TEAM X 2000

One-shot pubblicato nel febbraio 1999

PARADOSSO PERDUTO (PARADOX LOST)
Sean Ruffner (storia)-Kevin Lau (matite)-Sean Parsons/Marlo Alquiza/Cabin Boy (chine)-Kevin Tinsley/Sean Ruffner (colori)-Ruben Diaz (supervisione)

Deathbird racconta ad Alfiere di un sogno che ha avuto spesso di recente: si trova nella sala reale a cenare con sua sorella Lilandra e i rapporti tra loro sono buoni, non è più considerata una rinnegata, è una sensazione che la fa stare bene. Poi arriva un servo, che posa sul tavolo un vassoio coperto: solleva il coperchio e sotto c'è un biglietto con sopra scritto GITH, parola Shi'Ar che sta ad indicare i roditori. Da bambina Deathbird veniva punita e rinchiusa in una piccola cella, dove udiva i ratti divorare i loro simili: terrorizzata, usciva solo se ammetteva il suo peccato, sia che si fosse pentita o meno. Nel sogno Deathbird segue il servo lungo un corridoio che conduce alle prigioni del castello, al cui interno vi sono decine di roditori che avanzano digrignando i loro denti verso la donna. Lei ingoia le sue paure e controbatte, impedendo ai roditori di uscire dalle celle: lo fa uccidendoli a mani nude, una sensazione per lei intossicante e liberatoria. Ansiosa di riprendere la cena, Deathbird torna nella sala reale, ma qui non c'è più nessuno: Lilandra l'ha abbandonata senza nemmeno dirle addio. Tutto ciò che rimane sul tavolo è il vassoio coperto: Deathbird solleva il coperchio e sotto c'è un uccello morto. E lei ha tanta fame.
In una ignota regione dello spazio, un'astronave vaga senza meta per le stelle, in cerca di una via per tornare a casa: i suoi occupanti sono stati separati dai loro alleati, gli X-Men, durante una battaglia contro una specie che minacciava due mondi (V. X-Men Deluxe 34/36). Il loro viaggio sembra durare da una vita. Impegnati in una partita a scacchi, Alfiere e Deathbird discutono dei possibili significati del sogno. Per il poliziotto del futuro la causa è la demenza spaziale, dovuta al lungo isolamento. La donna invece è certa che siano visioni mandatele da Sharra, una dea Shi'Ar. Poco dopo Alfiere vince la partita: c'è riuscito perchè ha considerato ogni pezzo come una risorsa, mentre invece la sua compagna si è limitata ad attaccare lasciando il suo re privo di difese. Deathbird si è sempre considerata pari a Lilandra, ma è evidente che non è una leader bensì una sterminatrice con un compito da portare avanti. E si impegna in tale impresa senza riguardo per la sua gente, spinta solo dalle sue motivazioni personali. Forse l'uccello del sogno simboleggia la sua razza, forse il desiderio della donna di raccogliere una sfida va a loro danno: li ha lasciati indifesi ed il sogno rappresenta questa sua colpa. Deathbird pensa che quest'ipotesi di Alfiere sia errata, seppur intrigante, così come trova intrigante lui, un grande guerriero dotato di grande saggezza che dovrebbe essere il suo compagno.
Ad un tratto un suono penetrante interrompe la discussione: qualcuno ha captato il loro segnale di soccorso e dalle frequenze sembra essere Shi'Ar. Nessun segno vitale, dunque deve essere un qualche tipo di sonda rimasta dormiente fino a questo momento. Essa si attiva e crea un portale spaziale a forma di stella di David, probabilmente il biglietto di ritorno a casa per Alfiere e Deathbird. Contemporaneamente giunge sul posto un'astronave dei Freebooters, ansiosi di prendersi la rivincita su coloro che per riparare il loro shuttle hanno rubato loro delle parti di ricambio e sono fuggiti (V. Incredibili X-Men 108). C'è una sola via d'uscita per Alfiere e Deathbird: così la loro nave oltrepassa il portale, che si richiude al passaggio del mezzo. Una volta spuntati dall'altra parte, gli strumenti rilevano la posizione nelle vicinanze della Luna, tuttavia c'è qualcosa di strano: incrociatori da guerra Shi'Ar, che non rispondono alla richiesta di soccorso di Alfiere e bloccano l'astronave in un raggio traente, attirandola dentro uno dei colossi spaziali.
