CITIZEN V AND THE
V BATTALION:
THE EVERLASTING
Mini di quattro numeri pubblicata dal marzo al luglio 2002
CAPITOLO 1:
C'È ANCORA TEMPO PER VIVERE (TIME ENOUGH FOR
LIVING)
Fabian Nicieza (storia)-Lewis LaRosa (matite)-Jim Royal (chine)-Udon
Studios (colori)-Tom Brevoort (supervisione)
Prologo, 1953: Inghilterra, un funerale strettamente
privato per un uomo davvero speciale: Brian Falsworth, ex eroe di guerra nei
panni di Union Jack, morto in seguito ad un incidente stradale. Sono presenti
tutti gli altri eroi dell' epoca, a partire dai suoi parenti Spitfire e Lord
Montgomery Falsworth (il primo Union Jack, attivo durante la prima guerra
mondiale); Roger Aubrey, il suo più grande amico, accanto a lui nel momento del
fatale impatto e miracolosamente sopravvissuto; e poi Namor, Namora, Silver
Scorpion, Miss America, la Trottola, Thin Man, Iron Cross e molti altri. Tutti
piangono un grande eroe che meritava di perire in battaglia.
Al termine della
cerimonia, Thomas Halloway chiede ad Aubrey se, dopo quanto è successo, Lord
Falsworth continuerà ad aiutare economicamente e politicamente il V Battalion. A
Roger però tutto questo non interessa, sa solo una cosa: che con la morte di
Brian le cose cambieranno e drasticamente, da due anni cacciano i criminali
nazisti attorno al globo, ma è sufficiente ciò? Tutti loro hanno combattuto e
combattono per fare ammenda del loro passato, ma questo periodo deve essere
ormai lasciato alle spalle, è giunto adesso il tempo di iniziare a cambiare il
futuro.
Buenos Aires, Argentina: Dove si trova in questo momento uno
degli agenti operativi del Battalion, Citizen V. Il suo nome è Paulette Brazee
ed ha assunto tale identità dopo l' uccisione del suo amante, John Watkins. Si
chiede per l' ennesima volta se questa sia la cosa più saggia da fare per una
madre di un bambino di nove anni, girare il mondo alla ricerca dei criminali
nazisti o di ex scienziati al servizio del Terzo Reich. Forse è semplicemente
stanca, di combattere, di uccidere: per quanto tempo intende andare avanti a
vendicare la morte di John? E quale eredità lascerà a suo figlio? Domande che si
lascia alle spalle quando irrompe in un camioncino, mette ko alcuni soldati di
guardia ed intima a Johann Weimer, un ex scienziato nazista, di seguirla. L'
uomo non oppone alcuna resistenza, ma non appena scende dal mezzo viene centrato
alla schiena da una freccia: mentre muore una energia nera fuoriesce dalla
freccia che l' ha colpito formando immagini fumose, estratte dalla sua mente,
riguardanti le atrocità che ha commesso in nome della scienza servendo il Terzo
Reich. Paulette alza lo sguardo e nota su un tetto l' assassino, dunque estrae
la sua pistola e gli spara contro numerosi proiettili, centrandolo e facendolo
precipitare al suolo. La donna gli si avvicina e gli chiede chi sia. Lui
risponde:"Nemmeno la morte può fermare gli Eterni".
Bosnia Erzegovina, oggi: John Watkins III, l' attuale
Citizen V, finalmente libero dalla possessione mentale del Barone Zemo (dopo gli
eventi di Thunderbolts 57/60), punta la sua spada contro la gola di quello
stesso uomo ucciso da sua madre decenni prima, accanto a loro il medesimo arco
che usò per uccidere Weimer. L' Eterno riesce tuttavia a liberarsi e tenta a sua
volta di colpire Citizen V: la missione dell' agente del Battalion era quella di
rintracciare lo Spezzabandiera, leader della organizzazione terroristica
ULTIMATUM. Così si era recato nell' ultimo luogo in cui il gruppo era stato
localizzato e qui si è imbattuto in questo tizio, il quale aveva intenti diversi
dai suoi. Infatti Watkins doveva sabotare un rifornimento d' armi preparato per
ULTIMATUM, l' Eterno, invece, doveva assicurarsi che venisse consegnato senza
intoppi. Nelle ultime tre settimane le attività del gruppo terrorista avevano
subito una notevole escalation, in particolar modo nelle nazioni dai governi
instabili: impossibile che avessero fatto tutto da soli, si necessita di troppo
denaro per azioni di questo tipo, dunque qualcuno li stava aiutando, ma chi?
