BLOODSTONE
Mini di quattro numeri pubblicata dal dicembre 2001 al marzo 2002

CAPITOLO 1:


OSCURI LEGAMI DI SANGUE (BLOOD RUNS THICKER...)
Dan Abnett/Andy Lanning (storia)-Michael Lopez (matite)-Scott Hanna (chine)-Color Dojo (colori)-Mike Marts (supervisione)

Un aereo proveniente da Londra si prepara ad atterrare all'aeroporto di Boston, città in questo momento preda di una violenta tempesta fuori stagione condita da tuoni e fulmini. Mentre il mezzo si appresta a fermarsi sulla pista, una ragazza di nome Elsa soffoca un grido e si risveglia dopo aver avuto un terribile incubo a base di mostri e vampiri, cosa per lei molto ricorrente negli ultimi tempi. Accanto a lei c'è sua madre Elise, al sesto mese di gravidanza. Le due donne prendono un taxi ed arrivano presso un sinistro maniero, dove un tempo dimorava il padre di Elsa, Ulysses Bloodstone, deceduto da alcuni anni. Elise aveva rotto con lui da molto prima, ma è stata comunque nominata nel testamento dell'uomo. Un uomo che Elsa non ha mai incontrato e che per lei rappresenta un mistero, a partire dalla sua professione. Sua madre le dice che era una persona molto teatrale e che era un avventuriero, un collezionista di antichità ed un risolutore di misteri. Subito dopo un uomo dà loro il benvenuto e le fa entrare nella dimora: si chiama Charles Barnabus ed è l'esecutore testamentario. Un maggiordomo, intanto, Dluga, si occupa del bagaglio delle due donne.
Mentre madre e figlia percorrono il lungo corridoio d'ingresso, da un angolo oscuro qualcuno richiama l'attenzione di Barnabus, che lo esorta a rimanere nascosto ed a non spaventare le donne. Giunti in una grande sala piena di trofei ed oggetti antichi, Elsa osserva un dipinto di suo padre, mentre sua madre discute con Charles Barnabus. L'esecutore afferma che Ulysses Bloodstone era un uomo molto ricco e le due donne sono le uniche beneficiarie della sua immensa fortuna, anche se ci sono voluti anni per rintracciarle. In ogni caso la casa e tutto ciò che è in essa contenuto ora appartengono ad Elise ed Elsa: vendendo il tutto si ricaverebbe una somma non indifferente, tuttavia prima della sua morte prematura Ulysses Bloodstone aveva espresso il desiderio di convertire questa dimora e la sua immensa collezione in un negozio di curiosità ed oggetti antichi. Elsa chiede all'uomo che tipo di avventuriero era esattamente suo padre: Barnabus scambia uno sguardo d'intesa con Elise, poi risponde che Ulysses era solito viaggiare molto in cerca di oggetti rari ed insoliti da inserire nella sua collezione. Elsa non è del tutto convinta e, afferrando una foto, domanda come mai in questa immagine suo padre stia sparando ad un enorme coccodrillo. Barnabus elude la questione ed Elise interviene in suo aiuto, chiedendo di poter soggiornare qui, dal momento che il viaggio ha prosciugato buona parte delle loro finanze. L'esecutore spiega che prima il maniero deve essere appropriatamente arieggiato, dunque per il momento verrà offerta loro ospitalità nella casa di Dluga.
Quando i quattro escono un anziano signore che parla in modo sgrammaticato crea con le proprie dita una croce ed accusa Barnabus di essere un vampiro. Dluga invita suo padre a smetterla subito, ma Barnabus gli dice che la cosa non gli dà alcun fastidio. Intanto Elsa prende alcuni bagagli e viene avvicinata da un giovane di nome Tomas, figlio di Dluga, che la aiuta con le sue valigie. Il ragazzo nota su di esse molti adesivi, segno che lei e sua madre hanno viaggiato molto: Elsa spiega che ha girato tutta Europa sin da quando aveva due anni, anche se alla fine si era stabilita in Inghilterra. Ora però non le dispiacerebbe rimanere qui negli Stati Uniti ed iscriversi al college. Tomas le chiede il motivo preciso della sua visita e, quando scopre che la ragazza ha ereditato la dimora di Ulysses Bloodstone, i suoi occhi si spalancano per il terrore: quel posto è stregato. Elsa lo deride e così Tomas esce piccato dalla stanza. La ragazza allora si sdraia su un letto e, stanca per il lungo viaggio, si addormenta subito.