Terra, New York: Una Terra diversa da quella che conosciamo, dove la testa della Statua della Libertà giace semisommersa nelle acque che circondano Manhattan. Dove la Grande Mela è la capitale del nuovo Impero Shi'Ar, che oggi celebra sé stesso: in migliaia infatti si sono radunati per commemorare l'unione tra le nazioni della Terra ed il potente impero alieno. In pochi pensavano che ciò potesse accadere, ma la cosa è stata resa possibile grazie agli sforzi della nuova Majestrix: il suo nome è Alanna Neramani, figlia di Lilandra e sovrana dell'universo. Costei dall'alto del suo trono osserva i suoi sudditi, con al suo fianco Angelo, suo marito. Dazzler intanto ammalia gli spettatori con canzoni che inneggiano alla sua reale maestosità, mentre i suoi vassalli come l'Avvoltoio o la Coniglia Bianca le porgono doni provenienti dalle regioni sotto il suo comando. Ad un tratto viene riferito ad Alanna che il Grande Ammiraglio desidera conferire con lei: tramite una proiezione olografica costui le dice che è stato appena catturato un vascello, un vecchio shuttle Shi'Ar emerso da un portale spaziale. Questo nonostante si credesse che tutti i portali fossero stati distrutti. Alanna ordina all'Ammiraglio di trattenere i nuovi arrivati, se sono Shi'Ar vuole accoglierli personalmente. Così si scusa con suo marito Angelo perchè è costretta ad abbandonare le celebrazioni e si allontana insieme al fido Sauron.
Intanto nello spazio Alfiere e Deathbird escono dal loro mezzo, attendendo il comitato di accoglienza in un'atmosfera silenziosa e surreale. Poco dopo arriva una truppa armata, che intima ai due di rimanere immobili fino all'arrivo della regina. Il tono arrogante utilizzato scalda l'animo di Deathbird, che nonostante Alfiere tenti invano di fermarla scatta in avanti e con un calcio alla gola disarma un soldato, il quale viene poi lanciato contro un altro componente della truppa. Un altro soldato però spara e la colpisce alle spalle, facendole perdere i sensi: Alfiere tenta di soccorrerla, ma i due vengono immediatamente separati ed il poliziotto del futuro viene portato via in manette, senza alcun tentativo di ribellione da parte sua per non peggiorare ulteriormente le cose. Deathbird invece viene trasferita nel laboratorio medico, dove viene sottoposta a test meticolosi ed invasivi che confermano la sua appartenenza alla casata reale e la sua identità leggendaria.
Quando Alanna arriva e viene informata della cosa, fa immediatamente svegliare Deathbird, la quale chiede di essere subito portata al cospetto di Lilandra. Alanna le dice che ciò è impossibile: sua madre infatti insieme a molti suoi simili è morta durante un conflitto coi terrestri, preoccupati dalla possibile conquista della Terra da parte degli Shi'Ar. Alanna è ascesa al trono subito dopo per guidare la sua gente ad una nuova era di grandezza: Lilandra è stata una sciocca a fidarsi dei terrestri, soprattutto del padre della ragazza. Al termine del conflitto, gli umani sopravvissuti hanno capito il loro errore ed hanno accettato il dominio degli Shi'Ar, solo in pochi ancora si ribellano. L'anno è il 2018, il portale attraversato da Deathbird ha trasceso sia lo spazio che il tempo. Alanna capisce che per la sua ritrovata parente occorra tempo per digerire la cosa: domani la porterà a farle vedere il nuovo impero, nel frattempo alcune cameriere si occuperanno di tutte le sue necessità. Inoltre presto potrà riunirsi ad Alfiere. Una volta che Deathbird si è allontanata, Alanna chiede ai suoi scienziati che venga effettuato subito un altro test e, in caso di nuove scoperte, dovrà essere immediatamente informata.
