SOLO AVENGERS 6/10 + AVENGERS UNPLUGGED 3

SOLO AVENGERS 6 (05/1988):


ALGERIA, TERRA DI ARCIERI (ALGERIA IS FOR ARCHERS)
Tom DeFalco (storia)-Mark Bright (matite)-Josef Rubinstein (chine)-Janet Jackson (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Alcune frecce fumogene colgono di sorpresa tre persone poste a sorveglianza di un vicolo, facendo perdere loro i sensi. A lanciarle ovviamente è stato Occhio di Falco, il quale però non si accorge di altre due guardie armate appostate su un balcone lì vicino. Ma ad intervenire in soccorso dell'eroe, mettendo rapidamente ko i due, ci pensa Le Peregrine, Campione di Francia (già apparso su For Fans Only 5), il quale poi afferra Falco e, grazie al suo costume fornito di ali che gli consentono di volare, entra in una stanza situata all'ultimo piano dell'edificio sorvegliato. Qui vi sono altri tre criminali, che tuttavia Occhio di Falco mette fuori gioco con estrema facilità. Poi i due eroi trovano un passaggio nascosto dietro una libreria: aldilà di esso vi è una scala che conduce in basso, nell'oscurità. Ed il Vendicatore ripensa a come si sia cacciato in questa situazione.
Pochi giorni fa: Clint aveva consegnato Trick Shot alle autorità francesi, ma non poteva andarsene dalla Francia prima che venisse portata a termine una inchiesta ufficiale sulla vicenda. Aveva allora chiesto a Silver Sable se potesse aiutarlo ad evitare le noiose pratiche burocratiche: la donna aveva risposto che forse poteva, ma in cambio doveva farle un favore. Gli aveva fatto dunque leggere un dettagliato dossier su Albert Malik, il secondo Teschio Rosso attivo in Algeria sin dagli anni '50 (nonché il responsabile dell'attentato in cui sono stati uccisi i genitori di Peter Parker, V. Uomo Ragno Classic 19). Costui si era recentemente appropriato di un sofisticato congegno capace di far detonare testate nucleari a distanza ed il suo costruttore aveva assoldato la Silver Sable International per recuperarlo. Sable aveva perciò mandato sul posto uno dei suoi migliori agenti operativi, ma alcuni giorni dopo non era più riuscita a contattarlo. Così stava per mandare in Algeria un altro operativo: se Occhio di Falco l'avesse aiutato in questa missione di recupero, sarebbe potuto tornare subito a casa. L'eroe aveva accettato.
Ora: Al termine delle scale, Clint Barton e Le Peregrine si ritrovano davanti ad una porta, che aprono senza difficoltà. Aldilà di essa vi è un'ampia stanza. al centro della quale vi è il Teschio Rosso che contempla un insolito ed ampio contenitore al cui interno vi è una strana materia color giallo oro. Malik è estasiato per via della situazione che si è venuta a creare: ora che è venuto in possesso di un congegno capace di attivare le testate nucleari quando e dove lui voglia, le possibilità di ricatto internazionale divengono praticamente infinite. In quel momento un suo lacchè nota la presenza dei due eroi e dà l'allarme: Falco e Le Peregrine attaccano immediatamente i presenti, avendo con loro facile gioco, mentre il Teschio Rosso trova riparo dietro lo strano contenitore, contro il quale viene però scagliato pochi secondi dopo uno dei criminali, infrangendolo con enorme terrore del Teschio Rosso. La materia giallo oro fuoriesce, riversandosi sul terreno, riunendosi in un tutto unico ed assumendo poco dopo un celebre aspetto: quello dell'Uomo Sabbia! Era lui, dunque, l'agente operativo scomparso di Silver Sable. Anche se pare aver abbandonato i suoi metodi criminali (V. Uomo Ragno 76), Clint Barton sente di non potersi fidare totalmente di lui. Albert Malik prova a colpirlo con un raggio energetico emesso da un congegno posto sul suo petto, ma Baker lo evita, estendendo poi le sue mani sabbiose contro i lacchè del successore di Johann Schmidt. Alla battaglia si uniscono prontamente anche Occhio di Falco e Le Peregrine. Il Teschio Rosso capisce di avere ormai perso, tuttavia prima di andarsene attiva una bomba a tempo per poter uccidere i tre eroi: balza poi a bordo di una slitta volante, ma prima che possa fuggire Falco lancia una freccia esplosiva contro il motore del mezzo. L'urto conseguente fa attivare il seggiolino di espulsione su cui è seduto Malik, il quale viene prontamente afferrato da Le Peregrine: il criminale però non si dispera, anche se la sua carriera come terrorista internazionale è giunta al termine, sarà l'ultimo a ridere grazie alla bomba a tempo. L'Uomo Sabbia, però, vanifica il suo entusiasmo colpendo il congegno con una raffica sabbiosa che manda in corto i circuiti esplosivi, poi toglie la maschera al criminale, rivelando sotto di essa il volto di un uomo anziano.
Alcuni minuti più tardi Malik ed i suoi uomini vengono portati via dalle autorità locali. Ma Occhio di Falco ha la mente altrove: non vede l'ora di ritornare a casa.

VITE INFRANTE (SCATTERED LIVES)
Dan Mishkin (storia)-Tom Grindberg (matite)-Josef Rubinstein (chine)-Steve Buccellato (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Falcon, librato in volo sulla Quinta Avenue dove sorgeva un tempo il Palazzo dei Vendicatori, rimane sgomento nel vedere che la base degli Eroi più potenti della Terra non è più presente, un enorme buco ora al suo posto (V. Capitan America & I Vendicatori 68). Poi nota un cartello, che annuncia la futura costruzione di un giardino botanico intitolato a Maria Stark, ed allora capisce: la base deve essere stata trasferita da qualche altra parte. Tuttavia lui non è stato informato di ciò, ma di questo non se ne stupisce più di tanto: ha fatto parte dei Vendicatori solo per breve tempo, non è mai stato in effetti uno di loro. La sua vera casa è in realtà il quartiere di Harlem, dove si reca pochi minuti dopo insieme al fidato Redwing.
Qui, nei pressi di una chiesa, è in corso una violenta rivolta da parte di alcuni afroamericani nei confronti di un imprenditore immobiliare bianco che ha ottenuto dal comune il permesso di abbattere l'edificio sacro alle sue spalle. La gente non vuole stare a sentire le sue ragioni ed un manifestante sta per tirargli contro un mattone, ma Falcon lo blocca: così non si otterrà niente. Di fronte alle proteste dell'uomo, Sam ribatte che lui è il primo a non volere che la chiesa venga abbattuta, dal momento che era lì che suo padre, il reverendo Wilson, faceva le sue messe e sermoni. Ed uno dei suoi discorsi ritorna in mente a Sam: diceva che al mondo la gente che ha potere è come la roccia, mentre la gente che protesta sono come le gocce di pioggia. Ma col tempo quelle gocce scaveranno la roccia e ristabiliranno la giustizia. È questo il loro vero potere.
Tutti i manifestanti allora acclamano l'eroe. Soprattutto un giovane, che lo chiama con l'appellativo di Reverendo: la gente intorno a lui ride, poichè ha la nomea di essere un tizio un po'fuori di testa che crede di comunicare con gli alieni. Si chiama Scatterbrain ed è il referente di Victor Meachum, un potente boss locale: costui si pone davanti all'imprenditore, intimandogli di andarsene subito dal quartiere, altrimenti non si riterrà responsabile delle azioni degli altri, di coloro che parlano dentro la sua testa. Un poliziotto sta per trascinarlo via, ma Scatterbrain dice che non è colpa sua, bensì loro: l'agente si blocca sul posto come stordito, poi punta un dito contro l'imprenditore, ordinandogli di sgombrare in quanto questa è un'area governativa top secret. Scatterbrain rinnova il suo avvertimento: accadono cose strane in questo quartiere e se non stai attento rischi grosso. Improvvisamente delle strane aure avvolgono due ignari passanti, che si trasformano come per magia in orrendi mostri, i quali afferrano l'imprenditore in una presa capace di spezzargli le ossa. Falcon e Redwing si lanciano prontamente contro di loro: il falco ammaestrato li distrae quel tanto che basta per permettere a Sam Wilson di colpirli sulla testa, facendo tornare le due persone al loro consueto aspetto.
Falcon è irato con Scatterbrain: cosa pensa di fare? Il ragazzo schizofrenico capace di dare vita alle follie che perseguitano la sua mente risponde che non è colpa sua, sono le voci: gli dicono cosa deve fare e non può contrastarle. E proprio ora gli stanno dicendo che l'eroe deve morire. Di nuovo la strana aura apparsa poco fa avvolge due automobili, che improvvisamente si tramutano in dischi volanti: non sono illusioni, sono terribilmente reali e letali, come i raggi energetici che tentano di colpire Falcon. L'eroe si allontana dalla zona, immediatamente tallonato dai dischi volanti che non perdono la sua scia nemmeno tra gli stretti passaggi del quartiere. Ad un tratto, però, gli UFO si ritramutano in semplici auto, atterrando violentemente al suolo senza fortunatamente ferire nessuno. Sam allora torna da Scatterbrain, che nel frattempo ha tramutato altre persone in mostri, i quali afferrano saldamente l'eroe per le gambe. Falcon, però, non demorde: con un discorso distrae l'attenzione del ragazzo, che così non nota dall'alto l'arrivo di Redwing, il quale lo colpisce al petto con i suoi artigli, facendogli perdere quella concentrazione necessaria per mantenere le persone in uno stato mostruoso. Sam, infine, con un pugno lo mette ko.
Alcuni minuti dopo, Scatterbrain viene portato via dalla polizia, mentre l'imprenditore immobiliare ringrazia Falcon per avergli salvato la vita. Tuttavia questo non cambierà i piani che ha in mente per la chiesa. In quel momento giunge sul posto un irato Victor Meachum, il boss della zona: la chiesa è ancora di sua proprietà, probabilmente la transazione che voleva effettuare con l'imprenditore non ci sarà più. Ma Falcon non casca nel suo tranello: agisce in questo modo solo per far dimenticare alla gente che Scatterbrain lavorava per lui, che l'ha plagiato ed incoraggiato ad usare il suo potere sempre più, finchè esso non è impazzito. Ridonando la chiesa agli abitanti del quartiere crede di diventare un eroe della gente, ma si sbaglia: può rubare loro il denaro, ma non le loro anime. Falcon costruirà una nuova chiesa, più bella della precedente, da far impallidire anche la feccia cui appartiene Victor Meachum. Il boss lo avverte: sta camminando su una linea molto sottile. Ma è quella che Sam Wilson, assistente sociale, attraversa ogni giorno della sua vita.