Quando riapre gli occhi Elsa si ritrova distesa in una bara, circondata da decine di vampiri. Senza preavviso compie un balzo in avanti e centra con un calcio in volto uno dei succhiasangue. Gli altri vampiri la attaccano, ma grazie alla sua agilità la ragazza li evita tutti e controbatte a sua volta con calci e pugni. Quando poi afferra il coperchio della bara per i succhiasangue è il caos più completo: Elsa cerca di approfittare della situazione per fuggire, ma scopre di trovarsi su un dirigibile in volo che sta rapidamente prendendo fuoco. Improvvisamente alle sue spalle compare un vampiro, che la spinge da basso. Elsa lo porta giù con sè, mentre il dirigibile esplode. E solo allora capisce che sta sognando e si sveglia, passando in maniera insonne il resto della notte.
Il giorno dopo la ragazza continua a lamentarsi di quello che le è successo, mentre sua madre e Dluga iniziano a catalogare l'immensa collezione di Ulysses Bloodstone. Elise raccomanda a sua figlia di non toccare niente ma, quando lei e Dluga si allontanano, la ragazza comincia a curiosare qua e là: ad un tratto, alzando una teca sotto cui c'è un teschio argentato, apre involontariamente un passaggio segreto in una libreria. Elsa scruta nell'oscurità, poi la curiosità ha la meglio sulla prudenza ed inizia a scendere per una scalinata, fino ad arrivare in un lungo corridoio ed in un'ampia stanza dove alcuni oggetti sono coperti da grandi lenzuola. Elsa ne tira via un paio e scopre sotto di esse il teschio di un tirannosauro gigante ed il sarcofago dorato di una mummia. Mentre continua ad interrogarsi sulla vera professione di suo padre, la ragazza viene improvvisamente assalita da delle sferette nere, residuo di un arcano potere rimasto in attesa per tutto questo tempo, che in breve tempo ricoprono il suo corpo e le impediscono di vedere. Elsa urla per la paura, ma subito dopo si ritrova libera, le sferette ridotte in polvere e davanti a lei quello che sembra il Mostro di Frankenstein. Dopo che la ragazza si è ripresa dallo shock, la creatura la porta nella sua stanza personale e le offre una tazza di tè: dice di chiamarsi Adam ed è il custode degli oggetti più preziosi e pericolosi della collezione di Ulysses Bloodstone. Un uomo che Adam conosceva molto bene ed accanto al quale ha lavorato con piacere, poichè Bloodstone è stato il miglior cacciatore di mostri che sia mai esistito.
Poi il Mostro di Frankenstein apre un baule e consegna ad Elsa un oggetto che, secondo delle disposizioni dello stesso Bloodstone, doveva esserle consegnato una volta che avesse raggiunto la maggiore età: un collarino con al centro un luminoso rubino rosso. La ragazza lo indossa e subito è come se qualcuno l'avesse morsicata al collo, poi inizia a sentire delle incredibili energie scorrere lungo tutto il suo corpo. La sua attenzione si concentra poi su una lampada dorata, che ha iniziato a risplendere nel momento stesso in cui ha indossato il collarino. Elsa vorrebbe sapere come mai ciò è accaduto ed un secondo dopo svanisce nel nulla: Adam si gratta la testa, Barnabus non la prenderà bene. La ragazza riappare in un cimitero oscuro, circondato da una sinistra boscaglia: attorno a lei ci sono solo grida e poco dopo un uomo mascherato crolla ai suoi piedi. Lì vicino altri uomini stanno affrontando una creatura dagli occhi rossi, che li elimina tutti senza pietà. Poi si volta verso Elsa, capendo subito che è una Bloodstone: ma occorre ben più che una vile trappola per eliminare Dracula.

