempre stata una donna. Ama suo figlio con ogni fibra del suo essere, ma prima di poterlo raggiungere ci vorranno ancora tre giorni, durante i quali potrebbero darsi reciprocamente conforto, come tutti gli esseri umani fanno. Visione controbatte di non essere umano, poichè il suo corpo è stato costruito partendo dai frammenti di un’altra persona, mentre la sua mente è basata sugli schemi mentali di un altro uomo: per questo Scarlet l’ha lasciato. Il sintezoide prova ad allontanarsi, ma Mantis lo blocca: non ha creduto ad una sola parola di Visione e rimpiange ancora ciò che loro in passato non hanno condiviso. Visione esita e Mantis ne approfitta per baciarlo, ma il sintezoide si ritrae subito: non è giusto. La donna dice che ha bisogno di lui, della sua forza per i giorni difficili che verranno, per non restare sola. I due si baciano nuovamente e stavolta Visione non si tira indietro.

CAPITOLO 3:


QUELLO CHE SI DÀ... (WHAT GOES AROUND...)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Secondo gli standard orari terrestri, sono le sei di mattina sul quinjet dei Vendicatori, anche se nessun sole sorge all’orizzonte. La fine di una notte che sembrava poter durare per sempre, per Mantis, Visione ed anche Scarlet. Il sintezoide esce dalla stanza dove ha passato la notte insieme alla sua ex compagna di squadra e si imbatte nella sua ex moglie, la quale gli dice subito che non farà nessuna scenata: è davvero felice per lui, il loro matrimonio è finito ed è giusto che entrambi vadano avanti. Visione confessa di aver gradito l’essere tornato a comportarsi ancora una volta come un essere umano, aveva praticamente dimenticato l’emozione che dà ricevere un bacio. Scarlet augura buona fortuna a Visione e Mantis e raccomanda loro di non badare alla sua presenza, il sintezoide ha dimostrato fin troppa pazienza nei suoi confronti e verso Simon Williams. Artiglio d’Argento, nascosta dietro un angolo, ascolta per caso la loro conversazione e si domanda se lei apparirà mai così sicura di sé, nell’imminenza di una battaglia.
Improvvisamente il quinjet viene colpito: tre vascelli pirata hanno colto di sorpresa gli eroi. Thor ordina ad Artiglio d’Argento di prendere il controllo del timone, e dal momento che Haywire non può essere di aiuto nello spazio le darà una mano. Gli altri Vendicatori invece si preparano a controbattere. Le navi sono quelle comandate da Cap’N Reptyl, che si prepara all’abbordaggio, anche se Raptra sospetta qualche trucco. Non appena gli eroi escono dal loro mezzo, Thor lancia con gran forza il suo martello contro la nave di Raptra, la quale rimane seriamente danneggiata cominciando ad andare alla deriva. Intuendo la grande potenza dei loro avversari, le altre due navi si preparano alla fuga, ma Scarlet lancia contro di loro un incantesimo facendo sì che la nave di Kid Syn vada ad impattare contro quella di Reptyl e blocchi le propulsioni di entrambi i mezzi. Il Capitano non è molto entusiasta di quanto accaduto e decide di fiondarsi alla massima velocità possibile contro Wanda Maximoff. Mantis però, che trae il suo potere da ogni stella celeste, lancia una raffica contro l’astronave e lo costringe a desistere.
Subito dopo Visione si alza in volo e si dirige verso la nave di Kid Syn: costui gli spara contro, ma il sintezoide è nel suo stato intangibile e dunque i colpi gli passano attraverso senza procurargli alcun danno. Visione penetra dentro il mezzo, dove tentano nuovamente ed inutilmente di colpirlo con armi energetiche: il sintezoide non vi bada e, dopo aver trovato la fonte di potere della nave, diventa solido come il diamante e la distrugge. In poco meno di un minuto l’astronave è ridotta in mille pezzi, ma Kid Syn e gli altri componenti dell’equipaggio sono già fuggiti grazie a delle scialuppe di salvataggio. Visione li lascia andar via, perso in altri pensieri: non aveva mai considerato che lo spazio potesse essere un altro ambiente naturale adatto ad un androide, come ha detto Mantis non è necessario che lui sia legato alla Terra. Reptyl e Raptra, la quale ha raccolto i superstiti della nave di Kid Syn, sfrecciano via senza che i Vendicatori provino ad inseguirli: non è più necessario continuare la battaglia, quei pirati hanno imparato la lezione.
Nella cabina di pilotaggio intanto Haywire pensa ad alta voce che ad Inertia sarebbe piaciuto partecipare a questa battaglia. L’unico motivo per cui si è unito a questa missione è per lei: se mai incontreranno la dea della Morte, le chiederà di riportare indietro la sua amata. Artiglio d’Argento rimane sconvolta: è per questo che Haywire è stato così teso fin dall’inizio del viaggio. Ma per quanto l’amasse la possibilità che riesca nel suo intento è infinitesimale. Questo però all’ex componente dello Squadrone Supremo non importa: gli eroi combattono per la giustizia e la giustizia impone che Inertia debba rivivere, una creatura bella e magnifica come lei non doveva morire.
Nel frattempo Cap’N Reptyl se la prende con Raptra: le era stato ordinato di abbandonare Kid Syn ed invece ha salvato lui e tutto il suo equipaggio. La prossima volta che disobbedirà ad un ordine morirà. Raptra non è impressionata da queste minacce: in queste imprese sono tutti sullo stesso livello e non segue le indicazioni di nessuno. Improvvisamente una immensa astronave compare come dal nulla: Reptyl intuisce subito che appartiene a Thanos.
Quinjet dei Vendicatori: Il mezzo sta per entrare nell’orbita del pianeta dei Cotati. Mantis è molto emozionata poiché sta per rivedere suo figlio, che non abbraccia da quando era un bambino, spera che non pensi che lei l’abbia abbandonato. Visione ne è certo: se non l’ha dimenticata lui in tutti questi anni, a maggior ragione non lo avrà fatto suo figlio. Mantis è rinfrancata: aveva detto di aver bisogno del sintezoide ed aveva ragione. Cinque ore dopo il quinjet atterra su Tamal, il mondo dei Cotati. Un tempo i Cotati erano piante viventi, che convivevano con i Kree umanoidi: costoro tentarono di annientarli, ma i Cotati sopravvissero ed in segreto si evolsero, abbandonando la mobilità in favore della mente. Forgiarono così un legame telepatico con l’avanzata setta Kree dei Preti di Pama, i quali li smistarono su altri mondi, tra cui anche la Terra. I Vendicatori vengono accolti da un comitato di benvenuto, da cui emerge il rappresentante Cotati con le sembianze del defunto Spadaccino, l’unico in grado di muoversi. Mantis va ad abbracciarlo e ciò che viene detto tra loro due avviene su un piano telepatico, l’intimità assoluta. Dopo che lo Spadaccino ha salutato gli altri eroi, Mantis chiede dove sia suo figlio.
Quoi compare dalla foresta ed assume subito un atteggiamento altezzoso e maleducato nei confronti di sua madre. E non vuole sentire scuse per il lungo periodo in cui lei non gli è stata accanto. Lo Spadaccino lo esorta a comportarsi meglio, ma lui non vi bada: nessuno può punire il Messia Celestiale, dunque non presta più ascolto alle parole di suo padre. Ad alta voce Visione interviene, invitando il ragazzo a non parlare più in questo modo ai suoi genitori, ma Mantis lo blocca dicendo che può occuparsene da sola. La donna dunque dice a Quoi che capisce ciò che prova adesso, ma lei è tornata nel pieno delle sue forze fisiche e spirituali solo quattro giorni fa. Thanos vuole distruggerlo e lei ed i suoi amici sono venuti qui per proteggerlo. Thor conferma che è tutto vero e può credergli perché è un dio come lui. Quoi ribatte che non è affatto come lui: c’è una nuova stella nell’Universo e lui trascende chiunque ed ogni cosa, anche i presunti dei che bazzicano sin dall’alba dei tempi. C’è un solo Messia Celestiale ed è lui. E conclusa la sua arringa, si allontana esortando sua madre a tornare a casa. Scarlet e Artiglio d’Argento offrono il loro appoggio a Mantis, la quale però continua a scusare il comportamento di Quoi: anche se non per colpa sua, lei lo ha abbandonato e tutto ciò che serve è che lui impari nuovamente a conoscerla. Lo Spadaccino annuisce: in questi anni è mancato il tocco che solo una madre può dare e ciò ora si fa sentire.
