BLACK KNIGHT: EXODUS

One-shot pubblicato nel dicembre 1996

Dane Whitman, detentore della Lama Nera, a confronto con l' eterna minaccia di Apocalisse e con l' origine segreta di uno dei più grandi nemici degli X-Men!

 

IL LEGAME (THE BOND)
Ben Raab (storia)-Jimmy Cheung (matite)-Andy Lanning (chine)-Tom Ziuko (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

In un posto che non è la Terra, in una strana dimensione parallela, l' Eterna Sersi sta portando i propri poteri al suo limite, nel tentativo di aprire un passaggio dimensionale che conduca lei e Dane Whitman, alias il Cavaliere Nero, a casa. Dopo alcuni mesi in cui hanno vagato per il Multiverso (in particolar modo nell' Ultraverse) ora i due eroi sentono il bisogno di tornare dai loro cari. Soprattutto Sersi, la quale spera che il legame speciale che condivide con Dane, il Gann Josin, possa divenire completo. Dane esita qualche secondo, poichè già alcuni precedenti tentativi sono andati a vuoto, poi chiede a Sersi se sia sicura di quello che sta facendo. Lei risponde candidamente di no. E i due entrano nel passaggio.
Passa un tempo indefinibile: minuti, giorni, non è dato saperlo. Infine Dane si sveglia: qualcuno lo chiama, ma con un altro nome, Eobar Garrington. Il Cavaliere Nero è intontito, tutto è confuso nella sua mente. Ma il suo amico Bennet Du Paris lo fa rialzare e lo incita a riprendere le forze, in vista della ricerca a cui si sono dedicati e che sta per giungere a compimento. Una ricerca che è iniziata il giorno dopo la fine dell' assedio di Gerusalemme, quando i due incontrarono un beduino, che raccontò loro di un' antica torre del potere sita in Palestina, in un luogo chiamato Akkaba, dominio del cosiddetto Faraone Eterno. Una torre la cui posizione è ormai stata scoperta da Du Paris. Ma la sua gioia viene subito frenata dall' arrivo di un altro uomo, che conosce anch' egli la posizione della torre e per questo si è offerto di far loro da guida. Di fronte alle continue provocazioni di quest' ultimo arrivato, il cui nome è Sahreed, il Cavaliere Nero riacquista la sua forza e, vedendo che tiene in mano la Lama Nera, gliela strappa di mano e lo colpisce violentemente. Sahreed incassa bene l' impatto e, dopo aver rinunciato al suo incarico di guida, afferma che da oggi il Cavaliere Nero si è fatto due nuovi nemici. Ma lui non presta ascolto alle sue parole, osserva intensamente la Lama Nera: tenerla in mano è come se, dopo lungo tempo, si fosse riunito ad un vecchio amico, che guida la sua mano e con cui ha un legame speciale.
Un' altra persona ha udito l' alterco: Sersi, che ha ormai compreso che lei ed il Cavaliere Nero sono precipitati all' epoca delle Crociate, quando l' anima di Dane era psichicamente legata a quella di un suo antenato, Eobar Garrington. Ora la personalità di Garrington è predominante su quella di Dane, che non può ricordare chi è e perchè si trova qui. Mentre è immersa in questi pensieri, tre cavalieri sorprendono Sersi e, dopo averla apostrofata con termini maschilisti, minacciano di ucciderla. Per tutta risposta l' Eterna scaglia i suoi poteri contro uno di loro, Angus, e lo tramuta in pietra. Ma immediatamente il potere le si ritorce contro e sviene, mentre Angus torna normale. Il cavaliere, più di prima, è intenzionato ad uccidere Sersi, ma Eobar Garrington lo ferma e si china verso la donna, trattandola come se la conoscesse da lungo tempo. Bennet Du Paris propone allora di usare i suoi poteri magici per la loro ricerca, ma Eobar non è d' accordo e, per via di questa divergenza di opinioni, i due danno vita ad una violenta lite, che dura però solo pochi secondi. Du Paris non riesce a capacitarsi del comportamento del suo amico di lungo corso, sembra quasi cambiato.
Cala la notte sul deserto della Palestina ed Eobar è nella sua tenda, ancora accanto a Sersi, il cui volto continua per lui ad avere qualcosa di familiare. L' Eterna alfine si risveglia e, alla vista del Cavaliere Nero, lo abbraccia caldamente, chiamandolo Dane. Ma Eobar afferma che probabilmente si è sbagliata, non è quello il suo nome. Invece Sersi dimostra di sapere molte cose su di lui, ma prima di poter approfondire la questione Angus irrompe nella tenda, portando una drammatica notizia: Bennet Du Paris se ne è andato.