Intanto Alfiere riprende i sensi in una fetida cella, dopo che gli è stato iniettato un qualche sedativo che gli ha fatto perdere conoscenza. Di fronte a lui c'è un'altra cella ed un altro prigioniero dall'aspetto emaciato, il quale gli dice che i trucchi di Alanna con lui non funzioneranno, sa benissimo che Alfiere è morto anni fa: Cain Marko può essere stato spezzato fisicamente, ma la sua volontà è ancora forte. Alfiere gli spiega le circostanze che lo hanno condotto qui e, nel sentire la sua storia, Marko inizia a ridere in modo incontrollabile: il portale ha funzionato, quello psicopatico aveva ragione. Chiede poi dove siano gli altri e come faranno ad uscire da qui. Alfiere gli domanda dove siano Xavier e gli X-Men, ma Marko si convince che sia una trappola e ribatte che non rivelerà mai dove si annidino i Morlock. Poco dopo arrivano delle guardie, che scortano l'eroe in un'altra ala del complesso, dove si trova Deathbird immersa in un bagno caldo rigenerativo. Alfiere si unisce a lei ed i due si raccontano ciò che è accaduto loro: per oggi non possono fare niente, il domani porterà loro le risposte.
Camera da letto reale: Angelo chiede ad Alanna il motivo della sua sparizione di oggi, ma lei gli dice che è una faccenda che non lo riguarda e lo esorta telepaticamente a dormire. Poi la donna si reca in un'altra stanza, dove ad attenderla c'è il veggente T'loh, a cui chiede se ci si possa fidare di Deathbird e come la sua presenza possa cambiare quest'epoca. T'loh prevede che Deathbird si rivelerà il fattore decisivo nella guerra contro i ribelli: ci sono Shi'Ar che seguono Alanna senza esitazioni, altri che invece sanno cosa ha fatto per ascendere al trono e questi ultimi rimpiangono Lilandra e simpatizzano con i ribelli umani. Se Deathbird aderisse alla causa di Alanna, tuttavia, lo farebbero anche i simpatizzanti ed il futuro sarebbe assicurato. Diversamente, la sorella di Lilandra distruggerà tutto ciò che la giovane regina ha acquisito. Alanna farà dunque alla sua parente un'offerta allettante, ma se rifiuterà sarà solo un'altra mente in attesa di essere conquistata.
L'indomani arriva e Alanna fa compiere a Deathbird il tour promessole, sotto un'imponente scorta. Nel vedere la loro regina, le persone si accalcano e cercano di avvicinarsi, implorandola di dar loro del cibo. Alanna e Deathbird praticamente non le notano, ma Alfiere non può fare a meno di notare come la popolazione sia emaciata e malnutrita. In breve sale la tensione ed un uomo incappucciato si avvicina così tanto da riuscire a toccare l'eroe su un braccio: il suo occhio destro luccica e sembra voler sondare l'anima di Alfiere. Subito però interviene Sauron, che allontana l'uomo in malo modo, cosa che suscita la rabbia di Alfiere. L'incappucciato si riunisce a tre suoi compagni e conferma l'identità dell'eroe, grazie alle sue capacità psicometriche Longshot è riuscito nell'impresa. Uno dei suoi alleati, tramite un comunicatore, si mette in contatto con un'altra persona, la quale ordina che Alfiere venga portato subito alla base dei Morlock. Nel frattempo il tour continua ed altri passanti si scagliano contro Alanna, rea di farli morire di fame: ma lei continuerà a far decrescere le provvigioni fino a quando non le verrà rivelato dove si trova il covo della resistenza. Una donna irata con un bambino denutrito in braccio si avvicina a lei, ma Alanna la allontana con un colpo psichico. Deathbird rimane sorpresa: queste capacità non sono state ereditate da Lilandra, che la giovane regina sia una mutante?