BONUS: CAPTAIN AMERICA ANNUAL 11 (1992)
VOLO DI PROVA (TEST FLIGHT)
Mark Gruenwald/James Brock (storia)-James Brock (matite)-Charles Barnett (chine)-Christie Scheele (colori)-Ralph Macchio (supervisione)

Harlem, 147ma strada, ufficio dei servizi sociali: Un giovane afroamericano punta una pistola contro le persone presenti, intimando loro in maniera decisa di portarlo subito da Falcon. In quel momento il diretto interessato entra nell'ufficio in abiti civili e, con un agile balzo, disarma il giovane, sbattendolo poi contro un muro. È solo allora che una donna riconosce il ragazzo: è Tyrone McQuaid, il figlio di Sally Mae. Sam Wilson allora lo trascina di peso nel suo ufficio e, dopo avergli espresso le sue condoglianze per la morte di sua madre, gli domanda come mai tutto ad un tratto sia impazzito, lo ricordava come un bravo ragazzo. Tyrone gli racconta che si è cacciato in guai seri e che solo Falcon può aiutarlo a risolverli: circa un anno fa, dopo la morte di sua madre, un suo amico lo convinse ad entrare in una scuola speciale, quella criminale guidata da Taskmaster. Dopo un po', il ragazzo capì che una vita di illegalità non faceva per lui e fuggì, ma Taskmaster non prende mai bene defezioni del genere ed ora è sulle sue tracce. Sam conosce bene il criminale e sa che Ty rischia grosso, dunque si offre di aiutarlo.
Mentre Sam porta il giovane a casa di sua sorella Sarah, dove potrà stare al sicuro, Dwayne, un ragazzo del quartiere, informa l'eroe di aver visto in giro persone non residenti ad Harlem e vestiti con insoliti abiti. Una volta giunti all'appartamento, l'assistente sociale chiama un suo amico, Desmond Burrell, chiedendogli di fornirgli al più presto il suo nuovo costume con le migliorie apportate. Seppur non ancora testate, deve usufruirne subito per aiutare un suo amico.
E così, mezz'ora prima del tramonto, Falcon si libra in volo insieme a Redwing, girando intorno a Harlem in cerca dei tizi di cui gli ha parlato Dwayne. Dopo alcuni minuti li nota su un tetto, armi in mano, e si lancia verso di loro ad una velocità impressionante. I lacchè di Taskmaster, due uomini e una donna, non notano l'arrivo dell'eroe fino a quando non vengono colpiti alle spalle. Solo la donna rimane in piedi e tenta vanamente di colpire con la sua arma Falcon, il quale fa fuoriuscire dal suo costume un cavo che la avvolge e la immobilizza. In quel momento altri quattro studenti di Taskmaster fanno il loro ingresso sul tetto e sparano contro Sam Wilson, il quale prima si nasconde prontamente dietro dei camini, poi si posiziona sopra i criminali e precipita a peso morto contro di loro, mettendone un paio fuori gioco e disarmando i rimanenti grazie all'apporto di Redwing. Sicuro di aver vinto, Falcon non nota la presenza di un'altra persona dietro di lui che gli sta puntando contro una pistola: il suo falco ammaestrato però se ne accorge e, grazie al collegamento telepatico che i due condividono, l'eroe viene informato del pericolo e col suo cavo disarma il criminale, il quale esce dall'ombra. È Taskmaster, il quale afferra una spada che porta appesa ad una gamba e si lancia contro Sam: l'eroe evita un primo fendente, poi, dopo essere riuscito a disarmare il criminale, tenta di colpirlo, ma grazie al suo scudo il suo avversario riesce a parare tutti gli attacchi. La battaglia viene interrotta dal suono delle sirene, che annunciano il prossimo arrivo della polizia, nel momento esatto in cui anche Tyrone sale sul tetto, puntando una pistola contro Taskmaster, che non dimostra alcuna paura. Tyrone spara, ma il criminale para la raffica energetica col suo scudo, che usa subito dopo per colpire Ty, facendolo precipitare dal tetto. Falcon non perde tempo e si lancia al suo salvataggio, riuscendo ad afferrarlo a pochi metri dal suolo, mentre Taskmaster approfitta della situazione per fuggire.
Quando Tyrone apprende della sparizione del criminale, si scaglia contro Falcon: non è cambiato niente col suo intervento, anzi, forse è nei guai più di prima. Ma Sam Wilson è dell'avviso contrario: con la polizia alle calcagna e numerosi suoi allievi catturati, pronti a fornire preziose informazioni sulla sua organizzazione, Taskmaster avrà ben altro a cui pensare in futuro. In ogni caso Ty potrà sempre contare sull'aiuto di Falcon: il ragazzo volta allora le spalle all'eroe e si allontana.

SOLO AVENGERS 7 (06/1988):


TERRORISMO (HIJACKED!)
Tom DeFalco (storia)-Mark Bright (matite)-Josè Marzan Jr. (chine)-Janet Jackson (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Aeroporto internazionale Orly: Una giornata tranquilla cambia all'improvviso quando alcune persone con abiti verdi estraggono dalle loro giacche delle pistole e delle mitragliatrici, intimando a tutti i presenti di rimanere fermi: questo terminale ora appartiene al Fronte di Liberazione Bartoviano e tutti loro sono prigionieri politici. Tra la folla tre volti noti in abiti borghesi: l'Uomo Sabbia, Silver Sable ed Occhio di Falco, il cui ritorno a casa a quanto pare dovrà aspettare. Baker chiede a Sable cosa debbano fare e la donna risponde che non sono affatto obbligati ad intervenire: sono mercenari, si gettano nell'azione solo se vengono pagati. Clint Barton quasi non crede alle proprie orecchie. Eric, il leader dei terroristi, ad un tratto afferra una donna e le punta una pistola alla tempia, proprio mentre arrivano le guardie di sicurezza dell'aeroporto: una sola mossa falsa e la sventurata sarà la prima a morire. Le guardie si ritrovano costrette ad appoggiare a terra le loro armi, poi Eric ordina a tutti di sdraiarsi pancia a terra. Ordine che viene prontamente eseguito. Poi il capo dei terroristi annuncia il suo proclama: verrà ucciso un ostaggio ogni mezz'ora finchè il governo francese non libererà dei patrioti bartoviani arrestati la scorsa settimana.
Occhio di Falco riferisce a Silver Sable che solitamente conserva un dollaro per le emergenze: è interessata? Il volto della donna pare animarsi. Intanto, Eric, la donna ostaggio ed alcuni suoi compagni si allontanano dalla zona per assicurarsi che l'intero terminal sia sicuro. Una volta usciti, Clint e gli altri passano all'azione: l'Uomo Sabbia sorprende da dietro alcuni terroristi, mentre Falco e Sable, grazie alla loro conoscenza delle arti marziali, si occupano dei rimanenti. E così, in poco meno di un minuto, la battaglia è terminata. Mentre le guardie prendono in consegna i criminali, Occhio di Falco si dirige subito al deposito bagagli, deve riprendersi il suo arco e le sue frecce per poter sconfiggere Eric ed i suoi fedeli alleati.: la ricerca non si presenta facile, in quanto come intuibile vi sono molte valige che aspettavano di essere trasferite sugli aerei, tuttavia dopo alcuni frenetici minuti Clint ritrova il suo armamentario ed il suo costume, che indossa prontamente. Intanto Silver Sable e l'Uomo Sabbia non sono rimasti con le mani in mano e, passo dopo passo, si stanno avvicinando anche loro al luogo dove si trova Eric, mettendo fuori gioco ogni terrorista che incontrano lungo la via. Bisogna fare presto perchè Silver ha un appuntamento con l'ambasciatore inglese per il the del pomeriggio e non vuole tardare!
Poco lontano da lì, in un'altra zona dell'aeroporto, un altro paio di terroristi tiene in ostaggio circa una decina di persone. Ad un tratto, dal tunnel dove escono le valigie, si proietta come un fulmine Occhio di Falco, il quale con un paio di frecce mette fuori gioco i criminali. Contemporaneamente Eric, che non riesce più a mettersi in contatto coi suoi uomini tramite contatto radio, capisce che qualcosa è andato storto. Ma prima che possa pensare ad una contromossa, tre suoi compagni vengono stretti in una morsa sabbiosa. Eric, la donna presa prima in ostaggio ancora tenuta ben stretta, e gli ultimi  tre terroristi rimasti ancora in piedi escono allora dal terminal, dirigendosi verso le piste di decollo e atterraggio degli aerei. Ma lì ad attenderli vi è Occhio di Falco. Eric ordina di ucciderlo, ma prima che i suoi fedeli possano afferrare le loro pistole vengono centrati in pieno petto dalle frecce di Clint e messi ko. Il leader dei terroristi gioca dunque l'ultima carta: punta la sua pistola alla tempia della donna ed intima all'arciere di lasciarlo andare, altrimenti la ucciderà. In quel momento dietro di lui compaiono Silver Sable e l'Uomo Sabbia. La symkariana lo invita a sparare all'ostaggio: a lei non importa della vita di quella donna, solo della ricompensa che il governo francese le darà per la cattura di un pericoloso terrorista. Eric rimane stupito da queste parole ed allenta la presa sulla donna, la quale ne approfitta e gli pesta con forza un piede, divincolandosi dalla sua stretta: il criminale si ritrova senza copertura e viene perciò messo facilmente fuori gioco da Occhio di Falco e dall'Uomo Sabbia. Pochi minuti dopo giungono sul posto le autorità locali, per portare via i criminali. Clint si avvicina intanto a Sable: non diceva sul serio quando invitava Eric a sparare alla donna in ostaggio, vero? La mercenaria non gli risponde e si allontana.
Poco dopo, l'eroe è finalmente a bordo dell'aereo che lo riporterà a casa e tra le braccia di sua moglie: ad un tratto si accorge che qualcuno ha infilato una busta nella sua giacca. È da parte di Silver Sable: una fattura di un dollaro per i servizi resi. Clint prorompe in una fragorosa risata.