Titano: Sulla più grande luna di Saturno, Mentore osserva la stella luminosa che ha annunciato il ritorno di Mantis e l’ascensione del Messia Celestiale e sa che essa attirerà anche l’attenzione di suo figlio Thanos. Per questo deve agire al più presto: è arrivato un giorno oscuro nella storia degli Eterni.
Sulla nave di Reptyl intanto tutto l’equipaggio si prepara a ricevere Thanos, armi in pugno. Quando dunque il portello si apre il Titano viene bersagliato di colpi, che tuttavia non sente nemmeno. Emette poi una potente raffica che annienta tutti i componenti dell’astronave, esclusi Reptyl, Raptra e Kid Syn. Il Capitano affronta Thanos senza remore: se vuole ucciderli che lo faccia subito, essere un pirata significa anche guardare la morte in faccia. Il Titano ribatte di avere altri progetti per loro: ha deciso di crearsi un proprio pantheon, dunque loro potrebbero divenire dei, può evolverli verso nuove vette con nuovi poteri che serviranno alla causa della distruzione del Messia Celestiale. Kid Syn e Raptra non paiono molto entusiasti, Reptyl invece sì: crede alle parole di Thanos, glielo ha visto negli occhi. Ci sono troppi dei umanoidi, è tempo che anche i rettiloidi raggiungano questi risultati, per lui l’accordo è siglato. Thanos dunque sottrae senza esitazioni a Kid Syn tutta la sua energia vitale e la trasferisce a Reptyl, il quale si ritrova in possesso di una forza e di un potere senza pari. Reptyl il dio. Il Titano propone dunque la stessa evoluzione a Raptra tramite uno dei suoi servi troll privi di mente, ma lei rifiuta seccamente: lui è il male incarnato, non farà mai patti col diavolo. Thanos ribatte che allora anche lei verrà al più presto prosciugata della sua forza vitale. Raptra non ha alcuna paura.
Tamal: Mantis si scusa con lo Spadaccino Cotati: hanno creato Quoi insieme, avrebbero anche dovuto crescerlo insieme, passare più tempo insieme. Lui ribatte che era una cosa imprevedibile: sono i migliori rappresentanti delle rispettive specie ed hanno compiuto il loro dovere, ma la vita deve andare avanti. Lo Spadaccino abbraccia la sua ex compagna, ma la scena è notata dietro un cespuglio da Visione, che esce allo scoperto e si lamenta: ha intenzione di combattere per il cuore di questa donna, non ha più intenzione di apparire riservato e dimesso. Mantis calma il sintezoide: non è affatto come pensa e non c’è bisogno di fare il macho. E per rafforzare la sua frase bacia Visione, che rimane soddisfatto e la porta a vedere una fonte che ha appena scoperto. Lo Spadaccino li lascia andare: che assaporino questo momento di quiete e che Quoi trovi il tempo di placare la propria rabbia, poiché presto i Cotati avvertiranno l’avvicinarsi di Thanos. E ad osservare non vista questa scena dalla foresta c’è la Morte: ma chi o cosa cerca su Tamal?

CAPITOLO 4:


GUERRA (WAR!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Titano: Dieci Eterni si presentano nella sala della guerra, al cospetto del computer vivente ISAAC, del loro sovrano Mentore e di suo figlio Eros e sono pronti a partecipare ad una tremenda battaglia. Alars sapeva che questo giorno sarebbe arrivato e, anche se non è un evento lieto, la cosa giunge anche come un sollievo. Starfox è sorpreso che suo padre non l’abbia mandato prima contro Thanos: se lui uccidesse il Messia Celestiale infatti sarebbe una perdita per l’Universo intero. Mantis e i Vendicatori sono già intervenuti, ma Thanos è un Eterno e dunque è giusto che siano gli Eterni ad occuparsi di lui, anche se alcuni di loro rischiano una tragica fine. Mentore abbraccia suo figlio, sperando di ricevere presto sue notizie. Starfox lo invita a non preoccuparsi: Thanos è il flagello della loro esistenza, ma qualunque cosa accada le loro vite saranno state più magnifiche e leggendarie della sua. Poi l’eroe e gli altri dieci Eterni si librano in volo nel vuoto dello spazio. Mentore osserva suo figlio allontanarsi all’orizzonte, ma la sua mente pensa solo all’altra sua malvagia progenie, come sta facendo sin dalla comparsa della nuova stella. Così poco dopo anche lui si libra in volo, in una direzione diversa dalla stella del Messia.
Nello spazio intanto Thanos è pronto ad abbordare una nuova nave. Il suo comandante, Primo, il cui corpo è interamente rivestito di fiamme che lui definisce plasmagene, ordina ai suoi uomini di recarsi subito alle postazioni di battaglia e di stare molto attenti ad ogni segno di attacco. Quando dalla nave di Thanos parte una raffica, essa viene dunque controbattuta con un’altra raffica che ne annulla gli effetti: nella concitazione del momento però nessuno si è accorto che Reptyl è balzato sulla corazza esterna della nave, facilitato in questo compito anche da una cappa di invisibilità fornitagli dal Titano. Il sauriano trova un portello e lo sfonda grazie ad una potente raffica, effetto dei suoi nuovi poteri. Essa mette inoltre fuori gioco quasi tutti i componenti dell’equipaggio, ma Primo rimane saldamente in piedi. Reptyl entra nel mezzo e con una manata scaglia via Primo, le cui fiammate naturali apparentemente nulla possono contro il rettiloide. Primo allora prova a risucchiare tutta l’aria della stanza, ma anche questa manovra è inefficace poiché Reptyl ha ormai raggiunto un nuovo stadio evolutivo: è dunque un gioco da ragazzi per lui mettere ko il comandante della nave con tre potenti pugni al volto. Quando Primo riprende i sensi, risvegliato con uno schiaffo da Thanos, si ritrova di fronte al Titano, il quale gli chiede se voglia divenire anche lui un dio come Reptyl.
Tamal: Mantis si avvicina a Quoi, che la esorta ad andar via, ma lei non segue il consiglio: è molte donne, ma è anche sua madre e comprende il suo temperamento giovanile. L’ha abbandonato perché la sua essenza era rimasta dispersa in seguito ad un’esplosione, ma di certo anche lui ricorderà il loro felice periodo a Willimantic, seppur fosse all’epoca molto piccolo. Quoi ribatte che è stato molto tempo fa, è cresciuto da allora. Mantis lo conferma: è divenuto un bel ragazzo, l’uomo che sperava e sognava sarebbe diventato. Quando lei si unì in simbiosi con suo padre erano al picco del loro potenziale, sapeva che avrebbe dato vita ad un ragazzo dall’immenso potere e dalla immensa aspirazione divina. Quoi sa benissimo che non c’è nessun altro come lui in giro per l’Universo, quindi qui o sulla Terra non è mai veramente a casa: non ha chiesto lui di essere speciale. È rimasto per anni su questo noioso pianeta dove la cosa più eccitante è veder crescere le foglie, stava quasi per impazzire. Del suo periodo sulla Terra ricorda poco e comunque all'epoca non ha appreso alcuna lezione di vita: non è un Messia Celestiale, solo un ragazzo come tanti altri e vuole andare avanti con una vita ordinaria. E rinnova a voce alta a Mantis l’invito ad andarsene. Lei lo fa, ma dicendo a Quoi che da questo momento in avanti non sarà più solo: non lo perderà più di vista stavolta.
