MARVEL KNIGHTS 4/9

MARVEL KNIGHTS 4 (10/2000):


ZARAN (ZARAN)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Klaus Janson (chine)-Dave Kemp (colori)-Joe Quesada (cover e supervisione)

Un uomo con un ampio cappuccio blu e con decine di lame e spade situate lungo tutto il suo corpo percorre le fetide vie di una fogna, fino a salire su una scaletta che lo porta davanti ad una grata. Aldilà di essa, vi è un laboratorio segreto delle Avanzate Idee Meccaniche. L'uomo nota davanti a lui uno scienziato di quest'associazione criminale e lo fredda senza esitare con una lama a tre punte, che conficca alle sue spalle. Dopo aver recuperato la sua arma, l'uomo entra in un'altra sala dove vi sono altri tre tecnici dell'AIM, che ben presto condividono il destino del loro collega. Poi l'uomo nota su un tabellone la locazione del suo obiettivo, il laboratorio delle armi biologiche.
Intanto, in una tavola calda, Natasha Romanov, la Vedova Nera, sta mostrando a Devil, Dagger e Shang-Chi il rapporto dello SHIELD su Frank Castle, il Punitore. Una lettura decisamente poco gradevole. Ex eroe di guerra, ha visto la sua vita drasticamente cambiata quando la sua famiglia è stata sterminata da degli sgherri al servizio di una banda mafiosa: da quel momento vive un'esistenza dedita alla vendetta ai danni della criminalità organizzata, agendo come un animale braccato che non lascia dietro di sé alcuna traccia da seguire. Tandy Bowen, però, ha un'altra preoccupazione al momento: quando inizieranno a cercare il suo amico Tyrone, che ultimamente non le sembrava più essere in sé? La Vedova Nera le risponde che ha già dato la sua descrizione ad alcuni dei suoi amici, presto o tardi verrà notato. Matt Murdock afferma poi che per ora è meglio concentrarsi sul Punitore, la vera ragione per cui si sono riuniti tutti qui: gli è stato permesso di camminare per le strade troppo a lungo, deve essere fermato prima che procuri altro male. Mentre avviene questo colloquio, un tassista dall'aspetto apparentemente anonimo paga la sua consumazione ed esce dal locale: in realtà ha udito l'intero colloquio tra i quattro eroi.
E non è il solo in quanto la stessa cosa, grazie a dei potenti microfoni, è stata compiuta dall'uomo oggetto della loro discussione, il Punitore. Ma Castle non è preoccupato per la caccia ai suoi danni, anzi, questa banda di dilettanti potrebbe risultargli utile in futuro per alcune sue missioni, come è già accaduto (V. Cavalieri Marvel 14/15). Lo incuriosisce soprattutto l'uomo dai tratti asiatici, dovrà tenerlo attentamente d'occhio, sul suo volto si nota una vita di sofferenza marchiata dal male.
Base AIM: Gli scienziati dell'organizzazione criminale presenti nel laboratorio delle armi biologiche vedono arrivare l'uomo armato con decine di spade grazie ai loro monitor di sorveglianza e, armati fino ai denti, gli vanno incontro. Come lo notano, gli sparano contro decine di proiettili, ma l'uomo li para tutti con le sue armi, poi in pochi secondi uccide barbaramente tutti i suoi avversari.
Chinatown: Shang-Chi va a riferire ai genitori di Lin, la ragazza che aveva tentato di salvare da una banda malavitosa orientale (sempre Cavalieri Marvel 14/15), di aver fallito nella sua missione. I due coniugi però non gli portano rancore, ha fatto del suo meglio. Poi l'esperto di arti marziali si reca nelle sue stanze private per meditare.
Nel frattempo, in un'altra zona della città, un uomo viene bruscamente fermato da Tyrone Johnson, alias Cloak: ha appena parcheggiato nel posto riservato ai portatori di handicap, quando lui sa camminare benissimo. All'uomo quest'accusa non pare interessare molto, se a Cloak non piace dove ha posteggiato la macchina può benissimo spostarla. Tyrone segue il consiglio e, con la sua cappa, avvolge sia l'uomo che la macchina, che svaniscono nel nulla in una nuvola di fumo.
Appartamento di Natasha Romanov: Dopo aver appurato che Dagger non ha una vera e propria residenza, dal momento che i suoi principali rifugi sono le chiese della città, la Vedova Nera ha deciso di ospitarla nella sua dimora per tutto il tempo che desidera. Tandy, felice di ciò, ringrazia la spia russa. Tuttavia c'è già qualcuno all'interno dell'appartamento, Nick Fury, che vuole fare un bel discorso a Natasha.
Base AIM: L'uomo con le spade continua ad avanzare all'interno del complesso, uccidendo senza pietà ogni uomo che osa bloccargli la strada. Giunge infine in un'area dove sono stipati degli agenti chimici letali e, dopo essersi sbarazzato degli ultimi componenti dell'organizzazione criminale, preleva una provetta con su scritto Z99. Poi esce dalla base, che all'esterno pare una comune villetta unifamiliare, simile a tante altre.
Nel frattempo, Devil sta volteggiando per i tetti della città quando ode il rumore del motore di un elicottero. Poco sopra di lui vi è una scaletta e... l'eroe noto come Moon Knight, ovvero il tassista che aveva udito la conversazione alla tavola calda. Marc Spector perciò sa che Devil sta formando un gruppo e lui vuole farne parte.
Contemporaneamente l'uomo con le spade di nome Zaran (che non è il componente della Brigata di Batroc, ma un suo omonimo) consegna l'agente chimico al suo padrone, che si complimenta con lui per l'efficiente lavoro. Lo ha talmente ben impressionato che ha subito un altro incarico da affidargli: trovare il combattente di nome Shang-Chi ed ucciderlo. Il maestro del kung-fu potrebbe rivelarsi un impiccio per i suoi piani di conquista e chi può sapere questo meglio di... suo padre?