CAPITOLO 2:


LA RAGAZZA E LA MUMMIA (MUMMY'S GIRL)
Dan Abnett/Andy Lanning (storia)-Michael Lopez (matite)-Scott Hanna (chine)-Color Dojo (colori)-Mike Marts (supervisione)

Dracula si para davanti ad Elsa Bloodstone, capendo dal suo sguardo terrorizzato che lei non ha nulla a che vedere con la trappola fallita appena tesagli da una truppa delle forze di pace delle Nazioni Unite. Dunque le spiega che si trova in Bosnia, in un angolo di mondo che persino Dio ha dimenticato, poi le balza addosso cercando di morderla al collo. Elsa lotta per quanto può, ma sembra destinata a soccombere presto, tuttavia ad un tratto la Pietra di Sangue che porta attorno al collo inizia a brillare, rilasciando poi una violenta fiammata che scaglia Dracula lontano da lei. Il signore dei vampiri, confuso ed indebolito, tarda a rialzarsi e così Elsa riesce a centrarlo con un violento pugno allo stomaco, sferrato con una forza che non immaginava di possedere. Dracula comunque recupera in fretta le energie ed afferra la ragazza per la gola, preparandosi a strozzarla, ma improvvisamente qualcuno alle sue spalle lo trafigge al petto con un paletto d'argento, che lo incenerisce e lo riduce ad uno scheletro fumante.
Due uomini incappucciati ed armati irrompono dunque sulla scena, intimando ad Elsa di alzare le mani: lei esegue, ma subito dopo scompare alla vista per riapparire nella villa di suo padre, di fronte ad Adam. A lui la ragazza spiega cosa le è accaduto, poi gli chiede come mai sia stata trasportata come per magia in Bosnia: Adam le rivela che è per via della lampada, la quale funziona sempre in modo particolare, lei ha espresso un desiderio e la lampada l'ha accontentata, anche se a modo suo. La ragazza vorrebbe porre altre domande, ma per ora è meglio che torni da sua madre. Così abbandona la camera sotterranea e si riunisce ad Elise, che la invita ad andare fuori a pranzo.
Le due donne si recano in un fast food, dove Elsa rimane stupita di fronte al sandwich che le viene portato, molto più grande e farcito rispetto a quelli che fanno in Inghilterra. Sua madre le chiede se si trovi bene negli Stati Uniti e se le piacerebbe restare qui ed iscriversi al college: inizialmente Elise intendeva vendere la dimora ereditata e partire per un'altra destinazione, ma poi ha pensato al bambino in arrivo ed ha deciso di smettere di fare la giramondo. Discuterà di questa faccenda stasera a cena con Charles Barnabus. Elsa le chiede se non possa rivelarsi qualcosa di più che una semplice cena d'affari, considerato che Barnabus è un uomo molto affascinante, ma Elise lo esclude categoricamente: non vuole farsi più coinvolgere da una relazione amorosa, viste le sue passate esperienze. Sua figlia annuisce: una volta tornata a casa leggerà il prospetto dei college locali e penserà a cosa fare del suo futuro.
Giunge la sera e, mentre Barnabus ed Elise salgono su un auto per andare al ristorante, il padre di Dluga bolla ancora l'esecutore testamentario come un vampiro. Intanto Tomas ed Elsa stanno discutendo in quale college andare, ma la mente della ragazza è altrove e, quando l'auto è partita, con una scusa caccia via Tomas dalla sua stanza. Il ragazzo si insospettisce del suo comportamento e, quando poco dopo la vede scendere silenziosamente a terra e correre via, decide di seguirla. Nel frattempo al ristorante Elise spiega a Barnabus cosa l'ha spinta a cambiare idea: ha ripensato alla sua relazione con Ulysses. La prima volta che l'ha incontrato lei era una giovane studentessa di archeologia e la vita dell'uomo appariva come un'eterna, romantica avventura. Un'esistenza però inadatta per una bambina come Elsa: Elise implorò perciò Ulysses di rinunciare alla sua carriera di cacciatore di mostri e ritirarsi a vita privata, ma lui si rifiutò. Questa fu la causa principale della loro separazione. Ma ora la donna ha capito che Ulysses stava raccogliendo tutti quei trofei come testamento delle sue avventure, l'ha mal giudicato. E se il negozio di curiosità era il dono che Ulysses intendeva farle, è giusto che lei porti questa impresa avanti il più possibile, glielo deve. Tuttavia Elise vuole anche essere sicura che gli aspetti più pericolosi della vita del cacciatore di mostri non tornino a perseguitare sua figlia.
Dimora Bloodstone: Elsa indossa una versione femminile del costume di suo padre, preparata per lei da Adam. Poi il Mostro di Frankenstein le spiega il funzionamento della lampada: è una sorta di sistema primario di avvertimento, che si illumina per segnalare la presenza di un problema in ogni parte del mondo e portare lì chi desideri andarci. Così come è accaduto ad Elsa in Bosnia. Al suo interno c'è un Djinn, un genio dei desideri, imprigionato da Ulysses Bloodstone molti anni fa. Come a voler sottolineare le parole della creatura, la lampada in quel momento inizia a brillare: Elsa la sfrega e scompare dalla stanza insieme ad Adam. Tomas, attentamente nascosto, osserva il tutto e rimane sconvolto.
La ragazza e la sua insolita guardia del corpo ricompaiono in Egitto. I due si stanno ancora interrogando sulla natura del problema quando qualcuno spara alle spalle di Adam. Il Mostro di Frankenstein si accascia a terra, ma assicura Elsa che si riprenderà presto. La ragazza evita una seconda sventagliata di proiettili, poi inizia a ribattere con dei possenti calci volanti agli attacchi dei suoi assalitori. Adam recupera in pochi secondi e le dà man forte. In breve i due hanno la meglio, ma Elsa non si avvede della presenza alle sue spalle di un altro pistolero. Adam la avverte del pericolo e, rapidamente e senza praticamente rendersene conto, la ragazza estrae da una fondina posta sulla sua schiena una carabina e spara contro il suo nemico, che cade all'indietro sulla sabbia del deserto. Elsa rimane sconvolta per aver ucciso un uomo, ma Adam la contraddice: il volto del pistolero, così come quello di tutti i suoi compagni, è scheletrico. Era già morto da tempo.
Boston: Barnabus comprende benissimo le preoccupazioni di Elise e, ponendo una sua mano sopra quella della donna, le assicura che farà tutto quello che è in suo potere per proteggere Elsa.
Egitto: Ancora stupiti per il fatto di aver dovuto affrontare degli zombie armati, Elsa Bloodstone e Adam entrano in una piramide vicina al luogo dello scontro. Ad un tratto la ragazza mette un piede in fallo e precipita in una buca: la caduta non è troppo lunga e l'atterraggio, per quanto brusco, non si rivela doloroso. Mentre sta per rialzarsi Elsa vede sul pavimento un'ombra minacciosa: si volta e scopre che una Mummia Vivente sta avanzando verso di lei.