Intanto, in un altro luogo verdeggiante del pianeta, Scarlet sorprende alle spalle Thor e lo esorta a combatterla. Il dio del tuono rimane stupito, ma capisce che Wanda fa sul serio quando gli viene lanciato contro un incantesimo. Thor si libra in volo, ma Scarlet lo imprigiona in un vortice magico, che tuttavia si disperde di fronte ad un semplice gesto del figlio di Odino. Thor lancia poi con forza Mjolnir al suolo, a pochi passi da Scarlet, che viene sbilanciata e cade a terra: l’eroe ne approfitta per bloccarla e chiederle la ragione di un simile comportamento. Wanda spiega che è arrabbiata per quanto sta succedendo tra Visione e Mantis, anche se non avrebbe alcun diritto di esserlo, dunque se la prende con sé stessa e ciò le ha causato uno stato di frustrazione. Doveva in qualche modo sfogarsi. Thor capisce e libera la presa, ma Scarlet si prende una piccola rivincita spruzzandogli in faccia un getto d’acqua.
Contemporaneamente Visione si sta riposando vicino ad un laghetto, assaporando la bellezza del posto, mentre sull’altra riva Haywire ed Artiglio d’Argento si stanno allenando. Lupe Santiago ne approfitta per chiedere maggiori informazioni su Inertia. Haywire spiega che si chiamava Edith Freiberg e che aveva adottato quell’alias poiché poteva spostare la quantità di movimento da un luogo all’altro, una grande eroina che non è mai riuscito a catturare con la sua rete. Artiglio d’Argento dice che Edith può aver anche sacrificato la sua vita, ma sembra che nemmeno Haywire ne abbia una. L’ex componente dello Squadrone Supremo ribatte che non c’era alcuna ragione perché lei morisse, se non per salvare lui dalla morte e, finché non avrà incontrato la dea della Morte, non si deciderà a dimenticarla, non se c’è ancora un modo per salvarla. La cosa fa arrabbiare Lupe: tutti loro sono concentrati sulla salvezza del Messia Celestiale, mentre Haywire è ancora coinvolto nelle sue problematiche esistenziali.
Intanto nello spazio gli Eterni capitanati da Starfox avvistano la nave di Thanos. Sanno bene che alcuni di loro potrebbero non sopravvivere, ma Thanos un tempo ha quasi distrutto la loro razza e se moriranno lo faranno con la gioia nel cuore per la consapevolezza di essersi battuti per un futuro migliore, di essersi battuti per la vita. A scrutarli da lontano c’è la Morte, silenziosa ed enigmatica come il vuoto oscuro attorno a lei: perché continua ad apparire e ad osservare in silenzio, cosa vuole?
Tamal: Mantis si ripresenta da Quoi e gli chiede se abbia piena coscienza di cosa significhi essere il Messia Celestiale. Lui risponde di essere l’ibrido perfetto generato dai due migliori componenti di due specie diverse e che un giorno darà vita ad una nuova era nell’Universo. Per questo è comparsa in cielo quella nuova stella, è l’Universo stesso che annuncia che Quoi è pronto. Adesso può anche non crederci, ma è così, come sua madre non credeva che una barista di un infimo locale avrebbe cambiato il mondo. Lei ha già percorso il sentiero che un giorno suo figlio intraprenderà: hanno qualcosa in comune, qualcosa di cui possono discutere. Mantis posa un bacio sulla fronte di Quoi, che non si ritrae.
Nave di Thanos: Il Titano prosciuga la forza vitale di uno dei componenti dell’equipaggio di Primo per potenziare il comandante, il quale assapora con gioia i suoi nuovi poteri e dichiara fedeltà a Thanos. Improvvisamente il mezzo viene scosso da violenti impatti: gli Eterni stanno cercando di penetrare dall’esterno la corazza iperresistente dell’astronave. Thanos capisce subito che in questa vicenda è coinvolto suo fratello Eros, dunque chiede a Primo e Reptyl di sbarazzarsi degli altri Eterni, ma di lasciare Starfox a lui. Mentre i due lacchè si lanciano in azione, il Titano si rivolge a Raptra: ha a disposizione un altro giorno di vita, in cui potrà decidere se diventare una dea al suo servizio o fornire ad altri la sua forza vitale.
All’esterno intanto Primo con una sola e potente fiammata mette fuori gioco quattro Eterni. Starfox però la evita e con un ultimo sforzo riesce a penetrare la corazza della nave: subito si scaglia contro suo fratello e lo centra con due devastanti pugni al volto, poi con un calcio volante a piedi uniti. Thanos però sembra non sentire i colpi e parte al contrattacco, ma per via della velocità di Eros inizialmente nessuno dei suoi pugni va a segno, così Starfox lo colpisce ancora con un calcio alla schiena. Alla fine tuttavia Thanos con un altro pugno manca Eros, ma sfonda il pavimento della nave sbilanciando suo fratello, potendo dunque inchiodarlo ad una parete e premere una mano sulla sua gola per impedirgli di fuggire. In quel momento ritornano Reptyl e Primo, i quali riferiscono che degli altri Eterni quattro sono morti e tre sono rimasti gravemente feriti. Il Titano li invita poi ad unirsi al suo fianco per dare a suo fratello una severa lezione. Starfox subisce dunque un brutale pestaggio, ma Thanos decide di lasciarlo in vita: deve vivere con la consapevolezza che lui ha ucciso loro madre. Il Titano ordina perciò a Reptyl di gettarlo via nello spazio aperto insieme agli altri suoi simili: cerca poi Raptra, ma scopre che è fuggita. In effetti nella confusione la rettiloide ha trafugato la cappa di invisibilità e, non potendo essere rilevata, ha sottratto dall’hangar una navetta ed è partita alla volta di Tamal: rimanere su quella nave equivaleva ad un suicidio e c’è solo una possibilità di battere Thanos. Deve arrivare al Messia Celestiale prima di lui.

CAPITOLO 5:


AMORE (LOVE!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna/Scott Koblish (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Tamal: Visione e Mantis sono nudi nella foresta quando improvvisamente la donna si contorce all’indietro come preda di un forte dolore: ha appena ricevuto un grido telepatico da suo figlio Quoi, devono andare subito da lui. In fretta lei e Visione si rivestono e cominciano a correre, mentre nell’aria si alza un vento generato dai Cotati, segno che è accaduto qualcosa di grave. Raggiunto il luogo da cui è partito il grido, Mantis e Visione si imbattono nello Spadaccino, il quale ha udito anche lui la chiamata di Quoi. Il giaciglio del ragazzo è vuoto: un momento prima era qui, l’istante dopo è scomparso nel nulla e né sua madre né i Cotati riescono ad avvertire la sua presenza. Visione è certo che, qualunque cosa sia accaduta, non è opera di Thanos: lui non attacca in maniera indiretta.