MARVEL KNIGHTS 5 (11/2000):


LA FAMIGLIA E GLI AMICI (FAMILY AND FRIENDS)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Klaus Janson (chine)-Dave Kemp (colori)-Joe Quesada (cover e supervisione)

Frank Castle osserva numerose foto degli eroi che gli stanno dando la caccia, caccia che lui intende volgere a suo vantaggio per sferrare un duro colpo alla criminalità organizzata di New York. Tutti eroi che si collocano sulla linea sottile tra la legge ed il crimine: Devil, il chierichetto, quello più ossessionato dalla sua cattura; la Vedova Nera, ex spia del KGB ed ora agente SHIELD, forse la componente più pericolosa del gruppo; Dagger, capace di lanciare lame di luce non letali, non dovrebbe creargli troppi problemi; ed infine Shang-Chi, quello che più interessa a Castle, una sorta di leggenda urbana di Chinatown il cui passato è avvolto dal mistero, ma che pare avere collegamenti con la triade cinese. Questioni di famiglia, probabilmente. Il Punitore scoprirà prima o poi questi collegamenti e... ucciderà gli uomini che vi fanno capo.
Intanto la persona oggetto dei pensieri di Frank Castle si ritrova in un luogo buio, circondato da decine di ninja armati fino ai denti, mentre una voce proveniente dall'oscurità lo accusa di aver gettato disonore sulla sua famiglia. Shang-Chi, con le sue inarrivabili arti marziali, inizialmente contrasta con efficacia gli attacchi dei ninja, ma alla fine una catena viene avvolta attorno alle sue gambe, facendogli perdere l'equilibrio. I ninja approfittano immediatamente di ciò colpendo Shang-Chi con le loro lame. Una volta riverso a terra in un lago di sangue, del suo sangue, il guerriero cinese vede avanzare un'ombra, quella di suo padre, che lo disconosce come figlio in quanto non ha compreso la verità delle cose: tutto il mondo avrebbe potuto essere suo, ma lui l'ha rifiutato per perseguire vani e sciocchi ideali. Poi Shang-Chi si risveglia dal suo incubo, sano ed al sicuro nella sua dimora di Chinatown. Sulla porta vi è la madre di Lin, la ragazza che non è riuscita a salvare, la quale gli offre una ciotola di riso. La donna prova a parlare con Shang, a fargli delle domande sulla sua famiglia, ma questi sono argomenti di cui lui preferisce non discutere.
Contemporaneamente, nei cieli di New York, sfreccia l'elicottero a forma di mezzaluna appartenente a Moon Knight. Marc Spector ribadisce a Devil la sua intenzione: vuole entrare nel gruppo capitanato dal diavolo rosso ed intende finanziarlo con attrezzature, veicoli ed ogni altro mezzo necessario. Con una maggiore organizzazione si potrebbero conseguire obiettivi significativi. Matt Murdock afferma che parlerà della faccenda coi suoi compagni di squadra: dopotutto lui non è affatto il leader del team, anzi, a ben vedere non hanno nemmeno un nome.
Nel corso del loro volo, i due eroi passano accanto all'appartamento di Natasha Romanov, che ha appena accolto un insolito ospite: Nick Fury. L'ex eroe di guerra non è felice delle ultime imprese della Vedova Nera. è sul libro paga SHIELD, dopotutto, e si è imbarcata in una missione non autorizzata con tizi poco raccomandabili, addirittura il Punitore. Natasha ribatte di non essere più in servizio attivo per conto dell'organizzazione spionistica e che non si è alleata col Punitore, piuttosto gli sta dando la caccia. Quando ritornerà tra le fila dello SHIELD, Fury avrà la sua totale attenzione e devozione. Nick rimane soddisfatto da queste parole ed esce dall'appartamento.
Nel frattempo, in un'altra zona della città, un uomo si avvicina ad un distributore di giornali. Inserisce una monetina e prende due copie del Daily Bugle. In quel momento Cloak gli si avvicina: ha preso due quotidiani quando in realtà ha pagato per uno solo. Così lo avvolge nella sua cappa, facendolo svanire nel nulla.
Intanto, il Punitore è andato ad incontrare un suo informatore, Mickey Fondozzi, che gli riferisce di un nuovo, influente spacciatore e sintetizzatore di una potente droga. Il suo nomignolo è Papà Gambestorte ed è una sorta di leggenda in quanto nessuno lo ha mai visto in faccia. Castle si reca allora all'indirizzo indicatogli da Fondozzi, trovandovi un edificio fatiscente un tempo occupato da una gang haitiana, "sfrattata" dal misterioso Papà Gambestorte. Potrebbe usare Devil e gli altri eroi per stanarlo, ma prima decide di dare un'occhiata: tutto intorno vi è rovina ed oggetti distrutti o andati a male, nessuna guardia di sicurezza, nessun allarme. O questo nuovo spacciatore è troppo sicuro di sé oppure è una trappola ben congegnata. Dentro vi sono dei tossicodipendenti riversi sul pavimento, Castle li tocca ma loro non si muovono, respirano a malapena, sono più morti che vivi. Sui loro corpi freddi vi sono delle strane scaglie, probabilmente un effetto collaterale di questa nuova droga. Il Punitore sale le scale fino a giungere al piano dove si trova il laboratorio, ad ogni piano un gruppo più o meno ampio di drogati. Su un muro, il vigilante nota del sangue ed i segni di una violenta sparatoria, evidentemente è stato qui gli haitiani che un tempo occupavano quest'edificio hanno incontrato la loro amara fine. Improvvisamente il silenzio che fino ad ora aveva accolto il Punitore viene interrotto da un continuo sibilo, proveniente proprio dal laboratorio, da cui emana anche un fetido odore. Castle vi entra, un uomo avvolto da un ampio mantello davanti a lui, l'uomo che sta emettendo il sibilo. Papà Gambestorte. Il Punitore mira un fucile al suo petto, ma lo spacciatore ad un tratto si libera del suo mantello, quasi disarmando Castle con... i suoi arti! Davanti a Frank vi è ora una creatura mostruosa alta più di tre metri, il volto simile a quello di uno scarafaggio, decisamente non di questo mondo, con quattro braccia, mani artigliate e gambe lunghe e piegate in numerosi punti. Ora il Punitore capisce come mai è stato chiamato Papà Gambestorte. Poi inizia a far fuoco contro la creatura.