Citizen V era balzato nel camioncino che trasportava le armi e, dopo aver steso
le guardie, aveva scoperto che vi erano anche molti recenti ritrovati
tecnologici, tutti col marchio della Oracle Inc. Il vigilante aveva distrutto le
armi, cosa che aveva attirato l' attenzione dell' Eterno. E qui si ritorna alla
scena iniziale. Con un miniproiettile Citizen V ferisce l' enigmatico essere al
braccio destro e costui capisce di non aver molte speranze, ma si rifarà, se non
in questa vita nella prossima. Dunque, con un lampo accecante, balza a bordo di
un velivolo (o almeno così pare alla vista), talmente veloce che nemmeno la
V-Wing o il Vanguard è in grado di inseguirlo: ma Citizen V non se ne preoccupa,
dal momento che è riuscito a piazzare un rintracciatore su di lui, dunque potrà
inseguirlo. Inoltre l' arco dell' Eterno è ora in mano al Battalion. Tuttavia
una domanda rimane in testa a Watkins: come può un uomo ucciso da sua nonna
cinquant' anni fa essere ancora vivo?
Vanguard: L' equipaggio del
mezzo sta valutando i dati forniti da John, alla ricerca di qualche riferimento
passato all' Eterno ed al suo arco. Il nome del misterioso uomo è in realtà
Aqhat e, dopo la sua uccisione da parte di Paulette Brazee, il Battalion passò i
successivi due anni ad esaminare l' arco, la cui foggia era basata sulla
mitologia ebrea, per comprendere cosa fossero quelle frecce emananti energia
nera. In seguito Aubrey consegnò l' arco ad un museo israeliano, ma esso è stato
rubato tre settimane fa. La tensione è palpabile all' interno del Vanguard:
oltre all' eroe di guerra noto come il Distruttore, vi sono anche Elisabeth
Barstow, la sua voce della ragione, Fred Davis Jr., direttore delle
comunicazioni, Nuklo (Robert Frank Jr.), un uomo con la mente di un bambino e la
potenza di un reattore nucleare, Goldfire (Ameiko Sabuki), pronipote di Sam
Sabuki, uno dei fondatori del Battalion, ed infine Tospin (Darren Mitchell),
nipote di un ex agente operativo del gruppo, la Trottola Umana. Accanto a loro
vi è anche Andrea Sterman, scrittrice e psichiatra presa in ostaggio dal
Battalion in quanto l' esistenza del gruppo deve rimanere segreta e lei ormai
aveva scoperto troppe cose su di esso. Ma lei non si dispera affatto di ciò,
anzi, adora stare qui.
Le analisi confermano che l' uomo affrontato da John
era proprio Aqhat, non un suo successore: che sia soggetto a qualche forma di
reincarnazione? Inoltre chi lo ha aiutato a fuggire? E perchè la Oracle sta
aiutando ULTIMATUM a fomentare i conflitti civili lungo tutto il mondo? Cosa
ottiene da ciò? Aubrey è teso ed ansioso nel non trovare subito le risposte a
queste domande, così Elizabeth gli consiglia di prendersi un periodo di riposo,
dopo la morte di Iron Cross non è più stato lo stesso. Ma Roger rifiuta
seccamente: non si riposerà finchè non avrà portato la pace a questo dannato
mondo. Il suo problema è che non comprende (probabilmente non vuole farlo) che
questo è un obiettivo che non potrà mai portare a compimento; Andrea capisce che
è soggetto in questi ultimi tempi ad un forte periodo di depressione, forse
dovrebbe davvero rassegnare le dimissioni come leader del Battalion.