IL DONO (THE TOKEN)
Bob Layton/Jackson Guice (storia)-Jackson Guice (matite)-Bob Layton (chine)-Paul Becton (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

È un piovoso martedì sera e Natasha Romanov sta eseguendo alcuni esercizi di ginnastica nel suo appartamento quando sente alla televisione una notizia: il governo russo ha concesso ad una delle sue più eminenti personalità il visto per recarsi negli Stati Uniti, per potersi sottoporre ad un delicato intervento di chirurgia agli occhi. Si tratta della celebre istruttrice di danza Oksana Bolishinko, la quale sarà tenuta in custodia protettiva all'ambasciata sovietica per evitare contatti con la stampa e coi suoi numerosi ammiratori.
Natasha interrompe subito i suoi esercizi: Oksana, la sua ex insegnante di danza, è qui negli Stati Uniti. Non la vede da molto tempo, ben undici anni, durante i quali la vita della Vedova Nera ha preso una piega davvero particolare: voleva essere la prima ballerina del Bolshoi e per questo si sottoponeva ogni giorno alle intense lezioni di Oksana. Alla fine risultò la prima del corso e l'istruttrice, in segno di apprezzamento, le donò un piccolo medaglione che la spia russa conserva ancora con affetto. Tre anni dopo, però, Natasha venne reclutata dal KGB ed allenata per divenire la migliore agente operativa sotto copertura. Tutti quegli anni che Oksana le aveva dedicato gettati al vento: l'ha tradita, come ha tradito il suo paese natale rifugiandosi negli Stati Uniti. Forse, come suggerisce il suo alias, il tradimento è nella sua natura. Ma ora ha un'opportunità di fare ammenda di un suo errore passato. Indossa così il suo costume e si prepara ad uscire dal suo appartamento, ma prima si imbatte in Ivan Petrovic, l'uomo che le è stato vicino sin da quando rimase orfana. L'uomo invita Natasha a non andare da Oksana: il KGB ha emesso una condanna a morte nei suoi confronti, rischia di essere catturata mettendo piede in territorio sovietico. La Vedova Nera, tuttavia, non segue il suo consiglio e si getta a capofitto nella notte piovosa.
Alcune ore dopo sta ancora diluviando, mentre Natasha sta attendendo pazientemente un'opportunità per entrare nell'edificio dove è stata ospitata la sua ex insegnante. Ad un tratto un'automobile esce da un garage e, velocissima, la Vedova Nera vi entra dentro prima che la saracinesca si richiuda. Scruta poi l'intera stanza in cerca delle onnipresenti telecamere di sorveglianza e, una volta che le ha trovate, le distrugge col suo morso di vedova. La cosa viene ovviamente notata nella sala video e, quando due tecnici si recano sul posto per verificare il guasto, Natasha li sorprende e li mette al tappeto. Si precipita poi verso la sala video, per scoprire dove si trovi Oksana: ma prima di arrivarci una guardia la sorprende e, puntandole una pistola alla tempia, la bolla come una traditrice. Nel sentire questa parola da lei tanto odiata, la Vedova Nera si fa prendere dall'ira e colpisce al volto la guardia con un rapido e potente calcio. Poi può finalmente dare un'occhiata ai monitor, scoprendo che Oksana si trova nella sala da ballo, al livello 3. Si reca subito lì, solamente un uomo delle pulizie che si frappone tra lei ed il suo obiettivo: tenta di coglierlo di sorpresa, certa di una rapida vittoria, ma l'uomo è Igor Kulgarian, campione russo di arti marziali. Decisamente non una preda facile, infatti Natasha viene da lui abbrancata e lanciata contro una parete: tuttavia si riprende subito e, balzando addosso a Kulgarian, lo centra in pieno volto col morso di vedova, mettendolo al tappeto.
Alcuni secondi dopo, il cuore che pulsa rapidamente nel suo petto, la Vedova Nera è di nuovo accanto alla sua ex insegnante di danza, praticamente cieca per via di una grave malattia agli occhi. Natasha si inginocchia davanti a lei e si fa riconoscere, il suo volto rigato da delle lacrime: Oksana è felice di poter riabbracciare la sua ex allieva, ma la invita ad andarsene subito, corre un grosso rischio a rimanere qui. Prima, però, la Vedova deve fare una cosa: restituirle il medaglione ricevuto in dono molti anni fa, non lo merita dopo aver tradito la fiducia che Oksana riponeva in lei. L'anziana donna sorride debolmente e le ribatte che lei è divenuta esattamente ciò che il governo russo voleva divenisse: non è stata la prima studentessa che ha perso per vederla reclutata dal KGB e teme proprio che non sarà l'ultima. Natasha non ha alcuna colpa per ciò che è accaduto e rimane comunque una fantastica ballerina, ma prima di tutto è un'eroina, è questa la sua vera natura. L'unica ragione per lui Oksana le ha regalato il medaglione è perchè le vuole bene ed è orgogliosa di lei. In quel momento entra nella stanza Sasha, un'altra guardia che, dopo aver puntato una pistola contro la Vedova Nera, le intima ad andarsene e di non tornare più. Senza provare a ribattere, la spia russa si allontana. Oksana ringrazia Sasha per questo suo gesto che probabilmente gli costerà caro: ma era il minimo che l'uomo potesse fare, dopotutto sa esattamente cosa prova la Vedova Nera. E dal suo maglione estrae un medaglione simile a quello posseduto da Natasha.