CAPITOLO 3:


COME LA VITA, SOLO PIÙ FREDDA (LIKE LIFE, ONLY COLDER)
Dan Abnett/Andy Lanning (storia)-Michael Lopez (matite)-Scott Hanna (chine)-Color Dojo (colori)-Mike Marts (supervisione)

Nella camera sepolcrale di una piramide situata vicino alla Sfinge, di fronte ad una schiera di scheletri armati ed in tenuta militare, lo spietato Fazil e l'archeologo Dottor Minkly recitano un arcano incantesimo volto a rianimare lo spirito del Faraone Rakses, un negromante dagli incredibili poteri: il loro strumento per questa impresa è l'empio e scintillante Occhio di Ra, grazie al quale hanno già strappato dal mondo dei morti la guardia scelta del faraone, asservendola alla loro volontà. Il rito ha buon esito e Rakses si rialza dalla sua tomba, tornando a camminare tra i vivi seppur in forma scheletrica. Fazil si rivolge a lui con reverenza: una volta ha cercato di conquistare il mondo, mentre adesso Fazil ed i suoi seguaci sono impegnati in una guerra per sconfiggere gli occidentali infedeli. Possono dunque unire le loro forze: se il criminale infatti fornisse all'inarrestabile ed immorta guardia scelta del faraone armi moderne, nessun esercito al mondo riuscirebbe a fermarli. Rakses osserva con interesse una di queste armi, poi spara senza pietà contro Fazil, uccidendolo, mentre il terrorizzato Dottor Minkly si dà alla fuga. Il faraone immorto prende dunque tra le sue mani l'Occhio di Ra e lo usa per far risorgere dagli inferi una creatura inumana nota come il Demone delle Sabbie, grazie al quale conquisterà nuovamente il mondo.
Ad osservare la scena da un luogo sicuro ci sono anche Elsa Bloodstone e N'Kantu, la Mummia Vivente, che in passato ha combattuto al fianco di Ulysses contro i mostri dell'oscurità. La ragazza capisce subito che bisogna sottrarre l'Occhio di Ra a Rakses, così propone a N'Kantu di fungere da diversivo. Pochi secondi dopo dunque, mentre ancora il faraone si bea per il suo apparente trionfo, la Mummia Vivente gli si avvicina e lo minaccia. Distratto dall'apparizione del suo antico avversario, Rakses ordina ai suoi servi di attaccare, ma in quel momento si accorge di non essere più in possesso dell'Occhio di Ra. Esso è stato trafugato con abilità e destrezza da Elsa, che deride il faraone, poi lancia il potente amuleto di forma sferica verso N'Kantu. La Mummia Vivente lo afferra con sicurezza e lo usa per distruggere gli sgherri di Rakses e far scomparire nel nulla il Demone delle Sabbie. Il malvagio faraone tuttavia evita di essere annientato e fugge via, inseguito da Elsa Bloodstone: così, sfruttando le arti negromantiche che è ancora in grado di padroneggiare, Rakses evoca uno scarabeo gigante dagli occhi infuocati e dai denti aguzzi, che si scaglia contro la ragazza. Elsa però afferra con rapidità una pistola e spara dritto nella bocca del mostro, uccidendolo. L'inseguimento di Rakses può riprendere, ma costui ha ormai un buon vantaggio e si reca all'esterno della piramide, che sigilla subito dopo il suo passaggio. Il faraone gioisce per la sua vittoria, ma dietro di lui compare Adam, che con una vanga lo decapita. Il corpo di Rakses poi diventa cenere che si confonde con la sabbia del deserto. Subito dopo Elsa, utilizzando l'immensa forza fornitale dalla Pietra di Sangue, si scava una via d'uscita dalla piramide a mani nude.
