MARVEL KNIGHTS 10/15

MARVEL KNIGHTS 10 (04/2001):


IL BUONO COL CATTIVO (THE GOOD WITH THE BAD)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Appartamento di Natasha Romanov: La spia russa inorridisce nel constatare che Dagger praticamente non ha un guardaroba, solo il suo costume ed una orribile giacchetta. Bisogna porre subito rimedio a questa situazione, dunque... è tempo di shopping! Natasha esce con Tandy, mentre Tyrone Johnson rimane nell'appartamento: con la tv via cavo e centinaia di videogiochi a sua disposizione sa decisamente come passare il tempo, ha perso molte cose quando era Cloak ed ora intende recuperarle tutte. Così le due donne balzano a bordo dell'automobile fornita dallo SHIELD alla Vedova Nera e partono alla volta della città. Nascosto in un vicolo, qualcuno le vede passare: è Nick Fury.
Nel frattempo, in un tribunale di New York, si sta celebrando il processo ai danni di Frank Castiglione. Alias Frank Castle, alias Johnny Tower, alias Francis Stronghold, alias Frankie Villa, alias Ted Bishop, alias Cliff Callador. Alias il Punitore. Il pubblico ministero, una donna, riepiloga le imputazioni a suo carico: sedici accuse di estorsione, 570 violazioni della legge di detenzione delle armi da fuoco, 222 casi di assalto aggravato, 96 di omicidio, 39 incidenti di stampo terroristico, possesso di esplosivi, possesso di armi di distruzione di massa, 62 casi di...
Contemporaneamente, Natasha e Tandy hanno già visitato un negozio di vestiti, comprando alcuni abiti. Ora andranno in un negozio di scarpe. Ma come escono, hanno un'amara sorpresa: la loro auto è stata rubata! Impossibile che sia stata portata via dalla polizia dal momento che appartiene allo SHIELD e con i suoi privilegi Natasha può parcheggiare ovunque. Tuttavia non tutto è perduto: l'auto ha un trasmettitore, dunque può essere localizzata. Perciò Natasha chiama un taxi ed indica al guidatore la destinazione rilevata grazie ad un piccolo schermo a cristalli liquidi: Weekhaven, una zona della città decisamente poco raccomandabile. Durante il tragitto, Dagger ringrazia la spia russa per il fatto che abbia così gentilmente ospitato lei ed il suo amico Tyrone nella sua abitazione: dopo tanto vagabondare, finalmente si sentono a casa.
Intanto, conclusa rapidamente l'udienza, il Punitore viene fatto salire su un furgone blindato della polizia, diretto al penitenziario Ryker's Island. Dopo essere rimasto in silenzio per alcuni minuti, Castle dice ai due agenti di custodia che per loro sarebbe un gran vantaggio lasciarlo andare. Un favore che lui ripagherebbe con ben cinque milioni di dollari. Uno degli agenti gli chiede come abbia fatto a mettere da parte tutti questi soldi ed il vigilante gli risponde che li ha sottratti ai malavitosi che ha ucciso. È così che finanzia la sua guerra personale: usa le armi, i veicoli ed il denaro dei criminali contro di loro ed ha magazzini sparsi lungo tutta la città ed il New Jersey. E tutti i soldi sono irrintracciabili, basta che i due agenti gli permettano di fuggire e saranno loro. Dopo qualche esitazione, i poliziotti cambiano rotta, non più diretti al penitenziario.
Nel frattempo, Natasha e Tandy sono giunti presso la rivendita di auto usate gestita da Mickey Fondozzi: è qui che le ha condotte il segnale del trasmettitore. Senza tanti complimenti, la Vedova Nera entra nell'ufficio privato di Mickey e gli sferra un violento pugno al volto. Sulla sua scrivania vi è il trasmettitore, estratto dall'auto, che dunque si trova altrove. Mickey pare restio a confessare dove si trovi il mezzo, ma quando Dagger lo centra al petto con una sua lama di luce si siede ed inizia con tono contrito ad elencare le malefatte della sua vita. Anche le due eroine si siedono: sarà un racconto decisamente lungo.