AVENGERS UNPLUGGED 3 (02/1996):


RISERVATO ALLE SIGNORE (LADIES NITE!)
Mike Lackey (storia)-M.C. Wyman (matite)-Sandu Florea (chine)-Frank Lopez (colori)-Ralph Macchio (supervisione)

Natasha Romanov e l'inumana Crystal, all'insaputa dei loro compagni di squadra, hanno deciso di passare una serata diversa dalle altre in un luogo decisamente particolare, il club Bimboyz, rinomato per i suoi spettacoli di strip maschile! Mentre la spia russa osserva con ammirazione i ballerini che danzano attorno a lei, distribuendo "mance" a destra e a manca, Crystal appare alquanto imbarazzata. Ed il suo imbarazzo aumenta all'ennesima potenza quando vede un danzatore vestito come Quicksilver che le chiede uno spettacolo privato.
Manhattan, Lower East Side: La tranquillità della zona attorno al ponte di Williamsburg viene bruscamente interrotta da un lampo accecante, dopo il quale una massa d'acqua balza sul molo come se fosse una cosa viva ed inizia a mutare aspetto, divenendo solida. Ed in effetti è in un certo senso viva, anche se non nel modo che noi intendiamo: più correttamente è consapevole di sé, sopravvive, si adatta. Ha anche un nome: Super-Androide Modello F-4, una creazione del Pensatore Pazzo (V. Fantastici Quattro 138), che in breve ritorna alla sua forma consueta. Pur non possedendo un cervello, questa creatura ricorda: umiliazioni passate, soprattutto per mano di Ben Grimm, la Cosa. Poche settimane fa l'aveva affrontato proprio in cima al ponte di Williamsburg, venendo infine sommerso da una cascata di materiali acidi che avevano dissolto la sua forma basica (V. Fantastici Quattro 145). Ma mentre giaceva sul fondo fangoso del fiume, assorbendo le tossine, il Super-Androide ha riflettuto, ha imparato. Si è adattato. E trasformandosi nella Cosa inizia a seminare distruzione tutt'intorno a sé.
Club Bimboyz: Crystal sta per accettare l'offerta di un ballo privato da parte del finto Quicksilver quando improvvisamente una Cadillac sfonda il tetto del locale, rischiando di colpire lei e Natasha Romanov. Quando le due donne si riprendono, odono grida e rumori di lotta provenire dalla strada e dunque si precipitano a controllare: una volta uscite dal Club, lo spettacolo che si para loro davanti è agghiacciante. Inizialmente vengono colte da scoramento ed angoscia nel vedere un amico fidato distruggere tutto ciò che trova sulla sua strada, nei suoi occhi follia e brama di sangue. Poi, dal suo strano atteggiamento e dalle parole sconclusionate che dice, comprendono che costui non può affatto essere Ben Grimm. Il Super-Androide interrompe le loro meditazioni quando lancia contro di loro un lampione, che tuttavia Crystal liquefa grazie ai suoi poteri. Poi l'inumana attinge direttamente al campo magnetico, alterando il manto stradale sotto la creatura e tramutandolo in acciaio solido, che si stringe come una morsa attorno al loro avversario. Ma il Super-Androide ritorna subito ad uno stato liquido, sfuggendo così alla sua presa, per poi riacquistare la sua forma consueta. Allora la Vedova Nera compie un formidabile balzo, atterrando su uno spuntone di un lampione, che usa come leva nei confronti di un'automobile appoggiata su di esso. Il mezzo si dirige a gran velocità contro il Super-Androide, proiettandolo contro la vetrina di una profumeria. La creatura grida mentre i materiali acidi dei profumi investono la sua pelle, la quale inizia a sfrigolare. Un tempo cose del genere l'avrebbero ucciso, ma dopo la sua battaglia con la Cosa ha imparato, si è adattato. Ed anche se pochi secondi dopo non è nulla più che una pozza liquida, sa come uscire da questa situazione, sa che presto vivrà ancora.
Manhattan, Midtown: Crusher Creel, l'Uomo Assorbente, entra in una piccola gioielleria, preparandosi ad una per lui alquanto insolita transazione. Ne esce alcuni minuti dopo: due mesi di salario per qualche paccottiglia? Deve essere folle a fare una cosa del genere. Però lui ama Titania e farebbe qualunque cosa per lei. Certo che ridursi a questo...
Intanto, il Super-Androide Modello F-4 si è già riformato e scatena la sua rabbia contro la Vedova Nera e Crystal: con le sue mani colpisce con violenza il terreno, creando così un'onda d'urto che si ripercuote sulle due eroine e le scaglia contro la vetrina di un negozio. Quando si riprendono, la creatura del Pensatore Pazzo ormai è fuggita. Poco dopo giunge sul posto una volante della polizia, che riferisce loro della vera identità del loro nemico: forse sarà meglio chiamare i Fantastici Quattro. Ma in attesa dei rinforzi, bisogna impedire che il Super-Androide crei danni ulteriori o uccida qualcuno. Una volta raggiunto l'essere dopo una lunga corsa, Crystal coi suoi poteri estrae vari pezzi dell'asfalto sotto di lei e li unisce fino a creare una replica in cemento della Cosa, che scatena contro il Super-Androide, il quale però dopo aver subito alcuni colpi fa a pezzi l'insolita creatura con un solo pugno e facendo urlare l'inumana per il feedback psichico che ne consegue. Per distrarre la sua attenzione, allora, Natasha attira su di sé la rabbia del Super-Androide: la creatura si scaglia contro di lei con un potente balzo, ma grazie alla sua agilità la spia russa riesce ad evitare il suo attacco, facendo finire il Super-Androide contro un'insegna luminosa. Migliaia di volt iniziano a percorrere il corpo della creatura, friggendo i suoi circuiti. E prima che possa adattarsi anche a questa situazione, Crystal lancia contro di lui una raffica energetica, bruciando totalmente la sua pelle sintetica, fino a che non rimane nulla più che un mucchietto di cenere nera. Che stavolta non si riformerà tanto presto.
Poco dopo giunge sul posto la pattuglia di Codice Blu guidata dal tenente Marcus Stone, che prende in consegna ciò che è rimasto del Super-Androide, in attesa che venga messo in una cella speciale della Volta. Infine le due eroine si allontanano a braccetto nella notte: pur con tutto il caos che si è verificato, si sono divertite. Tuttavia faranno bene a limitare queste uscite solitarie in futuro, la prossima potrebbe anche ucciderle.

SOLO AVENGERS 8 (07/1988):


GIUSTIZIA CIECA (BLIND JUSTICE)
Tom DeFalco (storia)-Mark Bright (matite)-Josè Marzan Jr. (chine)-Janet Jackson (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Tornato a Los Angeles, presso la base dei Vendicatori della Costa Ovest, Occhio di Falco viene calorosamente accolto da Mimo... con un pugno in faccia! Chiaramente la donna non ha preso bene il fatto di essere stata messa a dormire da una freccia narcotica perchè suo marito potesse recarsi a Parigi ad affrontare Trick Shot (nr. 3). Barbara poi rientra nell'edificio sbattendo la porta. Sul posto è presente anche Wonder Man, che chiede all'arciere come intenda riparare al danno fatto. Clint risponde che non sarà affatto un problema: Mimo è pazza di lui e, in ogni caso, sa già come riconquistarla.
L'eroe si reca dunque in un negozio di fiori, Francesi, dove ordina all'omonimo proprietario un enorme mazzo di rose. Mentre sta pensando a cosa scrivere sul bigliettino d'accompagnamento per farsi perdonare, nel negozio entrano cinque teppisti, i volti coperti da dei passamontagna, i quali iniziano a distruggere alcuni vasi intimando a Francesi di andarsene da questo quartiere dove non è ben visto. Occhio di Falco interviene ed invita uno dei teppisti a cessare le ostilità: per tutta risposta il criminale estrae un coltello. L'arciere allora lo colpisce con un manrovescio al volto, ma viene subito afferrato alle spalle da un altro teppista, di cui però si libera agilmente con una mossa di karatè: nella conseguente colluttazione, Clint smaschera uno dei teppisti, un ragazzo poco più che adolescente. Francesi lo riconosce subito, è un certo Puentes. Ad un tratto uno dei criminali sorprende Falco alle spalle e lo centra alla testa con un vaso, stordendolo: i teppisti ne approfittano per fuggire. Francesi aiuta Clint a rialzarsi, poi afferma di non volersi rivolgere alla polizia: non vuole guai, solo essere lasciato in pace. Occhio di Falco torna allora alla base dei Vendicatori, dove si fa medicare da Mimo la sua ferita alla testa: l'arciere è preoccupato per la situazione, è certo che Francesi abbia riconosciuto il ragazzo da lui smascherato e teme drammatiche ripercussioni. Barbara gli propone dunque di indagare su questo racket di estorsioni e cercare di scoprire chi vi sia dietro.
Quando cala la notte, Falco e Mimo si appostano nei pressi del negozio di fiori: dopo una breve attesa vedono arrivare presso l'entrata sul retro una lussuosa limousine, da cui escono due uomini che portano con sé Puentes, legato ed imbavagliato. I due eroi decidono dunque di dare un'occhiata più da vicino e scoprono che, dietro la facciata dell'innocuo fiorista, Francesi è in realtà un boss criminale locale, che non gradisce l'interferenza di Puentes e dei suoi compari nei suoi affari: gli punta così una pistola alla testa, intimandogli di rivelargli i nomi dei suoi amici. In quel momento una vetrina viene infranta e nel negozio entra una persona avvolta da un costume e un mantello blu, armata di una pistola energetica con cui mette ko uno dei lacchè di Francesi: afferma di chiamarsi Blind Justice e di essere il vero seguace della giustizia. Mentre anche Clint e Barbara fanno il loro ingresso, un altro criminale spara contro Blind Justice, ma i proiettili sembrano non fargli nulla. E così in pochi secondi, grazie anche all'aiuto dei due eroi, il vigilante vestito di blu si sbarazza di tutti i lacchè di Francesi, il quale decide di fuggire: Blind Justice però lo insegue, deve ucciderlo per i suoi crimini, in nome della giustizia. Occhio di Falco ascolta questo suo losco intento e prova a fermarlo con una freccia adesiva, ma il vigilante si abbassa e la evita, uscendo poi all'esterno, alla caccia del boss del quartiere. Appurato che Mimo è in grado di cavarsela da sola, Clint Barton esce a sua volta dal negozio, puntando il suo arco contro Blind Justice, il quale a sua volta tiene sotto tiro Francesi, che implora al vigilante di non essere ucciso, può pagargli qualunque cifra desideri. Improvvisamente, però, Francesi per lo shock ha un violento attacco di cuore e crolla al suolo: Falco si precipita a soccorrerlo, mentre invece Blind Justice si allontana dalla zona. La giustizia ormai ha fatto il suo corso. Clint potrebbe inseguirlo o provare a fermarlo con una freccia, ma così perderebbe solo tempo prezioso. Deve portare subito Francesi all'ospedale.
Alcune ore dopo, mentre il boss criminale è in sala operatoria, l'arciere e sua moglie esaminano alcuni proiettili emessi dalla pistola di Blind Justice. Qualcosa di fenomenale: contengono tutti dei minirintracciatori che individuano l'obiettivo da colpire e rilasciano una scarica elettrica non letale all'impatto. Poco dopo giunge il primario della clinica, il quale riferisce che purtroppo Francesi non ce l'ha fatta. Puentes esulta di gioia, acclamando Blind Justice e la sua giustizia sommaria, mentre Clint ha il morale a terra: deve ritrovare a tutti i costi il vigilante. Infine, mentre lui e Mimo escono dall'ospedale, arriva un fattorino che consegna ad un'infermiera una corona di fiori in memoria del da poco defunto boss criminale: allegato ad essa vi è un bigliettino con l'immagine di una bilancia e questa scritta:"Al servizio della Giustizia".