Chinatown: Shang-Chi termina di scrivere una lettera di commiato ai genitori di Lin, ringraziandoli per la loro generosità ed ospitalità e chiedendo ancora il loro perdono per non essere riuscito a salvare loro figlia. La vergogna che prova per ciò è insopportabile, non può convivere ulteriormente con questo fallimento. Dunque scende le scale, ma poco prima dell'uscita si imbatte in una vista agghiacciante: i genitori di Lin riversi sul pavimento, brutalmente uccisi. Ed il responsabile di questo atto efferato si para davanti al maestro del kung-fu: il nuovo sicario di suo padre, Zaran!

MARVEL KNIGHTS 6 (12/2000):


LA RESA DEI CONTI (THE RECKONING)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Klaus Janson (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian (supervisione)-Joe Quesada (cover)

Zaran lancia le sue lame contro Shang-Chi, che tuttavia grazie alla sua straordinaria agilità riesce ad evitarle tutte. Il maestro d'armi cala allora una sua spada contro il lottatore cinese, che però la blocca a mezz'aria con le sue mani, bollando poi Zaran come un folle: qualunque promessa abbia potuto fargli il suo empio padre, non verrà mai mantenuta, egli è un manipolatore ed un uomo malvagio come nessun altro al mondo. Poi, con una forza incredibile, spezza in due la lama affilata della spada, centrando subito dopo con un calcio al volto Zaran. Costui indietreggia e lancia una sua catena contro Shang-Chi, il quale ne rallenta la corsa grazie ad un sacco di farina che viene poi lanciato contro il volto di Zaran. E dopo aver evitato una ennesima lama, il maestro del kung-fu sfonda una vetrata, portando lo scontro all'esterno.
Intanto anche il Punitore ha le sue belle gatte da pelare contro quello che credeva essere solamente uno spacciatore di droga come tanti altri, Papà Gambestorte. Si è rivelato in realtà essere una creatura mostruosa. Castle gli spara contro diversi proiettili, ma questi rimbalzano tutti sul corpo del mostro, che poi allunga una sua mano artigliata per ferire il vigilante alla guancia destra. Il Punitore spara allora un proiettile esplosivo rivestito al titanio, nella speranza che riesca a penetrare quella corazza che è la pelle di Papà Gambestorte. Speranza vana. Il proiettile rimbalza sul pavimento e, prima che deflagri, Castle riesce ad uscire dalla stanza, ma il rinculo dell'esplosione lo scaglia contro un muro, stordendolo per un attimo. E Papà Gambestorte è ancora in piedi e sibila nella sua direzione. Il Punitore si ritira sparando ancora diversi proiettili, ma giunto sulle scale le vede colme di quei tossicodipendenti che aveva notato prima, col respiro debole e la temperatura bassa. Ora sono mutati: hanno scaglie lungo tutto il corpo, il loro volto è sbavante ed assetato di sangue e puntano verso Castle. La droga del mostro li ha resi meno che umani. Il vigilante ha una sola possibilità: dal momento che non può più scendere si recherà sul tetto e li penserà ad un nuovo piano. Un vero peccato comunque non aver contattato il chierichetto e la sua banda.
I quali si trovano in questo momento in un grattacielo di proprietà della Spectorcorp, l'azienda che fa capo a Marc Spector, stasera qui nelle vesti di Moon Knight. Vuole che il quartier generale del gruppo abbia sede qui, all'ultimo piano dell'edificio, dove si potrà radunare l'equipaggiamento necessario per ogni missione e si potranno organizzare i vari compiti. Oltretutto è pieno di sistemi di sicurezza allo scopo di evitare spiacevoli intrusioni. Per catturare il Punitore serve coordinazione ed è quello che per ora manca a questo gruppo. La Vedova Nera e Dagger provano a convincere Devil della bontà dell'idea di Moon Knight e non devono faticare molto. Il gruppo è nato con l'obiettivo principale di catturare Frank Castle e dopo... si vedrà. Devono solo decidere ora come chiamarsi.