Il più grande e leale amico di Eobar Garrington ha deciso infatti di portare a termine da solo la sua ricerca, di trovare finalmente la torre del potere. Così, a bordo di un cammello spronato fino allo stremo, avanza nel mezzo di una tempesta di sabbia che impedisce quasi la vista. La ricerca della torre è per Bennet qualcosa di fondamentale: fin da piccolo sentiva di essere diverso dagli altri ragazzi, sentiva che un potere nascosto risiedeva dentro di lui. Ora è giunto il momento che quel potere venga alla luce e la torre può aiutarlo in ciò. Ma le avversità sono dietro l' angolo: il cammello cade a terra, morto a causa della fatica, e Du Paris è costretto a proseguire da solo nella notte, senza poter essere certo che il tutto andrà a buon fine. Ma lui deve andare avanti.
Nel frattempo Eobar si chiede perchè Bennet abbia agito così e se la colpa di ciò non sia anche sua, se non debba andare a cercarlo. Ma Sersi afferma che ciò equivarrebbe ad un suicidio. Eobar però non la sta a sentire: Bennet è un suo amico e deve aiutarlo. Sersi allora tenta di aprire nuovamente il portale dimensionale, per portare via il Cavaliere Nero da quest' epoca. E per rendere finalmente saldo ed eterno il Gann Josin, che a causa della fusione degli spiriti dei due Cavalieri si sta rapidamente indebolendo. Ancora una volta, tuttavia, i suoi poteri le si ritorcono contro e cade a terra stremata. Il Cavaliere Nero corre a soccorrerla e, come le si avvicina, ricorda finalmente il suo nome. Sa che è così, ma non capisce perchè ne sia a conoscenza. Sersi afferma che questa ed altre informazioni sono sepolte nella sua mente, deve solo portarle alla luce. Il legame che hanno è unico, speciale, più forte di qualsiasi altra unione. E non può andare perduto così. Poi, insieme ad Eobar, sale su un cammello per andare alla ricerca di Du Paris. Ma qualcuno da dietro una tenda li osserva: è Sahreed.
Intanto Bennet è quasi allo stremo delle forze, sotto un sole torrido che non perdona. Ormai va avanti solo con la forza della disperazione, finchè cede e cade, il viso immerso nella sabbia. Tutto sembra perduto, ma proprio in quel momento una voce da un punto indefinito attira l' attenzione di Bennet, una voce che gli chiede se è disposto a rischiare la vita per soddisfare le proprie ambizioni e divenire uno dei forti. Bennet risponde di sì e la voce gli chiede di dimostrare ciò. Un masso di enormi dimensioni inizia allora a calare su Du Paris, che sta quasi per esserne investito quando una forza sconosciuta dentro il suo corpo improvvisamente viene alla luce e distrugge il masso. Du Paris sente ormai il potere dentro di lui ed una strana luce rosa attornia la sua mano destra. Ma non c'è tempo per stupirsi: ora che il suo potenziale è venuto alla luce, deve essere messo alla prova. Ed ecco allora che dalla sabbia emerge una mostruosa bestia a forma di scarabeo, contro cui Bennet si scaglia senza paura. Ma la bestia è veloce e lo colpisce con forza con una delle sue zampe, facendogli perdere la sua spada. Ma il cavaliere non si perde d' animo: con una straordinaria agilità scavalca la bestia e recupera la sua arma, che punta contro lo stomaco della creatura. La colpisce, ma ottiene solo il risultato di spezzare la spada. Le armi sono inutili ora, Bennet deve liberare i suoi pieni poteri. E lo fa, oltre ogni previsione, tanto che alla fine della bestia rimangono solo le ceneri fumanti. Poi Du Paris scompare, come scompare anche l' uomo che un tempo era. Ora e per sempre è Exodus.
A qualche miglio di distanza, intanto, il Cavaliere Nero e Sersi sono ancora alla ricerca di Bennet, ma le speranze sono ormai ridotte al lumicino. L' Eterna continua a chiamare il Cavaliere col nome di Dane e lui a questo punto vuole sapere la verità. E Sersi gliela racconta: di come loro due fossero tra gli Eroi più potenti della Terra, di come lei si fosse innamorata di Dane, che però amava un' altra donna (ovvero Crystal degli Inumani), di come Sersi volesse ottenere a tutti i costi l' amore di Dane e lo avesse alla fine conseguito grazie a Ikaris e al Gann Josin, il vincolo sacro della razza degli Eterni che unisce due menti in una sola. Eppure quello che doveva essere un legame indissolubile, col tempo non ha fatto altro che erigere un muro permanente tra loro due. Un muro ora forte più che mai e che porta Sersi alle lacrime. Eobar rimane colpito da questa storia e capisce che, perchè l' amore tra Sersi e Dane possa rivivere, lui deve morire. Il volto silente di Sersi è la conferma finale. Ma Eobar non si tira indietro: le labbra dei due si incontrano e, raggiungendo la sua mente con una dolce carezza psionica, Sersi induce l' anima di Eobar Garrington ad abbandonare il suo corpo, donandogli così quella pace eterna per il cui raggiungimento aveva combattuto una intera vita. L' anima di Eobar si solleva in cielo, dicendo addio a Sersi, mentre Dane finalmente riemerge.