Ed in effetti Quoi è stato rapito da Raptra, la quale è riuscita in questa impresa grazie alla cappa di invisibilità che non l’ha fatta rilevare dai Cotati ed ora con la sua astronave è già ben lontana da Tamal. Adesso verrà inseguita sia da Thanos che dai Vendicatori, ma è lei che ha la carta vincente: un tempo era tra i migliori pirati, ora ha in mano il destino dell’Universo. Raptra dunque chiama via radio Thanos, il quale le dice subito che si è fatto nemico il dio della morte. La rettiloide però sa che il Titano l’avrebbe uccisa comunque, tuttavia ora ha con sé il Messia Celestiale e glielo consegnerà in cambio di una totale immunità. Il Titano rifiuta senza esitare, ma Raptra lo invita a ripensarci poiché rischia di perdere l’occasione di estendere la sua oscurità sull’Universo. Thanos rifiuta ancora: se le concedesse l’immunità, non potrebbe ucciderla per aver interferito nei suoi affari ed è questo che farà, riprendendosi anche Quoi. Raptra chiude la comunicazione. Reptyl conosce bene la sua ex sottoposta e dice a Thanos che sta bluffando. Il Titano allora ordina a lui e Primo di andare a catturare lei ed il ragazzo, ma di portarli qui vivi, solo lui ha il diritto di ucciderli. Sulla sua nave intanto Raptra si dispiace per il fatto che il suo piano non abbia funzionato: ora si vedrà se è davvero uno dei migliori pirati spaziali.
Tamal: Mantis ha spiegato cosa è accaduto agli altri Vendicatori, ma prima che gli eroi possano decidere il prossimo corso di azioni si ode nell’aria una potente voce, appartenente al collettivo dei Cotati, la quale dice che non devono fare niente: dovevano proteggere Quoi, ma hanno fallito in questo compito. Lo Spadaccino prende le difese degli eroi: loro bramano la battaglia e non si arrendono mai. Il collettivo Cotati non concorda: erano contrari ad un contatto diretto con gli umani e ciò che è appena accaduto rafforza questa loro convinzione. Così riassorbono nel campo l’essenza dello Spadaccino, che perciò non ha più una volontà ed anima propria. Subito dunque i Cotati, sfruttando la sua mobilità e la sua spada affilata, attaccano i Vendicatori che non controbattono per non ferirlo gravemente. Scarlet con un incantesimo alla fine blocca la spada e Visione, sorprendendolo alle spalle, mette a terra lo Spadaccino incapacitandolo. Non potendo più contare sul proprio campione, i Cotati fanno emettere da delle vicine piante un gas soporifero e con delle liane intrappolano Artiglio d’Argento: la ragazza però assume la forza di un giaguaro e riesce a liberarsi. Inoltre grazie alla sua natura mistica non viene intaccata dal gas, diversamente da Scarlet e Thor che perdono i sensi. Il gas non ha effetto nemmeno su Visione, Mantis e Haywire, in quanto proveniente da un’altra dimensione.
I Cotati modificano le piante perché lancino delle affilate spine. Mantis propone di separarsi in due gruppetti, ognuno dei quali si dirigerà per vie diverse al quinjet e si adopererà per salvare gli altri. I Cotati sono connessi all’intero pianeta, che verrà rivoltato in toto contro gli eroi, dividendosi ci sono più speranze. Artiglio d’Argento è d’accordo e parte subito seguita da Haywire, che riesce a farsi strada tra la vegetazione grazie alla sua rete energetica: è così assorto in questo compito che non si avvede del fatto che Lupe è stata bloccata da dei rami semoventi. La ragazza però si trasforma in un immenso lama e, spezzati i rami, riprende la sua corsa. Visione afferra Scarlet e Thor, toccherà a Mantis liberare il sentiero da ogni pericolo generato dai Cotati. Compito che la donna esegue alla perfezione, grazie alla sua agilità ed alla sua padronanza delle arti marziali che riescono a creare un sentiero nella vegetazione. Il sintezoide l’aiuta per quanto può emettendo raggi di energia dalla sua fronte.
Nave di Thanos: Il Titano è assorto nei suoi pensieri: distruggerà il figlio di Mantis perché lui è il Messia Celestiale, il suo avversario naturale. Lo distruggerà perché Mantis, i Vendicatori e Raptra gli si sono opposti. Lo distruggerà perché la morte è meravigliosa. Questo gli porta alla mente un ricordo: aveva otto anni la prima volta che vide Lady Morte, era così affascinante che al confronto tutte le altre donne impallidivano. Soprattutto sua madre, per cui iniziò a provare un senso di repulsione. Una volta cresciuto, Thanos guidò un’invasione per distruggere tutti gli Eterni, specialmente le donne: pochi sopravvissero, pochi che alla fine avrebbero ripopolato il loro mondo. Ma non sua madre. Mentore, suo padre, lo disconobbe, ma a lui non importò nulla: sin dall’età di otto anni il Titano aveva deciso di non aver alcun più rapporto con gli esseri di carne. Ed ora ha trasceso anche la Morte, ora uccide solo per sé stesso.
Nel frattempo Mentore entra in una zona oscura dello spazio, nera come la pece, dove non brilla nemmeno la luce delle stelle, che viene divorata da questa strana materia. Ed anche Mentore inizia ad essere inglobato e mentalmente implora suo figlio Thanos di trovarlo.
Nave di Raptra: Quoi riprende i sensi e si chiede preoccupato dove sia. Raptra lo invita a calmarsi, gli ha appena salvato la vita, lo ha appena sottratto alle grinfie di Thanos. Quoi ribatte che i Vendicatori ed i Cotati lo avrebbero protetto, ma la rettiloide non è certa che avrebbero potuto competere col Titano. La sua unica speranza di salvezza è rimanere con lei, poiché in quanto sauriana pensa in modo diverso da chi discende dalle scimmie: ora infatti si stanno dirigendo verso il Rot, una zona dello spazio dove i pirati come lei sono soliti nascondersi. Anche Thanos però ha capito che Quoi non è più su Tamal ed ora lo sta inseguendo, dovranno fare presto. Il ragazzo appare intrigato dalla cosa.
Tamal: Visione e Mantis sono a metà strada. Improvvisamente un ramo animato colpisce il sintezoide alla schiena, ma lui incrementa la sua densità e lo spezza. La cosa provoca inaspettatamente la sua rabbia e Mantis gliene chiede la ragione. Lui spiega che si è ricordato dei suoi figli, Billy e Tommy, avuti con Scarlet grazie all’uso della magia. Poi però questa magia si è esaurita e loro sono scomparsi, come se non fossero mai esistiti. Wanda quasi impazzì per il dolore, ma Agatha Harkness la guarì. Visione invece non soffrì, a quel tempo era stato privato delle sue emozioni: dunque non si è ancora lasciato questa tragedia alle spalle, non ha finito di soffrire. Sa cosa si prova quando un proprio figlio viene rapito. Mantis lo abbraccia: hanno così tante cose in comune e poi lui dice di non essere umano. Loro due sono umani che, in maniere differenti, sono divenuti immortali, questa è stata la fonte della loro attrazione: gli opposti si attraggono. Visione concorda con lei.
Nel frattempo, Artiglio d’Argento e Haywire sono a pochi metri dal quinjet, ma davanti a loro c’è un avvallamento pieno di affilate spine e ci vorrebbe troppo tempo per abbatterle tutte. Haywire allora crea con la sua rete una sorta di tunnel che attraversa circa metà del campo e che protegge dalle spine. I due lo percorrono, ma una volta giunti al capolinea dalle spine comincia a partire dell’acido. Artiglio d’Argento si trasforma in un condor e, pur non essendo le sue capacità di volo ancora affinate, sono più che sufficienti a portare lei e Haywire al sicuro. Il portello del quinjet è bloccato da alcuni viticci, ma quando esso viene aperto a distanza da Haywire questi vengono spazzati via. I due eroi entrano finalmente nel mezzo e, per smorzare la tensione, Artiglio d’Argento bacia Haywire, ma lui si ritrae con rabbia e sdegno: è qui solo per Inertia e comunque non ha intenzione di mettersi con un’adolescente. Lupe china il capo imbarazzata. Poco dopo Haywire attiva i motori del quinjet, proprio mentre stanno per arrivare anche Mantis e Visione, il quale porta sempre sulle sue spalle Thor e Scarlet. Mentre il mezzo inizia a librarsi in volo, loro quattro vi entrano. In un ultimo disperato tentativo i Cotati utilizzano dei viticci per bloccare l’ascesa del quinjet, ma questi vengono spezzati facilmente ed in pochi secondi il mezzo oltrepassa l’atmosfera del pianeta ritrovandosi nello spazio aperto. Qualche istante dopo Thor e Scarlet riprendono conoscenza. Mantis ha un collegamento empatico con suo figlio e dunque sa dove si trova: vicino ad una strana area nera.