Chinatown: Shang-Chi evita altre sciabolate di Zaran, inchiodandolo infine al suolo con un potente calcio al volto. Ma prima che possa metterlo ko viene fermato dall'arrivo di due poliziotti, che gli intimano di alzare le mani. Zaran ne approfitta per estrarre due piccole lame dal suo guanto ed uccidere i due agenti. Sorpreso e sconvolto dall'avvenimento, Shang-Chi abbassa la guardia, esponendo il suo volto ad un calcio di Zaran, che poi lo avvolge al braccio destro con una sua catena.
Nel frattempo, il Punitore sta usando il suo intero arsenale per respingere l'esercito di Papà Gambestorte. Colpisce più volte i tossicodipendenti al servizio del mostro, il loro sangue è di colore verde ora, in loro non è rimasto più nulla di umano, non deve avere remore ad ucciderli. Se riesce ad arrivare al tetto, forse avrà maggiori possibilità. Arriva infine all'ultimo piano, ma la porta che si spalanca sul tetto è stata sigillata, probabilmente per evitare i salti delle persone con manie suicide. E Papà Gambestorte ed i suoi lacchè sono già davanti a lui. Castle scarica loro contro gli ultimi proiettili rimastigli, poi si deve chinare per evitare una artigliata del mostro, che colpisce la porta sigillata alle sue spalle. Gli è rimasto solo un affilato coltello e non c'è più nessuna via d'uscita: ma questo non significa che si arrenderà tanto facilmente.
Chinatown: Con forza e bravura, Shang-Chi riesce a liberarsi della catena di Zaran, usandola poi per avvolgere il braccio destro del mercenario. E, prima che costui possa reagire, balza oltre lui, dietro un auto contro cui Zaran viene inchiodato in quanto trascinato dalla sua arma. Il maestro del kung-fu infine usa la catena per avvolgere i piedi di Zaran, riducendolo all'impotenza e facendolo catturare dalla polizia.
Contemporaneamente, il Punitore riesce a ferire Papà Gambestorte con la sua lama, ma non è sufficiente. Subisce un'altra artigliata, che riduce a brandelli la sua maglia col teschio stampato sopra, e lo fa ruzzolare a terra. Papà Gambestorte balza contro di lui... ma non riesce a calare i suoi artigli in quanto improvvisamente attorno a Castle si è formato una sorta di scudo invisibile eppure molto resistente. Poi il soffitto viene aperto in due e davanti al mostro ed ai suoi lacchè si parano la Cosa e la Torcia Umana dei Fantastici Quattro. Johnny Storm mette in fuga gli ex tossicodipendenti grazie alle sue vampate infuocate, a quanto pare temono il fuoco, mentre Ben Grimm si occupa con estrema facilità di Papà Gambestorte, che viene poi avvolto dalle braccia elastiche di Mr. Fantastic. Poi la Cosa, non avendo riconosciuto Castle in quanto privo della sua celebre maglia, chiede al vigilante se stia bene. Alla risposta positiva del Punitore, Ben afferma che quel mostro è un criminale di un altro pianeta esiliato per qualche ignoto motivo sulla Terra (V. Maximum Security). Johnny chiede a Frank se voglia andare in ospedale, ma lui raccogliendo una bottiglia dal pavimento afferma di avere tutto ciò di cui ha bisogno per stare bene. Poi si siede sul pavimento. Ben e Johnny allora ritornano sulla Fantasticar, riunendosi a Reed e Sue Richards e dirigendosi poi al Baxter Building per poter studiare la mostruosa creatura ed i suoi composti e trovare una cura per le persone da lui infettate. Castle intanto è esausto: ha incontrato i Fantastici Quattro, tizi che salvano il mondo una volta alla settimana... e non l'hanno riconosciuto. Perchè non può avere loro come inseguitori?