Intanto, il Punitore ha guidato i due poliziotti presso dei magazzini sul molo sotto il ponte di Brooklyn. Il mezzo si ferma poi davanti ad una serranda su cui è stata scritta con una vernice spray la sigla D63. Castle sta per digitare il codice per sbloccarla, ma un agente lo ferma: e se così facendo attivasse una trappola? Dopo qualche esitazione, è l'agente stesso che dietro dettatura del vigilante digita il codice. Il Punitore allora si china per alzare la serranda, ma l'altro poliziotto lo blocca: e se così facendo stesse approntando una trappola? Dubbi, sempre dubbi.
Nel frattempo Natasha si è stancata di sentire Mickey Fondozzi che parla delle sue malefatte compiute quando bambino e gli chiede espressamente dove si trovi la sua auto. L'uomo le rivela che l'ha venduta a Moe Tampa, il gestore di un bar, nonché un tizio molto pericoloso. Dopo aver saputo il suo indirizzo, la Vedova Nera e Dagger ritornano a bordo del taxi, diretti alla loro nuova destinazione. Mentre Mickey continua a pentirsi delle sue cattive azioni.
Intanto, abbandonata ogni remora, i due poliziotti decidono di aprire personalmente la serranda: il Punitore non sembra così intelligente e ci sono ben cinque milioni di dollari in attesa dall'altra parte. E se Castle li ha truffati, lo uccideranno e lo seppelliranno come hanno già fatto con altri criminali. I due agenti aprono la serranda, mentre contemporaneamente il Punitore si inginocchia al suolo tappandosi le orecchie. Poi i due poliziotti vengono crivellati da colpi di proiettile sparati da una mitragliatrice equipaggiata con sensori di movimento sita dall'altra parte. Solitamente Castle non uccide poliziotti, ma questi erano corrotti fino al midollo, un paio di assassini con la divisa che non meritavano il distintivo. Comunque non ha mentito loro: ci sono davvero cinque milioni di dollari qui dentro, all'interno di una valigetta che recupera, allontanandosi poi dalla zona indisturbato. In situazioni come questa, l'onestà è la migliore strategia.
Nel frattempo, Dagger e la Vedova Nera sono arrivate al bar di Moe Tampa, ma in giro non si vede l'auto. Entrano dunque nel locale, pieno di tizi poco raccomandabili, di certo non semplici avventori. Natasha si avvicina al bancone, dove c'è Moe che sta servendo dei drink: gli chiede dove sia la sua auto, ma lui non vuole saperne di parlare. Allora la spia russa balza aldilà del bancone, decisa a dare una sonora lezione al barista: viene tuttavia bloccata da due sgherri di Tampa, che stanno per tempestarla di pugni. Ma Tandy Bowen interviene in soccorso della Vedova Nera, lanciando due lame di luce contro i due malfattori. Nel frattempo, però, Moe Tampa ha approfittato della confusione per fuggire: le due eroine lo seguono, vedendolo infilarsi all'interno di un parcheggio dal quale esce pochi secondi dopo sgommando con l'auto sottratta a Natasha. Ma la spia russa ora è pronta: estrae un congegno ed attiva i retrorazzi posti sulle ruote del mezzo, facendolo librare in volo. Una volta in aria, l'auto viene rovesciata su un fianco, facendo aprire una portiera ed uscire bruscamente Moe Tampa, che poco dopo viene preso in consegna dalla polizia. A quanto pare Tandy e Natasha non avranno bisogno del taxi per tornare a casa con i loro nuovi vestiti.

