SABRETOOTH AND
MYSTIQUE
Mini di quattro numeri pubblicata dal dicembre 1996 al marzo
1997
CAPITOLO 1:
I VECCHI PECCATI PROIETTANO
LUNGHE OMBRE (OLD SINS CAST LONG SHADOWS)
Jorge Gonzales (storia)-Ariel
Olivetti (matite e chine)-Pier Brito (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese
(supervisione)
Elivelivolo SHIELD: Improvvisamente un allarme avverte
la presenza di intrusi su numerosi ponti: alcuni soldati, guidati dall'agente
Kenneth Avery, si recano prontamente a controllare ma non trovano nessuno, senza
contare che non c'è traccia di una breccia nello scafo rilevata dai computer del
mezzo. Ben presto Avery capisce che qualcuno li ha ingannati creando un
diversivo. Contemporaneamente, su un livello praticamente deserto, un agente
semplice sente degli strani rumori provenire in fondo ad un corridoio e si reca
a controllare: non compie che pochi passi che un attacco rapido e brutale da
parte di Sabretooth lo mette fuori gioco. Poi Victor Creed fa il suo ingresso
sul ponte, seguito subito dopo dalla mutaforma Mystica, che osserva con disgusto
quanto appena accaduto: sarà meglio per Creed che quel soldato non muoia,
l'ultima cosa di cui hanno bisogno è che vengano ricercati da G.W. Bridge e
dalla sua cricca dello SHIELD per l'omicidio di uno dei loro.
Raven Darkhölme
assume dunque le fattezze dell'agente svenuto, esortando Sabretooth a fare
presto: il diversivo che hanno creato non durerà ancora a lungo. I due si
avvicinano ad una camera blindata che Mystica riesce ad aprire grazie alle
impronte palmari e vocali dell'agente appena imitato: oltre le porte sigillate
c'è un obitorio. Raven sta cercando il corpo di un certo James Hedrikson,
identificato dall'Interpol come sospetto cospiratore dell'AIM e dunque portato
qui: una volta trovato, la donna ordina a Sabretooth di ispezionare le sue
interiora, lì dentro c'è un oggetto particolare che riconoscerà subito. Mentre
ai piani superiori si ode un'esplosione, Victor Creed trova quanto gli è stato
richiesto, una sorta di microchip. Improvvisamente il tetto dell'elivelivolo
viene divelto e nell'obitorio irrompe una squadra volante dell'AIM, che esorta
Creed a consegnare il microchip. Uno dei criminali punta le sue armi contro
Sabretooth, ma costui coi suoi artigli lo ferisce al petto e lo disarma. Anche
Mystica, assumendo le fattezze di Gargoyle dei Difensori, attacca i componenti
dell'AIM, che si ritrovano subito in difficoltà. Nel frattempo Karl Steiner,
l'uomo attaccato da Sabretooth, recupera una delle sue armi e spara: solo che
questa si è leggermente inceppata e dunque manda una cascata di shrapnel sia
verso Creed che in misura minore verso di lui. A causa dell'impatto Sabretooth
perde la presa sulla capsula, che rotola vicino ad un agente AIM, ma prima che
costui possa afferrarla Mystica lo sorprende da dietro e gli spezza il collo,
rientrando poi in possesso dell'oggetto conteso. Contemporaneamente anche una
pattuglia di agenti SHIELD irrompe sulla scena. Mystica dunque stringe Creed tra
le sue zampe di gargoyle e fugge via dalla breccia aperta dagli agenti AIM, i
quali seguono immediatamente il suo esempio.
Lo scontro si sposta
all'esterno, con la squadra volante che prova a colpire con dei raggi laser i
due agenti di X-Factor. Essendo Sabretooth troppo pesante da trasportare,
Mystica se ne libera mandandolo contro l'agente AIM da lui ferito: Victor ne
approfitta per sottrargli le sue ali artificiali ed indossarle a sua volta.
Mentre lo sfortunato uomo precipita nel vuoto i suoi compagni continuano
l'inseguimento di Mystica che, sfruttando le irregolari correnti ventose, ne fa
sbattere un paio contro la parete di una montagna. Gli altri però non si fanno
sorprendere e con un raggio feriscono leggermente Raven, che atterra bruscamente
sulla neve: certi della loro vittoria gli agenti AIM le si avvicinano fin troppo
permettendole di trasformarsi in Wendigo e di stenderli. Poco dopo arriva
Sabretooth, che prima si complimenta con la sua alleata, poi la invita a dargli
subito delle risposte: essere l'obiettivo di terroristi da due soldi non è tra
le sue massime ambizioni. Mystica invita Victor a calmarsi: l'AIM è stata solo
un'imprevista distrazione, se rimarrà accanto a lei avrà modo di rifarsi presto
sull'HYDRA. Questo commento cattura l'attenzione di Sabretooth e così Raven,
assumendo le fattezze di Angelo, si dirige in volo verso uno dei suoi rifugi
sicuri.