Non c'è quasi il tempo di abbracciarsi e di chiarire cosa sia successo che la sabbia del deserto inizia a vibrare, come se fosse viva. Improvvisamente due lunghi tentacoli verdi emergono dal sottosuolo e afferrano Sersi per una gamba. Il suo assalitore è Sahreed, che si trova subito a dover affrontare Dane, il quale con la sua spada gli trancia i tentacoli e gli chiede dove sia Bennet. Sahreed però conserva un atteggiamento sprezzante di fronte al Cavaliere Nero e ne ha ben donde, considerato il suo potere. E già, perchè ad un tratto dalla sabbia del deserto emerge qualcos' altro, una cittadella di eterna gloria, immensa ed imponente, dimora di Sahreed, alias En Sabah Nur, alias Apocalisse!
Sersi e Dane vengono fatti prigionieri e, ore dopo, sono ancora incatenati nelle profondità della cittadella di Apocalisse. Entrambi sono quasi allo stremo delle forze e, come se ciò non bastasse, al loro cospetto si presenta Exodus, il cui volto ha ormai acquisito il caratteristico colore viola. Sersi riconosce la sua voce e lo chiama per nome, ma il mutante afferma che ormai Bennet Du Paris è morto. Allora l' Eterna capisce: Exodus, quello strano mutante della loro era, e Bennet Du Paris sono la stessa persona. Per questo, molti secoli dopo, aveva riconosciuto il Cavaliere Nero (nel corso della saga Legami di Sangue, pubblicata su su X-Men Deluxe 9 e Vendicatori 21). Exodus si avvicina a Dane e con una sola mano frantuma le catene che lo tengono prigioniero, portandolo poi da un' altra parte dell' edificio, perchè possa affrontare una prova. Sersi resta sola, ma non ha intenzione di arrendersi: con tutte le forze che le sono rimaste tira la sua catena più che può. E tira e tira, finchè essa si spezza e lei è libera.
Altrove due persone un tempo amiche sono ora costrette ad affrontarsi per il folle piacere di Apocalisse. Per dimostrarsi degno di essere annoverato tra i forti, infatti, Exodus deve uccidere il Cavaliere Nero. Il mutante non esita ed attacca subito. Dane gli urla di non farlo, lui non potrebbe mai sottrargli la vita, ma Exodus non ha intenzione di starlo a sentire. Allora Dane reagisce, allunga la sua spada e colpisce Exodus in piena fronte, facendolo sanguinare. Ma non vuole ucciderlo. Un errore che potrebbe costargli la vita, sennonché in sua difesa accorre Sersi, che attacca Exodus a livello psionico. Sersi intima a Dane di finire Exodus, di dargli il colpo di grazia, ma lui non vuole starla a sentire: Bennet è un suo amico, deve esserci un' altra strada. Exodus intanto contrasta la presa mentale di Sersi e pochi secondi dopo contrattacca, liberandosi dall' attacco psionico dell' Eterna. Apocalisse, disgustato dal nobile comportamento di Dane, ordina nuovamente ad Exodus di ucciderlo. Dane non intende reagire, chiede ad Exodus di ammazzarlo, se ne ha l' intenzione. Ora Bennet Du Paris deve dimostrare la sua obbedienza: o a colui che ha infranto il suo cuore oppure a colui che gli è sempre stato leale. Exodus esita pochi secondi, poi decide infine di attaccare Apocalisse, di cui non intende essere schiavo. Ma il suo attacco è roba da poco per En Sabah Nur, che imprigiona Exodus in una sfera di energia. Dane tenta di avvicinarsi, implorando ad Apocalisse di lasciar stare il suo amico, ma è lo stesso Du Paris a dirgli che non deve sacrificarsi per lui, per un uomo che ha tradito un' amicizia. E l' istante dopo la cittadella e i due potenti mutanti scompaiono. Rimane solo il deserto e la notte stellata.
Sei mesi dopo, sulle Alpi Svizzere, un gruppetto di persone si avvicina ad una tomba costruita da Apocalisse, nella quale ha rinchiuso Exodus. Dane è tra loro ed entra, per poter dare un ultimo saluto al suo amico, per potergli dire che gli dispiace di non averlo potuto salvare da Apocalisse... o da sé stesso. Ma un giorno non lontano lo farà. Il Cavaliere Nero mette poi a guardia della tomba due dei suoi fedeli, che la proteggeranno a costo della vita. Exodus non riemergerà che svariati secoli dopo. Poi Dane ritorna da Sersi e la abbraccia. E lì, mentre numerosi fiocchi di neve cadono su di loro, si apprestano ad andarsene.
"Forza" dice Dane "Torniamo a casa". E così è!

FINE

A cura di Fabio Volino