MARVEL KNIGHTS 11 (05/2001):


EROE IN VENDITA (HERO FOR HIRE)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Luke Cage interrompe bruscamente col suo corpo a prova di proiettile la corsa di un'auto guidata da dei gangster serbi, il cui cofano va in mille pezzi. Poi afferra il capo della banda e gli intima di allontanarsi subito dalla città, se non vuole ricevere una più sonora lezione. Terminata la sua missione, il comitato di sicurezza del quartiere gli offre un lauto assegno per i suoi servigi: quei criminali tormentavano da tempo questo quartiere, ma ora non daranno più alcun fastidio. Luke lo intasca ed inizia a dirigersi verso casa quando qualcuno dall'alto richiama la sua attenzione: Moon Knight. Spector, scendendo a terra dal suo elicottero tramite una scaletta, gli riferisce che ha un lavoro per lui, un lavoro permanente e ben pagato. Gliene parlerà durante il volo al quartier generale dell'eroe incappucciato. Cage accetta volentieri il passaggio.
Intanto, in un'altra zona della città, Zaran si aggira furtivo per alcune vie oscure quando viene intercettato da due lacchè al servizio del padre di Shang-Chi: un uomo vestito in elegante doppiopetto ed un essere corpulento di nome Zingh. L'uomo in doppiopetto, il cui nome è Mr. Lu, riferisce a Zaran che il loro padrone è molto dispiaciuto per il fallimento della missione, per il fatto che non sia riuscito ad uccidere Shang-Chi. Perciò ora deve pagare il prezzo di ciò: quindi Lu ordina a Zingh di staccare la testa al maestro d'armi. Zaran, però, non si perde d'animo e, dopo avere infranto la vetrina di un negozio con un distributore di giornali, afferra alcuni coltelli deciso a vendere cara la pelle.
Spectorcorp: Marc Spector torna al grattacielo dove si sono già radunati Devil, la Vedova Nera, Dagger e Shang-Chi e presenta loro Luke Cage, nuovo componente del gruppo. Di fondamentale importanza se si considera la sua imponente forza fisica. Matt Murdock, però, non pare felice di questa scelta: sa che Luke combatte solo se viene pagato, mentre tutti loro affrontano il crimine perchè credono in ciò che fanno. Ma Cage non bada a questa critica: lui combatte dalla parte del bene, che male c'è se ci guadagna qualcosa? Del resto è così che paga l'affitto.
Zaran lancia i coltelli contro Zingh, che però pare non sentirli, anzi, quasi rimbalzano sul suo imponente corpo. Afferra poi il mercenario alla testa e lo scaglia all'interno del negozio con la vetrina infranta: vi entra, ma Zaran si è già ripreso ed ha afferrato quattro martelli. Con i primi tre colpisce al petto Zingh, stordendolo, mentre col quarto, il più grande, lo centra in pieno volto, mandandolo ko. Certo di aver vinto, il mercenario non si avvede dell'arrivo alle sue spalle di Mr. Lu, che lo colpisce con una scarica elettrica emessa dal suo bastone.
Spectorcorp: Cage sta osservando alcune foto di criminali, nella speranza di individuare quelli che ha rispedito nel New Jersey. Arriva infine a quella del loro capo. La Vedova Nera lo riconosce subito: si chiama Viktor Smerdilovisc, è un criminale ricercato di guerra ed ha fatto parte di una squadra della morte serba durante i recenti conflitti nei balcani. Ed ora si nasconde qui negli Stati Uniti. Cage si rammarica di esserselo fatto scappare sotto il naso, ma scoprirà subito dove si trova.
Intanto, Zingh sta stringendo forte tra le sue mani la testa di Zaran. Ridotto finalmente all'impotenza il mercenario, Mr. Lu lo informa che il padre di Shang-Chi ha un ultimo messaggio da riferirgli: così estrae una sorta di minidisco, dal quale compare poco dopo una figura ammantata di una luce verde, la figura di una delle più insidiose menti criminale di tutti i tempi. Il padre di Shang-Chi offre a Zaran un'ultima possibilità, un privilegio raro per coloro che lavorano per lui: potrà affrontare il maestro del kung-fu una seconda volta per poterlo uccidere. Non verranno tollerati errori stavolta e dovranno essere uccisi inoltre tutti coloro che si opporranno a ciò. Il mercenario è ben lieto di accettare questo compito.
Brooklyn, chiesa di St. Anscom: Mickey Fondozzi sta pregando quando qualcuno richiama la sua attenzione: il Punitore. Castle ha sentito in giro che ultimamente il suo informatore, nonché gestore di una rivendita di auto usate, passa molto tempo qui, si sta forse nascondendo da lui? Mickey risponde che non ha più intenzione di nascondersi da nessuno: ha incontrato una ragazza, bianca come un angelo, che ha purificato la sua anima corrotta. Non commetterà più alcun crimine. Poi Mickey torna alle sue preghiere, mentre il Punitore esce dalla chiesa: non ci si può più fidare nemmeno degli informatori della mala.
New Jersey: Devil e gli altri eroi sono su un tetto, da cui si può osservare l'entrata di un locale, il Club Closco, dentro il quale dovrebbe esserci Viktor Smerdilovisc, e che è piantonato da svariate persone con una faccia poco raccomandabile. Prima di pianificare una strategia di attacco, Murdock e Spector si ritrovano ancora a discutere animatamente sulla presenza nel team di Luke Cage. Ma l'eroe in vendita tronca ogni possibile litigio balzando giù dal tetto ed atterrando su una automobile, dalla quale sradica una portiera che usa per stendere due criminali. Poi rovescia l'auto su un fianco e la usa come insolito ariete per farsi strada all'interno del Club evitando così ogni possibile attacco. Contemporaneamente anche gli altri eroi abbandonano ogni esitazione e si lanciano nella mischia, sgominando in pochi secondi il resto dei gangster. Così alla fine riescono ad entrare nel locale, dentro il quale vi sono numerosi altri sgherri armati, messi a protezione di Smerdilovisc. Sgherri che rispondono agli ordini di un altro uomo, dal tono di volte molto basso: Lonnie Lincoln, alias Lapide. E non è solo, ci sono altre tre persone dietro di lui: Bullet e Bengal, vecchi nemici di Devil, infine Big Ben, un antico avversario di Cage. A quanto sembra gli eroi sono venuti fin qui nel Jersey solo per morire. Devil comincia a pensare che assoldare Luke non sia stata forse una cattiva idea, anzi, sarebbe stato meglio chiamare anche Hulk.

MARVEL KNIGHTS 12 (06/2001):