Baia di Cardigan, lungo le coste del Galles, alcune ore dopo:
Su un sommergibile dell'AIM un agente informa il suo comandante, Cypher, della
fallita missione della squadra volante. Quella che doveva essere una semplice
missione di recupero si è rivelata un totale fallimento: il comandante non
rimane troppo sorpreso poichè, osservando i filmati provenienti dall'armatura di
Steiner, ha scoperto che altri due soggetti sono entrati nella partita. Due
soggetti pericolosi: Sabretooth, ex agente CIA attualmente al servizio di
X-Factor, un serial killer psicopatico dai sensi potenziati; e Mystica, una
mutaforma anche lei nelle fila di X-Factor e dal passato indecifrabile. L'uomo
dell'AIM non capisce perchè un'agenzia governativa sia interessata a questa
vicenda, ma Cypher lo contraddice: Sabretooth e Mystica stanno agendo unicamente
di propria iniziativa. Dalle immagini di un satellite di sorveglianza situato
vicino al quartier generale di X-Factor infatti Cypher ha intuito che i due
hanno inscenato un tentativo di fuga: la loro nave è stata abbattuta e, anche se
i loro corpi non sono stati ritrovati, il governo li ritiene morti. Così, con
questa perfetta copertura, i due hanno potuto infiltrarsi sull'elivelivolo
SHIELD e da lì è storia nota. Ora bisogna impedire che facciano altri danni:
bisogna recuperare la capsula al più presto. Cypher, che è una donna con
impianti cibernetici, sta cercando di inserirsi nelle frequenze del collare
inibitore di Sabretooth: quando lo avrà rintracciato manderà contro di lui e la
mutaforma i Tecnoassassini. Entro la fine della giornata la capsula sarà nelle
sue mani e quei due mutanti saranno morti.
Il passato. Periferia di
Gerusalemme: Sotto la copertura dell'oscurità l'agente della CIA Victor
Creed e l'operativo del Mossad Amichai Benvenisti entrano in una moschea
abbandonata, non immaginando che una semplice operazione di routine sta per
trasformarsi in un orribile incubo. I due agenti sono venuti qui per incontrare
un loro informatore, una precog di nome Destiny: la trovano poco dopo, in stato
di incoscienza e legata al soffitto. Provano ad avvicinarsi, ma in quel momento
qualcosa li colpisce e perdono i sensi. Quando Victor Creed riapre gli occhi si
ritrova incatenato ad una parete ed alla mercè dell'agente HYDRA noto come
Catalizzatore, che per alcuni giorni lo sottopone ad agonizzanti torture.
Torture che gli lasciano cicatrici sia fisiche che mentali e che Creed ricorda
ancora oggi ad anni di distanza, vivide nella loro lancinante
intensità.
Presente: Pur nella sicurezza dello chalet svizzero di
Raven Darkhölme, Sabretooth prova un brivido lungo la schiena nel risentire il
nome del Catalizzatore. Almeno si consola col fatto che è morto, ucciso da
Destiny sotto i suoi stessi occhi. I suoi e quelli di Mystica, nella sua
identità fittizia di Amichai Benvenisti. Per questo Raven ha voluto Victor
accanto a sé in questa missione. Tuttavia, anche se il Catalizzatore è morto, la
sua eredità di male continua ed è tempo che i due mutanti si prendano la loro
rivincita: quell'agente era infatti uno dei geni scientifici dell'HYDRA e, prima
di incontrare la sua fine in Israele, stava lavorando ad un progetto segreto dal
nome in codice di Access. Questo programma permetterebbe di intrufolarsi nelle
trasmissioni satellitari ed hackerare ogni network globale presente nel
cyberspazio: non occorre un genio per capire quanto un progetto del genere possa
diventare pericoloso nelle mani sbagliate. Sfortunamente, quando il
Catalizzatore è stato ucciso, sono andati persi sia i suoi appunti sul programma
Access che la locazione della sua fortezza segreta. In pratica si è portato
nella tomba tutti i suoi segreti, almeno fino ad oggi.
Poco dopo essere
sfuggita alle grinfie dell'agente HYDRA, Destiny disse a Raven che grazie ai
suoi poteri precognitivi aveva intuito che la chiave per localizzare la fortezza
del Catalizzatore si sarebbe un giorno trovata nel ventre di James Hedrikson,
così fece promettere alla sua amata che al momento più opportuno avrebbe cercato
il corpo dell'uomo e ritrovato gli appunti su Access del Catalizzatore, di modo
da poterli distruggere. Forse non è il miglior tipo di compensazione, ma almeno
così Mystica onorerà la memoria di Irene Adler. Mentre Raven esamina i dati in
suo possesso, Sabretooth capisce che la sua compagna ci tiene molto a questa
faccenda e tenta un approccio, ma Mystica lo allontana da sé con rabbia.
