CAPTAIN AMERICA:
DEAD MEN RUNNING
Mini di tre numeri pubblicata dal marzo al maggio
2002
CAPITOLO 1:
UOMINI MORTI IN MARCIA-PARTE 1
(DEAD MEN RUNNING-PART 1)
Darko Macan (storia)-Daniel Zezelj
(matite/chine)-Matt Madden (colori)-Andrew Lis (supervisione)
In una fitta giungla avanzano cinque soldati ed ognuno di loro
ha poche speranze di salvezza: due giorni fa hanno smarrito la via, insieme alla
radio ed al caporale Jonesy. Forse da quel momento in avanti hanno cominciato a
girare in circolo. Le scorte di cibo sono ormai finite e cento irati colombiani
sono al loro inseguimento. In parole povere sono già morti. Jonesy, prima di
essere ucciso, era riuscito a mandare un SOS, ma anche se qualcuno l'avesse
captato cosa si potrebbe fare? Per centinaia di miglia in questa zona non vi
sono aeroporti o piste di decollo ed è ancora più improbabile che dei rinforzi
arrivino in tempo. Ad un tratto il tenente non nota più vicino a sé i bambini e
chiede al soldato semplice Sore di andare a riprenderli. L'uomo non si dimostra
molto entusiasta, per lui quei bambini possono anche andare al diavolo, dunque
della ricerca se ne occupa un altro soldato, Nystrom. Costui trova i quattro
bambini oggetto della preoccupazione del tenente in pochi secondi, intenti a
masticare delle foglie per placare i morsi della fame. Forse loro dovrebbero
fare lo stesso. Il tenente non è d'accordo: preferirebbe morire di fame
piuttosto che correre il rischio di rimanere avvelenato.
Improvvisamente uno
dei soldati nota qualcosa in cielo ed alza lo sguardo, prontamente imitato dai
suoi compari: c'è un aeroplano, da cui poco dopo un uomo si getta con un
paracadute. I cinque soldati bollano quest'uomo come pazzo: la vegetazione è
troppo fitta, rischia di rompersi le articolazioni o l'osso del collo. Questa
impressione diventa una certezza quando l'uomo taglia le corde del paracadute e
precipita in basso, scomparendo alla vista. In quel momento il tenente nota che
i bambini sono nuovamente scomparsi ed ordina a Nystrom di andare a riprenderli.
Lui li ritrova nuovamente in pochi secondi, poi chiede se non sia il caso di
andare a cercare l'uomo che si è paracadutato. Il tenente ribatte seccamente che
ormai è già morto ed è meglio continuare a camminare: tuttavia è confuso, gli
pare di aver come riconosciuto la sagoma del paracadutista, gli è sembrata
familiare. I soldati riprendono la marcia nel punto in cui hanno visto dirigersi
l'aereo, nella speranza di trovare qualche segno di civiltà, ma poco dopo odono
rumore di foglie calpestate e di rami che si spezzano: subito le loro armi
vengono puntate contro la direzione da cui si odono questi suoni. Ma una voce
sicura e calma li invita a calmarsi, perchè è qui per aiutarli: e dalla
boscaglia emerge la figura autoritaria di Capitan America.
Nystrom,
emozionato di fronte a quest'apparizione, va subito a stringere calorosamente la
mano all'eroe, prima che il tenente gli ricordi che sta parlando con un suo
ufficiale superiore. Solo allora l'uomo si ricorda di fare il saluto militare.
Poi il tenente David ringrazia Steve Rogers per essere venuto fin qui e gli
presenta gli altri suoi uomini: i soldati semplici Sore e 'Hulk', un tizio che
parla solo per mugugni, ed infine il sergente Roberto Solano Vicq, altresì
chiamato Bob Solo. Una persona che ama portare sempre con sé un mazzo di carte,
da cui ogni tanto estrae una figura come se questa potesse predire il futuro suo
e dei suoi compari. Esortato in tal senso, Capitan America prende l'asso di
cuori e spiega che un suo amico ha captato la richiesta di soccorso e, dopo aver
calcolato la probabile posizione e percorso dei soldati dispersi, il soldato a
stelle e strisce in persona grazie ad un altro suo amico pilota ha deciso di
venire fin qui a salvarli. Steve Rogers indica una direzione: a due giorni di
marcia c'è un piccolo aeroporto privato, il pilota li attenderà lì; a metà
strada invece, vicino al fiume, c'è un convento, un luogo perfetto in cui
riposare e riprendere le forze. Cap prende poi tra le sue braccia una bambina e,
parlandole in spagnolo, la invita a stare tranquilla, poi sempre in spagnolo
canta una ninna nanna che in pochi istanti la fa cadere in un sonno profondo.