LA LUNGA, LUNGA NOTTE (THE LONG, LONG NIGHT)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Appartamento di Natasha Romanov: Tyrone Johnson sta animatamente giocando ad alcuni videogiochi quando qualcuno alle sue spalle richiama la sua attenzione: è Nick Fury, capo dello SHIELD, che gli chiede dove si trovi la Vedova Nera. Il ragazzo risponde che è uscita con la sua amica Dagger per andare ad incontrarsi con Devil ed altri eroi, non tornerà tanto presto. Nell'attesa, Fury può mangiare qualcosa se lo desidera.
New Jersey: Bullet si lancia come un... proiettile contro Cage, trascinandolo all'esterno del Club Closco, mentre gli altri eroi provano a parlamentare con Lapide: vogliono solo Viktor Smerdilovisc, uno spietato criminale di guerra, poi se ne andranno senza tentare ulteriori sortite. Lonnie Lincoln, però, non intende saperne e comincia a sparare. Contemporaneamente, Big Ben si scaglia contro Devil, perforando con un pugno il pavimento del locale e mancando di poco l'eroe. Murdock replica prontamente con un calcio al volto. Intanto, Moon Knight, la Vedova Nera e Dagger si occupano degli altri sgherri armati, mentre Shang-Chi decide di affrontare Bengal, di cui ha sentito parlare per via della sua padronanza delle arti marziali. La battaglia però non ha nemmeno il tempo di iniziare in quanto Natasha Romanov, senza perdere tempo in cerimonie, colpisce il mercenario alle spalle col suo morso di vedova mettendolo ko. Devil nel frattempo colpisce ripetutamente al volto col suo bastone Big Ben, che però ad un certo punto con la sua enorme mano destra lo afferra al capo: ma Mudock non demorde e gli sferra un doppio calcio, sempre al volto. Un attacco alle spalle da parte della Vedova Nera e del suo morso contribuisce infine a mettere fuori gioco il bestione. Stanco di tutto ciò, Lapide afferra un bazooka e lancia un missile contro gli eroi: l'esplosione conseguente è assordante e deflagrante.
Appartamento di Natasha Romanov: Mentre Fury gioca con la Playstation, Tyrone Johnson afferra un pacchetto di popcorn e lo inserisce in un forno a microonde. Quando il mais inizia a sfrigolare e scoppiettare, però, Fury si porta dolorante le mani alla testa.
New Jersey: Dagger si riprende, vedendo a terra tutti gli altri suoi compagni di squadra: li chiama, ma loro non rispondono. Allora Lapide, Smerdilovisc ed i loro sgherri le puntano contro le loro pistole: Tandy si volta verso di loro, l'oscurità nei suoi occhi. Se queste persone hanno fatto del male o hanno ucciso i suoi amici la pagheranno molto, molto cara. Poi l'oscurità cala su di loro.
Appartamento di Natasha Romanov: Fury intima a Tyrone di spegnere il forno, poi sferra un violento pugno contro l'elettrodomestico, interrompendo le sue funzioni. Allora si inginocchia, le mani ancora poggiate sulla sua testa. Il ragazzo sta per chiamare un'ambulanza, poi vede qualcosa che lo sconvolge.
New Jersey: Luke Cage mena un violento fendente al volto di Bullet, che però si scaglia nuovamente contro di lui, afferrandolo e mandandolo contro la parete di un edificio, le cui macerie crollano sull'eroe in vendita. Bullet sta per caricare di nuovo quando dei tentacoli neri apparsi dietro di lui lo afferrano ed avvolgono totalmente il suo corpo. Quando l'oscurità svanisce, del criminale non vi è più traccia e davanti a Cage vi è una svenuta Dagger. Contemporaneamente, gli altri eroi si riprendono, scoprendo con loro enorme sorpresa che tutti i criminali sembrano scomparsi misteriosamente nel nulla. E solo una giovane ragazza può dire loro dove siano finiti.
Intanto, nei pressi della Spectorcorp, si aggirano Zaran, Zingh e Mr. Lu, gli sgherri al servizio del padre di Shang-Chi. Secondo il mercenario, il maestro del kung-fu si è unito ad un gruppo di eroi ed è in quell'edificio che solitamente si radunano. Viene informato di ciò il padre di Shang-Chi, che però non si scompone: manderà in aiuto dei tre i suoi migliori guerrieri, ninja appartenenti ad una setta di assassini birmani addestrati all'omicidio ed alla distruzione che renderanno quel posto una tomba. Zaran e gli altri li guideranno in battaglia contro gli eroi, che dovranno essere tutti uccisi.
Nel frattempo, a bordo dell'elicottero di Moon Knight, gli eroi stanno tornando a New York. Dagger non ricorda nulla di quanto accaduto ai criminali e così lei e la Vedova Nera vengono fatte scendere davanti all'appartamento di Natasha, di modo che possano riposarsi dopo la dura battaglia di stanotte e poter pensare a mente fresca domani mattina a cosa sia veramente successo. Gli altri eroi si dirigono invece verso la Spectorcorp. Come le due donne entrano nell'abitazione, una visione sconvolgente le accoglie: Tyrone Johnson riverso svenuto a terra, la sua testa sbattuta violentemente contro un muro. Ed il responsabile di questo efferato atto è davanti a loro: un essere che ha le stesse sembianze di Nick Fury, se non fosse per il suo volto e la mano destra metalliche. Decisamente costui non è il leader dello SHIELD.