Nave di Raptra: L’astronave si prepara ad entrare nel misterioso Rot e Quoi è pronto per la più grande avventura della sua vita.

CAPITOLO 6:


INSEGUIMENTO (THE CHASE!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna/Rich Perrotta (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Con l’aiuto di Mantis, Visione scova la traccia dell’astronave dove si trova Quoi e si mette al suo inseguimento. Vicino ad essa c’è tuttavia anche un’altra nave e, dalla sua grandezza, sembrerebbe appartenere a Thanos. Il quinjet si avvicina al Rot, ma mentre i Vendicatori e Raptra si dirigono verso il suo lato sinistro, il Titano si sta recando verso il suo lato destro. Thor propone di sfruttare quest’opportunità per lanciare un’offensiva: lui e Mantis andranno a cercare Eternità e chiederanno il suo aiuto contro la sua oscura sorella Morte ed il suo campione Thanos. Loro due sono i più indicati in quanto hanno entrambi a che fare con la divinità. Visione si dichiara d’accordo, ma intende accompagnare lui Mantis, anche se non può parlare con gli dei. Il dio del tuono acconsente e gli dà la sua benedizione. Così i due amanti escono fuori dal quinjet per tuffarsi nell’ignoto: come Mantis ha appreso il puro piacere del viaggio nello spazio da Silver Surfer, così ora Visione imparerà da lei. Il sintezoide ha volato per tutta la sua vita in questo corpo, ma raramente nello spazio e comunque mai per grandi distanze: è una sensazione incredibile, non è più dentro un corpo di plastica, è proiettato direttamente verso l’infinito. I due si prendono per mano e sfrecciano verso le stelle.
Davanti al quinjet la coltre di oscurità del Rot diventa più grande, mentre in un viscido bar alieno Reptyl e Primo offrono da bere ad un vecchio amico del Capitano che rivela loro alcune cose. Ultimamente molte navi dei pirati si sono dirette dentro il Rot, è un nascondiglio sicuro. Primo gli chiede cosa sia il Rot, ma lui non ne ha idea, nessuno lo sa: semplicemente un giorno è comparso. Andare al suo interno equivale a suicidio, ma ci sono certe aree in prossimità dove un pirata può rifugiarsi. Dopo che Reptyl ha offerto al suo amico anche una notevole dose di gioielli e pietre preziose, questo gli confida che anche Raptra è lì, per la precisione sul lato sinistro. Soddisfatti, Reptyl e Primo escono dal locale: Raptra potrà anche essere un’ottima piratessa, ma loro sono degli dei e la troveranno.
Nave di Raptra: La rettiloide effettua delle azzardate e spericolate manovre di volo che suscitano l’ammirazione di Quoi: comincia a piacergli questa vita da pirata, dopo quella noiosa accanto alle piante senzienti, e lui vuole azione. Raptra gli chiede cosa ne penserà sua madre. Quoi confessa che le manca un po’, aveva appena iniziato a conoscerla davvero, ma questo non vuol dire che sarà difficile da dimenticare. Raptra gli domanda allora cosa significhi essere il Messia Celestiale. Nemmeno il ragazzo lo sa per certo: ha avuto dei poteri da un’umana e da una pianta, ma non sa perché. Nel notare che il ragazzo sta prendendo troppa confidenza, Raptra lo invita a chiamarla Capitano, ma lui per tutta risposta la afferra e la scaglia via. Con la sua coda, la rettiloide si aggrappa ad una tubatura e parte al contrattacco, cogliendo di sorpresa Quoi e mettendolo a terra: sferra un pugno laddove dovrebbe esservi il plesso solare, ma la fisiologia del ragazzo è diversa da quella umana e dunque non sente nulla. Così rovescia la situazione a suo vantaggio e mette a sua volta a terra Raptra, poi la bacia. Dopo un attimo iniziale di stupore, la rettiloide ricambia il bacio e lo abbraccia: Cap’N Reptyl ha sempre predicato la separazione delle razze, ma a lei non è mai importato. E poi pensa con orrore che stava per consegnare Quoi a Thanos.
Rot: Thanos ritrova suo padre Mentore, il cui corpo si sta rapidamente decomponendo. Il Titano si chiede cosa cerchi nel volersi distruggere in questa strana corruzione, nel voler morire. O forse suo padre vuole solo fargli credere che desidera morire. Però Thanos conosce la morte e sa che Mentore è pronto per essa, quindi lo afferra e lo getta via con violenza disperdendo nel nulla definitivamente tutta la sua essenza: il re è morto ed ora a parte Thanos non c’è più nessuno appartenente alla sua linea ereditaria, adesso è lui il Padre di Tutti.
Quinjet dei Vendicatori: Nella sua stanza privata Haywire estrae da un contenitore una lucciola che ha scovato su Tamal e la schiaccia. A parte questo non accade nulla: se esistesse una dea della morte non sarebbe dovuta comparire? È una follia pensare di riuscire ad incontrarla? Intanto nella baia di carico Scarlet ed Artiglio d’Argento si stanno allenando, mentre Lupe confida alla sua compagna di squadra cosa è successo con Haywire. Improvvisamente dal nulla compare la Morte: Wanda si mette davanti ad Artiglio d’Argento e chiede alla dea cosa voglia. Anche Lupe trova il coraggio e le dice che sta affrontando forze che vanno oltre il suo controllo e che Thanos non avrà mai Quoi. La Morte non dice niente, anche se ad un certo punto muove una mano ed apre la bocca come se stesse iniziando a parlare, poi svanisce nel nulla silenziosamente come era apparsa. Artiglio d’Argento abbraccia Scarlet dopo la grande paura provata.
Intanto nello spazio Visione e Mantis trovano Eternità, che ha risposto alle loro invocazioni. La donna si rivolge a Lui, chiedendogli il suo aiuto contro Thanos, il quale sta minacciando suo figlio, la cui posizione per il destino dell’Universo è fondamentale. Se il Titano e la sua compagna Morte dovessero distruggere Quoi, la realtà subirebbe un colpo devastante. Ma seccamente Eternità nega il suo appoggio. Mantis decide allora di divenire tutt’uno con l’entità, come le hanno insegnato i Preti di Pama, per capire cos’è che la turba. Eternità è energia che viene percepita sotto forma umanoide, energia che deriva dalla vita, Mantis ha il controllo completo sulla sua energia così come ha il controllo completo sul proprio corpo. Agli occhi di Visione, lei sembra farsi strada danzando mentre penetra nell’essenza di Eternità, ogni suo piccolo movimento meravigliosamente calcolato per entrare in armonia con Esso.
Poi scompare dalla vista del sintezoide e si ritrova a fluttuare dentro l’avatar, internamente simile a come appare all’esterno. Mantis intuisce che quella coltre di totale oscurità, il Rot, che tutti loro avevano percepito come una anomalia spaziale, in realtà per Eternità è come un cancro che alla fine lo consumerà. La donna promette all’entità che si impegnerà a distruggere il Rot, ma Eternità ribatte che non è composto della loro essenza: nessuno di loro due è in grado di intaccarlo. Lui ha ormai accettato questa situazione, ogni ulteriore sforzo è inutile. Mantis decide di non controbattere e fuoriesce dall’entità, ma viene immediatamente attaccata con una raffica energetica e messa ko da Thanos, il quale ha già provveduto ad imprigionare Visione in una bolla di energia. Il Titano dunque afferra i suoi due prigionieri e li porta via.
