FURY/AGENT 13
Mini di due numeri pubblicata dal giugno al luglio 1998

CAPITOLO 1:


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Terry Kavanagh (storia)-Ramon Bernardo (matite)-Ian Akin (chine)-Kevin Tinsley (colori)-Matt Idelson (supervisione)

Washington D.C.: Una città che sta annegando nei suoi segreti e nelle sue bugie, dove scandali ed intrighi vanno mano a mano vicino alla superficie di questa metropoli ora assediata da una violenta tempesta. Ma la verità è la fuori, nascosta nelle profondità delle ombre più oscure, lontano dalle luci di Capitol Hill. Come ad esempio in un edificio grigio senza nome né numero, dove vengono conservati i corpi di uomini e donne le cui morti, ed in certi casi vite, sono ritenute troppo pericolose perché vengano dichiarate pubbliche.
Tre medici stanno esaminando un cadavere in cerca di un agente tossico velenoso quando improvvisamente scoppia un incendio causato da un cortocircuito: i medici mettono subito in atto i protocolli di evacuazione ed in pochi secondi la sala è deserta. Poi dal nulla emerge Sharon Carter, rimasta fino a questo momento invisibile grazie a degli speciali sensori inseriti nella sua tuta: una squadra di ricognizione arriverà qui tra breve, dunque deve far presto. Sharon ha scoperto che Nick Fury non è stato sepolto nel cimitero di Arlington, poiché il suo corpo contiene uno speciale segreto, importante per troppe persone. Dunque è stato portato qui, fino a quando le dispute politiche sul suo fato non si saranno concluse (V. Capitan America & Thor 50). Sharon vuole vedere coi suoi occhi il cadavere: lo SHIELD è più che capace di inscenare un funerale, lei ne è la prova vivente. Così apre la capsula in cui si trova la bara e scopre che è tutto vero: Nick Fury è morto, ucciso dal Punitore (V. Marvel Crossover 18), e lo SHIELD ha ibernato qui il suo corpo nella speranza di carpire qualcosa della Formula dell’Infinito che scorre nelle sue vene e che lo ha mantenuto giovane per tutti questi decenni. Un siero che lo rende prezioso anche da cadavere. Una delusa Sharon si allontana: voleva che Fury fosse vivo, di modo che potesse avere la sua vendetta ed ucciderlo di persona. Improvvisamente però il corpo del Colonnello apre gli occhi e, afferrando una pistola, si prepara a sparare contro la donna: lei tuttavia se ne accorge e, con un perfetto calcio, stacca la testa a Fury scoprendo così che è solo un robot. In tutta fretta Sharon prende la testa, un braccio ed un occhio del robot, mettendo poi il resto in ibernazione ed allontanandosi. Così quando giunge la squadra di ricognizione non trova nulla di anomalo se non danni minimi ed un buco nel muro che verrà presto riparato.
Un altro tempo e luogo: L’oggetto delle ostilità dell’Agente 13 è vivo e vegeto e nell’ultimo posto in cui qualcuno penserebbe di cercarlo: la Seconda Guerra Mondiale! Fury ed i suoi Howling Commandos hanno ricevuto l’incarico di distruggere un deposito di munizioni nazista, ma sono stati scoperti ed ora sono impegnati in un conflitto a fuoco col nemico. Lentamente, ed al prezzo del ferimento di uno dei loro, guadagnano terreno fino a quando Fury si getta in un crepaccio, dove poco più avanti nota una cassa di armi. Il deposito non deve essere molto lontano.
New York: Tony Stark sta lavorando ad uno dei suoi progetti quando Sharon Carter getta sul suo tavolo la testa del robot di Nick. Dopo un iniziale attimo di stupore l’inventore esamina la testa, rimanendo affascinato: è un LMD impressionante, praticamente perfetto. C’è abbastanza bio-massa da celare i circuiti in caso di perquisizioni o ferite e vi sono anche ghiandole lacrimali e sudore artificiale capaci di ingannare persino Wolverine al funerale di Nick. Sharon è certa che sia Tony l’ideatore di questo Life Model Decoy e lui conferma: Fury si è rivolto a lui l’anno scorso ed appariva molto stanco, le sue responsabilità come direttore dello SHIELD lo stavano sfiancando e spesso lo costringevano a prendere azioni discutibili. Aveva bisogno di staccare la spina e di imbarcarsi in una missione personale. Dunque Tony ha costruito per lui l’LMD, ma non aveva immaginato che fosse stato il robot ad essere colpito dal Punitore, dopotutto erano passati già alcuni mesi. Sharon si ritiene soddisfatta delle risposte e, riprendendo la testa del LMD, esce dal laboratorio.