Poco
dopo un tecnico riferisce che Aqhat si è fermato a Beijing, in Cina: Aubrey
ordina di dirigersi subito lì, poi chiede a Davis di indagare sulle
registrazioni della Oracle, per capire quale sia il loro ruolo nella vicenda. L'
ex Bucky II domanda se non sia meglio ottenere tale informazione da Jim Hammond,
fino a poco tempo fa capo delle operazioni dell' azienda, ma Aubrey nega deciso:
non gli piace Hammond e viceversa. Contemporaneamente Betty Barstow riferisce a
Citizen V che l' attuale base di operazioni di ULTIMATUM è in Rumekistan, ci
sarà comunque tempo per occuparsi anche di loro.
Il Vanguard giunge così in
Cina nella città prevista, senza incontrare alcuna resistenza. Anzi, Beijing
pare proprio deserta. Watkins fuoriesce dal veicolo con la sua V-Wing e scopre
la drammatica ragione di tutto questo silenzio: a quanto sembra tutti gli
abitanti di questa città sono morti.
CAPITOLO 2:
IL BENE DEI MOLTI (THE GOOD OF
THE MANY)
Fabian Nicieza (storia)-Lewis LaRosa (matite)-Jim Royal/Scott
Koblish/Udon (chine)-Udon Studios (colori)-Tom Brevoort (supervisione)
Prologo, Arabia Saudita. 1971: Amahl Farouk dà il
benvenuto a John Watkins Jr., che senza esitare apre la sua mente al telepate,
perchè comprenda a pieno il suo ruolo nel V Battalion e per far sì che la sua
richiesta venga accolta con più favore. Watkins è qui in cerca di aiuto: nel
corso dei passati anni la sua organizzazione si è imbattuta per ben due volte in
persone appartenenti all' organizzazione degli Eterni, ma delle loro motivazioni
e di eventuali mandanti non sono riusciti a trovare traccia. Dunque la speranza
di Watkins e di Aubrey è che Farouk coi suoi talenti riesca a... scoprire
qualcosa. Ovviamente poi il Battalion sarebbe in debito col telepate. Colui che
in realtà è il Re delle Ombre accetta ed effettua così una sonda
telepatica.
Qualche ora dopo Watkins Jr. torna da Aubrey, il quale sta
supervisionando la costruzione del Vanguard, ma ha solo un nome da offrirgli:
Marduk. Il nome di un antico dio babilonese, secondo i database del Battalion.
Ma cosa ha a che fare con gli Eterni? Che ci sia una misteriosa organizzazione
di immortali dietro questo nome? E cosa potranno mai fare loro? C'è una sola
risposta a ciò: continuare a combattere.
Beijing, oggi: Qui si è
recato John Watkins III (il figlio del John Watkins di cui abbiamo parlato
prima) in cerca di un uomo di nome Aqhat solo per scoprire che ogni uomo, donna
e bambino presente in Cina stava... dormendo! Non sono dunque morti come
inizialmente aveva pensato: il Battalion osserva il tutto tramite lo schermo del
Vanguard e si chiede cosa fare. Poi si comprende il coinvolgimento di Aqhat in
questa vicenda: uno strano congegno è responsabile dell' attuale stato dormiente
dei cinesi ed il suo flusso d' energia termina laddove vi è Aqhat, rilevato
grazie al localizzatore piazzato da John su di lui. Ma non ci si ferma qui: quel
congegno non ha fatto solo addormentare i cinesi, ne sta anche prosciugando la
forza vitale, incanalandola verso un qualche luogo ignoto... oppure verso
qualcuno. Roger Aubrey, nonostante la gravità della situazione, non può fare a
meno di riflettere su quali benefici potrebbe fornire un' arma che mettesse a
dormire una intera nazione.