MARVEL KNIGHTS 7 (01/2001):


STRANE VICENDE (STRANGE MATTERS)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian (supervisione)-Joe Quesada (cover)

Il Punitore sorprende alcuni componenti di una banda criminale mentre stanno effettuando uno scambio di denaro e, con una mitragliatrice, ne fredda due all'istante. Gli atri due delinquenti fuggono, ma lui prontamente li insegue: oltrepassa un cancello e... aldilà non vi sono più i due malviventi, ma un essere avvolto da una imponente cappa blu. Cloak. Che lo osserva con sguardo affamato e sadico.
Dimora del Dr. Strange: Qui si sono recate la Vedova Nera e Dagger, dietro consiglio di Devil, nella speranza di scoprire dove possa trovarsi Tyrone Johnson: da qualche tempo il compagno di Tandy Bowen non è più in sé e ha forse perso il controllo delle proprie capacità. Deve essere fermato prima che faccia del male a qualcuno. E siccome le ricerche convenzionali non hanno finora funzionato, è giusto passare ora a quelle non convenzionali. Mistiche. Il Dr. Strange avverte un qualcosa di puro all'interno del corpo di Dagger, un qualcosa da cui trae il suo potere. Tutto è iniziato quando lei e Tyrone erano ragazzi in fuga dalle loro case e dalle loro famiglie: ad un certo punto vennero rapiti e venne iniettato a loro due e ad altri ragazzi una droga sperimentale. Questo micidiale composto uccise tutti coloro su cui venne testato, tutti tranne Tyrone e Tandy, che si ritrovarono tramutati in qualcosa di diverso. Quel qualcosa che li ha resi Cloak e Dagger. E laddove la ragazza rappresenta la luce, il suo compagno invece è attratto dall'oscurità e quando avvolge qualcuno con la sua cappa lo fa scomparire, lo fa precipitare in un abisso tenebroso dove rivive i suoi peccati.
Un destino che potrebbe toccare presto a Frank Castle. Il vigilante punta la sua arma contro Cloak, chiedendogli dove siano finiti i criminali che stava inseguendo. Tyrone Johnson risponde che sono in un posto dove non faranno più male a nessuno. Poi osserva ancora il Punitore, scruta nella sua anima, giudica le sue azioni, vede le tante macchie generate dai suoi peccati... e decide il suo fato. Colpevole. Spire nere si propagano dalla cappa di Cloak, contro cui nulla possono i proiettili di Castle, che svanisce un istante dopo in una nuvola di fumo. Il tutto mentre Cloak ride in modo sinistro.
Dimora del Dr. Strange: Dopo aver ascoltato Dagger, il Mago Supremo della Terra conclude che Cloak è un portale vivente per un altro piano di esistenza, nonché un pericolo per chiunque lo incontra. Può trovarlo, ma per questo avrà bisogno dell'aiuto di Dagger: deve pensare al suo amico, concentrarsi esclusivamente su di lui e dimenticare tutto il resto, fino a renderlo un'immagine vivida nella sua mente. Una volta conseguito ciò, dovrà lanciare una delle sue mistiche lame di luce, che fungerà da guida per Stephen Strange. Il mistico si siede, rilasciando la sua forma astrale, mentre Tandy Bowen si concentra intensamente, guidata dalle rassicuranti parole di Natasha Romanov. Cosicché alla fine Dagger allarga una sua mano, rilasciando una lama di luce, che inizia a percorrere l'intera città di New York. Essa viene prontamente seguita dalla forma astrale del Dr. Strange: oltrepassa il Chrysler Building, fino ad arrivare all'ultimo piano di un imponente grattacielo, all'interno del quale si è rifugiato Cloak. Quando il ragazzo assorbe la lama nella sua cappa, ne riconosce ovviamente la provenienza, pur essendo il suo tono impersonale, lontano dal mondo. Strange allora torna alla sua dimora, ricongiungendo la sua forma astrale a quella fisica. Il suo volto è molto turbato: Dagger e la Vedova Nera non possono affrontare Cloak da sole, c'è qualcosa di sinistro all'opera, più malvagio di quanto avesse immaginato. Dunque le accompagnerà in questa missione di ricerca.