Intanto Reptyl e Primo individuano la nave di Raptra e la abbordano. Subito la rettiloide afferra un’arma e spara un colpo contro il suo ex capitano, scagliandolo all’indietro. Quoi va in aiuto della sua amata e decidono di dividersi i nemici: lui contro Primo, lei contro Reptyl. Dal corpo del ragazzo fuoriesce una intensa luce verde che va a colpire Primo, privandolo con suo sgomento dell’ossigeno che alimenta la sua fiamma vivente e facendolo cadere a terra. Quoi però non si avvede dell’attacco di Reptyl, che lo centra con un devastante pugno al volto e lo mette ko. Raptra centra ancora il suo simile con la sua arma energetica, ma per quante volte lo colpisca lui non indietreggia: Reptyl prova dolore, ma il suo stato di dio gli impedisce di fermarsi o arrendersi. Così inizia ad avanzare verso la sua ex sottoposta, la quale chiama in suo aiuto Quoi, che però non può sentirla. Ad un tratto Raptra si accorge di una inquietante presenza alle sue spalle: è Thanos, che la disarma con estrema facilità. Il Titano alla fine ha deciso di accettare l’offerta della rettiloide: l’immunità in cambio della consegna di Quoi. Dopo un istante di esitazione, lei annuisce. Thanos però non la lascia andare: come nuovo Padre di Tutti non deve sottostare a nulla, incluso un suo giuramento. Ed ora ha coloro che desiderava: Mantis e Quoi, il quale ha appena imparato sulla sua pelle quanto valga la fiducia verso il prossimo. Adesso inizia il tempo della morte.
Quinjet dei Vendicatori: Gli eroi si avvicinano alla nave di Raptra: presto saranno lì e comincerà la battaglia per decidere il futuro dell’Universo.

CAPITOLO 7:


DESTINO (DOOM!)
Steve Englehart (storia)-Joe Staton (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Visione, Mantis, Raptra e Quoi sono stati rinchiusi nelle celle della nave di Thanos, il quale dice loro che il rito della morte avrà inizio tra cinque minuti ed ogni loro sforzo per evitarlo è stato e sarà inutile. Hanno chiesto aiuto ad Eternità, ma lui si è rifiutato; i Vendicatori hanno rintracciato la nave di Raptra, ma loro si sono teleportati sul lato opposto del Rot, non li troveranno mai in tempo. Il Titano è pronto ad un omicidio magistrale: annienterà il Messia Celestiale, ma prima imparerà il modo migliore per farlo da colei che meglio lo conosce, la Madonna Celestiale; Visione vivrà per sempre al fianco di Thanos, ricordando questa sua maestrale opera: la sua morte sarà l’immobilità; Raptra infine morirà per ultima e sola. Il Titano si volta e si allontana, con passo preciso e pesante, come un vulcano che sta per eruttare, un’esplosione eternamente contenuta. È in quel momento che Primo e Reptyl capiscono che, se lui è un dio, loro non lo sono.
Una volta rimasti soli, Mantis dice a suo figlio che, anche se la conosce poco, lei non l’abbandonerà mai. Combatterà sempre per lui: è appena tornata dopo una dispersione cosmica e, anche se è una madre celestiale, ha finora perso molto sull’essere madre. Il ragazzo le crede, poichè la conosce più di quanto lei immagini, e se mai dovessero cavarsela abbandoneranno qui Raptra. La rettiloide prova a giustificarsi dicendo che ha agito così solo per ottenere l’immunità, ma poi l’avrebbe salvato. Quoi non le crede. Visione non riesce a penetrare il campo energetico che circonda le celle: potrebbe sintonizzarsi con la sua frequenza, ma non rimane molto tempo. Infatti qualche secondo dopo la porta si apre ed entra Thanos, che porta via Mantis.
Primo e Reptyl la afferrano per le braccia e la trasportano nella sala della tortura, dove c’è un tavolo a forma di pentacolo al quale viene legata. Il Titano le si avvicina e le tocca la fronte con uno dei suoi guanti dorati, un contatto che dovrebbe causare una follia accecante. Thanos si ritrova proiettato nel regno dove dimorano tutti gli dei, ma Mantis si è aggregata a lui e lo accusa dell’uccisione del Prete di Pama. Il Titano evoca nella sua mano un’ascia luccicante e con essa divide in due l’essenza di Mantis, ma lei grazie al totale controllo del proprio corpo riesce a riformarsi ed a controbattere con una raffica energetica. Thanos tuttavia resiste all’impatto ed afferra la gola della donna, cominciando a stringere sempre più: non è più una lotta sul piano fisico, è una battaglia di volontà ferree e determinate. Se potessimo carpire i pensieri più profondi di Mantis, sentiremmo il silenzio di una meditazione assoluta. Thanos infine abbandona la presa ed i due ritornano nel mondo reale.
Il Titano fa le sue congratulazioni a Mantis per essere sopravvissuta, ma Quoi non condividerà il suo destino: anche se ha una mente unificata come la sua, non ha l’esperienza per sopportare un assalto diretto di Thanos. La donna promette al Titano che, se dovesse far del male a suo figlio, lo ucciderà. Improvvisamente la nave subisce un duro impatto, segno che qualcuno la sta accattando, non possono che essere i Vendicatori. Thanos è incredulo, erano troppo lontani perché arrivassero qui in pochi istanti, poi ordina a Reptyl di occuparsi degli eroi, mentre lui penserà ad annientare Quoi. Rimasta sola nella sala ed ancora legata al tavolo, Mantis pensa che i Vendicatori sono giunti qui in breve tempo poiché alla propulsione di Thor è stato probabilmente aggiunto un incantesimo di Scarlet. Poi davanti a lei compare la Morte: la donna è impotente e indifesa di fronte al suo tocco assoluto, ma l’entità si limita ad osservarla per qualche istante, poi si allontana.
Nel frattempo Thor e Scarlet si scagliano contro la corazza della nave: attorno a loro il Rot sta crescendo a dismisura, devono salvare al più presto i loro amici ed andarsene. Ad un tratto Wanda nota Reptyl e con un incantesimo fonde le sue due gambe in una sola. Il rettiloide tuttavia è ai comandi e, pieno di rabbia, inizia a sparare contro il quinjet. Haywire però, grazie ad incredibili ed agili manovre di volo, riesce ad evitare tutti i colpi suscitando l’ammirazione di Artiglio d’Argento. L’ex componente dello Squadrone Supremo è certo di essere vicino al suo obiettivo, sta arrivando da Inertia. Intanto Thor col suo martello sta per penetrare gli scudi difensivi della nave di Thanos, mentre il Rot si avvicina sempre più.
Contemporaneamente Primo lega Quoi ad un altro tavolo della tortura, unendosi poi a Reptyl nella difesa dell’astronave. Thanos dice al ragazzo che sua madre le ha confessato tutto e rapidamente prima di morire, ma lui non gli crede. Così il Titano tocca la fronte di Quoi con uno dei suoi guanti dorati. Nello stesso istante Raptra riesce a fondere le sbarre della sua cella grazie a delle capsule di acido che aveva nascosto sotto la sua pelle, la quale si rigenera periodicamente, e ad uscire dalla sua prigione. Sfortunatamente non ha altre capsule con cui liberare Visione, ma ha bisogno di lui per poter salvare Quoi: il sintezoide le raccomanda di stare attenta. Raptra si avvicina così all’uscita della stanza e richiama l’attenzione di uno dei troll al servizio di Thanos posto a guardia delle celle: costui prova a colpirla con la sua staffa, ma con la sua agilità Raptra la evita afferrandola poi con la sua coda ed usandola per centrare alla testa il troll che perde i sensi. La rettiloide gli sottrae le chiavi delle celle e può dunque liberare Visione, il quale però ha già trovato la frequenza giusta con cui oltrepassare il campo di forza. I due si recano davanti alla porta oltre cui è stato trascinato Quoi: essa è spessa e chiusa da sbarre, ma per il sintezoide non è un problema diventare intangibile ed arrivare dall’altra parte.