Improvvisamente gli incappucciati calano la maschera. Cable ordina a Longshot, Falcon e Vertigo di proteggere gli innocenti, mentre lui si occuperà di Alfiere. Vertigo però non segue la direttiva e decide di attaccare Sauron, con cui ha dei conti in sospeso da regolare. Cable si lancia in avanti, evitando i proiettili che gli vengono sparati contro, e stende un paio di guardie: presto arriveranno i rinforzi, dunque deve sbrigarsi. Così esorta Alfiere a seguirlo, gli spiegherà tutto dopo. Nel frattempo Vertigo scarica dalle sue mani una raffica contro Sauron, che però si alza in volo e la evita, poi si piazza davanti al sole perchè la donna non possa inquadrarlo e lui riesca a coglierla di sorpresa. La manovra ha buon esito: Sauron sorprende Vertigo alle spalle ed inizia a prosciugarla della sua energia mutante. Contemporaneamente Cable fa esplodere una bomba alla termite che aveva piazzato la notte precedente, una manovra tattica che separa i soldati dai rinforzi in arrivo, ma che divide anche Alfiere e Deathbird.
Falcon esorta Longshot ad andarsene, ormai l'obiettivo è stato conseguito, ma lui vuole prima aiutare Vertigo. La quale riesce a liberarsi dalla stretta di Sauron grazie ad un colpo preciso alla caviglia del criminale, che urlando di dolore vola via, ma torna subito all'attacco. Falcon però interviene e si sacrifica subendo da Sauron una letale artigliata intesa per Vertigo. Alanna intanto spiega a Deathbird che i ribelli infrangono ogni loro sforzo di pace e coesistenza e ripudiano le usanze Shi'Ar, quelle stesse leggi che i diari di guerra della sorella di Lilandra hanno ispirato: le parole di Alanna toccano l'anima di Deathbird, magnificando sentimenti di fanatico orgoglio. Nel frattempo Longshot recupera Vertigo: per Falcon non c'è più nulla da fare, ma la ribellione non deve essere minacciata. Così il mutante lancia le sue lame appuntite contro Sauron, il quale si ritrova costretto ad arretrare e para i coltelli con le sue ali. Longshot però non si avvede alle sue spalle dell'arrivo di Deathbird, che conficca le sue unghie artigliate nella pelle del mutante e gli inietta neurotossine che paralizzano i suoi muscoli e gli fanno perdere i sensi. Con le ultime forze Longshot esorta Vertigo a fuggire: formando uno scudo luminoso attorno a lei, la donna abbandona la scena. Alanna si complimenta con Deathbird per la cattura di Longshot.
Nel frattempo Cable guida le truppe della resistenza nei tunnel sotterranei che fungono da base. Alfiere ha deciso di fidarsi dell'eroe: come lui è un uomo intrappolato in un paradosso temporale. Il primo ad accoglierli è Wolverine, il quale ha una benda sull'occhio sinistro. Costui se la prende con la sua protetta Jubilation Lee, alias Vertigo: per via del suo risentimento nei confronti di Sauron ha compromesso la missione ed ora due del gruppo sono perduti. Poi Logan si rivolge ad Alfiere: hanno bisogno del suo aiuto, soprattutto adesso che Deathbird è passata alla causa di Alanna. Il poliziotto del futuro afferma che ciò è improbabile: si rischierebbe un paradosso temporale e di ciò la sua alleata è consapevole. Interviene in quel momento un'altra persona, la quale dice che Deathbird non intende abbandonare il suo popolo, brama di guidare gli Shi'Ar e le vuote promesse di Alanna l'hanno convinta a prendere quella scelta. A pronunciare queste parole è stato il Dottor Destino. Un alleato scomodo per la resistenza, ma tempi difficili richiedono soluzioni estreme. Alfiere chiede dove sia Xavier, Cable risponde che è morto insieme al resto degli eroi della Terra, un evento accaduto in maniera così rapida da quasi non accorgersene.