MARVEL KNIGHTS 13 (07/2001):


NON C'È RIPOSO PER I MALVAGI (NO REST FOR THE WICKED)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Appartamento di Natasha Romanov: Il falso Nick Fury lancia delle raffiche energetiche dalla sua mano metallica, ma la Vedova Nera e Dagger, riparandosi dietro ad un muro, riescono ad evitarle. Tandy chiede chi sia quell'essere e Natasha le risponde che è un LMD, un Life Model Decoy, un robot letale con le sembianze di Fury la cui prima direttiva a quanto pare comporta l'uccisione della spia russa. Per qualche misterioso motivo, qualcuno all'interno dello SHIELD vuole morta Natasha, ma lei ha tutta l'intenzione di vivere per scoprire chi sia. Dagger, vedendo Tyrone a terra svenuto, tenta di andare in suo soccorso, ma la Vedova Nera la blocca prontamente prima che il LMD possa ferirla: le sue lame di luce non possono avere effetto su una macchina senza anima. Poi col suo raggio di vedova colpisce il robot, rallentando la sua avanzata e permettendo alle due donne di recarsi nella stanza privata di Natasha, dove c'è un armadio pieno di armi.
Spectorcorp: Tornati alla loro base, gli eroi ripensano agli strani eventi di stanotte. Cage riferisce che, mentre stava affrontando Bullet, degli strani tentacoli oscuri avevano afferrato ed avvolto il criminale, facendolo svanire letteralmente nel nulla. Stessa destino condiviso probabilmente dagli altri delinquenti. E considerato che in quel momento l'unica rimasta cosciente era Dagger, c'è un'unica, amara conclusione da trarre: quando Tandy ha curato Tyrone Johnson, ha assorbito dentro di sé l'oscurità di Cloak. Prima di riflettere sul da farsi, Cage dichiara di voler farsi un bagno: si reca così ad una porta indicatagli da Moon Knight, ma non appena la apre c'è un manipolo di ninja armati fino ai denti dall'altra parte.
Appartamento di Natasha Romanov: La Vedova Nera afferra una mitragliatrice, pronta a scaricare tutti i suoi proiettili contro il Life Model Decoy: lavorando ogni parte della macchina in maniera indipendente, deve distruggerlo interamente. Ma non appena il robot varca la soglia della stanza, il suo petto robotico si apre e da esso fuoriescono tre minimissili, che vanno ad impattare contro il muro dietro le due donne. Intanto, Tyrone Johnson riprende i sensi.
Spectorcorp: I ninja entrano di prepotenza nella stanza, assalendo Cage. Shang-Chi capisce subito che è stato suo padre a mandarli qui. Contemporaneamente, nei sotterranei del grattacielo, un altro ninja riferisce al padre del maestro del kung-fu di aver piazzato il congegno esattamente secondo le sue direttive: la mente criminale dice allora a Zaran che ha dieci minuti esatti per uccidere suo figlio. Non avrà più un erede ribelle, non sopporterà più la sua caotica influenza.
Appartamento di Natasha Romanov: La Vedova Nera fa fuoco contro il LMD, che però non indietreggia di un passo, è praticamente inarrestabile. Poi trasforma la sua mano in un lanciafiamme ed incendia il letto che funge da protezione per le due eroine. Nel frattempo, Tyrone Johnson si trascina lentamente e dolorosamente verso la cucina, apre un'anta e trova ciò che gli serve: una scatoletta di carne di manzo.
Spectorcorp: Gli eroi bloccano facilmente gli attacchi dei ninja. All'improvviso, però, sfondando una finestra giunge Zaran: Moon Knight gli va subito incontro. Nel frattempo, tre sgherri del padre di Shang-Chi afferrano la mano destra di Cage grazie alle loro catene, ma lui con la sua forza li scaglia fuori da una finestra. Nel frattempo il maestro del kung-fu è perplesso: le azioni dirette non sono nello stile di suo padre, deve esserci un pericolo nascosto da qualche parte.
Appartamento di Natasha Romanov: Il LMD afferra Dagger e la scaraventa fuori dalla stanza, poi abbranca alla gola la Vedova Nera. Contemporaneamente, Tyrone Johnson mette la scatoletta di carne di manzo dentro il forno a microonde, che attiva prontamente. Come era accaduto in precedenza, le microonde disturbano le funzioni del Life Model Decoy, che abbandona la sua presa su Natasha e si porta dolorante le mani alla testa. Quando infine il forno esplode, il robot si inginocchia, andando in cortocircuito. La Vedova Nera gli chiede chi sia il suo mandante, ma non c'è risposta.
Spectorcorp: Shang-Chi riferisce i suoi sospetti agli altri eroi, che però in questo momento sono totalmente impegnati nei loro scontri. Moon Knight disarma Zaran e lo fa inciampare, ma una volta a terra il mercenario estrae quattro piccole lame, che si conficcano tutte nel petto di Marc Spector, il quale crolla al suolo esanime, col sangue che macchia il suo costume. Devil e Shang-Chi, allora, attaccano all'unisono Zaran con un doppio calcio al volto, mentre Luke Cage si occupa degli ultimi ninja rimasti in piedi. Matt Murdock riesce poi a disarmare il mercenario, che viene colpito con una gomitata al naso dal maestro del kung-fu, il quale lo mette infine ko con un ultimo, potente calcio al viso. Devil si reca dunque a valutare le condizioni di Marc Spector: fortunatamente non è stato colpito alcun organo vitale, ma deve subito essere portato in un ospedale. Riverso a terra dolorante, Zaran comunque sogghigna: gli eroi pensano di aver sconfitto il padre di Shang-Chi, ma sarà lui ad avere l'ultima parola, ad emettere il verdetto finale. Poi l'intero edificio inizia ad esplodere.