Citizen V giunge presso il luogo in cui l'
energia si sta convogliando, un deposito d' armi poco fuori Beijing, nello
stesso momento in cui Aqhat esce precipitosamente dall' edificio. Ma John non
può inseguirlo poichè contemporaneamente dal tetto del deposito emerge un essere
mostruoso, che fa andare fuori scala i valori di energia rilevati dalla
telemetria del Battalion: è alto circa venticinque metri e pesa undici
tonnellate. Aubrey capisce immediatamente che Citizen V non può affrontarlo da
solo e dunque gli invia i rinforzi sotto forma di Nuklo, Goldfire e Topspin ed
una squadriglia di falchi da guerra. Poco dopo si scopre la vera identità dell'
essere: è l' Uomo Collettivo, i cui poteri sono stati alterati permettendogli
così di assorbire i tratti dell' intera popolazione cinese! Terrorizzata,
Goldfire gli si avvicina, ma l' essere le alita contro e... la liquefa! Il tutto
sotto gli occhi sconvolti dei suoi compagni di squadra. Immenso è il potere del
nuovo Uomo Collettivo.
Aubrey ordina l' immediata ritirata, ma John Watkins
vuole prima catturare il vero responsabile di questa azione scellerata. Si
lancia dunque all' inseguimento di Aqhat e, dopo aver rallentato la sua fuga con
un colpo di pistola, che fa crollare parte di un muro di mattoni verso di lui,
lo centra al volto con un potente calcio. Ma il suo avversario non cede e si
difende strenuamente da ogni successivo attacco. Improvvisamente i tecnici del
Battalion rilevano un qualcosa in avvicinamento, lo stesso mezzo utilizzato da
Aqhat per sfuggire alla cattura in Bosnia. John, però, stavolta è pronto e, dopo
aver scansato il criminale all' ultimo momento, fa incocciare contro il muro la
via di fuga... una donna mezza nuda! Senza esitare, Citizen V le spara contro,
ma la donna evita il proiettile ripartendo poi a tutta velocità di nuovo sotto
forma di lampo. Tuttavia Aqhat è ora nelle mani del Battalion.
Intanto, i tecnici dell' organizzazione hanno recuperato il
congegno con cui si è riusciti ad incrementare i poteri dell' Uomo Collettivo,
che sta divenendo sempre più alto e pesante: sfortunatamente è rimasto troppo
danneggiato perchè si possa invertire il processo. Bisogna ripararlo alla
svelta: se l' essere continua a prosciugare la forza vitale dell' intera
popolazione cinese morirà oltre un miliardo di persone. Aubrey però si interroga
su un' altra opzione: se non si possa trovare un modo per... accelerare il
processo, suscitando lo sgomento e l' orrore di Elizabeth Barstow e Andrea
Sterman. E la ferma opposizione da parte di Citizen V, il quale chiede ad Aqhat
il motivo di questa azione in Cina: lui risponde che vuole dar vita ad uno
sterminio di massa per alimentare il Pozzo della Genesi. Un termine che non dice
nulla a nessuno. Ed il dilemma permane: se non si trova subito un modo per
bloccare l' espansione dell' Uomo Collettivo, lui continuerà a crescere fino ad
esplodere. Ma quando avverrà ciò? E prima di ciò è altamente probabile che
minacci le vite di altre persone oltre la Cina. Dunque bisogna interrompere la
sua fonte di energia. John Watkins ribatte però che un simile atto di genocidio
non farebbe altro che incrementare il Pozzo della Genesi menzionato da Aqhat.
Aubrey rimane in silenzio per qualche secondo, poi ordina ai falchi da guerra di
prepararsi a far fuoco sulla gente, diecimila per iniziare, per vedere se così
l' Uomo Collettivo si indebolisce. La guerra moderna impone anche dei danni
collaterali.
Citizen V però non demorde, blocca l' ordine di Aubrey e, grazie
a Topspin, si fa portare su una spalla dell' Uomo Collettivo: l' eroe è protetto
da un campo gravimetrico, ma non durerà a lungo. L' essere è ormai diventato
spaventosamente abnorme e... grasso, immense sacche di vuoto lungo tutto il suo
corpo. Dunque John Watkins III conficca la sua spada di adamantio nella schiena
dell' Uomo Collettivo, che viene in pratica bucato come si fa con un palloncino,
ed esplode in mille pezzi. Ma Aqhat è comunque soddisfatto: per oggi il Pozzo
della Genesi è stato saziato. Le viscere dell' Uomo Collettivo piovono su
Beijing per quasi quindici minuti, poi alcuni soldati del Battalion ritrovano
sepolto sotto di essi Citizen V, dolorante ma vivo. L' eroe si rialza e si
rivolge con fare sprezzante a Roger Aubrey: è riemerso da poco da un coma e
dunque non è la persona migliore per giudicare le decisioni altrui, tuttavia
chiede al vecchio guerriero se oggi non abbia iniziato a contraddire tutti
quegli ideali in nome dei quali ha combattuto per una intera vita. Aubrey non
risponde.