C'era una guerra planetaria sui mondi Shi'Ar e le forze di Lilandra erano sull'orlo della sconfitta: la Majestrix dunque fuggì verso la Terra in cerca di simpatizzanti che l'aiutassero a riottenere il suo trono. Vennero perciò tenuti dei negoziati nell'Istituto Xavier tra gli umani e gli Shi'Ar: con molti dei più potenti eroi della Terra sotto un solo tetto, i traditori Shi'Ar colsero un'opportunità per liberarsi di coloro che si frapponevano fra loro ed il dominio interstellare. Delle astronavi dunque ridussero l'Istituto in polvere, uccidendo coloro che erano all'interno: senza un fronte unito degli eroi terrestri, l'invasione globale non ebbe rivali. Si sparse la voce che era stata Alanna la mente dietro il tradimento, ispirata dai diari di guerra di Deathbird. La nuova regina odiava sua madre e usò tattiche prese a prestito dai piani della sua sorella ribelle per usurparla. E così agendo commise anche un patricidio, poichè suo padre era Charles Xavier.
Gli eroi sopravvissuti si allearono per preservare la razza umana e mutante sotto il nome di Team X. Nel tentativo di trovare un mezzo per bloccare la forza d'invasione, gli eroi rimanenti posero dei portali transdimensionali fuori dalla zona di pattuglia Shi'Ar, nella speranza di attirare alleati dagli angoli più remoti della galassia. Destino, Bestia e Hank Pym cercarono solitudine in Latveria, dove progettarono delle sonde atte a mandare una richiesta d'aiuto lungo il tempo e lo spazio: ma non riuscirono a settare correttamente le coordinate prima che Sauron guidasse le truppe di Alanna in un assalto che uccise Pym e McCoy, mutilò Wolverine di un occhio e causò la cattura del Fenomeno. Von Doom fuggì poco dopo aver lanciato le sonde e fino a questo giorno credeva che fossero andate tutte distrutte. Destino chiede dunque ad Alfiere se darà il suo contributo alla resistenza: lui annuisce. Poi Von Doom spiega che tra poco si terrà una cerimonia per celebrare Deathbird: un team d'assalto si introfulerà nel palazzo reale grazie ad un inaspettato aiuto interno e saboterà la rete difensiva.
Poco dopo l'Avvoltoio, mentre si sta divertendo con un paio di giovani donne, viene colto di sorpresa da Alfiere e Cable. Ficcandogli una pistola in bocca, Nathan Summers intima al criminale di farli infiltrare nella cerimonia. Qualche istante dopo dunque un camion che porta dei rifornimenti per la festa si avvicina ai cancelli del palazzo reale: ne esce l'Avvoltoio che, corrompendo le guardie, fa sì che il carico ed il mezzo non vengano ispezionati. Cable ed Alfiere, abilmente celati dentro il camion, entrano perciò a palazzo. Poco dopo il fedele vassallo è al cospetto della sua regina e, scusandosi per il ritardo, le porge un mazzo di fiori: ma con le sue capacità psichiche Alanna avverte la tensione dell'Avvoltoio ed intuisce il suo tradimento. Così chiede a Deathbird quale sia la pena più appropriata per questo reato. La sorella di Lilandra è categorica: morte. L'Avvoltoio si inginocchia e chiede pietà. Per nulla impietosita Alanna lo fa portare via da Sauron e raddoppia la sicurezza per scovare coloro che si sono infiltrati nel palazzo.