Poi, utilizzando la retina del robot, penetra nei file personali di Fury e scopre così che Nick, quando ha attivato il Life Model Decoy, era alla ricerca di qualcosa definito ‘Angelo Caduto’. E’ un inizio. Poche ore dopo la donna si tuffa nelle profondità marine, fino a giungere davanti ad un elivelivolo affondato in seguito all’affare Onslaught: pattuglie acquatiche passano ogni quarto d’ora, ma Sharon ha poche alternative poiché i file personali di Fury le hanno rivelato che i documenti su Angelo Caduto si trovano nelle stanze private di Nick presenti su questo mezzo. Sharon entra dunque nell’elivelivolo, ma il suo ingresso viene rilevato al quartier generale dello SHIELD: Valentina Allegro De La Fontane, vicedirettore dell’organizzazione, viene immediatamente informata della cosa.
Un altro tempo e luogo: Nick Fury trova il deposito delle munizioni, ma viene individuato da alcuni nazisti, che iniziano a sparargli contro. Improvvisamente però qualcuno getta una granata in mezzo alle munizioni, esortando Fury ad allontanarsi. L’esplosione ed il caos conseguenti mettono fuori gioco alcuni nazisti, mentre i rimanenti vengono eliminati da Nick e dal suo salvatore, Gabe Jones. I due soldati continuano ad avanzare e notano in lontananza il loro prossimo obiettivo: un misterioso castello.
Presente: Sharon Carter giunge nelle stanze di Fury. Ora le tocca il compito più difficile: penetrare in un sistema altamente protetto e da tempo non utilizzato. La donna comunque inserisce un paio di codici di riattivazione, poi riesce a rimagnetizzare i relay secondari: i computer tornano attivi e cominciano a cercare il file inerente Angelo Caduto. In quel momento due componenti delle pattuglie acquatiche la individuano e le ordinano di arrendersi. Sharon lentamente si volta e rilascia una granata luminosa che acceca momentaneamente i due agenti SHIELD: la donna afferra dunque i loro boccagli per respirare e li scambia di posto, di modo da tenere immobilizzati i due per un po’. Ma subito dopo giungono altri componenti delle pattuglie acquatiche, che sparano contro Sharon degli arpioni laser, mancandola di poco. In tutta fretta la donna recupera i dati raccolti ed usa un tubo per l’ossigeno come via di fuga, riemergendo in superficie e dispiegando ali artificiali che la riportano a riva. Una volta al sicuro Sharon spera che, quando avrà decodificato i dati, essi potranno condurla da Fury.
Un altro tempo e luogo: Due panzer tedeschi passano davanti al luogo della recente esplosione, ma vi trovano solo dei cadaveri e decidono di proseguire. Nick Fury e Gabe Jones allora, che avevano solo finto di essere morti, si rialzano e lanciano due granate all’indirizzo dei carri armati, che vanno a pezzi. Poi la sparatoria contro i nazisti ricomincia, mentre alle loro spalle incombe minaccioso il castello.
Quartier generale SHIELD: Valentina Allegro esamina i filmati delle telecamere di sicurezza dell’elivelivolo e scopre così che l’intruso era l’Agente 13, che ha sottratto dati altamente sensibili. Bisogna catturarla o eliminarla, a qualsiasi costo.
Un altro tempo e luogo: Gli Howling Commandos sono stati circondati dai nazisti e non hanno alcuna via di fuga. Ed a peggiorare le cose si sta avvicinando un carro armato: solo che, quando il panzer fa fuoco, centra i nazisti e non gli americani. La faccenda si chiarisce quando dal mezzo escono Fury e Gabe Jones. Terminato lo scontro, Reb Ralston recupera una radio da un nemico e prova a farla funzionare per chiamare dei rinforzi. Nessuno si accorge però che un tedesco ha solo finto di essere morto e, rialzandosi, estrae una granata: Nick infine se ne avvede, ma potrebbe essere troppo tardi.