Da qualche parte: Un telegiornale riporta una notizia
secondo cui la rivolta civile intrapresa da ULTIMATUM nella nazione di
Rumekistan è prossima alla vittoria. Il primo passo, a detta dello
Spezzabandiera, per la costruzione di un nuovo ordine mondiale, senza confini o
barriere. Una persona ascolta il tutto compiaciuto: il leader della
organizzazione terroristica sta eseguendo quanto gli era stato ordinato e così
facendo sta cibando il Pozzo. Dunque gli verranno forniti ulteriori armamenti,
poi si potranno sguinzagliare i mastini della guerra.
CAPITOLO 3:
IL DIAVOLO CHE CONOSCI (THE DEVIL YOU KNOW)
Fabian Nicieza (storia)-Lewis LaRosa (matite)-Udon Studios (chine e colori)-Tom
Brevoort (supervisione)
Prologo, Zurigo. 1981: Roger Aubrey osserva stupefatto
l' elmo di Heimdall, il guardiano del Ponte Arcobaleno di Asgard, scoperto
durante uno scavo archeologico dal proprietario del museo in cui ora si trova.
Aubrey è venuto qui però con un altro intento: apprendere il maggior numero di
informazioni possibile su Marduk, un dio babilonese che a suo dire è tuttora
attivo sulla Terra. L' archeologo accetta di aiutarlo e saluta con una stretta
di mano Aubrey, il quale non sa che ha appena parlato con la persona oggetto
della sua ricerca! Marduk poi richiama a sé i suoi due alleati, Aqhat e la donna
di nome Papa: a suo dire Aubrey non rappresenta un problema, gli fornirà
informazioni che lo condurranno sulla strada sbagliata, fino alla fine dei suoi
giorni. Ed in ogni caso il destino di Aubrey è comunque segnato: poichè Marduk
l' ha toccato e da questo momento in poi la sua fragile forma sarà per sempre
nelle sue mani.
Oggi: Le azioni di guerriglia di ULTIMATUM stanno
causando seri problemi in ogni parte del mondo e l' intervento di numerosi
supergruppi è inevitabile: Alpha Flight è in Groenlandia, i Vendicatori a Cuba,
la Guardia d' Inverno a Novosibirsk, tutti impegnati a fermare le rivolte civili
in atto in questi paesi. Marduk osserva il tutto con fare compiaciuto: dopo
tanto tempo l' immortalità lo aspetta.
Vanguard: Roger Aubrey, non
avendo ottenuto alcun risultato concreto, decide infine di contattare Jim
Hammond, la Torcia Umana originale: l' androide è felice di rivedere Elisabeth,
un po' meno Roger, tuttavia aiuterà il Battalion perchè non gradisce il fatto
che la Oracle sia alla base di questa fornitura d' armi, la quale deve essere
immediatamente bloccata alla fonte. Attualmente si trova a Londra ed il Vanguard
vi si dirige.