Improvvisamente, senza preavviso, lo chalet viene scosso nelle sue fondamenta e
tutte le finestre esplodono a causa della forza concussiva di una potente
raffica sonica. Poi nell'abitazione irrompono i Tecnoassassini dell'AIM, che
intimano a Sabretooth e Mystica di consegnare loro la capsula entro dieci
secondi se non vogliono vedere i loro cervelli sparpagliati sul pavimento.
Dieci, nove...
CAPITOLO 2:
TORTURA (TORTURE)
Jorge
Gonzales (storia)-Ariel Olivetti (matite e chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly
Corvese (supervisione)
Il conto alla rovescia continua, ma Sabretooth e Mystica non
intendono certo aspettarne la conclusione, così si lanciano contro i
Tecnoassassini dell'AIM, che inizialmente si fanno cogliere impreparati
dall'attacco selvaggio di Victor Creed. Poi però si riorganizzano e colpiscono
più volte con le loro armi il mutante: gravemente ferito, Sabretooth esce da una
finestra sfondata dai suoi persecutori e si allontana il più rapidamente
possibile. I Tecnoassassini allora rivolgono le loro attenzioni a Mystica, alla
quale intimano per la seconda volta di consegnare la capsula. Di fronte al suo
rifiuto i criminali si apprestano a sparare, ma la mutaforma si ripara dietro
uno schermo in lega di titanio contro il quale si infrange la maggior parte dei
proiettili. Alcuni di loro però riescono a passare e feriscono Raven, la quale
assume immediatamente l'aspetto della Cosa per cogliere di sorpresa i suoi
assalitori. La manovra ha successo, anche se solo per pochi secondi: quando i
Tecnoassassini si rimettono in formazione d'attacco Mystica tenta di fuggire in
volo assumendo le fattezze di Angelo, ma i sicari le sparano nuovamente contro,
ferendola una seconda volta. Quasi contemporaneamente lo chalet esplode.
Esausta, Raven atterra su un manto di soffice neve e perde i sensi.
Il
passato. Periferia di Gerusalemme: Dopo essere stata pesantemente drogata,
Mystica si risveglia in una umida prigione sotterranea. Subito vede davanti a sé
Destiny e la abbraccia, ma la testa comincia a girarle all'impazzata: qualunque
cosa le abbiano dato ha intaccato i suoi poteri di mutaforma, dovrà avere
pazienza ed una volta che avrà recuperato le forze proverà a fuggire da una
grata arrugginita presente sul soffitto. Irene Adler sa che ce la farà, una
visione glielo ha predetto. Le sue doti le hanno anche fatto capire che Mystica
è il loro asso nella manica, il Catalizzatore infatti non ha ancora ben capito
chi è o quali siano le sue capacità. In quel momento l'agente HYDRA apre la
porta della prigione, gettandovi al suo interno un Victor Creed in stato di
incoscienza. Si avvicina poi a Destiny, per portarla via e sottoporla ad un
nuovo interrogatorio: Mystica prova ad impedirglielo cogliendolo di sorpresa
alle spalle, ma quello che non sa è che anche il Catalizzatore è un mutante,
capace di controllare le reazioni chimiche presenti attorno a lui semplicemente
con un pensiero. Capacità che gli offrono una ampia varietà di scelta, in questo
caso sconvolge gli organi interni di Mystica per farla soffrire e metterla al
tappeto tra spasmi di dolore. Una volta che Raven è a terra il Catalizzatore la
colpisce con un calcio al volto: la mutante resiste per quanto può ed allora il
criminale le rende difficile la respirazione. Destiny lo implora di lasciare in
pace Raven e per tutta risposta il Catalizzatore la schiaffeggia, ma Irene Adler
non si fa intimorire: lei può scorgere il futuro ed il destino dello spietato
uomo è già segnato, l'ultima faccia che vedrà prima di morire sarà proprio
quella di Destiny. L'agente Hydra poi la trascina fuori dalla cella.
Poco
dopo Mystica riprende a respirare normalmente e torna nel pieno delle forze: si
tramuta dunque in Angelo ed arriva in volo alla grata arrugginita, che scardina
con un paletto di legno portando poi con sé Victor Creed. Davanti a loro ora c'è
un lungo condotto di ventilazione, che porta ad una fuga ed alla
libertà.
