CAPTAIN MARVEL
SPECIAL
One-shot pubblicato nel novembre 1989
IL SOGNO E' LA VERITA' (THE DREAM IS THE TRUTH)
Dwayne McDuffie (storia)-Mark D. Bright (matite)-Stan Drake/Frank Bolle
(chine)-Paul Becton (colori)-Mark Gruenwald (supervisione)
Capitan Marvel affronta il Leviatano, il mostro marino
responsabile di tante stragi ed affondamenti di navi: pur essendo nella sua
forma intangibile e non potendo dunque il mostro toccarla, l' eroina non può
fare a meno di provare un brivido di paura. Poi Monica Rambeau inizia a lanciare
senza pausa contro il Leviatano diverse raffiche di energia e radiazioni ad alto
calore. Il tutto sortisce l' effetto sperato, facendo scomparire il mostro, ma
quando Monica tenta di fermare le sue raffiche scopre con terrore di non potervi
riuscire. E allora la sua forma energetica inizia a deperire, ad evaporare in
una sorta di alta radiazione, mentre l' eroina emette un urlo che non può essere
udito. Alla fine Capitan Marvel riesce a riprendere nuovamente il controllo del
suo corpo e scopre, con ancor più orrore, che la sua carne si è consumata ed il
suo corpo si è avvizzito. E così cade inerme verso il mare...
E solo allora,
con un urlo liberatorio, Monica si risveglia. Di nuovo questo maledetto incubo
che la perseguita da settimane, un incubo che affonda le sue radici in un fatto
reale, a quando affrontò Marrina e nel corso dello scontro perse i poteri
(Capitan America e i Vendicatori 71/73), evento che la costrinse ad abbandonare
poco dopo gli Eroi più potenti della Terra (Vendicatori 2). I suoi genitori sono
molto preoccupati per la sua attuale condizione: da quel giorno loro figlia non
ha fatto altro che cadere in una spirale di depressione sempre più profonda, ma
da cui oggi può finalmente risollevarsi. Perché oggi Monica Rambeau ha un nuovo
lavoro: capitano di marina.
La donna si reca presso il porto di New Orleans,
dove si imbarca sulla nave mercantile "Tea Cake". Qui dà le disposizioni al suo
equipaggio: dovranno trasportare un carico di frumento al porto di Rio e tornare
con un carico di soia. Oltre a ciò sono presenti sulla nave anche alcuni
passeggeri, verso cui dovranno mostrare ogni tipo di cordialità. Finito il suo
discorso, Monica si reca a salutare due sue vecchie conoscenze: Carlos Goodman,
suo membro dell' equipaggio, e Ron Morgan, suo ex collega ai tempi in cui
lavorava per la polizia portuale. E' stato proprio Ron, che ha appena dato vita
ad una compagnia di navigazione, a concedere a Monica il comando di questa nave.
Ron deve tornare a riva, ma prima chiede alla donna se intenda portare con sé
una pistola: lei risponde di no, non è più un poliziotto.
Il viaggio del
mercantile procede senza problemi e, raggiunti i Caraibi, Monica può finalmente
prendersi un attimo di pausa ed allenarsi nella palestra della nave. Insieme a
lei c'è Carlos, con cui rievoca i vecchi tempi. Ma il discorso viene bruscamente
interrotto da un colpo di pistola che fredda lo sfortunato marinaio. Alcuni
criminali di nazionalità portoghese, infatti, hanno assalito la nave ed
eliminato tutti i membri dell' equipaggio. Solo Monica è stata risparmiata in
quanto in questo momento è in tenuta da allenamento ed è dunque stata scambiata
per un passeggero. I due criminali responsabili dell' assassinio di Carlos la
stanno portando nella cabina dove sono rinchiusi gli altri passeggeri quando
Monica, dopo aver abbandonato ogni remora ed esitazione, reagisce e, con due
precise gomitate, mette al tappeto i due malcapitati: i poteri sono scomparsi,
ma l' agilità e la forza acquisita in tante battaglie rimane. La donna compie
poi una rapida ispezione e scopre di non poter fare molto per liberare gli altri
passeggeri, tenuti d' occhio da numerosi altri criminali, in attesa che il loro
capo trovi una certa cassa e completi la missione. Monica corre allora nella sua
cabina, dove recupera il suo costume da Capitan Marvel, che ha portato con sé
forse per nostalgia e dopo averlo indossato si presenta davanti agli assaltatori
con in mano i due che ha steso prima. E' un piano azzardato, considerato che ha
perso i poteri e un solo proiettile basterebbe ad ucciderla, ma non può fare
altrimenti: intima dunque ai criminali di arrendersi e di posare le armi,
altrimenti inizierà a colpirli con le sue raffiche di energia. Il bluff
fortunatamente riesce e gli assaltatori si arrendono.