Intanto, in una stazione di polizia, due detective si interrogano sull'ultimo arrivato: Zaran. Un uomo del mistero: non parla, non chiede l'assistenza di un avvocato, se ne sta tranquillamente seduto nella stanza degli interrogatori come se nulla lo preoccupasse al mondo. Quando i due detective si allontanano per compilare il rapporto su di lui, Zaran si concentra e con un doloroso sforzo fa fuoriuscire dalla sua bocca uno spillo, nascosto dentro la sua gola fino a quel momento. Un rivolo di sangue scende sul suo mento e trattiene a stento un conato di vomito, ma con quello spillo riesce ad aprire le manette che bloccavano le sue mani e, pochi secondi dopo, è già fuori dal distretto di polizia.
Nel frattempo, oltre a Strange, Dagger e alla Vedova Nera, anche Devil, Moon Knight e Shang-Chi si sono radunati nel luogo dove dovrebbe trovarsi Cloak, dove le emanazioni del suo oscuro potere sono particolarmente intense. Secondo il Mago Supremo, Tyrone Johnson non aderisce più alle leggi fisiche di questo mondo, dunque è diventato estremamente pericoloso. Poco dopo, Cloak compare come dal nulla davanti agli eroi: Dagger gli si avvicina e gli chiede di tornare a casa, di non fare più del male ad altre persone, di modo tale da trovare una cura alla fame che lo attanaglia. Altrimenti rischia di distruggere sé stesso. Tandy tende una sua mano, ma Tyrone la respinge, facendo ruzzolare a terra la sua amica: lui è la cura a tutti i mali di questo mondo e non accetterà l'aiuto di nessuno. Nel vedere questa scena, Natasha Romanov, Marc Spector e Matt Murdock si scagliano contro Cloak, il quale li accusa di aver corrotto la mente di Dagger, per metterla contro di lui. Poi delle spire oscure si propagano dalla sua cappa ed afferrano i tre eroi che... scompaiono. Per riapparire apparentemente nella stessa via. Ma molto è cambiato: sono soli, non c'è nessun altro oltre a loro. E gli edifici di questa strada sono in fiamme. Questo non è il loro mondo, è piuttosto il mondo di Cloak.
Dagger esorta Tyrone Johnson a riportare indietro i tre eroi, ma lui ribatte con una sinistra risata. Allora la ragazza gli lancia contro delle lame di luce, ma senza ottenere alcun risultato. Dunque Cloak estende nuovamente le sue spire oscure, stavolta verso Tandy. Ma uno scudo magico la protegge, uno scudo eretto da Stephen Strange, che si confronta con colui che ormai non può più definirsi un amico per Tandy Bowen. Contemporaneamente, Shang-Chi porta al sicuro una disperata Dagger.
Nel frattempo, nel mondo di Cloak, Devil avverte una strana sensazione: i suoi ipersensi non funzionano in questo luogo, è come se lui e gli altri fossero precipitati in un vuoto infinito. Ci sono edifici attorno a loro, una intera città... ma non secondo i suoi sensi. Poi le cose si complicano: delle persone si avvicinano ai tre eroi, persone con in mano con ogni tipo di arma, dalle pistole alle motoseghe, ai bastoni. C'è una luce sinistra nei loro occhi, rappresentano il peggio che la città di New York ha da offrire. Non è la solita banda criminale: sono tutti i delinquenti che Cloak ha trasportato nel suo mondo. Sono decine, centinaia. Forse migliaia. E nessuno di loro ha intenzioni amichevoli nei confronti dei tre eroi.