Presente: Scampati all'esplosione, i Tecnoassassini esaminano
la zona in cerca di Sabretooth e Mystica. Improvvisamente Creed, che si era
nascosto sotto la neve, riemerge e li coglie di sorpresa: ne afferra uno, lo
mette ko con un pugno, poi lo solleva con le braccia in aria e lo scaglia contro
i suoi compagni. Dietro di loro c'è un precipizio ed una lunga caduta: non c'è
scampo per i Tecnoassassini. Sabretooth va alla ricerca di Raven Darkhölme,
trovandola immediatamente. La mutante intuisce che l'AIM ha scovato lo chalet
sintonizzandosi sulle frequenze del collare inibitore del suo scomodo alleato:
se vogliono liberarsi di quei terroristi, dovrà rimuoverglielo. Così poco dopo,
in un hangar segreto situato a meno di un miglio dallo chalet distrutto, Mystica
effettua lo sporco lavoro: adottando l'aspetto di Forge bypassa in modo
abbastanza agevole i controlli vocali ed i codici di sicurezza del collare. Così
facendo però disattiva anche il perturbatore di frequenza che impediva ad
X-Factor di localizzarli: presto dunque capiranno che sono ancora vivi, ma è un
rischio calcolato, dovrebbero essere in grado di completare la loro missione
prima che Forge e soci vengano a riprenderli. Il vero problema da questo momento
in poi in realtà sarà tenere Sabretooth sotto controllo ed è proprio per questo
che Raven decide di avere il collare inibitore a portata di mano. E se mai
qualcuno oltre a lei proverà a maneggiare il collare, esso rilascerà una letale
scarica elettrica. Creed allora la afferra per un braccio: anche lui, per
ragioni personali, vuole andare in fondo a questa vicenda. Però quando si sarà
conclusa non intende tornare da X-Factor e se mai Mystica cercherà di
rimettergli il collare attorno al collo la ucciderà.
Alcune ore dopo i due
mutanti sono in volo sull'Oceano Atlantico, vicino alle coordinate dove dovrebbe
trovarsi la fortezza del Catalizzatore, che compare alla vista subito dopo.
Tuttavia il posto è pieno di luci e si nota una fervida attività intorno
all'edificio: decisamente questo non è un posto abbandonato. E la conferma
arriva quando un raggio energetico colpisce un'ala del jet su cui si trovano i
due mutanti: esso contiene un impulso elettromagnetico che manda in corto tutti
i sistemi elettrici del velivolo, il quale precipita al suolo. Sabretooth e
Mystica ne escono comunque intatti e senza un graffio e si incamminano verso la
fortezza, dove sono testimoni di un'incredibile scena: una truppa d'assalto
dell'AIM sta cercando di conquistare l'edificio, strenuamente contrastata da un
reparto armato dell'HYDRA.
Nel frattempo, a circa un miglio dalla riva, sul
suo sommergibile Cypher valuta la situazione: a quanto pare i Tecnoassassini
hanno fallito, Sabretooth e Mystica sono ancora vivi e lei ha ottenuto solo le
coordinate della fortezza del Catalizzatore, che hanno permesso a lei ed ai suoi
uomini di arrivare fin qui senza piratare le frequenze del collare spento di
Creed. Un suo luogotenente le dice che hanno sottovalutato i propri avversari e
che la missione non è stata un totale fallimento, ma questo non fa altro che
alimentare la sua ira. Afferra dunque coi suoi arti meccanici il suo sottoposto
e gli spezza il collo, poi ordina al tremante timoniere di mantenere l'attuale
rotta.
Intanto sull'isola il conflitto tra AIM e HYDRA infuria e Sabretooth e
Mystica sono costretti a gettarsi in mezzo al caos, poichè è l'unica via per
arrivare alla cittadella del Catalizzatore. Per avere speranze migliori di
giungere a destinazione decidono di prendere vie separate. Raven adotta la guisa
di un soldato HYDRA ed oltrepassa così ogni resistenza, entrando nella fortezza.
Creed invece viene assalito da numerosi soldati dell'organizzazione neonazista:
riesce a liberarsene gettandoli in un fossato pieno d'acqua, ma nello slancio
precipita anche lui. E scopre con suo orrore che il fossato è pieno di piranha.
All'oscuro della condizione del suo alleato, Mystica supera con successo e senza
lottare le difese esterne della cittadella e si inoltra al suo interno. Secondo
le informazioni della capsula le aree più sensibili della fortezza e le sue
principali banche dati si trovano ai livelli superiori: lì ci saranno di sicuro
gli appunti al programma Access. Apre dunque un portello e sale di un piano, ma
subito si parano davanti a lei due creature inumane di nome Smembramento e
Corrosione, che le chiedono le ragioni della sua intrusione. Mystica cerca di
trovare una scusa plausibile, ma Smembramento non le crede e la colpisce al
petto. Raven prova a rimettersi in piedi, ma subito Corrosione le tocca il volto
con le sue dita rivestite di acido: per il dolore Mystica urla e sviene,
perdendo così la sua guisa di soldato HYDRA. Di fronte al suo vero aspetto
Smembramento appare decisamente interessato: il padrone vorrà esaminare
personalmente questa nuova cavia. Così la afferra per i piedi e la porta via.