Terminata la crisi, la ragazza esorta l'ancora terrorizzato Dottor Minkly a non tentare più imprese del genere, poi gli ordina di andarsene via e non tornare più. L'archeologo annuisce e fugge. Elsa si rivolge dunque a N'Kantu, che ha deciso di rimanere nella camera sepolcrale della piramide a sorvegliare l'Occhio di Ra, perchè non cada più nelle mani sbagliate. In ogni caso lui e la nuova cacciatrice di mostri si terranno in contatto. Così Elsa e Adam ricompaiono nella dimora di Ulysses Bloodstone, ma lì ad attenderli vi è Tomas, che li minaccia a rivelare la verità su cosa hanno fatto e tutti gli altri loro segreti, altrimenti dirà cosa ha appena visto ad Elise. La ragazza punta un dito contro il suo coetaneo e gli tappa la bocca con una mano: non dirà un bel niente a sua madre, se no avrà modo di pentirsene. Tomas annuisce, per il momento manterrà il silenzio sulla vicenda.
Sud dello Zaire: Mentre il sole tramonta, una truppa d'assalto con maschere respiratorie controlla da lontano un villaggio apparentemente tranquillo. Improvvisamente però dalle case esce circa una trentina di persone che sono state esposte ad una variante del virus Ebola, la quale ha tramutato tutti in creature mostruose. La truppa d'assalto ordina che la zona venga immediatamente ripulita e perciò subito dopo un aereo inizia a versare sulle persone infette dell'acqua santa, la quale dà loro subito fuoco. Per sicurezza vengono appiccati incendi anche alle varie case. In pochi secondi delle creature mostruose rimane solo la cenere e la truppa d'assalto inizia le manovre di evacuazione: i suoi componenti salgono dunque su un elicottero, dove ad attenderli vi è un vampiro.
Dimora Bloodstone: Elise ed Elsa cominciano a compilare un inventario dell'immensa collezione di Ulysses ma ben presto la madre, a causa del suo stato di gravidanza, inizia a provare stanchezza e ad avvertire dolori alla schiena, così Barnabus prende il suo posto mentre la donna va a dormire a casa di Dluga. Mentre la compilazione va avanti, Barnabus fa capire ad Elsa che vuole condividere con sua madre qualcosa di più che un semplice rapporto d'affari. Improvvisamente però il volto dell'uomo si contrae in un'espressione preoccupata: avverte che la temperatura della stanza è calata di otto gradi ed esorta la ragazza ad andarsene subito. In quel momento tuttavia nota un luccichio provenire da una tasca laterale dei pantaloni di Elsa e scopre che è causato dal collarino della Pietra di Sangue: a quanto pare Adam ha voluto giocare le sue carte prima del tempo, pessima scelta. Ma il turbamento di Elsa è dovuto a qualcos'altro, a due figure che sono appena comparse alle spalle di Charles Barnabus: due vampiri. L'esecutore testamentario si lancia contro di loro allungando i suoi denti canini, che diventano delle zanne, facendo così capire ad Elsa che anche lui è un vampiro. Barnabus esorta la ragazza a fuggire e chiamare Adam in soccorso: lei esegue, ma quando apre una porta davanti a lei si para un mostro inumano sbavante e con denti aguzzi.
Elsa urla e perde i sensi. Quando si risveglia vicino a lei c'è Tomas, che le dice che i vampiri hanno catturato Barnabus ed hanno ucciso Adam. Lei si rialza e vede con suo grande orrore che il custode dei segreti di suo padre è stato decapitato: ne afferra la testa, ma in quel momento gli occhi del Mostro di Frankenstein si spalancano e Adam dice che tornerà come nuovo con ago e filo ed una buona colla. Poi rivela che Barnabus è stato catturato dai Nosferati: bisogna salvarlo prima che sia troppo tardi. Tomas è sconvolto per quello che ha appena visto coi suoi occhi, ma Elsa lo invita a riprendersi: è tempo di entrare in azione, nessuno può prendersela col fidanzato di sua madre e sperare di cavarsela. Si va a caccia di mostri.