Ma mentre Monica è intenta a legarli
una tremenda esplosione distrugge una parete della cabina e, davanti agli occhi
dell' eroina, arriva il capo dei criminali, il cui nome di battaglia è Powderkeg.
Costui si avvicina e tenta di colpire Monica, che riesce a schivare per pochi
centimetri il tremendo pugno, che tuttavia perfora il pavimento sotto di lei.
Il risultato è che la donna inciampa nel buco appena creatosi e, nel tentativo
di attutire la caduta, dei lampi bianchi iniziano ad apparire sulle sue mani
e sui suoi piedi, solo che non se ne accorge. L' impatto, in ogni caso, risulta
non troppo brusco e Monica riesce a rialzarsi, giusto poco prima che Powderkeg
arrivi nuovamente vicino a lei. E' davvero un avversario molto difficile da
sconfiggere, è praticamente invulnerabile e, per ragioni ignote, il suo corpo
trasuda nitroglicerina. Ma stavolta l' eroina è pronta: indietreggia e, prima
che il criminale possa colpirla con un altro pugno, abbassa una leva che apre
due botole poste sopra Powderkeg, contro cui iniziano a precipitare sei tonnellate
di frumento. Una volta che il criminale è stato interamente sommerso dal carico
del mercantile, Monica fa rapidamente salire i passeggeri sulle scialuppe di
salvataggio e li cala in mare. Qualche secondo dopo un' altra esplosione provocata
da Powderkeg devasta la nave: nonostante ciò Monica vuole portarlo in salvo
prima che il mercantile affondi. Inoltre non vede più la situazione come disperata,
poichè, fin da quando Powderkeg l' ha attaccata, ha sentito dentro di sé una
strana sensazione, una sorta di pizzicore. Come se i suoi poteri, che si presumevano
scomparsi, fossero in realtà ancora latenti dentro di sé e stessero per ritornare.
Questo spiegherebbe anche come mai non abbia ricavato alcuna ferita dalla tremenda
caduta di qualche minuto prima.
La nave è in fiamme, il calore è quasi
insopportabile, Monica deve fare presto. Ritrova ben presto Powderkeg e lo
incita ad andarsene, ma il criminale non vuole starla a sentire. L' eroina
allora tenta un nuovo bluff e minaccia di colpirlo con una sua raffica di
energia. Powderkeg la invita a farlo e, quando Monica inizia ad alzare le sue
mani, improvvisamente sparisce. Dopo un attimo di esitazione Powderkeg arriva
alla conclusione che la donna ha preferito fuggire e mettersi in salvo e dunque
continua la sua ricerca.
Ma il criminale è in errore: Capitan Marvel infatti
sta volando! L' improvvisa ricomparsa dei suoi poteri ha avuto un effetto
devastante e due lampi bianchi provenienti dalle sue mani hanno proiettato la
donna in cielo. Alla sorpresa segue la felicità per ciò che è accaduto, poi l'
eroina torna in azione: avverte un elicottero di andare a recuperare i
passeggeri calati nelle scialuppe, poi ritorna sulla nave, ormai in procinto di
affondare. Tenta allora di passare attraverso lo scafo nella sua forma
energetica, ma la mancanza di allenamento ha uno strano effetto collaterale:
Capitan Marvel passa, è vero, ma quando è in forma solida! Ma lei non può volare
quando è nella sua forma solida. Cosa vuol dire tutto ciò? Non c'è tempo per
trovare risposta a questa domanda in quanto in quel momento irrompe sulla scena
Powderkeg che, rapidissimo, colpisce Monica al volto e la manda a sbattere
contro una parete: se non avesse riacquistato i suoi poteri ora di certo sarebbe
all' altro mondo. Capitan Marvel prova allora a reagire e, raccogliendo tutta la
sua forza, colpisce a sua volta il criminale al volto. Il colpo è duro, ma non
tramortisce Powderkeg, che ribatte facendo crollare una intera struttura della
nave sull' eroina. Ma non accade nulla: le macerie attraversano Monica come se
fosse invisibile e la donna, approfittando della situazione, colpisce nuovamente
Powderkeg, mettendolo stavolta ko. Se lo carica poi sulle spalle e si avvia all'
uscita, che però è sbarrata dalle fiamme. Ma Monica ha una idea e, usando il
potere esplosivo di Powderkeg, crea sotto di sé un buco, che fa calare lei ed il
criminale in mare. E, dopo un ultimo sforzo, Monica riesce a risalire in
superficie, giusto in tempo per vedere il mercantile affondare e veder arrivare
una nave al suo salvataggio.