CAPITOLO 3:
VITTIME VOLONTARIE (WILLING
VICTIMS)
Jorge Gonzales (storia)-Ariel Olivetti (matite e chine)-Pier Brito
(chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)
I piranha cominciano a mangiucchiare le carni dei soldati
HYDRA, che cocciutamente rimangono aggrappati a Sabretooth: ben presto i
criminali vengono ferocemente divorati e scivolano sul fondo, ma tutto il sangue
che circola attorno al corpo di Creed è un immenso richiamo per i voraci pesci,
ed anche un fattore rigenerante come il suo ha dei limiti. I piranha cominciano
a mordere la pelle di Sabretooth, che grazie ai suoi affinati istinti di
sopravvivenza si rifiuta di soccombere al letale assalto e resta calmo: riemerge
dunque in superficie, dove trova altri due soldati HYDRA che spinge sott'acqua
per dare ai voraci predatori qualcos'altro di cui occuparsi e guadagnare
preziosi secondi. Tentando di non prestare attenzione alla sua sempre più
crescente agonia, Creed nuota verso riva uccidendo e calciando via per quanto
gli è possibile i suoi feroci assalitori, ma questo non diminuisce il dolore
mentre i piranha cominciano a divorare le sue gambe. Tuttavia, prima che si
facciano strada nelle sue interiora, Sabretooth approda sulla terraferma e può
finalmente tirare un sospiro di sollievo. Tentando di allontanare il dolore si
concentra sull'ambiente circostante e sente i suoni della battaglia smorzarsi: a
quanto pare la truppa d'assalto dell'AIM è stata messa in fuga. All'esterno
della fortezza non c'è traccia dell'odore di Mystica, dunque deve essere
riuscita ad intrufolarsi: ignorando l'agonia che ancora tormenta il suo corpo,
Victor Creed comincia a scalare la parete della cittadella, guidato dalla sua
forza di volontà e dalla brama di sangue.
Il passato. Gerusalemme:
Sabretooth riprende conoscenza, ritrovandosi accanto a Mystica, che ha
nuovamente adottato la guisa di Amichai Benvenisti. Dopo essersi liberato delle
corde che tenevano legate le sue mani, a Creed viene chiesto di usare le sue
capacità per rintracciare Destiny: grazie al suo potente olfatto, l'agente CIA
la individua subito e fa notare che il Catalizzatore è con lei. Mystica non
intende andarsene senza aver salvato Irene Adler, ma questo non è un problema
per Sabretooth, che non vede l'ora di mettere le mani addosso al Catalizzatore.
I due percorrono dunque il lungo ed umido condotto di ventilazione, fino ad
arrivare davanti ad una grata: aldilà di essa c'è la stanza delle torture
dell'agente HYDRA. Destiny è stata ammanettata ad una parete, mentre attorno a
lei ci sono circa una decina di cadaveri avvizziti, frutto di precedenti
"esperimenti" dello spietato criminale. A rendere più macabra la scena un
giradischi suona le note di una triste sinfonia. Sabretooth irrompe nella stanza
ed in quel momento Destiny, approfittando della momentanea distrazione del
Catalizzatore, colpisce in direzione della voce del suo torturatore. A piedi
uniti lo centra al petto, mandando l'agente HYDRA dentro una vasca d'acido:
nell'interminabile frazione di secondo prima che tutte le sue sinapsi vengano
bruciate e la sua coscienza si arrenda all'oblio, il Catalizzatore osserva il
volto di Irene Adler e nella sua mente risuonano le parole profetiche della
veggente sulla sua morte. Mystica libera Destiny ed insieme a Victor Creed esce
dalla sala: Irene le dice che la vicenda non è ancora finita, è peggio di quanto
aveva intravisto nelle sue visioni.
Presente: Mystica viene liberata
dal campo di stasi in cui era stata confinata e rimane scioccata: davanti a lei,
attorniato da Smembramento e Corrosione, c'è il Catalizzatore, ancora vivo
nonostante la sua pelle non abbia più carne. Sono state le capacità mutanti
dell'agente HYDRA che gli hanno permesso di sopravvivere: esse hanno
istintivamente rigenerato le cellule morte del suo corpo, riportandolo in vita.