Intanto Thanos ha portato Quoi nello stesso regno extradimensionale in cui si era ritrovato con Mantis e richiama a sé l’ascia luccicante. L’arma che aveva diviso temporaneamente in due l’essenza di Mantis contro Quoi ha ancor meno efficacia, addirittura si spezza all’impatto. Quoi spiega al Titano che non è riuscito a sconfiggere sua madre perché lei aveva acquisito col tempo totale controllo sul suo corpo, lui è nato con questa capacità. Poi Quoi crea un’ascia ancora più grande e la scaglia contro Thanos, il quale tuttavia riesce a parare il colpo ed a rispedire indietro il suo avversario. Per nulla domo, Quoi riparte all’attacco: per la prima volta in vita sua il Titano vede un potere in grado di rivaleggiare col suo, un potere che non aveva previsto. Così ritorna insieme a Quoi sul piano fisico, evento che il ragazzo classifica come una fuga. Senza ribattere Thanos esce dalla stanza, proprio mentre arrivano Raptra e Visione, il quale spara contro di lui un raggio energetico: ma il Titano non sente praticamente nulla e con una manata getta da parte i due e continua ad avanzare. Il sintezoide allora libera Quoi fondendo i suoi legami.
Nel frattempo Thor è finalmente riuscito ad abbattere le protezioni della nave. In quel momento Scarlet nota che il quinjet è stato praticamente circondato dal Rot. Il dio del tuono vola allora verso il mezzo, seguendo il piccolo sentiero di stelle ancora visibile. Contemporaneamente Quoi si reca nella sala dove si trova sua madre e la libera, scusandosi con lei: ha avvertito il suo confronto con Thanos ed ha percepito il suo splendore. Thor entra nel quinjet ed afferra Haywire ed Artiglio d’Argento, i quali hanno già indossato delle tute spaziali, poi sfreccia nuovamente verso la nave di Thanos. Vedendosi circondato da tutti gli eroi, il Titano si appresta a teleportarsi via, ma scopre di non esserne in grado: la sua nave infatti è stata completamente circondata dal Rot. In quel momento compare la Morte, la quale parla per la prima volta e dice a tutti che sono rimasti intrappolati con Lei.

CAPITOLO 8:


LA MORTE STESSA (DEATH ITSELF!)
Steve Englehart (storia)-Jorge Santamaria (matite)-Scott Hanna (chine)-Hi-Fi Design (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Tutti osservano con sgomento la Morte, solo Thanos appare impassibile. La prima a parlare è Mantis, creando tra le sue mani un globo di luce verde: lei è l’incarnazione della vita, è il suo opposto e la sconfiggerà. La Morte non risponde, tornando così al suo consueto silenzio, e non compie alcuna mossa mentre Mantis crea un globo di energia attorno a sé, alla sua famiglia, ai suoi amici e nemici, tutt’intorno alla nave. Si forma dunque una sorta di bolla, che respinge l’ignota oscurità del Rot il cui tocco significa l’oblio assoluto, ma ben presto Mantis cede di fronte ad una insopportabile pressione ed il Rot penetra nella nave. Una sua spira tocca Primo, il quale viene letteralmente disintegrato. Mantis respinge col suo potere l’oscurità ed a lei si aggiunge Quoi, rafforzando la protezione per avere più tempo e trovare un modo per poter salvare tutti. Uno sfrenato Haywire si rivolge alla Morte: ha viaggiato per mezza galassia per poter parlare con Lei. Ha qualcuno che lui vuole: Inertia, Edith Freiberg, una grande eroina del suo mondo, una donna meravigliosa scomparsa prematuramente. La rivuole indietro, la rivuole ora. La Morte non dice nulla, non ne ha bisogno, e questo basta per zittire Haywire.
Thanos interrompe il suo silenzio e si rivolge alla sua ex amata, chiedendole cosa voglia considerata la sua imprevista apparizione, ma lei ancora rimane in silenzio. Thor chiede al Titano cosa voglia fare: constatato che non è in grado di teleportarsi attraverso il Rot e che non è immune al suo tocco oscuro, come suo padre gli ha dimostrato, Thanos decide di allearsi temporaneamente con gli eroi per poter trovare una via d’uscita. Quoi spiega che questo suo comportamento è dovuto al fatto che, quando ha tentato di torturarlo, ha prosciugato metà del suo potere. Raptra cerca di intervenire, ma il ragazzo non intende ascoltarla. Lei insiste: lui è il Messia Celestiale, nato per generare un cambiamento nell’Universo, ma crescendo con delle piante non poteva immaginare quanto malvagio il mondo potesse rivelarsi. Per questo lei l’ha consegnato a Thanos, ha avuto tutta la notte per pensarci dopo che l’aveva catturato: diversamente sarebbe potuto morire e lei non voleva che accadesse, non lo avrebbe permesso. Tutto ciò che ha fatto era per salvarlo. Quoi riconosce che questa può essere la verità, ma adesso che sa quanto spietato possa essere l’Universo a cosa può servirgli?
Thor, Visione e Scarlet decidono di tentare una sortita nello spazio e, dal momento che i suoi nuovi poteri consentono a Reptyl di sopravvivere all’esterno, reclutano anche lui. Artiglio d’Argento e Haywire invece rimangono nella nave: la ragazza propone di riprovare a parlare con la Morte, ma lui glielo sconsiglia, non l’ha vista dritta in faccia come lui. Comunque non ha scordato il motivo per cui è qui e, se i Vendicatori porteranno a termine questa missione, lui salverà Inertia. Lupe può anche pensare che sia pazzo, ma in realtà di questa combriccola è il più sano di mente: salverà Inertia perché ha fatto un giuramento, ha promesso che le cose sarebbero tornate come prima, è lui il vero eroe qui.
I Vendicatori e Reptyl escono all’esterno, avvicinandosi al confine della bolla di protezione elevata da Quoi e Mantis. Thor lancia il suo martello contro il Rot, ma questo torna indietro senza che l’oscurità sia stata intaccata. Reptyl, Scarlet e Visione utilizzano i loro poteri divini, della gemma solare e magici contro il Rot, ma l’effetto su di esso è praticamente infinitesimale: Thor vi aggiunge dunque l’energia di Mjolnir, ma nemmeno questo è sufficiente. Agire qui da lontano è inutile, bisogna andare al cuore del problema. Visione intuisce che il dio del tuono vuole entrare direttamente nel Rot e si para sulla sua strada, sconsigliandogli di andare oltre: hanno bisogno che lui rimanga in vita e nessuno sa se quella misteriosa oscurità possa annientare perfino un dio. Thor darebbe volentieri la sua vita per salvare quella dei suoi compagni, ma riconosce che la rabbia e la frustrazione delle loro azioni ha offuscato i suoi pensieri e desiste dal suo intento. Il sintezoide propone allora di rivolgersi a Quoi.
Gli eroi rientrano nell’astronave e Visione chiede a Mantis se sia in grado di mantenere attiva la bolla di protezione senza l’apporto di suo figlio. Lei risponde di poterlo fare e Quoi lo conferma. Il ragazzo ha già capito tutto: i poteri convenzionali non funzionano sul Rot, ma lui non è “convenzionale” ed inoltre possiede metà delle energie di Thanos, deve seguire il suo destino. Così dice a sua madre e Raptra che vuole loro bene ed esce dalla nave. Un Messia Celestiale può salvare l’Universo morendo o vivendo per sempre, è giunto il momento di scoprirlo. Quoi oltrepassa la bolla di protezione e si ritrova nell’oscurità del Rot: avverte un totale e fantastico vuoto. Niente luce, niente vita, però esiste e lui può assorbirla, modificarla. Ci prova, ma lo sforzo si rivela eccessivo persino per lui e desiste. Quoi prova allora ad attaccare direttamente il Rot, sfruttando i suoi poteri e quelli di Thanos combinati, ma ottiene l’effetto opposto: il Rot sembra quasi gradire le energie assorbite.