Rumekistan: Citizen V si libera facilmente di due lacchè
dello Spezzabandiera, poi utilizza il suo proiettore olografico per far sì che
venga visto dagli altri come un qualsiasi componente di ULTIMATUM. A bordo di un
mezzo volante sorvola la zona, notando molte tombe lungo il tragitto, altre
vittime del conflitto, finchè giunge all' accampamento dell' organizzazione,
dove alcuni soldati stanno portando delle casse in un tendone, il marchio Oracle
stampato su ognuna di esse. Citizen V entra nella sala comunicazioni e,
infrangendo una boccetta contenente un potente gas soporifero, manda tutti nel
mondo dei sogni: si avvicina poi al computer principale ed inizia ad uplodare i
dati in esso contenuti nel mainframe del Vanguard. In quel momento, però,
qualcun altro entra nella sala: altri due soldati di ULTIMATUM e lo
Spezzabandiera in persona. John Watkins abbandona la sua guisa ritornando nei
consueti panni e si libera con estrema facilità dei due sgherri, poi si rivolge
allo Spezzabandiera: potrebbero combattere a lungo, ma nessuno dei due ne
ricaverebbe qualcosa. A Citizen V interessa solamente un' informazione: il nome
della persona che rifornisce di armi l' organizzazione, per questo favore lo
Spezzabandiera avrà qualcosa in cambio. Questa operazione è un azzardo destinato
a fallire ed il criminale lo sa bene: la sua può anche essere una nobile causa,
ma non verrà portata a compimento con la forza bensì attraverso un messaggio per
le future generazioni. Bisogna usare una voce più sottile degli urli dell'
artiglieria ed avere una adeguata piattaforma da cui lanciare questo messaggio:
come ad esempio questa nazione.
Londra: Jim Hammond sale a bordo del
velivolo, incontrando Elisabeth e Roger: la tensione è palpabile. Intanto,
Tospin si ritira nella sua stanza privata, sconsolato per quanto accaduto a
Tokyo e per la perdita della sua cara amica Goldfire. Poco dopo lo raggiunge suo
nonno, Davey Mitchell, l' ex eroe di guerra noto come Trottola Umana, e tenta
vanamente di consolarlo. Ma Darren pare seriamente intenzionato ad abbandonare
il Battalion.
Nel frattempo, alcuni scienziati al servizio dell'
organizzazione paramilitare stanno esaminando Aqhat: secondo Aubrey ogni volta
che muore si rigenera in nuovi corpi, ma i suoi poteri sopravvivono. Elisabeth
Barstow riferisce poi a Jim che Aqhat lavora per un essere di nome Marduk, un
presunto dio babilonese ancora presente sulla Terra che sta tentando di
alimentare qualcosa chiamato Pozzo della Genesi tramite stermini di massa.
Marduk è noto anche con un altro nome, Nestor Zoltan, l' uomo che è stato
nominato Capo delle Operazioni della Oracle Inc. dopo che l' azienda venne
venduta alla Stark-Fujikawa. Grazie ai potenti mezzi messi a disposizione dalla
Oracle, Marduk ha finanziato le operazioni di ULTIMATUM, fomentando il caos
lungo tutto il globo.
Da qualche parte: L' oggetto delle
preoccupazioni del Battalion è alquanto preoccupato: Aqhat è stato catturato, l'
Uomo Collettivo non può più essere usato come catalizzatore di energia e le
truppe al comando dello Spezzabandiera si stanno ritirando in numerosi paesi.
Tuttavia le anime fin qui raccolte saranno più che sufficienti per riempire il
Pozzo della Genesi.
Alcune ore dopo, grazie alle informazioni fornite da Jim
Hammond, che ha infine deciso di collaborare, il Battalion ha distrutto
quattordici punti di distribuzione della Oracle, sottraendo così molti
rifornimenti ad ULTIMATUM. Poi il Vanguard si dirige verso il Rumekistan,
ripristinando il collegamento con Citizen V, che in questo momento è immerso in
una piscina attorniato da donne nude (beato lui). Insieme a Watkins vi è anche
il nuovo reggente del Rumekistan, lo Spezzabandiera, che da qui muoverà i primi
passi per realizzare il suo sogno di armonia globale. Non usando le armi, però,
ma la parola. Di fronte a ciò, il leader di ULTIMATUM ordina a tutti i suoi
uomini sparsi lungo tutto il globo l' immediato cessate il fuoco. In pochi
minuti, le truppe effettuano una rapida ritirata sotto lo sguardo stupito dei
vari eroi che li stavano affrontando. Aubrey chiede a Citizen V come possa
aspettarsi che i governanti del Rumekistan accettino di buon grado di
abbandonare il loro posto di potere. Watkins risponde che ha intenzione di farli
dormire: nelle ultime ore, infatti, gli scienziati del Battalion hanno
analizzato i resti dell' Uomo Collettivo, capendo infine il funzionamento dei
suoi poteri e trasferendoli all' interno dei sensori del Vanguard. Ora John li
attiva, facendo precipitare un' intera nazione nel mondo dei sogni sottraendo
loro una minima dose della loro forza vitale. Poi si rivolge allo
Spezzabandiera: adesso spetta a lui rendere questo posto un paradiso e non una
prigione come era prima. Se fallisce, Citizen V tornerà per fargliela
pagare.