Ma il prezzo della sua apparente immortalità è stato un aspetto inumano e
orrendo, un corpo devastato dalle cicatrici del suo metodo unico di
autoconservazione. Ora però deve mettersi ciò alle spalle poichè Access sta per
essere completato e, una volta che sarà operativo, la vecchia e fallimentare
guardia dell'HYDRA verrà eliminata ed il Catalizzatore succederà al Barone
Strucker come nuovo Hydra Supremo. Finalmente l'organizzazione neonazista non
sarà più divisa in diverse fazioni, ognuna in lotta con l'altra e guidata da
personalità prive di carattere. Grazie ad Access ed alla quantità di
informazioni e potere che sarà in grado di fornire, HYDRA tornerà presto alla
sua antica gloria. Se James Hedrikson non avesse fatto il doppio gioco, il
Catalizzatore non sarebbe stato costretto ad anticipare i suoi piani e
difficilmente sarebbe stato scoperto: ma una volta intuito che Hedrikson era un
agente dell'AIM, Smembramento e Corrosione si sono occupati di lui.
In questi
ultimi anni il Catalizzatore ha fatto molte ricerche su Mystica ed è rimasto
intrigato da lei, tra il genio dell'uomo ed il potenziale genetico della mutante
si potrebbe forgiare un'allenza unica. Raven tuttavia non è per nulla
interessata a questa richiesta di collaborazione. Mantenendo allora un'aria di
indifferenza il Catalizzatore usa i suoi poteri per attivare le capacità mutanti
di Mystica, causandole violenti spasmi di dolore mentre il suo corpo inizia a
mutare in modo incontrollabile. La donna lotta per non perdere i sensi mentre
Smembramento la riposiziona nel campo di stasi.
Sottomarino AIM:
Cypher non appare affatto turbata dal fallito assalto alla fortezza, poichè la
prima squadra doveva fungere solo come diversivo e carne da cannone. I danni
arrecati alle difese esterne della cittadella sono comunque stati ingenti ed ora
HYDRA crede erroneamente che il proprio nemico sia in fuga, ciò sarà la sua
rovina. Una seconda squadra d'assalto è pronta ad entrare in azione e colpirà il
prima possibile.
Fortezza HYDRA: L'arrivo di Victor Creed non passa
inosservato dal momento che il killer sociopatico dà sfogo alla sua rabbia
uccidendo chiunque si pari sulla sua strada. Improvvisamente però Sabretooth si
blocca, mentre i suoi ipersensi rilevano un odore familiare ed inaspettato, mai
dimenticato nonostante siano passati molti anni. Un odore che scatena ancora di
più la rabbia di Creed, il quale devasta i corpi dei soldati che ha ucciso: il
Catalizzatore è qui, vivo, e sarà suo. Contemporaneamente il secondo attacco
dell'AIM ha inizio e colpisce duramente e con precisione. Cypher approfitta del
caos per recarsi ai livelli superiori della fortezza, dove si trova il programma
Access.
Centro di comando: Mentre i soldati HYDRA cercano di
riorganizzare le loro difese, fa il suo ingresso Sabretooth, che prova subito a
dirigersi verso il Catalizzatore. Nel tentativo di placare la sua furia, gli
agenti dell'organizzazione cominciano a sparargli contro, ma un proiettile di
rimbalzo colpisce il campo di stasi in cui è imprigionata Mystica, che si
ritrova libera e si getta subito nella lotta. Mentre Corrosione si aggrappa ad
una gamba di Victor Creed, procurandogli gran dolore col suo acido naturale, il
Catalizzatore e Smembramento si recano nella stanza dove si trova il programma
Access ed una porta si richiude al loro passaggio. Quando dunque Creed scaglia
via Corrosione, ormai è troppo tardi, ed ogni altra uscita viene sigillata.
Subito dopo tutte le luci si spengono e sugli schermi del centro di comando
compare il volto di Cypher, la quale esorta i soldati HYDRA ad arrendersi, dal
momento che la fortezza è ora sotto il controllo dell'AIM. Poi senza
avvertimento un ologramma a grandezza naturale della donna appare al centro
della stanza, davanti a Sabretooth e Mystica. Mentre nel contempo il locale
viene inondato da un qualche gas. Cypher invita i due mutanti a non sforzarsi di
cercare una via d'uscita: ogni uscita è stata sigillata ed il sistema di
supporto vitale è stato interrotto. Il gas cianogeno che è stato fatto filtrare
attraverso i condotti di ventilazione è estremamente letale, anche per due
esseri speciali come loro, e provoca un arresto cardiaco praticamente
istantaneo. Quindi è meglio che Victor e Raven assaporino questi ultimi momenti
insieme, poichè presto saranno entrambi morti.