Presente: Utilizzando la retina ed il palmo della mano del robot di Fury, Sharon Carter apre un tombino, sotto il quale c’è una struttura imponente e molto particolare, l’originale quartier generale SHIELD, da tempo abbandonato. Le informazioni che la donna ha raccolto su Angelo Caduto dai files dell’elivelivolo l’hanno portata dritta in questa anomala tana del leone. Non appena entra però giunge sul posto un elivelivolo da cui scende una decina di agenti. Ignara di ciò Sharon si reca presso le esatte coordinate indicate nei dati trafugati: lì vi è una sorta di condotto, ma al suo interno non c’è nulla.
Un altro tempo e luogo: Nick si lancia contro il nazista, impedendogli di scagliare la granata. I due iniziano a rotolare per un lieve pendio, fino a quando non avviene una tremenda esplosione.
Presente: Frustrata per il suo insuccesso Sharon decide di ispezionare il resto della base e getta nel condotto l’occhio e la mano del LMD, ritenendoli oggetti superflui. In quel momento, mentre gli agenti SHIELD fanno il loro ingresso, la retina apre un portello del condotto, che si inoltra ancora più in profondità. Sharon lo percorre fino in fondo e lì usa il palmo del robot per aprire un altro portello. Ma oltre a ciò si apre anche un portale, percorso da scariche elettriche. Sharon ha appena il tempo di stupirsi che gli agenti SHIELD le arrivano alle spalle e, pistole in mano, la dichiarano in arresto per tradimento. La donna non intende arrendersi proprio ora: forse questo portale è Angelo Caduto, forse aldilà di esso ci sono Angelo Caduto e Fury. Così si lancia dentro il portale, che si richiude al suo passaggio.
Un altro tempo e luogo: Nick riprende i sensi in un corso d’acqua, ma non fa nemmeno in tempo a rialzarsi che Sharon Carter gli punta contro una pistola: ormai è già morto.

CAPITOLO 2:


...E DISTRUGGI! (...AND DESTROY!)
Terry Kavanagh (storia)-Ramon Bernardo (matite)-Ian Akin (chine)-Kevin Tinsley (colori)-Matt Idelson (supervisione)

Sharon Carter tiene sotto tiro Nick Fury: finalmente può fargliela pagare per averla abbandonata per anni dietro le linee nemiche ed aver tenuto tutti all’oscuro di ciò, compreso Steve Rogers. Può riprendersi quella vita che le è stata negata. Ma Fury si lancia contro di lei e, portando in alto il suo braccio, intima alla donna di non sparare: tutto inutile, due colpi partono comunque. Si è troppo vicini al campo di battaglia, i nazisti avranno sicuramente udito tutto. Poi Nick osserva meglio l’arma ed i vestiti di Sharon e finalmente la riconosce, eppure non dovrebbe trovarsi qui, questa è solo un’illusione. La donna si ritrae e punta di nuovo la sua arma contro Fury, ma quando fa fuoco colpisce in realtà un nazista arrivato alle spalle dell’uomo. Il sergente ricambia subito il favore uccidendo tre tedeschi che stavano per sparare loro contro. Altri nazisti però giungono sul posto ed i due optano per una ritirata strategica. Si addentrano in una fitta boscaglia, evitando con sicurezza ogni mina o trappola, fino a quando ritengono di essere sufficientemente lontani dal nemico: in quel momento spuntano gli Howling Commandos.
Originale quartier generale SHIELD: Alcuni agenti stanno esaminando la struttura nel tentativo di capire cosa sia accaduto a Sharon Carter. Ad un certo punto uno di loro trova, nascosto dietro un pannello segreto, una leva e decide di tirarla. Un altro agente interviene e lo trascina via: e fa bene, poiché poco dopo dal pannello fuoriesce una letale scarica elettrica, volta ad impedire accessi non autorizzati. Questa è una struttura poco nota e per questo ancora più pericolosa. Dall’elivelivolo Valentina Allegro osserva tutto.
Un altro tempo e luogo: Nick Fury racconta a Sharon le sue ultime vicissitudini: tutto è iniziato lo scorso anno, nella sua stanza privata a bordo dell’elivelivolo, quando ha ricevuto sul suo personal computer una serie di messaggi codificati con un processo noto solo a due persone, lui stesso e l’originale direttore dello SHIELD. Il suo predecessore, nome in codice Angelo Caduto, che Fury riteneva fosse stato ucciso da HYDRA pochi giorni prima della sua nomina. I messaggi raccontavano una storia diversa: Angelo Caduto di essere stato ferito e catturato da HYDRA ed abbandonato dallo SHIELD. Un racconto che Fury giudicò veritiero, nonostante la mancanza di ulteriori conferme. Quindi si rivolse a Tony Stark perché costruisse un LMD che prendesse il suo posto, mentre lui si recava al vecchio quartier generale SHIELD.