Un altro inatteso evento per Marduk, che però ha ancora un asso nella
manica: alcuni anni fa strinse la mano di Roger Aubrey e da quel momento la sua
anima gli appartenne. Ora gliela sottrae, inserendola nel Pozzo della Genesi: di
conseguenza Roger si accascia sul pavimento, privo di vita, sotto lo sguardo
sconvolto di Elisabeth Barstow e Jim Hammond.
CAPITOLO 4:
IL POZZO DELLA GENESI (THE
GENESIS WELL)
Fabian Nicieza (storia)-Klebs Junior (matite)-Udon Studios
(chine e colori)-Tom Brevoort (supervisione)
Prologo, 950 d.C.: Un essere rivestito di una armatura
ed un elmetto dorato sbaraglia senza problemi alcuni guerrieri che invano
tentano di fermarlo, finchè un celebre martello non lo centra al volto,
facendogli perdere l' elmetto. Quel martello è Mjolnir ed il suo possessore è
ovviamente Thor, il dio del tuono. Il figlio di Odino sa chi sta affrontando:
Marduk, un dio il cui unico scopo di vita è sottrarre la forza vitale degli
esseri immortali. Ma stavolta ha scelto l' avversario sbagliato: grazie a
Mjolnir, Thor priva Marduk dei suoi poteri, condannandolo così a vagare per l'
eternità tra gli uomini, un involucro di carne umana come tutti gli altri
mortali.
Oggi: Marduk osserva alla televisione un notiziario che
riferisce del totale ritiro delle truppe di ULTIMATUM dai vari paesi che avevano
assalito. In cambio lo Spezzabandiera, con l' intercessione di Citizen V, si
è autoproclamato leader del Rumekistan. Nonostante questo imprevisto cambio
di rotta, tuttavia, il piano del dio punito ha funzionato ed è giunto il tempo
della mossa finale, ambita, ricercata e spesso sfuggita per così tanti anni.
È immerso in un' ampia vasca, il Pozzo della
Genesi, attorniata da numerosi condotti che la riempiono d' acqua. Un' acqua
molto particolare: l' unione delle essenze vitali delle tantissime vittime di
Marduk, il quale vuole trascendere i limiti della carne e del sangue che lo
tengono bloccato in questa forma umana a lui così invisa. Il Pozzo gli consentirà
ciò e per questo deve anche ringraziare la sua ultima vittima, Roger Aubrey.
Vanguard: Rinchiuso il corpo di Aubrey in una capsula di
vetro, Jim Hammond osserva i rapporti su quanto gli è accaduto. Nessun segno di
infarto, aneurisma, embolia, nulla. Insomma, decisamente strano, è come se
qualcuno gli avesse sottratto la vita all' improvviso. Ma Elisabeth Barstow pare
non preoccuparsi di ciò e non accetta il conforto di Jim: che a lui piacesse o
meno, Roger ha tentato fino all' ultimo di portare la pace su questo pianeta.
Lui può dire lo stesso?
Nel frattempo, Citizen V sta tenendo puntata la sua
spada contro Aqhat: l' eroe rifiuta di accettare che Aubrey sia morto. Lo
Spezzabandiera gli ha riferito dove trovare Marduk ed ora Aqhat gli dirà come
salvare l' anima di Roger. Con le buone o le cattive.