Gli altri soldati osservano il tutto stupiti ed increduli.
La marcia
riprende: Cap si carica sulle sue braccia un altro bambino, lasciando a Nystrom
e Hulk gli altri due. Sore invece col suo machete crea un sentiero percorribile
nella fitta boscaglia. Ad un tratto, da un albero, si ode provenire uno strano
fischio: appartiene ad un rappresentante dei Cotingas, i quali stanno inseguendo
la pattuglia da giorni. Steve Rogers ordina ai suoi compatrioti di sorvegliare i
ragazzi, poi si inoltra nella boscaglia. Dopo qualche istante di totale
silenzio, colui che aveva lanciato il fischio di avvertimento cade dall'albero.
Nel vedere finalmente in faccia uno dei loro persecutori, Sore si fa prendere
dalla rabbia e nonostante l'ammonimento contrario del tenente David cerca di
avvicinarglisi, ma un colpo di pistola proveniente da chissà dove lo costringe a
fermarsi. Ancora preda dell'ira, Sore comincia a sparare all'impazzata, ma così
facendo si espone al cecchino. Capitan America però è lì vicino e lanciando il
suo scudo contro la schiena del nativo lo mette ko. Un altro cecchino compare in
quel momento come dal nulla, ma l'eroe a stelle e strisce recupera rapidamente
il suo scudo, che para tutti i proiettili diretti contro di lui. Infine con un
violento pugno stende il suo avversario. Rogers torna a rivolgersi ai soldati:
per ora la situazione è calma, ma presto giungeranno qui i rinforzi dei
Cotingas, bisogna affrettarsi.
E dunque, quando ormai è notte fonda, la
marcia prosegue, rapidamente ed allo stesso tempo con cautela onde evitare di
incappare in insidiose trappole o lasciare segni del proprio passaggio agli
inseguitori. Cap si rammarica per aver lasciato i Cotingas allo scoperto,
possibili vittime di animali predatori, ma i soldati non sono così dispiaciuti:
quelle persone sono dei mostri, fanno parte di un potente cartello mafioso
dedito allo spaccio di cocaina. Gli americani, dietro incitamento del governo
colombiano, hanno ricevuto l'incarico di abbatterlo ma ben presto la missione si
è ritorta contro di loro e si sono ritrovati in questo pasticcio. Rogers nutre
qualche dubbio su questo resoconto, ma per ora non approfondisce la questione.
Poco dopo l'insolito gruppo arriva al fiume, ormai il convento è a breve
distanza.
Cap vuole sapere come mai in questa faccenda sono stati coinvolti
anche dei bambini: se sono stati liberati dal cartello mafioso, perchè erano
loro prigionieri? E dove si trova la loro vera casa? Solo risponde che hanno
provato a parlare con loro, ma parlano un dialetto difficile. L'eroe allora si
inginocchia ed inizia a porre loro alcune domande, ma improvvisamente ode uno
strano rumore in alto: c'è un elicottero ed un mafioso intima ai soldati di
arrendersi subito. Una bambina riconosce in lui suo padre. Cap esorta i soldati
a sparare del fuoco di copertura, mentre lui col suo scudo tenterà di infrangere
il faro luminoso del mezzo. Sore e gli altri eseguono, ma mentre Rogers sta per
compiere il suo lancio il mafioso lo ferisce ad una spalla con una
mitragliatrice. Cap cade a terra, ma Hulk raccoglie prontamente lo scudo e lo
scaglia contro l'elicottero, centrandolo in pieno. Il mezzo diventa così
ingovernabile e si dirige verso una torre di comunicazione, contro cui va ad
impattare, esplodendo. Lo scudo di Capitan America ricade in uno stagno con
alcuni coccodrilli, ma con sprezzo del pericolo Nystrom va a recuperarlo. Grazie
al fatto che i suoi compagni sparano contro uno degli animali, tenendolo a
distanza, il soldato riemerge dallo stagno senza un graffio.