CAPITOLO 4:
REGOLARE I CONTI (DEAD
ENDS)
Jorge Gonzales (storia)-Ariel Olivetti (matite)-Pier Brito
(chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)
Sabretooth preme con forza la testa di Corrosione contro la
porta sigillata attraverso cui è fuggito il Catalizzatore, di modo che l'acido
di cui è permeato il suo corpo crei una fessura ed una via d'uscita. Dietro di
lui Mystica fa spuntare delle ali sulla sua schiena, di modo da allontanare per
quanto possibile il gas cianogeno che sta riempiendo l'intera stanza, mentre
contemporaneamente mette fuori gioco gli ultimi soldati HYDRA ancora in piedi.
Alla fine il disperato azzardo paga ed i due mutanti riescono a mettersi in
salvo nel corridoio adiacente ed a non inalare il letale gas, mentre Corrosione
viene ucciso.
Intanto nella sala dove si trova Access Cypher sta facendo
posizionare dai suoi uomini dei generatori di modo da poter cominciare subito ad
accedere ai dati del programma. Improvvisamente, senza che vi sia alcun rumore,
su una parete si apre un pannello segreto ed il Catalizzatore e Smembramento
entrano nella stanza. L'agente HYDRA deride la sua avversaria: pur con tutte le
migliorie tecnologiche che ha implementato nel suo corpo non riuscirà mai a
penetrare nei database del programma. Cypher lo smentisce: ha già bypassato i
codici di sicurezza e manca poco perchè acceda alle funzioni di Access. Poi
ordina ai suoi uomini di catturare il Catalizzatore ed il suo sgherro, ma la
cosa non è affatto semplice poichè lo scienziato, utilizzando la sua capacità di
controllare le reazioni chimiche, mette al tappeto gli uomini dell'AIM, che
devono affrontare anche la furia di Smembramento. Contemporaneamente, nelle
vicinanze, Sabretooth e Mystica si liberano delle guardie messe a difesa della
porta d'accesso alla sala. Nel vedere le sue truppe inesorabilmente massacrate
Cypher capisce che deve downloadare al più presto Access nei suoi banchi di
memoria.
Victor e Raven irrompono nella stanza e subito la loro attenzione si
incentra sul Catalizzatore: l'uomo, che ha già sfruttato fin troppo i suoi
poteri e si è indebolito, sa che rischia di perdere molto più di un semplice
programma e, anche se gli dispiace dover abbandonare un lavoro che lo ha tenuto
impegnato tutta la vita, fugge via insieme a Smembramento. La sua ritirata non
passa inosservata e Sabretooth prova a inseguirlo, ma viene anticipato da
Mystica che facendosi crescere due ali sulla schiena diventa più veloce di lui.
Prima che la porta sigillata si richiuda alle spalle del Catalizzatore e di
Smembramento, Raven riesce ad oltrepassarla, mentre Victor si attarda per via di
alcuni uomini dell'AIM e rimane tagliato fuori. Intanto Cypher si accorge che
sta scaricando nei suoi banchi di memoria unicamente dell'immondizia digitale e
capisce che il Catalizzatore ha fatto sì che Access non possa essere scaricato
in altri sistemi, però il programma originale è ancora operativo e può attivarlo
da questa postazione, dovrà accontentarsi.
Persa in questi pensieri, la donna
non si avvede dell'arrivo di Sabretooth, che sfoga su di lei la sua frustrazione
tagliandole gli arti cibernetici che la collegano ai computer della sala. Victor
è certo di poter avere facilmente la meglio, ma è costretto a ricredersi quando
un tentacolo metallico di Cypher si avvolge strettamente attorno al suo collo:
reagisce con un pugno al volto della donna, la quale per tutta risposta gli
perfora il petto coi suoi arti, poi lo allontana da sé con un calcio e si
ricollega ai computer. Sabretooth è troppo arrabbiato per permettere che un buco
in pancia lo fermi, così si rialza in piedi e si lancia di nuovo contro Cypher,
che però gli dice che ormai è troppo tardi. Ha già attivato Access e lo ha
utilizzato per penetrare nella rete del NORAD, il centro di controllo dei
sistemi di difesa per il nord America: tra meno di cinque minuti il programma
finirà di decifrare i codici criptati dell'installazione e trasmetterà un
segnale col quale ordinerà ad un sottomarino statunitense di stanza nel Mar
Baltico di lanciare un attacco termonucleare contro la Russia. Ne conseguiranno
un incidente internazionale ed una guerra globale, che faranno precipitare nel
caos l'economia mondiale e gli ordinamenti sociali. Un caos da cui l'AIM trarrà
incredibili profitti, emergendone più forte e potente che mai.