MARVEL KNIGHTS 14 (08/2001):


TUTTO CIÒ CHE MUORE (EVERYTHING DIES)
Chuck Dixon (storia)-Mike Lilly (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Nelle fogne sotto Manhattan, il Punitore sta tentando di estorcere alcune informazioni a due spacciatori di droga sui loro capi, ma non ottenendo alcuna risposta li fredda con dei colpi di pistola al petto. Poi nota qualcosa dietro di lui, un'ombra, che inizia ad inseguire. Colui che lo stava spiando fugge, ma ben presto si va a cacciare in un vicolo cieco ed allora implora al vigilante con parole sgrammaticate di non fargli del male: il suo aspetto è simile a quello di un ratto. Castle gli punta la pistola al petto e gli chiede chi è: l'essere risponde di chiamarsi Vermin (quello della saga Il Bambino Dentro) e che non rivelerà nulla di quello che ha visto. Il Punitore si trincera in un pesante silenzio e, quando Vermin gli chiede se abbia intenzione di ucciderlo, lui risponde che ci sta pensando: dopotutto un essere come lui potrebbe rivelarsi utile.
Spectorcorp: L'edificio è scosso da potenti tremori, causati dalle cariche esplosive piazzate dai ninja fedeli al padre di Shang-Chi, che sballottolano di qua e di là Devil, Luke Cage, un ferito Moon Knight, il mercenario Zaran ed il maestro del kung-fu. Le esplosioni si propagano fino al pianoterra e lungo il terreno circostante il grattacielo e così Mr. Lu e Zingh fuggono per evitare di essere travolti dalla deflagrazione. Ma è tutto inutile: le fiamme li raggiungono e li investono, uccidendoli. Al sicuro nel suo rifugio, il padre di Shang-Chi si compiace di quanto sta accadendo: pur rammaricandosi di aver dovuto dare questa dimostrazione di forza, lui che solitamente agisce silenziosamente ed in totale segretezza, è sollevato dal fatto che il suo desiderio di vedere suo figlio ucciso, desiderio così tante volte frustrato, si è finalmente compiuto. Nessuno può uscire vivo da quell'inferno di cristallo. Ma non è detto: Marc Spector si rialza e chiede a Devil di sostenerlo fino al suo elicottero a forma di mezzaluna, l'unico mezzo di fuga a loro disposizione. Gli eroi vi si dirigono prontamente, mentre anche un dolorante Zaran emerge dalle macerie. Moon Knight attiva il portello posto sul tetto, ma i troppi tremori hanno scosso profondamente la struttura di quest'edificio e dunque esso non si apre: gli eroi sono bloccati qui.
Appartamento di Natasha Romanov: Dagger e la Vedova Nera si sincerano delle condizioni di salute di Tyrone Johnson, che per fortuna non ha riportato alcuna grave ferita. Ora dunque bisogna andare allo SHIELD e riferire cosa è accaduto. A meno che i loro agenti non sappiano già tutto: il mondo dello spionaggio è creato dalle ombre, nulla è certo, specialmente le alleanze. In questo mondo a volte amici e nemici sono la stessa cosa.
Spectorcorp: Mentre macerie crollano tutt'intorno a lui, Luke Cage scende dall'elicottero e, afferrando una trave, infrange una vetrata, creando così una via di fuga. Moon Knight fa dunque librare in volo il suo mezzo, mentre Luke si aggrappa alla scaletta, ed il gruppo esce finalmente dal grattacielo: contemporaneamente, non visto da nessuno, Zaran si lancia verso l'elicottero e vi si aggrappa piantando due coltelli nel suo rivestimento e sfuggendo così anch'egli al collasso totale dell'edificio, che avviene pochi secondi dopo rilasciando macerie e detriti nella zona per svariati metri. Spector, però, non può assistere al crollo del suo impero, essendo già svenuto per il troppo sforzo. Allora Devil lo sostituisce al posto di comando dell'elicottero: non è certo un esperto, ma è guidato dalla sua fede. Intanto Zaran scivola lungo la corazza del mezzo, precipitando infine nel vuoto: ma prima di un letale impatto riesce coi suoi coltelli a piantarsi saldamente ad una parete di un grattacielo.
Appartamento di Natasha Romanov: Dagger e la Vedova Nera, dopo aver salutato Tyrone, balzano a bordo dell'automobile volante della spia russa e con esso arrivano ben presto di fronte all'elivelivolo dello SHIELD.
Intanto, Cage e Shang-Chi vanno a far visita a Marc Spector, riverso in un letto d'ospedale e con al suo fianco la sua amata Marlene. L'eroe ha perso molto sangue, ma si riprenderà in un paio di giorni. Tuttavia quest'ultima, drammatica esperienza lo ha comunque convinto ad abbandonare seppur a malincuore ogni velleità di finanziamento e partecipazione nei confronti del gruppo: il crollo di quell'edificio rischia di far crollare anche le sue azioni e la fiducia del suo consiglio di amministrazione, dunque è meglio che per il futuro si occupi più dei suoi problemi che dei guai altrui. Luke e Shang-Chi comprendono ed approvano la sua scelta, anche se ciò significa che anche l'eroe in vendita sarà costretto a tirarsi fuori dalla partita, non avendo più alcun assegno da incassare: forse Devil sarà contento adesso. L'eroe cieco, però, è immerso in altri pensieri mentre sorvola i tetti del suo quartiere, Hell's Kitchen. Ad un tratto, dopo aver avvertito un forte odore, si ferma. Ma non notando nessuno, dopo alcuni secondi riparte. Alle sue spalle c'è Vermin.
Elivelivolo SHIELD: Un'irata Natasha Romanov si presenta al cospetto di Nick Fury, Sharon Carter e Jasper Sitwell, spiegando che esiste una cospirazione all'interno dello SHIELD e che qualcuno ha tentato di ucciderla con un Life Model Decoy. Ma questo complotto non durerà a lungo: ha portato con sé Dagger, una ragazza con facoltà uniche capace di percepire la presenza di anime umane. Dunque capirà facilmente chi all'interno di questo mezzo è un Life Model Decoy, essendo robot senza vita. Perciò la spia russa domanda a Tandy Bowen se vi siano dei LMD nell'elivelivolo. Dagger ha una brutta notizia da riferirle: tutti i presenti sono LMD! I robot estraggono le loro pistole e le puntano contro le due eroine.