Lì avrebbe trovato Angelo Caduto e qualcos’altro: Backslide, un progetto top secret voluto dal primo direttore dell’organizzazione con lo scopo di creare un tunnel temporale utilizzando le energie di un Cubo Cosmico. Un progetto che Nick interruppe poiché troppi agenti erano morti nel tentativo di controllare le tremende forze in gioco, ottenendo solo una vuota dimensione tascabile. Angelo Caduto affermava di essere rimasto intrappolato lì. Fury attivò dunque il portale ed in quel momento Angelo Caduto comparve alle sue spalle: lo aveva imbrogliato, sperava che adesso il tunnel fosse funzionante per poter distruggere lo SHIELD dall’inizio e sfuggire al suo amaro destino. Angelo Caduto si sentiva un uomo abbandonato, tagliato via dai giochi di potere e dal prestigio che un tempo possedeva e perciò voleva vendicarsi. Fury cercò di fermarlo, ma invano, ed entrambi precipitarono nel portale. Si ritrovarono in un mondo formato dai loro pensieri e memorie, con la Seconda Guerra Mondiale come terreno comune.
Ora il castello sulla collina è il portale di ritorno e di certo Angelo Caduto non si opporrà, poiché si è sparato un proiettile alla tempia cinque minuti dopo essere precipitato in questo mondo virtuale, dopo aver capito che tutti i suoi sforzi non sono serviti a nulla. Adesso è solo cibo per vermi.
Originale quartier generale SHIELD: Dalle analisi dei tecnici Valentina intuisce che si ha a che fare con un’anomalia quantica, un potenziale buco nero. Un vecchio documento dell’organizzazione lo classifica come Progetto Backslide. Poco dopo viene rilevato l’arrivo di un intruso.
Un altro tempo e luogo: Questo mondo virtuale appare fin troppo reale e Fury sembra essersi adattato ad esso, dal momento che è qui da mesi e non ha mai tentato seriamente di andarsene. Del resto è una sua creazione, il suo passato che continua a ripetersi, il suo personale paradiso. Tuttavia Sharon ha bisogno di lui per tornare alla realtà.
Originale quartier generale SHIELD: Tony Stark fa il suo ingresso e viene subito circondato dagli agenti, che gli puntano contro le loro pistole. L’industriale però non si fa impressionare ed afferma di avere informazioni preziose su Sharon Carter ed il redivivo Nick Fury.
Un altro tempo e luogo: La presenza di Sharon è causa di cambiamenti in questo mondo fondato su delicati equilibri. E se ne ha subito la conferma quando il castello si trasforma nel vecchio edificio SHIELD, dove la donna venne allenata ed inserita nei ranghi dell’organizzazione.
Originale quartier generale SHIELD: Tony Stark racconta a Valentina Allegro quello che aveva riferito a Sharon Carter e la donna fa altrettanto parlandogli del Progetto Backslide. L’industriale si prepara ad indagare sulla cosa.
Un altro tempo e luogo: Fury e Sharon si incamminano verso l’edificio, ma sulla loro strada c’è un piccolo plotone di nazisti. I due si lanciano a testa bassa contro di loro ed in poco tempo la via è libera. Un tedesco però si riprende e spara contro Fury alle spalle: Sharon si getta e lo sposta dalla traiettoria, ma così il proiettile la colpisce alla spalla destra. Fury uccide il soldato, poi prende con sé la donna e la porta via in un luogo sicuro: arrivano vicino ad una cascata, dove l’uomo le fascia la spalla ferita.
Originale quartier generale SHIELD: Tony Stark si fa consegnare una lunga sbarra di metallo e la usa come conduttore per trasferire la scarica elettrica fuoriuscita dal pannello nascosto nel luogo dove è comparso il portale.