Ora Sabretooth
si trova di fronte ad una scelta: può continuare ad affrontare Cypher e lasciare
che Access faccia il suo dovere, oppure può lasciare andare la donna e
concentrare le sue energie nel tentativo di distruggere i computer ed
interrompere la trasmissione. Questa è un'opportunità per dimostrare che c'è
ancora una scintilla di umanità in lui e non è solo un maniaco omicida incapace
di controllarsi. Victor Creed abbranca Cypher per il collo e, per quello che
sembra un istante interminabile, considera le sue opzioni, poi la lascia andare
promettendole che un giorno tornerà a cercarla. Mentre i preziosi secondi
passano e Cypher fugge via, Sabretooth si getta a capofitto nel suo compito: non
può sapere quale computer sta per trasmettere il segnale al NORAD, dunque dovrà
distruggere tutto. Così si concentra sui cavi dei generatori, che prendono
subito fuoco: poi l'intera stanza esplode.
La deflagrazione, avvertita
ovunque, scuote le fondamenta della fortezza e ne mina la stabilità strutturale.
Mystica esce da un condotto e sale una scaletta, terminata la quale si trova di
fronte a Smembramento ed al Catalizzatore: spara un colpo di pistola, che
ferisce alla spalla lo scienziato dell'HYDRA, il quale ordina al suo fedele
lacchè di uccidere la mutante. Smembramento disarma facilmente Mystica, poi la
colpisce di striscio: lei incassa ed assume fattezze mostruose per confondere il
suo avversario. Il tutto mentre il tunnel sotto di loro e la parete montagnosa
circostante stanno tremando per via delle esplosioni, con la conseguenza che
rocce e grandi frammenti di pietra crollano su di loro come proiettili letali.
Mystica approfitta della momentanea confusione di Smembramento per colpirlo con
un pugno al volto e metterlo sotto la traiettoria di una piccola frana, che lo
investe in pieno e lo seppellisce. Queste rocce però bloccano anche il passaggio
e tagliano ogni possibilità di inseguire il Catalizzatore: Raven tuttavia ha
memorizzato la piantina della fortezza contenuta nella capsula ritrovata
sull'elivelivolo SHIELD e sa che può prendere un'altra strada.
Qualche
istante dopo, in un hangar astutamente camuffato che sovrasta la cittadella, il
Catalizzatore si prepara a fuggire grazie ad una navicella HYDRA, mentre le
montagne attorno a lui tremano per la violenza delle continue esplosioni.
Improvvisamente qualcuno da dietro richiama l'attenzione dello scienziato: lui
si volta e rimane scioccato, di fronte a lui c'è Destiny, ma lei è morta e
questo non è possibile. Eppure la veggente glielo aveva predetto: l'ultima
faccia che avrebbe visto prima di morire sarebbe stata proprio quella di Irene
Adler. Preda del panico e dell'orrore il Catalizzatore si ritrae e mette un
piede in fallo: le vibrazioni causate dalle esplosioni gli fanno perdere
l'equilibrio e lui precipita urlando nel fossato d'acqua che circonda la
fortezza, dove i piranha provvedono in pochi secondi a divorare il suo corpo.
Mystica, che ha assunto le fattezze di Destiny, osserva il tutto con
soddisfazione poi riassume il suo vero aspetto: finalmente la sua amata Irene è
stata vendicata, ora può riposare in pace. Raven ha mantenuto la promessa che le
fece qualche anno fa e si sente più sollevata.
Utilizzando una navicella
HYDRA presente nell'hangar, Mystica si reca dall'altra parte dell'isola, nel
luogo dove il suo jet è stato abbattuto. Improvvisamente Sabretooth emerge dalla
boscaglia e la centra con un pugno al volto: questo per fargliela pagare per
averlo abbandonato e non avergli permesso di occuparsi a modo suo del
Catalizzatore. Poi Victor le mostra il contenitore al cui interno c'è il collare
inibitore: di certo ora la sua alleata vorrebbe che lo indossasse per poi
tornare al quartier generale di X-Factor, ma lui è di diverso avviso e lo
dimostra rompendo il contenitore. Mystica non si fa intimorire e dice a Creed di
aver preso delle contromisure: distruggendo il contenitore Sabretooth ha anche
involontariamente liberato un gas inodore, letale persino per lui. Morirà in
poche ore a meno che non ritorni con lei al quartier generale di X-Factor, con
indosso il collare, dove gli fornirà l'antidoto. Sabretooth crede che la donna
stia bluffando e lei per tutta risposta lo esorta a metterla alla prova, se
vuole correre questo rischio. I due mutanti si guardano in cagnesco per qualche
istante, poi digrignando i denti Sabretooth mette il collare attorno al suo
collo. Mystica lo invita a guardare al lato positivo di questa vicenda: ha
appena sventato una nuova guerra mondiale, ma nessuno verrà mai a saperlo.
Perlomeno la sua reputazione di cattivo ragazzo è ancora integra.
FINE
A cura di Fabio Volino