Nel frattempo nell'ala della sicurezza Cable e Alfiere, a cui si è aggiunta Vertigo, si sono sbarazzati delle guardie e cercano di utilizzare i loro pass per aprire una porta sigillata, ma invano. Cable vorrebbe annullare la missione, ma Jubilation è di diverso avviso: Logan e i Morlock stanno aspettando che lo scudo perimetrale venga abbattuto ed in un modo o nell'altro quella porta deve essere aperta, anche se dovesse farlo da sola. Così Vertigo esorta i suoi due alleati a farsi da parte ed attiva i suoi poteri.
Contemporaneamente nella sala da ballo, dove si sono radunate le personalità più eminenti dell'Impero, Alanna annuncia il ritorno della loro più nobile discendente: in segno di gratitudine le ha ridato i titoli nobiliari sottratti ed ora è nuovamente un membro onorato di casa Neramani. Dunque la sovrana esorta Deathbird a pronunciare il suo vero nome per veder ripristinato il suo onore, poi potrà porsi accanto ai leali seguaci della sovrana. La sorella di Lilandra esita un istante, poi dice ad Alanna che se ha davvero studiato i suoi diari allora dovrebbe sapere che non farà mai una cosa del genere, il suo vero nome per lei non significa più nulla: lei è Deathbird, primogenita della casata Neramani, e se nemmeno Lilandra è riuscita a guadagnarsi il suo supporto di certo non ci riuscirà sua figlia. Perciò rigetta l'offerta di Alanna. Sgomento ed incredulità colgono i presenti. Alanna dice a Deathbird che è stata una sciocca: è sempre stata una reietta dell'Impero Shi'Ar, ma diversamente da sua madre non le permetterà di continuare a vivere. Deathbird è pronta a raccogliere la sfida.
Intanto grazie alle sue capacità Vertigo è riuscita ad abbattere la porta, anche se così facendo ha attivato un allarme di sicurezza: restano dunque solo pochi minuti per disabilitare il nucleo energetico dello scudo perimetrale. Ora spetta ad Alfiere piazzare la carica esplosiva. In quel momento giungono sul posto Sauron e le prime guardie. Cable spara contro di loro per coprire Alfiere. Contemporaneamente nella sala reale la sfida ha inizio: mentore contro protetta in una letale battaglia per l'onore ed il controllo di un impero. Deathbird è una guerriera nata, il suo comportamento selvaggio in combattimento è materia da leggenda. Ma Alanna ha studiato le sue tecniche, apprendendo ogni sua azione, inoltre è guidata dalle sue abilità psioniche che le consentono di anticipare ogni mossa della sua avversaria. Perciò, quando Deathbird scatta in avanti, la sovrana la evita e replica con un pugno al volto. La sorella di Lilandra tuttavia si riprende rapidamente e, sorprendendo Alanna, la ferisce coi suoi artigli ad una spalla. Ciò causa l'ira della ragazza, che con un rapido attacco ferisce a sua volta Deathbird ad una guancia.
Nel frattempo all'esterno Sauron precipita in picchiata verso Cable, ma costui si abbassa e lo evita. Karl Lycos continua il suo volo ed arriva nel luogo dove Alfiere sta piazzando l'ordigno esplosivo. Vertigo avverte l'eroe del pericolo, ma così facendo si mette avventatamente sulla linea di fuoco delle truppe Shi'Ar ed è una distrazione che le costa cara poichè rimane gravemente ferita dai loro spari. Sauron coglie dunque di sorpresa Alfiere e col suo becco rinforzato in metallo distrugge il detonatore, poi blocca l'eroe in una presa salda e lo inchioda al pavimento: non potendo raggiungere la sua arma con l'unica mano libera, Alfiere ripiega su un paletto di legno appuntito che conficca nell'occhio sinistro di Sauron. Mentre il criminale grida di dolore e si ritrae, il poliziotto del futuro riprende la sua arma: col detonatore andato è rimasta una sola opzione, distruggere di persona il generatore. Alfiere inizia a sparare ed il superconduttore si deforma e si infrange: miliardi di volt di energia termoelettrica fluiscono nel nucleo energetico.