Un altro tempo e luogo: Sharon si lava la ferita sotto la piccola cascata, mentre Nick si scusa con lei: credeva fosse morta, la sua missione aveva poche speranze di successo. La donna gli crede, è solo che vorrebbe dimenticare quegli anni bui, persi a vagare da sola tra le ombre, sempre affamata. Improvvisamente qualcuno le spara contro, mancandola di poco: sono nemici con un costume rosso fuoriusciti dall’ultima missione ufficiale della donna. Fury lancia contro di loro una granata, poi insieme a Sharon ricomincia la sua corsa verso l’edificio. Altri nemici compaiono tutt’attorno a loro, sbucando dal terreno, da corsi d’acqua, o posizionati su un tetto. Seppur con gran difficoltà, Nick e Sharon riescono a liberarsene, mentre attorno a loro il paesaggio cambia assumendo i contorni del luogo dove l’Agente 13 è stata abbandonata. Questo però non fa altro che accrescere la forza di volontà della donna, che riparte con rinnovata decisione. Il tutto mentre anche il portale di ritorno cambia e diventa il vecchio elivelivolo: fuori portata dal terreno, ma comunque raggiungibile.
Originale quartier generale SHIELD: Tony Stark riesce a riattivare il portale e Valentina Allegro fornisce i codici necessari per la sua apertura. Le correnti sono tuttavia molto variabili e Tony pensa ad un modo per stabilizzarle. In suo aiuto un agente spara un raggio energetico: era la cosa peggiore che potesse fare.
Un altro tempo e luogo: L’elivelivolo, l’ultimo posto dove Nick e Sharon hanno lavorato insieme, i loro ricordi stanno convergendo. I due, piantando coltelli nella parete, scalano un edificio arrivando ben presto fuori portata dalle truppe nemiche di terra. Solo che improvvisamente tre minivelivoli compaiono alle loro spalle ed iniziano a sparare. Sharon e Nick si voltano e sparano a loro volta, distruggendo due velivoli e spezzando un’ala al terzo. Poco dopo arrivano in cima all’edificio ma il terzo velivolo, ancora in grado di effettuare un passaggio, spara alcuni colpi che fanno perdere l’equilibrio a Fury. Sharon però lo afferra per un braccio, impedendogli di precipitare nel vuoto, e lo riporta su. Subito dopo il terzo velivolo lancia contro di loro delle bombe e, come ultima risorsa, si schianta sul tetto dell’edificio, esplodendo. L’impatto crea delle crepe nel terreno e subito dopo intere porzioni di tetto cominciano a crollare: e davanti a Sharon e Nick si para un salto di almeno quattro metri per raggiungere l’elivelivolo. Senza indugio i due si preparano a saltare, ma Sharon viene bloccata all’ultimo momento mentre Fury oltrepassa il portale.
Originale quartier generale SHIELD: Il raggio sparato dall’agente ha aumentato l’instabilità del campo energetico, che rischia di decadere da un momento all’altro. Improvvisamente Fury fuoriesce dal portale e si accorge subito che Sharon non è accanto a lui.
Un altro tempo e luogo: Sharon è stata fermata dai nemici della sua ultima missione, che iniziano a pestarla. In quel momento Fury ritorna in questo mondo virtuale: tuttavia il salto per raggiungere la donna è ormai aldilà delle sue possibilità e come se non bastasse l’elivelivolo comincia a tremare, scosso da violente vibrazioni.
Originale quartier generale SHIELD: Un agente riferisce a Valentina Allegro che il portale si sta alimentando delle sue stesse energie e sta per raggiungere il punto critico, perciò va immediatamente disattivato. La donna si prepara ad inserire i codici.
Un altro tempo e luogo: Essendo un mondo basato sulle sue memorie più vivide, Nick Fury ricrea la sua aeromacchina e vi sale e bordo, sparando da essa raggi laser che allontanano i nemici. Poi l’uomo fa salire sul mezzo Sharon e si dirige verso il portale.
Originale quartier generale SHIELD: Valentina digita i codici necessari e pochi secondi dopo il portale viene chiuso, evento che provoca nella struttura un blackout totale. Quando alcuni agenti accendono delle torce elettriche si ritrovano di fronte solo Sharon Carter, a cui chiedono cosa sia successo: tutti sono certi di aver visto Nick Fury uscire fuori da quel portale. La donna conferma: Nick è lì fuori da qualche parte ed un giorno tornerà, quando si sentirà pronto.
All’esterno Fury apre il tombino ed esce, poi il suo sguardo si concentra sull’elivelivolo prima di andarsene. Tornerà.

FINE

A cura di Fabio Volino