Rogers si rialza
e per placare il suo dolore Solo gli inietta qualcosa con una siringa. L'eroe
però ha un dubbio che lo tormenta: uno dei bambini ha riconosciuto uno dei
passeggeri dell'elicottero come suo padre. Perchè l'uomo era su quel mezzo? Chi
è davvero il nemico? Improvvisamente Cap ha un giramento di testa e cade
nuovamente a terra. Solo si scusa con lui, avrebbe voluto che le cose andassero
diversamente ma è chiaro che l'eroe alla fine non avrebbe approvato le loro
azioni. Prendendo i bambini in ostaggio, i soldati speravano di ricevere una
parte dei profitti derivanti dallo spaccio della cocaina. Ma per raggiungere
questo obiettivo Capitan America deve morire. E così l'eroe crolla in un sonno
profondo.
CAPITOLO 2:
UOMINI MORTI IN MARCIA-PARTE 2
(DEAD MEN RUNNING-PART 2)
Darko Macan (storia)-Daniel Zezelj
(matite/chine)-Matt Madden (colori)-Andrew Lis (supervisione)
Nystrom prende lo scudo di Capitan America e, sorvegliato dai
suoi compagni, si incammina verso l'entrata del convento, dove ad attenderlo vi
sono la madre superiora e due uomini armati. Non vedendo alcuna reazione o
minaccia di conflitto a fuoco, anche gli altri soldati escono dal loro
nascondiglio. Nel notare il celebre scudo, nonchè il grande eroe riverso
incosciente su una lettiga di fortuna, la suora rimane colpita: non le importa
nulla degli americani, ma Capitan America l'ha conosciuto personalmente, quando
lei era molto più giovane. Stava trasportando del cibo per gli orfani in una
zona desertica quando l'asse del suo furgone si ruppe: solo a Steve Rogers
importò di quel carico e andò a recuperarlo. Dunque alla madre superiora non
importa quale sia la sua nazionalità, sa solo che è un brav'uomo, un uomo di
dio. La donna si china su di lui e nota che le sue pulsazioni sono molto
accelerate e le pupille dilatate, come se fosse stato avvelenato: chiede
spiegazioni ai soldati, ma loro rimangono sul vago. Anche la presenza dei
bambini la lascia perplessa, perciò decide di portare dentro il convento solo
Cap ed i bambini, che hanno bisogno di cure e nutrimento, i soldati invece
rimarranno fuori.
Solo inizia a protestare, ma il tenente David lo zittisce,
poi lancia uno sguardo d'intesa a Sore ed un istante dopo i due uomini armati
posti a protezione della suora vengono brutalmente uccisi dalle armi dei
soldati. David poi blocca la madre superiora con un braccio intorno alla gola,
puntandole contro la pistola: sinceramente, con la mafia della cocaina alle
calcagna, lui ed i suoi compari non hanno alcuna intenzione di restare fuori.
Così si rivolge alle persone dentro il convento ed intima che, se il cancello
non viene aperto immediatamente, la madre superiora tornerà dal Creatore. La
donna cerca di parlare, per dissuadere le altre suore dall'aprire, ma David le
mozza il respiro premendo ancor di più sulla sua gola. Dunque senza esitazioni
la porta viene aperta ed i soldati possono finalmente entrare in terreno
consacrato, ai loro lati le suore del convento inginocchiate ed in preghiera.
Nystrom non è molto felice di ciò che è stato fatto, Capitan America non
approverebbe. David ribatte stizzito che il soldato a stelle e strisce è ancora
vivo solo perchè il suo amico pilota potrebbe tornare, altrimenti lo avrebbe già
dato in pasto ai coccodrilli.