Alfiere inizia ad assorbire nel suo corpo la prima ondata di energia, incurante del pericolo alla sua persona. Sauron nota la scena e per impedire la distruzione afferra l'eroe alla testa. Agendo da conduttore, Alfiere trasferisce la bio-energia assorbita al suo avversario: essa scorre attraverso il corpo di Sauron, riempiendo di potere i suoi muscoli. Le guardie Shi'Ar, capendo che il nucleo sta per esplodere, battono in ritirata mentre Alfiere ordina a Cable di sigillare le porte: richiamando le sue capacità psioniche, Nathan Summers proietta attorno al nucleo energetico un campo telecinetico, condannando così il suo alleato al sacrificio supremo. Sauron intanto continua ad assorbire l'energia filtrata: tra lui ed Alfiere ci si scambia potenza sufficiente ad illuminare tutta Manhattan. Il viscido uomo-uccello consuma più di quanto possa sopportare, tuttavia vuole ancora più potere. Ed Alfiere glielo fornisce, fino a quando vi è una violenta esplosione. Una volta che il fragore della deflagrazione si è placato, un solo uomo riemerge integro dalle macerie: è Alfiere.
Nella sala reale intanto la battaglia continua ed Angelo approfitta della confusione per portare in salvo un debilitato Longshot: l'eroe alato è stato servo di Alanna anche troppo a lungo e comunque non ha mai tradito la resistenza. Contemporaneamente Deathbird continua a trovarsi in difficoltà contro Alanna, che sfrutta ogni sua minima distrazione. Tuttavia l'esilio nello spazio insieme ad Alfiere ha insegnato alla sorella di Lilandra molte cose, soprattutto che ogni azione ha una conseguenza, non importa quanto indiretta. Così scatta rapidamente in avanti e colpisce Alanna con un calcio preciso dietro al collo, contro un vitale punto di pressione, causandole una temporanea paralisi. Mentre la sovrana crolla al suolo, Deathbird si appresta a sferrarle il colpo di grazia, poi però desiste. In quel momento arriva Alfiere: a lui dice che era pronta ad uccidere la sua futura nipote, ma poi ha capito che la sua morte non avrebbe risolto nulla, avrebbe solo dato un'altra ragione per macchiare di viltà la reputazione del suo popolo. Meglio che Alanna viva con la consapevolezza che è a lei inferiore e che l'ha gratificata di un suo raro atto di pietà. Alfiere ribatte che la compassione non è un segno di debolezza, anzi, è l'opposto, è simbolo di onore: è orgoglioso di lei. Così la bacia.
Qualche tempo dopo, in seguito alla firma di un tenue trattato di pace tra i terrestri e gli Shi'Ar, Deathbird ed Alfiere si apprestano a continuare il loro viaggio verso casa. Angelo sarà il membro di contatto tra le due specie fino alla formazione di un nuovo governo. Alfiere dice addio ai Morlock, mentre le guardie Shi'Ar fanno il saluto militare a Deathbird chiamandola Majestrix. Lei ricambia salutandoli a sua volta. Poco dopo l'astronave dei due oltrepassa nuovamente il portale dimensionale, che si richiude subito dopo il loro passaggio venendo poi fatto immediatamente detonare. I componenti della resistenza meditano su quanto accaduto: per Vertigo l'esperienza nel futuro di Alfiere e Deathbird potrebbe aver cambiato il passato ed impedito nel loro tempo la guerra tra terrestri e Shi'Ar. Tuttavia adesso occorre concentrarsi sul presente. Cable dice a Destino che il peggio è passato e che il suo aiuto si è rivelato insostituibile, magari quest'alleanza può continuare anche in futuro. Victor Von Doom declina l'offerta: il suo ruolo in questa partita è terminato, ha un nuovo destino da forgiare e forse il domani li vedrà di nuovo dalla stessa parte. Ora però deve andarsene, c'è un pianeta che ha bisogno di un sovrano.

FINE

A cura di Fabio Volino