CAPITOLO 4:


NEL SANGUE (IN THE BLOOD)
Dan Abnett/Andy Lanning (storia)-Michael Lopez/Tom Derenick (matite)-Scott Hanna (chine)-Color Dojo (colori)-Mike Marts (supervisione)

Elsa, Tomas e Adam compaiono in Wyoming, nel Centro Dearborn per il controllo delle malattie emorragiche: se la lampada li ha trasportati qui significa che questo posto è il covo dei Nosferati. Ed i tre lo capiscono subito quando un gruppo di mostruosi vampiri li attacca. Nel frattempo, a poca distanza da lì, il leader dei Nosferati si rivolge ai suoi prigionieri, ammanettati e chiusi dentro capsule in vetro rinforzato: il loro albero genealogico si perde nella notte dei tempi e solo il sangue umano più vitale può sostenere il loro nutrimento. Un bene diventato ai giorni d'oggi ormai raro. Alcuni anni fa hanno scoperto che febbri emorragiche come l'Ebola producevano corpi saturi di sangue sufficientemente vitale per nutrirli. Così hanno fondato questo istituto per sviluppare questa scoperta, per ideare un virus perfetto tramite una sorta di cocktail di malattie. L'unica, grave controindicazione era che una cosa del genere avrebbe annientato la razza umana e distrutto così la fonte del loro nutrimento. Tuttavia, se l'ospite del virus fosse immortale allora si avrebbe una quantità di sangue praticamente infinita. Sangue puro come quello che possiedono certi vampiri, vampiri come Dracula o Charles Barnabus, prossime cavie dell'esperimento dei Nosferati.
Intanto i tre cacciatori di mostri affrontano gli sgherri dell'antica stirpe vampiresca. Uno di essi blocca Elsa a terra, ma lei con un pugno se ne libera agilmente e va in aiuto di Tomas, che è stato afferrato per la gola da un altro mostro: la ragazza gli punta la sua carabina alla tempia e spara nel suo cervello piccole croci d'argento che gli fanno letteralmente scoppiare la testa. Anche Adam ha gioco facile con il suo avversario, illuminando la sua faccia con una torcia ai raggi ultravioletti e facendolo bruciare. Tomas intanto si avvede della presenza dell'ultimo vampiro alle spalle di Elsa e, grazie alla sua pistola caricata ad acqua santa, inonda il suo corpo, che esplode. I tre possono dunque tornare ad occuparsi del salvataggio di Charles Barnabus.
Nel frattempo al primo soggetto scelto dai Nosferati viene iniettato il virus, con suo grande dolore. L'esperimento tuttavia ha successo e poco dopo si ha a disposizione il primo donatore di sangue immortale. Nosferatu chiede ai suoi sottoposti un campione di tessuto, poi ordina che il prima possibile anche gli altri vampiri vengano sottoposti al procedimento. Da una postazione sicura in alto, Elsa ed i suoi alleati osservano tutto: la ragazza ha un'idea nel momento in cui vede quanto è ampia la sala. A quanto pare questo posto era in precedenza un sito missilistico e nel punto più alto si può notare un portello. Elsa chiede ad Adam di arrivare fin lì ed aprirlo, lei intanto spalleggiata da Tomas proverà a distrarre i Nosferati. Così con sprezzo del pericolo la ragazza si getta in basso e spara subito ad uno dei vampiri. Viene tuttavia immediatamente circondata da altre creature della notte, ma Tomas arriva in suo soccorso e getta contro i mostri dei palloncini pieni di acqua santa: come risultato tutti i vampiri che volevano fare la pelle ad Elsa bruciano, lasciando infine il solo Nosferatu. La cacciatrice di mostri si lancia verso di lui, ma costui beve il campione di sangue del vampiro sottoposto al virus e si trasforma in una creatura alta, forte ed alata.