UN SINONIMO DI VENDETTA (ANOTHER WORD FOR REVENGE)
Mike W. Barr (storia)-Larry Alexander (matite)-Josè Marzan Jr. (chine)-Paul Becton (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Hank Pym è stato convocato presso una stazione di polizia di Los Angeles ma, non trovando da parcheggiare, decide di lasciare in aria il suo veicolo parlante, Rover. Una volta entrato, si dirige nell'ufficio del tenente Ishmael, il quale gli riferisce di alcuni strani avvenimenti accaduti recentemente: vi sono state tre rapine nella scorsa settimana, con modus operandi decisamente insoliti. Una notte fa, preziosissime attrezzature sono state trafugate dalla Morgan-Stern Electronics; due notti fa la collezione di gioielli della famiglia Entwiler è stata rubata; infine quattro notti fa vaccini medici sperimentali sono stati sottratti dai laboratori della New Century. Hank non capisce però come mai sia stato convocato e Ishmael glielo spiega: in tutte e tre le rapine i sistemi di sicurezza sono stati elusi o disattivati, come se il ladro fosse piccolo come una formica; e nel caso della New Centuries vi è stata anche una porta in acciaio violentemente scardinata, come se il ladro avesse la forza di un gigante. Allora lo scienziato capisce: è sospettato di aver commesso quelle rapine. Inizialmente si indigna per ciò, poi, pensando al suo passato dominato da periodi di instabilità mentale, non riesce ad incolpare il tenente Ishmael per la sua diffidenza. Tuttavia è innocente, inoltre non è il solo a poter modificare le proprie dimensioni: c'è un nuovo Ant-Man, un nuovo e malvagio Calabrone, inoltre il ladro si è messo troppo in mostra, quasi volesse che si sospettasse di Hank. Perciò lo scienziato, dopo essere stato congedato da Ishmael, decide di fare indagini per suo conto e ripulire il suo nome.
L'eroe torna perciò alla base dei Vendicatori della Costa Ovest: secondo i precedenti, il ladro tornerà a colpire domani notte e lui vuole coglierlo sul fatto. Lavora così tutto il giorno su cavi e circuiti, ideando alla fine degli insoliti congegni che rimpicciolisce a grandezza microscopica: balza poi a bordo di Rover e si rituffa nella notte di Los Angeles. Passano tuttavia alcune ore e sembra non debba accadere nulla, finchè risuona un allarme nel suo mezzo di trasporto. La cimice da lui ideata il giorno prima ha rilevato la presenza di qualcuno alla Eckman Electronics. Pieno di curiosità, Rover domanda a Pym come mai poche ore prima avesse nascosto dei rilevatori solo in aziende che iniziavano con la lettera E. Lo scienziato risponde che, fin da quando aveva parlato con Ishmael, aveva avuto un'intuizione su chi potesse esservi dietro le rapine, qualcuno che aveva un buon motivo per volersi vendicare di lui. E che voleva lasciare un segno dietro di sé mettendo la propria firma nel corso dei furti: New Century, Entwiler, Morgan-Stern ed ora Eckman. Le prime quattro lettere dell'alias del... Dr. Nemesis (V. Uomo Ragno Corno 104/106)!

Dopo essere penetrato all'interno dell'azienda, attivando gli allarmi di modo da far arrivare la polizia, Pym trova facilmente Nemesis, da lui visto l'ultima volta mentre veniva colpito da un raggio riduttore sperimentale dopo un tentativo fallito di derubare le attrezzature scientifiche presenti nella casa dello scienziato (Micronauts 40/41, inediti). Qualche tempo dopo, tuttavia, era riuscito a tornare alle sue consuete fattezze ed ora ha progettato e messo in atto questa vendetta contro Pym: dopotutto è la sua nemesi. E nemesi è un sinonimo di vendetta. Ma Hank non intende stare a guardare: rotola improvvisamente di lato, facendo emettere da Rover del gas. Prima che Nemesis possa perdere i sensi, però, riesce a rimpicciolirsi. Pym se l'aspettava e, per rintracciarlo, si è portato dietro dei sensori cibernetici speciali: li sguinzaglia alla caccia di Nemesis, che viene trovato in men che non si dica. Ma il criminale, anche in forma microscopica, conserva comunque una notevole forza e con essa fa precipitare delle casse contro Pym, il quale le evita per un soffio. Approfittando del suo attimo di smarrimento, Nemesis lo afferra per una gamba, ma in quel momento lo scienziato, sempre per mezzo dei suoi sensori, attiva un impulso sonoro che sconvolge i circuiti presenti nell'elmetto di Nemesis, rischiandolo di farlo precipitare in un'agonia senza fine. Il criminale, tuttavia, con un grande sforzo riesce a liberarsi dall'impulso e cambia nuovamente dimensioni: da microscopiche a giganti. Cala un pugno contro Pym, che però lo evita gettandosi di lato, mentre Rover ronza attorno a Nemesis, disturbando la sua concentrazione. Lo scienziato approfitta di ciò per inerpicarsi non visto sulla schiena del criminale e, con un taglierino, creare un piccolo squarcio in esso per scoprire un lembo di pelle. Anni di esperienza nel rimpicciolirsi od ingrandirsi hanno dato a Pym il potere di ridurre o incrementare con le sue mani qualsiasi cosa, umani compresi: Nemesis ritorna a fattezze ordinarie, perdendo così la presa sul suo elmetto, fonte del suo potere. Pym ha dunque facile gioco su di lui con un semplice pugno e quando arrivano Ishmael e la polizia è già tutto finito. Lo scienziato riferisce loro quanto accaduto e viene perciò scagionato da tutte le accuse. Un tempo poteva divenire piccolo o grande a seconda dei suoi sbalzi d'umore. Ora non più: non più Ant-Man, né Giant-Man, né Golia, né Calabrone. Semplicemente Hank Pym. Dr. Pym.

SOLO AVENGERS 9 (08/1988):


AL SERVIZIO DELLA GIUSTIZIA (IN THE SERVICE OF JUSTICE)
Tom DeFalco (storia)-Mark Bright (matite)-Josè Marzan Jr. (chine)-Janet Jackson (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