MARVEL KNIGHTS 15 (09/2001):


IL MONDO IRREALE (THE UNREAL WORLD)
Chuck Dixon (storia)-Ed Barreto (matite)-Nelson DeCastro (chine)-Dave Kemp (colori)-Nanci Dakesian/Stuart Moore (supervisione)-Trent Kaniuga (cover)

Elivelivolo SHIELD: I Life Model Decoys circondano le due eroine, ma Natasha Romanov, con alcuni calci ed il suo morso di vedova, riesce ad aprirsi una via. Mentre fugge insieme a lei, Dagger afferra un paio di pistole, ben sapendo che le sue lame di luce non possono nulla contro questi robot, e pur sparando alla cieca riesce a centrare alcuni LMD. La situazione, però, è disperata: solo loro due intrappolate insieme ad un esercito di macchine viventi ed a 3000 metri circa sopra New York.
Intanto, in una tavola calda della città, Luke Cage e Shang-Chi stanno rifocillandosi dopo le dure esperienze di stanotte. A dire il vero, solo Luke è affamato. Il maestro del kung-fu ha ben altri pensieri in testa ora: suo padre adesso lo crede morto, ma sa che ciò non durerà a lungo e deve approfittarne finchè può. Se ne andrà via da questa città, stanerà suo padre e lo affronterà. E, con fortuna e abilità, riuscirà a fermare per sempre i suoi piani criminali di dominio mondiale. Luke sa che questo si rivelerà un compito difficile e si propone di aiutare Shang-Chi, ma l'esperto di arti marziali rifiuta seccamente: ha già abbastanza sangue innocente sulle sue mani. Questa è una lotta che appartiene a lui e solamente a lui. E così dicendo si allontana.
Elivelivolo SHIELD: Dagger si libera delle pistole, peraltro scariche, mentre la Vedova Nera sta cercando il centro di comando di questo mezzo aereo: è evidente che i LMD hanno una intelligenza centrale che li guida. Se la scoprono potrebbero capire come "spegnere" i LMD. Improvvisamente, tuttavia, numerosi altri robot si fanno incontro alle due eroine, ma con un morso di vedova Natasha ne proietta alcuni contro un vetro, che viene infranto, facendo precipitare gli automi verso il basso. Una mossa voluta dalla spia russa: il velivolo viene soggetto ad una forte depressurizzazione, che trascina all'esterno gli altri robot, mentre le due eroine, aggrappandosi saldamente a dei tubi, riescono a rimanere a bordo. Poi entrano in un'altra stanza, il centro di comunicazioni dell'elivelivolo: qui la Vedova Nera spera di apprendere qualcosa di ciò che sta accadendo. Non rimane delusa: a quanto pare i veri Fury, Carter e Sitwell e gli altri agenti sono impegnati in altre missioni esterne, mentre i LMD hanno preso il loro posto su questo mezzo di trasporto. Però perchè uccidere Natasha? Non era sufficiente spedire lontano anche lei per una missione e prendere così il suo posto? In quel momento sullo schermo compare l'immagine di un volto robotico. Afferma di essere CELINE (acronimo per Computer Elimination Location Intelligence Negation Engine) e di essere stato progettato per eliminare le falle della sicurezza all'interno dello SHIELD. Un compito che ha svolto con massima efficienza, solo che ad un certo punto ha scoperto un rischio per la sicurezza che andava oltre i parametri del suo sistema. Quel rischio è la Vedova Nera: è un'ex agente del KGB ed ex nemica di questa stessa organizzazione, non si può fare totale affidamento sulla sua lealtà. Dunque CELINE ha intrapreso delle opportune contromisure. In quel momento qualcuno inizia a fondere la porta blindata della stanza in cui si sono barricate le due eroine.