Intanto Adam è arrivato al portello, ma da solo non riesce ad aprirlo, c'è bisogno di forze aggiuntive. Elsa però non può intervenire in quanto è impegnata contro Nosferatu ed anche Tomas ha il suo bel da fare contro gli altri Nosferati rimasti in piedi. Barnabus e persino Dracula vorrebbero andare in soccorso della ragazza, ma sono ancora prigionieri e presto verrà iniettato loro il virus. La tremenda forza di Nosferatu ha infine la meglio su Elsa, che viene morsa al collo e perde i sensi. Il vampiro assapora il suo pasto, ma la sua gioia è di breve durata perchè subito dopo Elsa lo allontana da sé con un calcio, dicendogli che mordendola ha appena segnato la sua fine. Perchè attorno al suo collo c'è la Pietra di Sangue dei Bloodstone, qualcosa che è diventata parte del suo stesso codice genetico. Qualcosa che Nosferatu ha appena ingerito: e se il sangue di Elsa può rigenerarsi e riportarla in vita, può fare la stessa cosa ad altre persone. Ora Nosferatu è stato curato, non è più un vampiro, è di nuovo un uomo come tanti altri, solo che la sua età biologica è di diecimila anni. La dimostrazione arriva quando Nosferatu perde rapidamente le forze ed il suo corpo inizia ad avvizzirsi, a diventare secco e fragile: Elsa lo finisce dunque con un pugno, facendolo diventare polvere.
La ragazza va poi a liberare Charles Barnabus e Dracula ed i tre si ritrovano ad affrontare gli ultimi Nosferati ancora in piedi. Vlad Tepes osserva Adam in alto e capisce cosa sta cercando di fare: si alza dunque in volo lanciando il suo mantello ad Elsa perchè protegga con esso Barnabus. Poi si affianca ad Adam e, le loro forze combinate, riescono ad aprire il portello facendo entrare nell'edificio la luce del sole. Elsa ha già coperto Barnabus col mantello di Dracula, mentre i raggi dorati della nostra stella bruciano vivi gli ultimi Nosferati rimasti, di cui alla fine rimane solo la cenere. Dracula ed Adam dunque possono chiudere il portello: subito dopo Vlad Tepes, debole e stanco, fugge via approfittando della confusione. Il Mostro di Frankenstein perciò si riunisce ai suoi compagni, che poco dopo svaniscono nel nulla.
I quattro ricompaiono nella dimora Bloodstone. Charles Barnabus si rivolge ad Elsa e le dice che ora è in debito con lei: la ripagherà mantenendo il segreto con sua madre su ciò che è diventata. Non è esattamente felice di agire in questo modo, ma ha capito che la ragazza ci tiene molto a portare avanti l'eredità di suo padre e si assicurerà che lo faccia in modo corretto. Elsa lo abbraccia calorosamente, poi viene richiamata dalla voce di sua madre: lei invita tutti a stare zitti.
Sei settimane dopo: Elsa osserva con un sorriso l'insegna del negozio di curiosità Bloodstone, che verrà inaugurato domani. Entra e vi trova sua madre e Barnabus. Elise le chiede come si trovi al college: lei risponde che è qualcosa di grandioso. Sua madre è ancora molto presa dagli ultimi preparativi prima dell'apertura e dunque stasera non potrà stare con lei. Elsa sorridendo maliziosamente nei confronti di Barnabus la invita a stare tranquilla, troverà sicuramente qualcosa da fare. La ragazza poi corre nei sotterranei della villa di suo padre, dove trova dei trafelati Adam e Tomas: la lampada sta luccicando da oltre un'ora. Hanno effettuato una piccola ricognizione ed hanno scoperto che la natura del problema è il Kraken. Elsa afferra dunque una fiocina: la caccia ha nuovamente inizio.

FINE

A cura di Fabio Volino