Nystrom è incredulo, non riesce a concepire che
il suo superiore possa voler uccidere Capitan America. David lo esorta a
guardare in faccia la realtà: se l'eroe sopravvive li denuncerà e tutti loro
finiranno davanti alla corte marziale. Quindi può essere anche un grande eroe,
ma ciò che conta è che David è il tenente e Nystrom il suo sottoposto che deve
eseguire ogni suo ordine. Perciò gli consegna la sua pistola e lo invita a
sparare alla madre superiora, altrimenti sarà David a sparargli. Nystrom lo
esorta a farlo, che gli spari pure. Il tenente non crede a quanto sta accadendo:
Nystrom ha in mano quello scudo da cinque minuti e pensa già di essere un grande
uomo. Lui ribatte che si rifiuta di farlo semplicemente perchè è sbagliato.
David controbatte che nell'attuale situazione ciò che è giusto e ciò che è
sbagliato lo decide lui. Perciò spara a sangue freddo contro la madre superiora,
il cui sangue macchia lo scudo di Cap. Subito dopo una suora si avvicina e punta
la pistola contro la sua fronte, esortando in modo silenzioso David ad uccidere
anche lei. Sudando freddo, il tenente allontana l'arma ed ordina a Sore di
trovare un rifugio in cui confinare i prigionieri. Lui si mette subito
all'opera, urtando Nystrom che perde la presa sullo scudo di Cap: David osserva
con viso tetro l'oggetto macchiato di sangue innocente, mentre le suore si
radunano accanto alla loro madre uccisa. Poco dopo arriva Hulk con una buona
notizia: in questo convento c'è una radio funzionante.
Nystrom ed i bambini
vengono rinchiusi in una stanza del convento, Capitan America invece viene
portato in un'altra sala da Solo e Sore, che si prepara a pestare l'eroe. Solo
lo invita a calmarsi, potrebbe ancora esserci bisogno di Cap, ma Sore non lo sta
a sentire. La sua mente ritorna a suo bisnonno, che incontrò decenni fa Capitan
America durante la Seconda Guerra Mondiale. Non si è mai dimenticato di lui e
della sua aura leggendaria. Spinto da questo esempio di coraggio, costrinse
praticamente suo figlio ad arruolarsi da volontario per il Vietnam, dove rimase
ucciso. Il padre di Sore allora fuggì, poichè non voleva condividere lo stesso
destino, ed in tal senso lasciò un biglietto in cui affermava che preferiva
morire da civile. Così facendo abbandonò anche suo figlio, Sore, il quale venne
affidato alle cure del bisnonno, che giurò avrebbe fatto di lui un supersoldato,
un nuovo Capitan America. Ed ogni volta che lo deludeva in qualche modo, lo
picchiava. Per una ragione o l'altra lo picchiava ogni giorno. La vita di Sore è
stata una serie continua di fallimenti e tragedie e a suo dire la colpa di ciò è
da addebitare anche a Steve Rogers. Perciò inizia a tempestarlo di pugni,
insultandolo, fino a quando Cap cade riverso al tappeto. Solo esorta il suo
compare a calmarsi, ma lui ribatte di avere appena cominciato.
Intanto il
tenente David si mette in contatto col suo superiore, il maggiore Buxley, a cui
chiede un mezzo di trasporto per poter fuggire dalla giungla. Il maggiore gli
chiede se abbia recuperato la droga e David è costretto a dire di no, ci sono
stati degli imprevisti. C'è qualche istante di silenzio, poi Buxley chiede al
tenente le sue attuali coordinate: manderà subito un aereo a recuperare il
plotone. Felice per questa notizia, David gliele fornisce, poi interrompe la
comunicazione e ritorna nel luogo dove è ancora riverso al suolo lo scudo di
Cap, che raccoglie: adesso non c'è n'è più bisogno, meglio gettarlo via e
liberarsi del supersoldato.
Il quale sta ancora subendo i pugni di Sore, che
vorrebbe tanto che il suo bisnonno potesse vederlo ora. Spinto dalla curiosità
toglie la maschera all'eroe e trova sotto di essa la faccia di un bel ragazzo
biondo, probabilmente ricco ed amato. Che possibilità può avere uno come lui
contro un duro come il soldato amareggiato? Cap riprende i sensi e ribatte che
non si tratta di possibilità, ma di una questione di scelte: non tutti saranno
degli eroi, ma chiunque un giorno può svegliarsi e decidere di voler cambiare
vita, di non voler restare per sempre la feccia dell'umanità. Irato da queste
parole, Sore sferra un altro pugno, ma Rogers lo blocca e controbatte a sua
volta con un perfetto gancio al volto. Sore ridacchia: ha incassato ben di
peggio. Poi sviene. Solo cerca di preparare un'altra iniezione letale, ma è già
troppo tardi: Capitan America incombe su di lui. Ed il soldato perde la presa
sul suo mazzo di carte, che si rovesciano sul pavimento.