Poco dopo, a Rio, un uomo riferisce ad una certa
donna di nome Ramos che il loro agente non è riuscito a ritrovare la cassa in
quanto Capitan Marvel glielo ha impedito. La donna decide allora di mandare un
altro suo agente presso l' ufficio di Ron Morgan, a New Orleans e, nel caso
Capitan Marvel interferisse nuovamente, ucciderla.
Due giorni dopo, al Four
Freedom Plaza, presso il laboratorio di Reed Richards, Monica Rambeau sta
facendo esaminare i suoi nuovi poteri da Mr. Fantastic. Il responso del leader
dei Fantastici Quattro è il suddetto: quando Capitan Marvel si concentra, il suo
corpo viene circondato da un' interfaccia dimensionale spessa come un
millimetro. Tale interfaccia rappresenta il confine tra la nostra dimensione e
la dimensione energetica fonte dei poteri della donna: il riemergere dei poteri
di Monica ha fatto sì che ora tale interfaccia smisti fuori dalla nostra
dimensione ogni energia meccanica diretta verso l' eroina. Ciò le garantisce
grande resistenza agli impatti, forza fisica incrementata e la capacità di
volare a grandi velocità, anche nella sua forma solida, cavalcando l' "onda"
dell' interfaccia dimensionale. Tuttavia c'è una controindicazione: non essendo
Monica ancora potente come un tempo, un grande impatto potrebbe causarle molto
dolore o addirittura ucciderla. Capitan Marvel ringrazia Reed per il suo aiuto,
poi si dirige verso New Orleans, presso gli uffici di Ron Morgan.
Un tempo ci
avrebbe impiegato pochi secondi, ora invece le servono quattro ore per giungere
a destinazione. E ciò che vede non aiuta a risollevarla d' animo: una vetrata
dell' ufficio, infatti, è stata infranta e l' ufficio stesso è stato devastato e
ispezionato in ogni suo anfratto. In un angolo della stanza Capitan Marvel
ritrova un dolorante Ron Morgan e, dopo avergli rivelato la sua identità, gli
chiede cosa sia accaduto. E l' uomo le narra tutto: è iniziato tutto quando
lavorava per la polizia portuale. A quel tempo ripescò dal mare una cassa piena
di circuiti elettronici proveniente dalla Stark International, all' epoca
dichiarata fallita. Invece che consegnare la cassa ai suoi superiori, Ron
contattò la Stane International, l' azienda che deteneva il pacchetto di
maggioranza delle azioni Stark, che però non si dimostrò interessata al recupero
dei circuiti. Poco tempo dopo, tuttavia, una donna di nome Kristina Ramos venne
a conoscenza della vicenda e, dopo essersi dichiarata disposta a concedere un
prestito a Ron per dare vita alla sua compagnia di navigazione, chiese in cambio
di questo favore la cassa. Ron accettò, il prestito venne elargito, ma poco
prima che l' uomo onorasse la sua parte del patto scoprì che Kristina Ramos era
la più potente boss del crimine del Brasile. Perciò si rifiutò di consegnarle la
cassa, ma ha pagato a caro prezzo questo suo gesto: la sua casa è stata
distrutta, una delle sue navi è stata fatta affondare e, infine, una donna con
superpoteri è penetrata nel suo ufficio e, dopo averlo percosso, lo ha costretto
a consegnarle i circuiti. Dopo aver portato all' ospedale Ron, le cui ferite
sono peraltro superficiali, Capitan Marvel afferma di aver capito, dalla
descrizione del suo amico, chi possa essere la responsabile del furto e si alza
in volo, diretta verso il Brasile. Dopo che è sparita alla sua vista, Ron chiama
al telefono la Stark Enterprises.
Tre ore dopo, a Rio, un aereo atterra.
Dalla scaletta scende una nostra vecchia conoscenza, che viene subito bloccata
da Capitan Marvel: è Karla Sofen, alias Moonstone (qui nella sua vecchia tenuta
gialla) che, memore della sua ultima esperienza con Monica (Speciale Vendicatori
Star 2) in cui era rimasta gravemente ferita, si trasforma nel suo alter ego
mascherato e tenta di fuggire portando con sé la cassa. Ma Capitan Marvel la
raggiunge facilmente e, colpendola al volto, le fa perdere la presa sulla cassa.