Quoi torna dentro la nave e spiega ciò che è accaduto, c’è bisogno di un altro piano. Thanos sottilmente fa notare che il ragazzo gli ha rubato il potere, ma non è stato in grado di utilizzarlo. Quoi ribatte che non ha visto il Titano provare a fare qualcosa, mentre lui ha deciso di agire perché adora la vita. Thanos afferma che la vita è solo una limitazione, il Nulla è infinito. Mantis gli dice che ora nemmeno più la Morte ha per lui un significato, è completamente solo ed anche se ha cercato di costruirsi un pantheon niente e nessuno hanno importanza. Piuttosto che dire che il Titano ama il Nulla, è meglio affermare che il Titano non ama nulla. Thanos precisa: ama solo sé stesso.
In quel momento la Morte parla una seconda volta sconvolgendo tutti ed affermando che il Rot è figlio suo e di Thanos. Il Titano nega subito e la accusa di follia: non sono mai stati intimi. Ancora una volta la Morte parla, con una voce tagliente come pugnali che affondano nella carne: conferma che è stato così, fino al giorno in cui Thanos è morto per la prima volta per mano di Adam Warlock e dei Vendicatori (V. Warlock Classic 2). In quell’istante il Titano cadde nel suo abbraccio, le loro energie si fusero e nacque l’orrore: inizialmente era solo una piccola fessura, un puntino insignificante nella vastità dello spazio e la Morte non lo avvertì nemmeno. Col tempo il Rot divenne più grande, ma ancora la Morte non lo avvertiva: quando infine sentì la sua presenza si chiese come mai ci fosse voluto così tanto tempo. La Morte intuì che il Rot era qualcosa a lei alieno, poiché è vivo pur non essendo una vera forma di vita in quanto prodotto dell’unione tra lei ed un suo adoratore, ed è cresciuto ignoto a tutti nel vuoto dello spazio. Thanos si ostina a negare: lui non crea, distrugge e basta. Alla Morte non interessa ciò che dice, quello che conta è che il Rot deve avere fine e solo loro due possono riuscire in questa impresa. Il Titano sarebbe felice di farlo, però ha perso molto potere. Quoi tuttavia si offre di restituirglielo e, dopo un invito a pensarci bene da parte di Thor, lo fa: Thanos non dice nulla, ma qualcosa nel potere che ruota attorno a lui lo fa internamente gioire. Ora non ha più freni, ora possiede il potere cosmico e manifesta a tutti la sua sensazione di trionfo.
Thanos e la Morte escono dall’astronave e si ritrovano in mezzo al Rot, nella summa di tutto e nulla, e subito cominciano a decomporsi. Il Titano scatena il suo potere, ma l’oscurità risplende affamata e la dissoluzione diviene più rapida. La Morte cresce di dimensioni ed il Rot inizia a fluire dentro di lei, ma nuovamente l’oscurità risplende affamata e la dissoluzione aumenta. Thanos ferma la sua ex compagna: è inutile utilizzare i loro poteri contro il Rot. Lui non può creare e deve sottrarre la vita ad altri per dare i suoi poteri divini, quindi deve sottrarre al Rot la sua essenza. L’oscurità inizia a scorrere in lui e la dissoluzione rallenta. La Morte non dice nulla, ma comincia a rilasciare il suo potere mentre l’universo stesso sembra gridare la sua angoscia. L’oscurità di Thanos risplende affamata mentre il Rot si dissolve grazie anche all’aiuto di Lady Morte: alla fine il Titano assorbe tutta l’energia dell’oscurità e la Morte lo invita a liberarsene. Lui lo fa, la luce che risplende tutto attorno, e l’Universo intero sembra urlare di gioia: la minaccia è terminata e Thanos ha liberato tutti coloro che il Rot aveva imprigionato, compreso Mentore, il quale gli dice che forse ora comprende cosa significhi essere il Padre di Tutti.
Mentre i Vendicatori escono dalla nave di Thanos, costui viene approcciato da Lady Morte, la quale gli dice che dopo quanto è successo ora lo accetta come suo compagno. Il Titano rifiuta con sdegno: non vuole essere la metà di una coppia, le ha offerto amore ma mai sottomissione. L’unione è un’affermazione della vita, vale per Mantis ma non per lei. Non è degna di lui. Thanos si teleporta via e nessuno prova ad inseguirlo. Haywire allora si rivolge nuovamente alla Morte, chiedendole di liberare Inertia dal momento che per un’entità potente come lei non significa nulla. La Morte lo contraddice: significa tutto per lei, tutti per lei sono importanti. Haywire si arrabbia: Mantis prova a calmarlo, ma lui si libera della sua presa e si lancia contro la Morte gridando il nome della sua amata. Come tocca l’entità viene totalmente distrutto. I Vendicatori stanno per lanciarsi anche loro in avanti, ma poi guardano dritto negli occhi della Morte e desistono. Infine lei svanisce.
Visione è rimasto colpito da una simile forma di amore, ma Artiglio d’Argento non è d’accordo: non era amore, ma ossessione. Per tutto il viaggio loro hanno pensato unicamente alla missione, ma Haywire non è stato mai veramente con loro, anzi, il viaggio su Tamal e nello spazio per lui è stata solo una perdita di tempo. Come è successo con Thanos, l’ossessione ha ucciso l’amore. Quoi osserva lo spazio un tempo occupato dal Rot: ha l’aspetto di quando fu creato, tutto brucia come una cicatrice fresca e lui è il guaritore. Mantis sperava che suo figlio sarebbe tornato con lei sulla Terra, ma questi nuovi semi spaziali hanno bisogno di essere curati: la donna comprende il desiderio di suo figlio, dopotutto è giusto che prima o poi i figli si stacchino dal grembo materno. Raptra dice a Quoi che, se ha intenzione di andare in giro per l’Universo, avrà bisogno di un pilota esperto… come lei: il ragazzo accetta l’offerta. Reptyl rimane disgustato dalla scena: se Raptra si metterà insieme a Quoi la ucciderà. Mantis ribatte che la rettiloide è in grado di proteggersi da sola, inoltre ha amici potenti. Reptyl non aggiunge altro e vola via. Mantis si reca da suo figlio e Raptra e li abbraccia: crede profondamente in loro due e augura loro di essere felici.
La donna e Visione vedono i due nuovi compagni allontanarsi e Mantis si lamenta: ha avuto così poco tempo per conoscere suo figlio. Il sintezoide però ribatte che, grazie alla sua empatia, in questo limitato periodo l’ha conosciuto bene e questo lui lo sa. È giunto il momento di tornare a casa sfruttando l’astronave di Thanos. Thor chiede a Mantis se voglia aggregarsi a loro. Lei annuisce: tornerà sulla Terra, non come barista o madre o come fantasma, ma come figlia di quel pianeta. E così l’avventura si conclude sotto un miliardo di soli splendenti. Una volta dentro il mezzo, Visione si rivolge a Mantis dicendole di volerle parlare in privato: ha visto quanto si è commossa accanto a suo figlio, ha visto quanto lo ama. Ebbene, lui non può darle dei figli: moralmente è umano, ma dentro rimane una macchina. La ama, la ama più di quanto le parole possano esprimere, ma il loro rapporto non può funzionare. Con le lacrime agli occhi Mantis spera che, un giorno, le cose possano cambiare come è cambiata lei e come è cambiato Visione: aspetterà con ansia quel giorno. I due si scambiano un ultimo bacio. Mantis si allontana e poco dopo Scarlet posa una mano su una spalla di Visione.

FINE

A cura di Fabio Volino