In cerca di informazioni su Blind Justice, Occhio di Falco si è recato nell'ufficio di un boss di Los Angeles soprannominato Speedo e, dopo aver facilmente sgominato i suoi lacchè, lo tiene ora inchiodato ad una scrivania, l'arco premuto sulla sua gola: ma Speedo non può riferirgli nulla riguardo al vigilante. Non mente in quanto i suoi affari sono stati gravemente compromessi ultimamente a causa di Blind Justice e se ne sbarazzerebbe volentieri. Clint gli crede e decide di andarsene, ma continuerà a tenere d'occhio il boss. Costui, tuttavia, irato per il trattamento che ha dovuto subire, chiama al telefono una misteriosa donna ed insieme a lei si mette d'accordo per tendere ad Occhio di Falco un agguato, la colpa del quale ricadrà su Blind Justice. I lacchè di Speedo si recano allora al porto, il luogo perfetto per un'azione del genere, ed organizzano tutto nei minimi particolari: ma qualcuno nascosto nelle ombre ascolta con grande interesse i loro discorsi.
Base dei Vendicatori della Costa Ovest: La giornalista Gayle Rogers sta intervistando Occhio di Falco in merito al suo scontro con Blind Justice, quando ad un tratto Mimo riferisce all'arciere che Speedo lo sta cercando al telefono: Clint va a rispondere, apprendendo così dal boss criminale che Blind Justice sarà presente al porto questa notte. La trappola è scattata.
Giunge la mezzanotte ed Occhio di Falco si reca al luogo indicatogli: mentre ispeziona i moli si aspetta un'imboscata, ma stranamente non accade nulla. In realtà gli uomini di Speedo sono presenti, ma prima che possano sparare all'eroe vengono sorpresi da una strana cappa nera che li avvolge. Ad un certo punto, però, Clint ode il rumore di una pistola che viene caricata e, riparandosi prontamente dietro una cassa, evita di essere colpito. Poi due frecce lanciate in rapida successione mettono fuori gioco due lacchè di Speedo. Tuttavia liberarsi di tutti gli altri criminali presenti risulta essere un problema serio: ma in aiuto dell'arciere interviene una persona insospettabile, colui che con la sua cappa nera ha già messo fuori gioco alcuni sgherri. Il Sudario! Anche stavolta una oscurità impenetrabile circonda gli uomini al servizio di Speedo, una oscurità dentro cui il Sudario si muove con destrezza e che gli consente di stendere tutti gli altri criminali presenti in poco tempo senza che loro se ne accorgano o possano reagire. Intanto, su un tetto vicino, Speedo si rode per la rabbia, considerato che non riesce nemmeno a capire cosa stia accadendo.
Alla fine Maximilian Coleridge fa sparire la sua nebbia nera, ma Occhio di Falco non è affatto contento: non è venuto fin qui per fare da comparsa ed in ogni caso stava prolungando lo scontro in attesa che apparisse Blind Justice. Il Sudario lo invita però a calmarsi, poichè il pesce più grosso deve ancora essere catturato. E con la sua mano indica il tetto su cui è appostato Speedo. Ma qualcuno ha preceduto i due eroi: Blind Justice! Il vigilante estrae la sua pistola energetica e, nel tentativo di fermarlo, Clint Barton lancia verso di lui due frecce. Il bersaglio viene però mancato e, approfittando dell'attimo di smarrimento dovuto a ciò di Blind Justice, Speedo gli spara contro numerosi proiettili. L'impatto scaraventa il vigilante all'indietro, oltre il tetto, facendolo precipitare con violenza nel fiume, ma prima che ciò accada riesce a sparare una raffica letale contro il boss criminale. Non vedendo più riaffiorare Blind Justice, Occhio di Falco si rammarica: non era così che voleva che finisse. Ma il Sudario lo invita a non incolparsi di quanto accaduto: Blind Justice difficilmente sarebbe sopravvissuto in carcere ed alla fine ha conosciuto la vera pace, la vera giustizia. I due eroi si allontanano dal molo, mentre una mano guantata color blu riemerge silenziosamente dalle acque.

RICORDI (MEMOIRS)
J.M. DeMatteis (storia)-June Brigman (matite)-Stan Drake (chine)-Paul Becton (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Negli studi dell'ABC, al Tonight Show di Bill Montag, sta per essere intervistata una persona molto speciale, che ha appena terminato di scrivere un libro sulla sua vita e sulla sua carriera, Hellcat Chronicles: una donna che sua madre ha immortalato in una serie di popolari fumetti; una donna che afferma di essere vissuta su Titano, il satellite di Saturno; una donna che giura e spergiura di essere sposata col figlio di Satana; una donna che ha fatto parte sia dei Vendicatori che dei Difensori e che attualmente è socia di un'agenzia di investigazioni sul paranormale, sita a San Francisco e condotta insieme al marito Daimon Hellstrom. Stiamo parlando di Patsy Walker! E tra il pubblico c'è una persona molto interessata a lei, una persona che sbava dalla bocca, gli occhi famelici, ecco gli occhi, forse come prima cosa glieli caverà per punirla di quanto ha dovuto sopportare per mano sua.
Bill Montag presenta ai telespettatori la sua ospite, che sorride di fronte alle telecamere ma in realtà in questo momento vorrebbe essere a centinaia di chilometri di distanza. L'intervistatore mette in dubbio il fatto che le vicende narrate nel libro siano veritiere, soprattutto il fatto che Patsy possa essere sposata col figlio del diavolo. La donna prova a controbattere e spiegare, ma Montag la zittisce ripetutamente con altre obiezioni. Patsy si chiede quale follia l'abbia spinta a venire qui stasera. Lo showman passa poi a discutere dei Difensori: lei se n'è andata quando si sono aggregati tre mutanti, Bestia, Angelo e l'Uomo Ghiaccio. Questo vuol forse dire che Patsy Walker odia i mutanti? E se no, supporta la causa mutante, la causa di coloro che vogliono rovesciare la società umana e... Hellcat gli punta un dito in segno di accusa e bolla il tutto come balle mutafobiche, riuscendo stavolta a far tacere il presentatore. Ucciderà il suo agente per questo. Intanto la persona sbavante presente nel pubblico pregusta sempre più il suo prossimo incontro con la donna.
Montag cambia bruscamente argomento, andando su vicende più personali: nel libro un ampio spazio è dedicato a Robert "Buzz" Baxter, il primo marito di Patsy, attualmente in una prigione federale per aver collaborato agli schemi criminali dell'Impero Segreto (Defenders 126/132, inediti). Patsy afferma che questo matrimonio è stato un errore da parte sua: non ha mai amato Baxter, lo ha fatto solo in segno di ribellione verso sua madre che non lo vedeva di buon occhio. In quel momento qualcuno del pubblico chiede di poter fare una domanda. Montag non lo sta a sentire ed allora la persona balza sul palco, stendendo l'intervistatore con un pugno ed azzannando alla gola con le sue zanne velenose una Patsy sorpresa dalla rapidità dell'attacco e accecata dai riflettori dello studio. Mentre perde i sensi, il suo assalitore le domanda perchè abbia raccontato così tante bugie su di lui e sul loro rapporto.
Quando si risveglia, la testa che ancora le pulsa forte, Hellcat si ritrova in un ampio deposito davanti al volto sbavante di Mad Dog, alias Buzz Baxter, il suo ex marito evidentemente evaso di prigione. Patsy prova subito a sorprenderlo con una gomitata al petto, ma essendo ancora intontita per via del morso del criminale non riesce a darle la giusta potenza e così Baxter la afferra per un braccio, torcendoglielo: non vuole ucciderla, vuole solo parlarle. Vuole solo che lei capisca. Lui la ama ancora, un tempo condividevano qualcosa di importante, perchè lei ora continua a mentire su loro due, sulla loro relazione? Fino a pochi anni fa era una dolce ed innocente ragazza, da abbracciare e proteggere, poi ha iniziato a coltivare idee sull'essere indipendente, sul cavarsela da sola. Sul ritrovare sé stessa. Ma perchè mai? Lui poteva darle tutto quello che voleva ed invece l'ha vista cambiare davanti ai suoi occhi e vedersela sfuggire, senza poter fare nulla. Perchè non gli ha permesso di diventare un buon marito? Hellcat prova a controbattere a queste accuse, ma con un calcio al petto Mad Dog la zittisce. È diventato quello che è ora per lei, per lei che si era affermata come un Vendicatore, un'eroina in costume. Voleva provarle che anche lui era in grado di fare una cosa del genere, lui è un patriota così come l'Impero Segreto che voleva salvare questa nazione a pezzi. Ma ora Mad Dog ha perdonato Patsy per i suoi sbagli e vuole tornare insieme a lei.
Mentre suo marito continua a parlare, Patsy recupera le forze e prova un altro attacco: stavolta va a segno e graffia il criminale al petto, ma Baxter riesce a liberarsi di lei e ad abbrancarla al collo. A quanto pare non vuole proprio saperne di cambiare, sarà costretto ad ucciderla. Ma Hellcat, con una mano, ferisce coi suoi artigli Mad Dog al volto, che si ritrae urlando da lei. L'eroina ne approfitta: lo colpisce dapprima con un calcio a piedi uniti al petto, poi gli sbatte la testa contro una cassa, facendogli perdere i sensi. In ogni caso le parole di Buzz hanno colpito nel segno: aveva ragione, ha mentito nel libro riguardo la loro relazione. Tutti questi anni, passati a tentare di allontanarsi dalla persona che un tempo era, dal mostro che era divenuto Buzz, le hanno fatto scordare i bei momenti vissuti insieme. Ricordi d'amore e affetto che non erano stati dimenticati, solo che Patsy si era finora rifiutata di rimpiangerli. La donna accarezza con tenerezza il suo ex marito. Pochi minuti dopo arriva la polizia e porta via Mad Dog: sotto una pioggia battente, Hellcat osserva il tutto con aria afflitta.