E mentre l' eroina sta per afferrare quest' oggetto così conteso, Moonstone
capisce che Capitan Marvel è nella sua forma solida, altrimenti non sarebbe
riuscita a colpirla. Così, lanciando due potenti raffiche dalle sue mani, colpisce
l' eroina alla schiena, che compie un brusco atterraggio. Moonstone recupera
la cassa: potrebbe andarsene, ma nel vedere Monica riversa al suolo capisce
di non poter sprecare quest' opportunità. Ha un conto in sospeso con lei ed
è tempo che venga saldato.
Intanto un lacchè di Kristina Ramos presente all' aeroporto informa
la donna di ciò che sta accadendo. Il potente boss del crimine capisce allora di
dover intervenire di persona. Nel frattempo Moonstone colpisce ripetutamente con
le sue raffiche energetiche Capitan Marvel, che non riesce a reagire. Convinta
di aver ormai vinto, Karla Sofen acceca temporaneamente Monica con un raggio
luminoso poi, dopo averla colpita con la cassa, la abbranca per il collo e la
solleva in alto. L' eroina sta per perdere i sensi, ma trova dentro di sé la
forza per reagire: allunga le sue mani dietro la criminale, la afferra e la
scaglia violentemente contro un aereo. Indebolita dall' impatto, Moonstone offre
il fianco ad un altro pugno di Capitan Marvel, che la mette così fuori
gioco.
Stremata dallo scontro, l' eroina sta per accasciarsi, ma per lei non
c'è sosta: un altro potente raggio energetico, infatti, la colpisce in pieno
petto. E' stata Kristina Ramos, rivestita di un' armatura da Guardiano della
Volta, a lanciarlo. Capitan Marvel, per difendersi, le mostra la cassa,
affermando che se la colpisce nuovamente i circuiti andranno persi. Kristina
prova allora ad avvicinarsi, ma Monica non attendeva altro e, con uno scatto in
avanti, la colpisce al volto. Purtroppo la sua attuale debolezza non le consente
di esprimersi al meglio e Kristina riesce a subire l' impatto senza troppe
conseguenze e a capire che deve sbarazzarsi per qualche secondo dell' eroina se
vuole mettere le mani sui circuiti. Lancia allora un raggio energetico contro l'
ala di un aereo, che tranciata inizia a cadere verso un agente di polizia.
Monica si lancia subito al suo salvataggio e, abbrancandolo, riesce a portarlo
via giusto poco prima che l' ala crolli a terra. Poi torna verso Kristina Ramos,
ma ormai è troppo tardi: la malvagia donna ha già installato i circuiti Stark
all' interno della sua armatura, la cui potenza si è ora incrementata del 40%,
rendendola praticamente invincibile.
Con un solo, fortissimo colpo spedisce Capitan Marvel lontano
dalla scena, dritta all' interno di un hangar. Questo volo non previsto viene
notato anche dagli occupanti di un elicottero che sta sorvolando la scena: uno
di essi è Ron Morgan, l' altro è James Rhodes. I due entrano nell' hangar e
consegnano all' eroina un congegno neutralizzatore ideato da Tony Stark capace
di fondere i circuiti dell' armatura del Guardiano. Rinfrancata da ciò, Monica
si rialza in volo e ritorna da Kristina Ramos, che sta tenendo facilmente testa
ai poliziotti che invano tentano di fermarla. Capitan Marvel capisce che ogni
sua mossa deve essere ora attentamente studiata, altrimenti potrebbe pagarla
cara. Perciò abbranca un auto presente sulla scena e, dopo averla sollevata in
aria, la fa precipitare contro Kristina Ramos. La malvagia donna si accorge solo
all' ultimo secondo di ciò che sta accadendo e non riesce ad evitare il tremendo
impatto. Velocissima, Monica la estrae dalle lamiere, le strappa l' elmetto e
applica il neutralizzatore al centro del suo petto. E Kristina Ramos viene così
messa definitivamente fuori gioco.
Qualche minuto dopo Ron ringrazia Monica
per il suo aiuto e le rivela che, una volta tornato negli Stati Uniti si
consegnerà alle autorità per spiegare il suo coinvolgimento in questi fatti.
Serve dunque qualcuno che mandi avanti la sua compagnia di navigazione nel
frattempo e Ron chiede a Monica se non voglia essere proprio lei quella persona.
L' eroina accetta, quindi si rialza in volo, anche lei diretta verso gli Stati
Uniti. E la sua carriera supereroistica, che fino a pochi giorni prima riteneva
conclusa, oggi è pienamente rinata.
Bentornata, Capitan Marvel!
FINE
A cura di Fabio Volino