Nel frattempo David
porta lo scudo nel punto più alto del convento e si prepara a gettarlo di sotto,
ma improvvisamente ode dei rumori. Motori. Possibile che il mezzo della loro
salvezza sia già arrivato? Alza lo sguardo al cielo e vede avvicinarsi due F-18:
non fanno parte dell'esercito americano. Quando finalmente il tenente capisce,
non c'è più speranza: vengono lanciati due missili aria-aria, diretti proprio
verso il convento nel luogo dove si trova David, che grida per la disperazione
ed alza lo scudo in un ultimo ossessivo gesto di difesa.
CAPITOLO 3:
UOMINI MORTI IN MARCIA-PARTE 3
(DEAD MEN RUNNING-PART 3)
Darko Macan (storia)-Daniel Zezelj
(matite/chine)-Matt Madden (colori)-Andrew Lis (supervisione)
Inesorabili, i due missili si dirigono verso il convento, sotto
lo sguardo impotente di Solo e di Capitan America. Il responsabile di questo
efferato atto è il maggiore Buxley: un tentativo da parte di un plotone di
soldati di accaparrarsi di un ingente quantitativo di cocaina da rivendere a
prezzi da favola è andato a male e lui ora ha tutto l'interesse ad uccidere
chiunque sia stato coinvolto in questa operazione non autorizzata. E se per
ventura ci andassero di mezzo anche persone innocenti, poco male. Solo si getta
in avanti, evitando così di essere colpito dall'esplosione causata da uno dei
missili: le pareti crollano e si alza un imponente polverone, che oscura alla
vista Capitan America. L'altro missile invece colpisce le mura dove si trova il
tenente David: lo scudo di Cap lo salva dalla deflagrazione, ma l'uomo viene
sbalzato violentemente all'indietro e quando cade al suolo le sue ossa si
riducono in polvere e muore all'istante. Il destino si accanisce poi su di lui:
lo scudo gli trancia infatti la testa, che rotola via. Solo osserva tutta la
scena, non rimanendone troppo colpito. Così recupera lo scudo di Cap, nella
speranza che possa servirgli a qualcosa.
Improvvisamente il sergente nota
qualcuno alle sue spalle. Si volta ed urla di terrore, poichè la madre
superiora, miracolosamente ancora viva ma il cui volto è rimasto totalmente
ustionato a causa delle esplosioni, sta avanzando verso di lui. Solo con un
calcio al petto la allontana da sé, poi le scarica addosso l'intero caricatore
della sua pistola, continuando a premere il grilletto anche quando la donna è
riversa definitivamente a terra ed i proiettili sono finiti. Solo riprende lo
scudo e se lo lega dietro la schiena: deve andarsene subito da qui prima di
impazzire, il campo d'atterraggio dove è in attesa l'aereo dell'amico di Cap non
è lontano, può farcela. Alle sue spalle però qualcuno richiama la sua
attenzione: è Steve Rogers, appena riemerso dalle macerie del convento, tra le
sue braccia il corpo esamine di Sore.
Solo comunica all'eroe che se ne va,
che fugge via: non tutti sono perfetti supersoldati dagli occhi blu che non
conoscono la paura. Cap ribatte che lui la paura la conosce e come: ma una cosa
è conoscerla, un'altra permettere che essa ti controlli. E c'è una cosa che
Steve Rogers teme di più: fare la cosa sbagliata, ma questo non gli impedisce
comunque di agire. Solo lo esorta allora a guardarsi intorno, ad osservare le
macerie del convento: non si vive più come in un film in bianco e nero, magari
ai tempi di Rogers fare la cosa giusta era una faccenda semplice, ma questo è un
mondo diverso, più spietato. Cap afferma che si sta sbagliando, non è mai stato
semplice: ci sono sempre state pressioni e scelte da prendere, il mondo è sempre
stato spietato. Durante la Seconda Guerra Mondiale il supersoldato trovò un
soldato morto, le sue tasche piene di denti d'oro; poi arrestò un altro soldato
che stuprava donne anziane; inoltre c'era un ufficiale che era solito sparare ai
prigionieri allo stomaco e divertirsi nel vederli per ore contorcersi dal dolore
prima di morire. Ed erano tutti cosiddetti alleati dell'eroe. Sono cose che ti
danno da pensare, che ti fanno prendere una scelta: Steve Rogers ha scelto di
non arrendersi. Più il mondo peggiora, più lui si impegnerà a combattere le
ingiustizie.