MARVEL KNIGHTS 8 (02/2001):


OSCURE VICENDE (DARK MATTERS)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Joe Quesada (cover)

Strane protuberanze simili a rami con scaglie appuntite si propagano dalla cappa di Cloak, a fatica bloccate da uno scudo magico eretto dal Dr. Strange, il quale afferma che il ragazzo sta giocando con forze che non è in grado di comprendere, che vanno oltre il suo controllo. Forze oscure che alla fine prevarranno e consumeranno Tyrone Johnson e tutti coloro che gli saranno vicini. Le spire di Cloak infine sfondano lo scudo magico ed abbrancano Strange alla gola. Shang-Chi si prepara ad intervenire in soccorso del Mago Supremo, ma costui lo esorta a stare indietro, non c'è nulla che possa fare per aiutare lui o gli eroi intrappolati all'interno del mondo di Cloak. Tyrone ride sinistramente: non c'è alcuna speranza per Devil e gli altri, si trovano nel luogo dove ha esiliato tutti coloro che si sono opposti a lui, un posto di sua creazione volto ad imprigionare il male di questa città. Un posto da cui non si può ritornare.
E nel suddetto posto, Devil, la Vedova Nera e Moon Knight stanno per affrontare centinaia di criminali armati. Matt Murdock chiede a Natasha di guidarlo, i suoi ipersensi paiono non funzionare in questo luogo. È cieco più che mai ora. La Vedova fa quanto richiestole, mentre col suo morso mette ko alcuni oppositori. Anche Marc Spector, con le sue abilità ed il suo stile di combattimento, si rivela un osso duro. Ma è una situazione che non potrà continuare a lungo: Natasha dunque afferra un bastone di Devil e con esso sfonda la vetrina di un negozio, dentro cui guida Murdock e Spector. I criminali non li inseguono, hanno individuato in cima ad un grattacielo la loro preda più ambita. Partono poi da un bazooka due proiettili esplosivi, che seminano il caos. Ed a spararli è stato ovviamente il Punitore.
I tre eroi giungono infine ad una fermata della metropolitana. Qui Moon Knight chiede la ragione dello strano comportamento di Devil, sembra stia agendo come se fosse cieco. Nasconde forse qualcosa? Murdock lo invita a farsi gli affari suoi ma, prima che possa scoppiare un litigio, si ode un rumore intenso. Come un tuono. Od un treno in arrivo. Un treno la cui carrozza di testa è quella di un mostro con la bocca spalancata, i denti affilati e gli occhi lampeggianti. Un insolito mezzo di trasporto che distrugge tutto ciò che trova sul suo percorso.
Intanto, nel mondo reale, sono giunti dei poliziotti, che invitano Cloak ad arrendersi e ad alzare le mani. Il ragazzo sembra inizialmente dare ascolto a questa esortazione, poi le sue spire afferrano una volante della polizia. Partono dei colpi di pistola rivolti verso di lui, che vengono però assorbiti all'interno della sua cappa. Vedendo che così non si ottiene alcun risultato, i poliziotti indietreggiano. Essendo Strange ancora avvinto dalle spire, Shang-Chi abbandona ogni remora ed interviene: con un calcio volante alle insolite armi di Cloak riesce a liberare il Mago Supremo, poi con un altro calcio centra Tyrone Johnson al volto. Costui reagisce colpendo a sua volta con le sue spire il maestro del kung-fu, che rimane leggermente ferito. Contemporaneamente, Strange invita Dagger a distrarre il suo amico: lui proverà ad affrontare i suoi demoni interiori e a salvare gli altri eroi intrappolati. Così il Mago Supremo libera la sua forma astrale. Tandy lancia le sue lame di luce contro Cloak, che così non si avvede dell'arrivo di Strange, che penetra nella sua cappa. Dentro essa vi è solo oscurità.
Mondo di Cloak: Dei loschi figuri armati e con maschere sadomaso escono dalle carrozze del mezzo infernale, lanciandosi contro gli eroi. Moon Knight esorta Devil e la Vedova Nera a fuggire, ci penserà lui a questi criminali. Seppur riluttanti, i due ex fidanzati seguono il consiglio, riemergendo all'esterno.
Dagger chiede a Cloak cosa voglia. Lui risponde di desiderare la vendetta, contro i malvagi, contro coloro che li hanno resi ciò che sono. Non solo contro i vermi che li hanno drogati ed alterati, ma contro quel mondo criminale che li ha alimentati di una folle brama di potere. Il mondo è un posto venale, non c'è nulla di buono in esso: da ogni parte vi sono dei nemici, disposti a tutto pur di ottenere ciò che bramano. Anche e soprattutto a far del male agli innocenti. È una questione di sopravvivenza, di vita o di morte. E tra queste due cose vi è il dolore.
Mondo di Cloak: Moon Knight inizialmente riesce a resistere all'assalto dei delinquenti sadomaso, ma ben presto inizia ad essere colpito, percosso, con catene e randelli. Fino a quando la sua maschera è a brandelli e lui crolla riverso al suolo.
Intanto la forma astrale di Strange si imbatte in Devil e la Vedova Nera e li invita a vedere la verità di questo mondo. Ha finalmente riconosciuto da dove proviene tutto questo potere di Cloak e non è certamente suo: le sue capacità mistiche sono decisamente prodigiose, ma non sufficienti a creare un luogo del genere. Così porta i due eroi in cima ad un grattacielo, da cui si può ammirare l'isola di Manhattan. Dalla Statua della Libertà emana una intensissima luce verde, a forma di spirale frastagliata. Secondo il Mago Supremo, Cloak è una sorta di portale e questo mondo è un condotto, un sentiero per un più grande universo, di cui quella visione oscura di Manhattan altro non è che una sorta di sobborgo. Quella spirale è il cancello di quel più vasto mondo e ad ogni secondo che passa diventa sempre più grande: e come il male di questo piano dimensionale sta consumando Cloak, altrettanto presto farà con la nostra realtà. Quell'universo è vasto e complesso, con le sue leggi scientifiche e fisiche ed è popolato da miliardi di creature senzienti. Ma governato da un unico essere, il diretto responsabile di tutte le recenti traversie di Tyrone Johnson. In una immaginaria cosmologia di puro male, lui sarebbe il sovrano. Si chiama Incubo. E non gli è stato dato questo nome per caso.

MARVEL KNIGHTS 9 (03/2001):