BONUS: MARVEL FANFARE 59 (10/1991):


LA CITTÀ E PATSY WALKER (THE TOWN AND PATSY WALKER!)
Richard Howell (storia, matite e colori)-Al Milgrom (chine e supervisione)

Dopo un lungo viaggio in treno, Patsy Walker e Daimon Hellstrom sono giunti a Centerville, città natale della donna, la quale pensa comunque di avere compiuto un errore di proporzioni gigantesche nel ritornare qui. Daimon prova a confortarla, ma gli sguardi di malcelata ostilità che i cittadini di Centerville lanciano al loro indirizzo non aiutano affatto, senza contare l'imminente e decisivo incontro che Patsy sta per fare.
Dopo aver preso un taxi, i due coniugi arrivano davanti ad una elegante casa, dimora di Sophia McConnell, zia di Patsy ed ex manager della donna ai tempi in cui lei era una stella dei fumetti rosa. Dopo che Patsy si è allontanata da quel mondo da lei tanto odiato, i rapporti tra lei e sua zia si sono bruscamente interrotti, fino a quando pochi giorni fa Sophia l'ha contattata per regolare alcuni conti in sospeso. I due salgono le scale e suonano il campanello. Poco dopo Sophia viene ad aprire, ma li accoglie con gelida freddezza: Daimon tende la mano per salutarla, ma la zia di Patsy non ricambia la stretta e gli volta le spalle. La supereroina capisce allora che le macchinazioni ai suoi danni sono già cominciate. Mentre li guida verso la camera degli ospiti, Sophia McConnell spiega che dopo la partenza di Patsy e la morte di sua madre, la Patsy Walker Enterprises ha subito un drammatico calo di utili. La donna dai capelli rossi, però, afferma di non rimpiangere affatto quei tempi: la sua vita le è stata sottratta sin da quando era piccola e data in pasto al pubblico per farne film, giocattoli e fumetti, non ha potuto per molto tempo scegliere una propria strada. Sophia ribatte che così facendo lei e sua sorella hanno mantenuto pura la sua immagine: il nome Patsy Walker ha significato per molto tempo valori sani e rispettabili, fino a quando lei non ha iniziato ad associarsi a quegli strani tizi in costume e, più di ogni altra cosa, ha divorziato dal precedente matrimonio per sposare Daimon Hellstrom. È stato allora che l'azienda che fa capo al suo nome ha cominciato a perdere di valore. Patsy vorrebbe ancora controbattere, ma viene tenuta a freno da suo marito. Sophia allora scende le scale senza degnarla di uno sguardo.
La sera seguente, viene tenuta una piccola festicciola per permettere a Patsy di rincontrare alcuni amici d'infanzia come Hedy Wolfe. Costei dichiara di essere felice: finalmente Patsy ha trovato un marito strano quanto lei. È solo una innocente battuta, ma è più che sufficiente a far perdere i nervi alla rossa, che crede di aver trovato solamente sospetto e derisione nel ritornare alla sua città natale. Alcune ore dopo, mentre è a letto con Daimon, la finestra della loro camera viene infranta da un mattone scagliato dall'esterno. Attaccato ad esso vi è un biglietto che in uno sgrammaticato inglese minaccia i due coniugi di abbandonare subito la città se non vogliono passare guai peggiori. Il Figlio di Satana tenta di inseguire i vandali che hanno commesso questo efferato atto, ma ormai si sono già dati alla macchia.
Nei giorni seguenti non accade nessun evento rilevante e la tensione causata dalle minacce viene lentamente smaltita. Così una sera Patsy e Daimon si recano a cena insieme ai loro amici. Ma la loro pace dura poco: mentre stanno ballando, tre persone li riconoscono e bollandoli come figli del diavolo li aggrediscono. Daimon si libera facilmente di uno di loro, ma viene poi sorpreso alle spalle dagli altri due. Patsy va allora in suo soccorso ed in breve tempo i loro assalitori vengono condotti a più miti consigli. Tuttavia il padrone del locale è costretto ad invitare i due coniugi ad andarsene subito, per prevenire ulteriori, spiacevoli problemi.
Patsy e Daimon tornano a casa in silenzio, pieni di rabbia per l'umiliazione subita, e vengono subito accolti da una sprezzante Sophia McConnell. L'eroina la vede come l'incarnazione dell'intolleranza che l'ha perseguitata in questi giorni e si scaglia contro di lei: finalmente il suo piano ha avuto successo, ha degradato lei e suo marito ad ogni momento, costringendoli praticamente ad andarsene di soppiatto. Ma Sophia non è d'accordo: la colpa di quanto accaduto è di Patsy, che ha rinnegato i suoi precedenti valori per abbracciare un mondo pieno di disgrazie. Per questo la gente di Centerville ce l'ha con lei: ripudiando la sua precedente immagine è come se avesse voltato le spalle alla sua città natale. Ed ha procurato un immenso dolore a Sophia ed alla sua defunta madre. Le due donne continuano a scambiarsi accuse, lacrime nei loro occhi, fino a quando interviene Daimon: così non risolveranno nulla, si stanno solo facendo vicendevolmente del male. I legami familiari possono essere sia fragili che qualcosa di infrangibile ed eterno. La mancanza d'amore per un bambino può rivelarsi distruttiva, ma non è questo l'unico problema: Patsy e Sophia pensano di essere in competizione l'un contro l'altra, certe del fatto che non riusciranno mai a superare le loro differenze e rinsaldare i loro rapporti. Ma non è la verità: ciò che Daimon vede sono due persone che hanno bisogno l'una dell'altra, che non hanno mai provato a comprendersi pienamente. Vede una donna che ha sempre voluto il meglio per sua nipote, la quale invece la apprezza per il fatto che abbia voluto condividere con lei la gioia della sua nuova vita. Patsy conferma le parole di suo marito: ora è felice e, anche se forse non ha fatto le scelte che altri avrebbero voluto vederle compiere, non ha mai voluto fare del male ai suoi cari o ripudiarli. Vuole che sua zia e Centerville divengano nuovamente parte della sua vita. Sophia allora la abbraccia, poi ringrazia Daimon per le sue parole di conforto, dandogli infine il benvenuto nella loro famiglia.
Il resto della visita procede senza intoppi e fin troppo velocemente giunge il tempo dei saluti. Ma prima un reporter televisivo si avvicina a Patsy per farle un'intervista, per chiederle se vuole fare una dichiarazione agli abitanti di Centerville. La donna è ben felice di rispondere: il mondo ora la conosce come una supereroina e, anche se comprende che tale cambiamento possa risultare per alcuni disturbante o spaventoso, ci tiene a far sapere che ciò che lei e suo marito sono, ciò per cui lottano, non è differente da quello degli abitanti di questa città. Certo, loro due operano in un mondo pieno di supereroi e le loro vite sono piene di conflitti, ma nonostante tutto continuano a lottare per ciò che è importante: per la giustizia, la libertà, i diritti individuali, l'integrità, l'onore e la difesa della famiglia e della nazione. Soprattutto l'eroina ci tiene a far sapere una cosa: che gli anni lontano dalla sua città natale non l'hanno cambiata. È ancora la cara, vecchia Patsy Walker di Centerville: non importa cosa fa o con chi sta insieme, quello che conta è il fatto che sia una donna che porta gli ideali della sua città in altri posti, per rendere Centerville il centro del mondo. Ed è orgogliosa di quanto sta facendo. Il reporter si trova d'accordo con la donna, così come tutti i suoi concittadini.
Poco prima di salire sul treno che la riporterà a San Francisco, Patsy parla a bassa voce con sua zia Sophia. Una volta partiti, Daimon le chiede cosa si siano dette. La donna risponde che sua zia l'aveva esortata a non stare lontana troppo a lungo stavolta e lei aveva ribattuto che in realtà non se n'era mai andata.

Dedicato a Joe Simon e Jack Kirby

SOLO AVENGERS 10 (09/1988):