Hell's Kitchen: Vermin incontra il Punitore su un tetto e gli comunica di aver scoperto dove si annida Devil, se lo segue gli indicherà dove. Castle sta alle calcagna del ratto umano, tenendogli sempre puntata un'arma contro, fino a quando Edward Whelan non gli indica la finestra di un edificio, all'interno del quale si nasconde l'eroe cieco. Il Punitore allora lascia andare Vermin, minacciandolo che lo ucciderà se scoprirà che gli ha mentito, poi con un cavo si cala dal tetto fino ad arrivare davanti alla finestra indicatagli, che sfonda proiettandosi in avanti. All'interno è buio totale, ma grazie a degli occhiali speciali Castle vede come se fosse giorno. Però il posto appare vuoto e da molto tempo. Poi improvvisamente dalle ombre compare Devil: il vigilante è stato ingannato. Grazie ai suoi ipersensi, Matt Murdock ha percepito l'odore di Vermin e si è rintanato qui in attesa di scoprire quali fossero le sue intenzioni. Quando ha intuito l'avvicinarsi del Punitore, tutto gli è apparso chiaro. Col suo bastone, Devil colpisce al mento Castle, che viene poi facilmente disarmato e messo al tappeto. Ma improvvisamente il vigilante estrae da una sua manica una piccola pistola e se la punta sotto il mento: se Devil prova solo a fare una mossa, lui si uccide. Murdock è incredulo: davvero Castle preferirebbe morire piuttosto che farsi catturare? Coi suoi ipersensi allora percepisce il battito del cuore di Castle: è calmo e costante, non sta bluffando. Dunque Devil è costretto ad andarsene a mani vuote. Il Punitore ha vinto ancora.
Elivelivolo SHIELD: La porta blindata viene sfondata ed altri LMD si fiondano all'interno della stanza di comunicazioni. La Vedova Nera ne colpisce uno con un calcio al volto, poi Dagger si lancia su di lei, abbassandola ed impedendole di essere centrata da un colpo di pistola, che impatta invece contro uno dei macchinari. Allora CELINE ordina ai suoi servi robotici di sospendere il fuoco: si è nel cuore dell'elivelivolo, con altri colpi vaganti l'intelligenza artificiale rischia di veder compromessa la sua stessa integrità strutturale. I LMD comunque continuano a tenere le loro pistole puntate contro le due eroine, che non possono certo uscire di qui senza rimanere ferite o peggio: si è in una totale situazione di stallo.
Poi Natasha si siede e, analizzando il sistema informatico di CELINE, prova ad eliminare tutti i file che lo compongono. Per l'intelligenza artificiale questo è impossibile, occorre un'autorizzazione speciale e bisogna digitare un codice molto complicato. Ma ignora che la Vedova Nera, in quanto una degli agenti principali dello SHIELD, possiede tale autorizzazione: dunque entra nel cuore di CELINE ed inizia a digitare il codice segreto. Per tentare di mettere fuori gioco la spia russa, l'intelligenza artificiale ridireziona in questa stanza del gas velenoso estratto dai motori dell'elivelivolo, che fa quasi svenire Dagger ed ottenebra i sensi della Vedova Nera. La quale però alla fine riesce nel suo intento: il codice segreto viene digitato e CELINE viene lentamente, ma inesorabilmente, cancellato dal sistema, mentre il gas velenoso ritorna nelle condutture del mezzo. Si scopre allora che l'intero elivelivolo era solo un'illusione, una proiezione olografica, e che le due eroine ed i LMD si trovano su un altro, più piccolo mezzo volante. Ma in ogni caso non ha più importanza, la trappola tesa a Natasha Romanov è stata sventata: ora lei e Tandy possono tornare alla loro auto, poi a casa.
Appartamento di Natasha Romanov, qualche ora dopo: La Vedova Nera ha informato di quanto accaduto lo SHIELD, che ha provveduto a ripulire la scena ed a togliere di mezzo i Life Model Decoys mal funzionanti. Mentre Natasha sta parlando sul balcone della sua dimora con Dagger e Tyrone Johnson, giunge Devil. I due ragazzi, capendo che questa è una discussione privata, rientrano nell'appartamento. Matt Murdock riferisce alla sua ex amante della defezione dal gruppo di Moon Knight, Luke Cage e Shang-Chi: a quanto pare la loro breve avventura è giunta al termine, non poteva proprio durare a lungo. È valsa comunque la pena provare. Devil afferma poi di avere sbagliato a coinvolgere nella sua caccia al Punitore altre persone, doveva agire da solo fin dal principio: ed è così che farà ora, è decisamente meglio. Meglio che sia solo lui a prendersi i rischi, a rimanere ferito. La Vedova Nera si trova d'accordo. Così Matt lancia il suo bastone e se ne va.

FINE

A cura di Fabio Volino