Detto questo Capitan America si allontana e comincia a scavare
tra le macerie, in cerca di altri sopravvissuti. Solo riflette qualche istante,
poi va a dargli man forte. I due riescono a tirare fuori tutti coloro che non
sono rimasti direttamente colpiti dai missili: Sore ha riportato una ferita alla
testa; Hulk nella deflagrazione ha perso l'uso di un timpano; Nystrom ha avuto
la peggio, la sua spina dorsale è stata intaccata ed è rimasto paralizzato dalla
cintola in giù; solo i bambini presi in ostaggio non hanno riportato gravi
ferite, solo un temporaneo mutismo per lo shock. A tutti loro le suore
sopravvissute danno acqua e apportano le prime cure. Cap afferma che, se si
sbrigano, possono ancora arrivare tutti entro il tramonto al campo d'atterraggio
dove il suo amico è in attesa. Ma Hulk, abbandonando i suoi mugugni, dice che
non intende saperne: a casa non c'è nulla per lui, solo la corte marziale e il
disprezzo della gente che ha deluso. Sore e Nystrom decidono di stare accanto al
loro compagno ed altrettanto fa Solo. Steve Rogers afferma che questo è un
suicidio, ma il sergente lo contraddice: è una scelta.
Poco dopo Cap, i
bambini e le suore si incamminano, ma prima Solo deve comunicare un'ultima cosa
all'eroe: questa loro missione non autorizzata è stata voluta dal maggiore
Theodore Buxley, al ritorno in patria il supersoldato dovrà incriminarlo ed
arrestarlo. Rogers sorride, poi riprende il cammino. Solo si accende una
sigaretta, nello stesso istante in cui comincia a piovere. Poco dopo Hulk nota
delle luci avanzare nella boscaglia: la mafia della cocaina sta arrivando. I
soldati imbracciano le loro armi, anche a Nystrom nonostante la paralisi viene
data una pistola. Qualche istante dopo una jeep si ferma davanti alle macerie
del convento e ne escono otto uomini armati, con vestiti con sopra disegnati
degli scheletri. Sore indossa la maschera di Cap, suscitando l'ilarità dei
mafiosi. Ma quando il soldato colpisce quello che sembra il loro capo con un
perfetto calcio al volto le risate scompaiono. Gli altri criminali puntano le
loro armi, ma il loro leader intima di abbassarle: sarebbe una cosa troppo
veloce e semplice, lui vuole concluderla a suo modo.
Così afferra un machete
e lo agita contro Sore, ma costui lo sorprende e lo centra con una gomitata alla
schiena, mettendolo a terra. Il soldato si scaglia poi contro gli altri mafiosi,
ma il capobanda si rialza e lo trafigge alla schiena con la sua lama,
uccidendolo. Anche Solo afferra un machete, ma prima di combattere dice ai
criminali che i loro figli torneranno presto tra le loro braccia, Capitan
America è un uomo di parola. Il capobanda afferma che a loro non importa nulla
dei bambini, nè della cocaina, nè del denaro: importa loro solo della danza, la
danza della morte. E Solo e Hulk, accerchiati dai mafiosi, danzano, lanciandosi
in un confronto che non possono vincere, mentre Nystrom si spara un proiettile
alla tempia: sono morti, ma non hanno paura, perchè ora le loro vite sono di
nuovo immacolate. Adesso non fuggono più. Poco lontano l'aereo con a bordo Cap e
gli altri sopravvissuti decolla.
FINE
A cura di Fabio Volino