L'AFFONDAMENTO DI LOS ANGELES (THE SINKING OF LOS ANGELES)
Tom DeFalco (storia)-Mark Bright (matite)-Josè Marzan Jr. (chine)-Janet Jackson (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Los Angeles: In un grande studio il celebre Seymour, l'Onniveggente, sta esaminando freneticamente alcune mappe stellari, impallidito per quanto ha appena scoperto. Sembra impossibile, ma le stelle non mentono mai: spera solo di poter avvertire in tempo la gente dell'imminente pericolo. Chiama quindi la redazione del Los Angeles Journal, riferendo ad una centralinista che secondo i suoi infallibili calcoli la città di Los Angeles affonderà nel mare oggi a mezzogiorno, bisogna far evacuare al più presto la popolazione. Per tutta risposta il telefono gli viene sbattuto in faccia.
Contemporaneamente, ad alcuni chilometri di distanza, presso un ampio palazzetto si sta tenendo l'esposizione annuale dei commercianti di Los Angeles. L'organizzatore della mostra è Richard Obadiah Johnston e lo speciale capo della sicurezza altri non è che Occhio di Falco, il cui compito principale è sorvegliare la Stella degli Angeli posta in cima ad una riproduzione in miniatura della città. Un diamante di grande valore appunto a forma di stella che può fare gola a molti malintenzionati. Questa esposizione è molto importante anche per la carriera di Johnston, il sindaco stesso gli ha assegnato quest'incarico: se sarà un successo, il suo futuro in politica è garantito. Intanto, all'esterno del palazzetto, sei teppisti stanno progettando il furto della suddetta Stella: a loro dire Occhio di Falco non sarà un problema, è il Vendicatore più debole di tutti e senza le sue frecce non è nessuno. Inoltre attorno alle mani i criminali hanno degli affilati spuntoni capaci di debellare chiunque osi opporsi.
E mentre Seymour tenta invano di convincere televisioni e giornali della sua previsione, Clint Barton si aggira tranquillo lungo i corridoi della mostra, sicuro che non ci saranno problemi. Ovviamente si sbaglia: ad un tratto una raffica concussiva sparata da uno dei teppisti alle sue spalle fonde la sua faretra e gran parte delle frecce che conteneva. Riverso sul pavimento, l'arciere sta per essere colpito una seconda volta, ma riesce ad infilare nella canna della pistola del criminale una punta di freccia esplosiva, la cui deflagrazione mette fuori gioco il malintenzionato. Approfittando della confusione, Clint si allontana per contare le frecce rimaste intatte: una sola, ma è più che sufficiente. Grazie ad essa avvolge in stretti legacci un altro teppista, poi va a rifugiarsi all'interno di uno stereo gigante, subito inseguito da altri tre criminali. Ma l'arciere ha un asso nella manica: una punta di freccia sonica.
Nel frattempo uno sconfortato Seymour si chiede cosa possa fare: sono le 11.51, mancano solo nove minuti alla catastrofe. Poi nota il palazzo dove si sta tenendo l'esposizione: vi sono degli innocenti turisti là dentro, deve avvertirli prima che sia troppo tardi.
Contemporaneamente, un potente sibilo si propaga dall'altoparlante dentro cui si è rifugiato Occhio di Falco (che non ne subisce gli effetti in quanto è sordo all'80% in seguito allo scontro con Crossfire avvenuto nella prima miniserie a lui dedicata all'arciere, di conseguenza riesce ad udire solo grazie a degli speciali auricolari che può spegnere e accendere di sua volontà), assordando i presenti e consentendo all'eroe di mettere ko altri teppisti. Inoltre ha trovato un'altra freccia intatta, al gas lacrimogeno, grazie alla quale potrà liberarsi degli ultimi due criminali: ma sfortuna vuole che la freccia sia troppo fragile per poter essere incoccata nell'arco e così si spezza. Subito perciò partono altre raffiche concussive, che Clint evita comunque con agilità. E mentre lui viene tenuto ancora impegnato, il capo dei teppisti si avvicina indisturbato alla Stella degli Angeli e la trafuga: tutto secondo i suoi piani. Nello stesso momento Seymour si avvicina a Johnston e cerca di convincerlo dell'imminente affondamento di Los Angeles. Ma l'uomo ha ben altro a cui pensare: l'esposizione si sta rivelando un fallimento, la sua carriera politica è finita prima ancora di cominciare.
In quel momento Falco accende senza preavviso un riflettore, accecando i criminali ed approfittando del loro conseguente smarrimento per metterli ko. Allora il capo dei teppisti punta una pistola contro l'arciere: la Stella degli Angeli è ora in mano sua e se ne andrà senza essere fermato. Ma velocissimo Clint afferra una freccia fumogena e lo centra al petto, mandandolo a sbattere contro la riproduzione in miniatura della città di Los Angeles, la quale a sua volta va ad infrangersi contro un acquario lì vicino, venendo sommersa dalle acque. È mezzogiorno in punto, Los Angeles è affondata, proprio come aveva predetto Seymour l'Onniveggente. Le stelle non mentono mai.
Alcune ore dopo il veggente viene intervistato da un nutrito gruppo di giornalisti, i quali gli fanno le domande più disparate. Ma Seymour ribatte loro che da questo momento in poi focalizzerà tutta la sua attenzione sulla politica, sul futuro di questa grande nazione e sull'uomo destinato a divenire nei prossimi anni Presidente: Richard Obadiah Johnston! Certo, bisogna vedere se lo sarà degli Stati Uniti o di una piccola azienda, in ogni caso quest'uomo ha appena avuto il suo colpo fortunato. E di fortuna ne avrà sicuramente bisogno in un tempo non lontano a venire.

RITO SACRIFICALE (TOKEN SACRIFICE)
Dan G. Chichester/Margaret Clark (storia)-Lee Weeks (matite e chine)-Paul Becton (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)

Manhattan: Presso una locale fermata della metropolitana, Anthony Druid sta discutendo, insieme al suo agente, del suo nuovo libro sulle arti occulte e di una sua prossima ospitata al David Letterman Show quando all'improvviso un convoglio si ferma di scatto sui binari: tutti i vetri sono rotti, le porte sono state scardinate e le pareti sono incrinate in più punti. E sembra non esserci più nessuno a bordo. Decisamente c'è qualcosa di strano. Mentre la gente fugge impaurita, Druid si avvicina ai vagoni e nota su di essi dei graffiti, ma non i soliti: raffigurano antiche rune celtiche, implicanti un rituale di sacrificio. Un sacrificio umano. In quel momento una persona anziana esce barcollando dal convoglio, invocando l'aiuto del mistico: ma prima che il Dr. Druido possa raggiungerlo vi è un lampo di luce accecante e, una volta che esso è svanito, vi è una donna davanti a lui, nella sua mano il vecchio ormai svenuto. La donna avverte l'immenso potere di Druid e perciò lo invita a non interferire: l'anziano appartiene a lei ed ai suoi discepoli. Anche il mistico sente l'energia della donna, alquanto grezza e capace di colpire in ogni momento. Vi è un poi un altro lampo accecante, al termine del quale la donna è svanita alla vista.
Alcuni minuti dopo giunge sul posto la polizia, che però non può fare altro che constatare quanto già accaduto. Mentre dentro Druid arde forte il desiderio di saperne di più di questa faccenda: apprendere ciò che è ignoto, è questo lo scopo principale della sua vita. Dunque passa dagli abiti civili al suo costume rosso e si inoltra nei vasti tunnel sotterranei della metropolitana, un vero e proprio labirinto di oscurità apparentemente inestricabile. All'interno dei muri vi sono consistenti quantità di ferro, che possono interferire coi poteri del Dr. Druido: costui accende una fiamma mistica per vedere meglio, ma in quel momento un nano dal volto mostruoso lo attacca e non è solo, vi sono molti come lui, tutti bramosi di spegnere la per loro accecante luce di Druid e di ucciderlo in onore della loro sacerdotessa, Stonecutter. Il mistico però non si perde d'animo e lancia contro di loro una intenso lampo abbagliante, che fa fuggire terrorizzati i nani. Poco più avanti vi è ciò che appare essere un cerchio celtico di potere, un potere che verrà attivato col sacrificio di tutti i passeggeri a bordo del treno devastato. Ed è un cerchio decisamente insolito, in quanto i megaliti simili a quelli di Stonehenge sono stati elevati grazie a vari convogli della metropolitana messi uno sopra l'altro.
Al centro di questo cerchio vi è Stonecutter, il vecchio accanto a lei: la donna tiene in mano un coltello e di fronte ai suoi discepoli afferma che, una volta ucciso l'ultimo umano, abbandoneranno questo regno di oscurità e domineranno il mondo di superficie per l'eternità. Stonecutter alza il suo coltello, ma prima che possa calarlo il Dr. Druido dà vita ad un piccolo terremoto, che le fa perdere l'equilibrio. In realtà la vibrazione avrebbe dovuto essere più forte, ma il ferro presente nei convogli ha a quanto pare diminuito le energie mistiche di Druid. Stonecutter ordina ai suoi fedeli di catturare il mistico, che però riesce facilmente ad evitare il loro attacco dapprima instillando nelle menti di gran parte nani il desiderio di picchiarsi l'un l'altro, poi librandosi in volo per liberarsi definitivamente dei pochi rimasti: giunge così davanti all'altare sacrificale, bloccando la mano di Stonecutter, ormai rialzatasi, ed impedendo così che la sacerdotessa uccida il vecchio. Piena d'ira, Stonecutter tenta di calare il coltello su Druid, ma in quel momento il terremoto evocato poco prima dal mistico ritorna in tutta la sua forza: il ferro aveva dunque solo ritardato i suoi devastanti effetti. I tremori sono molto intensi e così ben presto uno dei megaliti costruiti grazie ai convogli crolla al suolo, infrangendo così il delicato cerchio di potere. I nani al servizio di Stonecutter muoiono tra urla di dolore liquefacendosi come neve al sole, mentre la sacerdotessa invecchia in pochi secondi, fino ad ottenere una pelle totalmente aggrinzita. Trova tuttavia le forze per fuggire. Druid sta per inseguirla, ma in quel momento si accorge che un altro dei convogli sta per precipitare verso il vecchio inerme: si lancia allora in suo soccorso, traendolo in salvo all'ultimo momento e curando le sue ferite. L'anziano poi chiede al mistico perchè abbia lasciato fuggire Stonecutter, dopotutto lui è solo un vecchio. Anthony Druid risponde che, prima di essere un vendicatore, prima di divenire un esperto dell'occulto, era un dottore. Ed anche se la sua curiosità verso tutto ciò che è ignoto non potrà mai essere appagata, non può permettere che un suo simile affronti il mistero definitivo della vita prima della sua ora naturale.

CONTINUA...

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A cura di Fabio Volino