Mar Nero: Qui vi
è una raffineria d' olio abbandonata, il rifugio di Marduk e del Pozzo della
Genesi. Citizen V la percorre con un congegno camaleontico che lo rende
praticamente invisibile, ma Papa (vero nome Papahanau-Moku, anch' essa una
semidea esiliata sulla Terra) lo nota e lo invita a mostrarsi. Watkins la
accontenta, ma contemporaneamente il Vanguard, anch' egli fino ad un secondo fa
in modalità camaleontica, appare alle spalle di Papa e, dietro ordine della
Barstow, la incenerisce senza pietà. Intanto Citizen V penetra all' interno
della raffineria. Qui, grazie ai suoi schermi esterni, Marduk ha osservato tutta
la scena, ma non si preoccupa: ha dalla sua l' energia vitale di Roger Aubrey e
non la cederà indietro. In quel momento John Watkins penetra nella stanza e, con
uno scatto improvviso, trafigge con la sua spada il petto del dio esiliato, che
però, pur sanguinando copiosamente, pare non soffrire alcun dolore: finchè è
immerso nel Pozzo della Genesi nulla può fargli del male, si rigenererà
continuamente. Così dapprima si libera di John con un violento pugno al volto,
poi estrae la spada dal suo petto e la lancia contro Citizen V, il quale viene
trapassato da parte a parte, cadendo nell' acqua. Marduk sta per felicitarsi
della vittoria quando inizia a soffrire di violenti dolori allo stomaco, il che
può voler dire solamente una cosa: anche dall' oltretomba Roger Aubrey continua
a combattere e si sta ribellando al suo dominio. E non è solo, ci sono altri con
lui, le altre anime assorbite da Marduk: tutti si prendono per mano e si
chiedono cosa devono fare. Aubrey ha la risposta: devono concentrarsi su
pensieri di rabbia e lasciare che lui si occupi del resto.
Sempre scosso dai
dolori, Marduk vede Watkins risollevarsi, illeso: a quanto pare il Pozzo della
Genesi ha curato anche le sue ferite. Dunque riabbranca la sua spada, con la
quale ferisce gravemente Marduk al braccio destro. Poi afferra la sua pistola e
spara un colpo a bruciapelo contro la fronte del dio esiliato. Ma lui, il volto
orrendamente sfigurato, non se ne preoccupa: guarirà da tutte le sue ferite.
Watkins, d' altro canto, ha una marea di proiettili.
Sul Vanguard, intanto,
Jim Hammond ha appena avuto un' idea: bisogna subito distruggere il Pozzo della
Genesi. Elisabeth, però, è perplessa: ciò non farebbe altro che inondare Marduk
dell' energia delle anime, è esattamente quello che desidera. Hammond tuttavia
ribatte che ciò rilascerebbe anche un immenso potere, libero da usare, ed è
proprio ciò che serve a Roger Aubrey. Ci sarà una lotta per il controllo delle
anime e Citizen V, che ha ascoltato questo dialogo grazie ad un auricolare, è
pronto a scommettere su Roger. Così balza fuori dal Pozzo della Genesi, non
prima di aver piazzato su di esso un detonatore. Marduk non fa in tempo a capire
che cosa stia accadendo che vi è una tremenda esplosione e vede venire verso di
sé il Distruttore. Poi il semidio viene fatto a pezzi. Le anime che lui
controllava salgono in aria, dirette chissà dove, mentre quella di Roger torna
nel suo corpo. E così il leader si risveglia: è ancora vivo.
Due giorni dopo
vi è il servizio funebre in onore di Ameiko Sabuki, una giovane eroina morta
come sua nonna e suo padre: combattendo. Tospin chiede ad Aubrey se la loro
guerra finirà mai: l' anziano risponde di no, ma aggiunge che i soldati possono
posare a terra le loro armi quando non hanno più voglia di combattere. È un desiderio che anche lui persegue: alcune ore
dopo, infatti, annuncia di voler abbandonare il V Battalion. Non è riuscito a
trovare la pace nemmeno nella morte, deve tentare di riscoprirla nella vita. Non
vuole più essere un Distruttore. Ma il Battalion non rimarrà senza una guida:
avrà una voce differente dalla sua però, non di uno che ha evitato l' umanità,
ma che l' ha abbracciata fin dal suo primo giorno di vita. E la sua mano si posa
sulla spalla di Jim Hammond, stupito dalla proposta. Ma tutti sono d' accordo
con la scelta di Aubrey: inizia una nuova era.
FINE
A cura di Fabio Volino