RISOLUZIONE FINALE (FINAL MATTERS)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Marc Spector si risveglia pesto e dolorante: non è più alla fermata della metropolitana, ma in un rifugio pieno di armi e con sullo sfondo un carro armato. Ed il suo proprietario è ovviamente il Punitore, che ha salvato l'eroe dai criminali con le maschere sadomaso e l'ha portato qui. Moon Knight spiega al vigilante cosa sia questo strano posto, un posto che piace molto a Frank Castle: può sparare tranquillamente poichè gli occupanti di questo mondo sono tutti dei criminali e non deve preoccuparsi di essere catturato. Spector gli riferisce poi che anche Devil e la Vedova Nera sono qui, da qualche parte, e deve trovarli al più presto. Il Punitore allora lo porta su un elicottero.
Intanto, nel mondo reale, Dagger abbandona ogni remora, anche se l'oscurità che avverte in Cloak la spaventa moltissimo. Lancia allora delle lame di luce contro il suo compagno, che stavolta pare subire il colpo, difendendosi poi grazie alle protuberanze appuntite fuoriuscenti dalla sua cappa. Tandy però non demorde ed intensifica i suoi attacchi, mentre la luce attorno a lei diviene sempre più intensa. Sta portando il suo potere al massimo.
Regno di Incubo: Libratisi in volo con l'elicottero, il Punitore e Moon Knight notano immediatamente la spirale frastagliata da cui emana una strana luce verde. Poi qualcosa esce da quella luce e si para davanti a loro: Incubo ed i suoi infernali e mostruosi lacchè. L'essere demoniaco è in groppa al suo nero destriero e ha in mano una spada fiammeggiante. Essendo diretto contro l'elicottero, non è difficile intuire contro chi voglia usare la sua arma.
Nel frattempo, la Vedova Nera, Devil ed il Dr. Strange si dirigono a nord, dove il potere del demone sembra essere più forte. Ad un tratto, però, notano dei lampi di luce bianca che sfrecciano davanti ai loro occhi. Il Mago Supremo capisce che è opera di Dagger, la quale è riuscita in qualche modo a penetrare l'oscurità di Cloak, sta dunque indebolendo la presa di Incubo nei confronti del suo amico. Pur essendo solo una ragazza che non comprende a pieno la portata dei suoi poteri, è l'unica speranza di salvezza per gli eroi. Ed in lontananza, ad alcune miglia di distanza, si riesce ad intravedere la fonte della luce, un portale capace di riportare tutti nel mondo reale, un portale che occorre oltrepassare al più presto prima che la luce verde di Incubo estenda la sua aura lungo tutto questo mondo. Così Natasha Romanov trascina Matt a bordo di un auto. Intanto, Incubo si avvicina sempre più all'elicottero comandato dal Punitore: costui gli lancia contro due missili, che però attraversano il demone come se fosse incorporeo. Incubo così attraversa l'elicottero da parte a parte, sconvolgendo con la sua spada fiammeggiante il motore del mezzo, che inizia a perdere giri ed a precipitare vorticosamente al suolo. Castle è costretto dunque ad un atterraggio di fortuna in mezzo ad una strada, che fortunatamente va a buon fine.
Contemporaneamente, nel mondo reale, la luce di Dagger diviene sempre più intensa, costringendo i presenti a distogliere lo sguardo da lei. È più che una luce, in realtà, è verità e redenzione. Un qualcosa che fa desistere Cloak dai suoi intenti malevoli e gli fa richiamare le sue protuberanze. Tandy ne approfitta: si avvicina al suo amico, dicendogli che non ha intenzione di combatterlo, dopo tutto ciò che hanno passato sente sempre di più amore nel suo cuore. Poi poggia le sue labbra su quelle di Tyrone Johnson.
Regno di Incubo: Devil e la Vedova Nera si avvicinano sempre di più alla fonte di luce emanata da Dagger, mentre il Dr. Strange, avvertendo che la ragazza sta infrangendo la realtà di questo mondo, abbandona i due eroi per riunirsi alla sua forma corporea. Oltre alla luminosità, Natasha e Matt avvertono anche il calore della luce. Persino Devil riesce a vederla. Contemporaneamente, Moon Knight ed il Punitore escono dall'elicottero, venendo subito attaccati e circondati da decine di criminali e dalle creature al servizio di Incubo. Il quale ha individuato un nuovo obiettivo: l'automobile guidata dalla Vedova Nera. Si avvicina col suo destriero e con la sua spada fiammeggiante perfora il tettuccio.
Contemporaneamente, nel mondo reale, il Dr. Strange si ricongiunge alla sua forma corporea, sperando che Dagger tenga aperto il portale abbastanza a lungo perchè gli altri possano attraversarlo. Poi la luce di Tandy si espande sempre più, sempre più, avvolge l'auto guidata da Natasha Romanov, Moon Knight ed il Punitore... che improvvisamente ritornano nella loro dimensione. Devil non perde l'occasione propizia: coglie di sorpresa Frank Castle e, dopo averlo steso con un pugno, lo fa catturare dalla polizia. La cattura del Punitore era la ragione principale per cui questi eroi si erano messi assieme, ma Marc Spector pensa che stanotte abbiano dimostrato di agire come un gruppo, hanno affrontato una terribile minaccia e ne sono usciti vincitori. Non occorre che tutto finisca con la cattura del Punitore, c'è molto altro lavoro per gente come loro. Nella confusione ci si accorge solo adesso di una cosa: che Tyrone è tornato umano, Dagger l'ha curato dai suoi poteri, la sua luce ha dissipato l'oscurità presente dentro di lui. È di nuovo un ragazzo come tanti altri. Però dove è finita la sua oscurità? Se gli eroi potessero guardare ora negli occhi di Tandy Bowen avrebbero la risposta a questa domanda, notando un improvviso lampo nero che offusca il suo sguardo candido.

CONTINUA...

Prossimamente: Le ultime imprese dei Marvel Knights

A cura di Fabio Volino