GHOST RIDER 68/71
N.B.: Le storie qui riassunte sono state prese dalla mini di sette numeri "The Original Ghost Rider Rides Again", che ha ristampato gli ultimi quattordici numeri della serie dedicata al motociclista infernale.
GHOST RIDER 68 (5/1982):
LA MALEDIZIONE DI
JONATHAN BLAZE (THE CURSE OF JONATHAN BLAZE!)
Roger Stern (storia)-Bob
Budiansky (matite)-Josef Rubinstein (chine)-George Roussos (colori)-Tom
DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Le sferzanti piogge primaverili sono alfine giunte e si stanno in questo
momento abbattendo su una piccola chiesa di un anonimo paese, facendo tremare i
suoi vetri. La tempesta è talmente violenta che qualcuno potrebbe pensare che
sia stato il diavolo in persona a mandarla. All' interno della chiesa un prete
si aggira solitario nel buio, tenendo in mano una candela per farsi luce. Ad un
tratto la porta dell' edificio sacro si apre ed un' ombra minacciosa si staglia
lungo il corridoio che porta all' altare. Il prete chiede più volte chi è: c'è
stato un improvviso blackout ed ora ha paura che il nuovo arrivato abbia cattive
intenzioni. Ma costui lo rassicura subito: si chiama Jonathan Blaze e sta
cercando un rifugio dalla pioggia, che l' ha sorpreso mentre faceva un giro con
la sua motocicletta. Il prete, rassicurato, invita l' uomo vicino a lui ed
accende altre candele per avere più luce. E così Jonathan Blaze riesce a notare
la presenza di numerosi oggetti d' oro: evidentemente i parrocchiani devono
essere alquanto generosi. Il prete nota sul volto di Jonathan una espressione
angosciata e chiede se abbia bisogno d' aiuto. Il motociclista ammette di sì:
c'è qualcosa di terribile dentro di lui e da molto tempo non si confida con
qualcuno, forse è giunto il momento che si confessi, anche se non è un credente.
Il padre lo rassicura e lo invita nel confessionale, dove, dopo qualche secondo
di esitazione, Jonathan inizia a narrare la sua storia.
(Per inciso le
parole e le vignette della storia riprendono quasi fedelmente quelle delle
origini di Ghost, che potete andare a rileggere su Albi dei Supereroi Marvel
Italia 7): il padre di Johnny era un motociclista stunt-man che si esibiva negli
spettacoli organizzati da Crash Simpson. Molte volte sfidò la morte, finché la
sua fortuna terminò e Johnny rimase orfano. Il giorno del funerale, Crash
Simpson chiese al ragazzo se intendesse restare nel circo e lui, spinto anche in
tal senso da Roxanne, la figlia di Crash, accettò. I Simpson divennero la sua
seconda famiglia, soprattutto la moglie di Crash, Mona, che Johnny considerava
come una madre (infatti non aveva mai conosciuto la sua madre naturale). Johnny
seguì ben presto le orme del padre ed iniziò a scorrazzare per il circo insieme
a Roxanne Simpson, ma un drammatico giorno la moto che trasportava i due ragazzi
andò in fiamme. Roxanne saltò via dal mezzo, mentre Johnny si allontanò dal
circo per evitare ulteriori danni. Alla fine andò a sbattere contro un albero e
l' impatto lo scagliò lontano: ma in quel momento Mona Simpson giunse sulla
scena, per accertarsi delle sue condizioni di salute. Johnny le intimò di stare
indietro, poichè la moto stava per esplodere, ma l' avvertimento giunse troppo
tardi. Mona sopravvisse ancora qualche giorno e, in punto di morte, si fece
promettere da Johnny che non avrebbe mai più partecipato agli spettacoli da
stunt-man.
Il ricordo di questo triste evento getta Johnny in un cupo
silenzio e, come il prete tenta di accennare alla fede, lui respinge con
violenza queste parole: ha perso la fede molti anni fa. Il prete inizia a
pensare che il ragazzo non sia troppo sano di mente.
Dopo la morte di Mona,
Johnny iniziò ad interessarsi attivamente alla magia occulta: non sa bene
neanche lui il perchè, forse dentro di lui vi era la folle idea di mettersi in
qualche modo in contatto con Mona. Fatto sta che nessuna di quelle letture lo
aiutò, anzi, lo gettò ancor di più nello sconforto. Johnny, fedele al giuramento
fatto, non partecipò allo show, ma si limitò ad aggiustare i motori delle
motociclette: solo che questo suo atteggiamento fece credere sia a Crash che a
Roxanne (all' oscuro della sua promessa) che lui fosse un codardo. Ma poi un
giorno il ragazzo ebbe un' idea: aveva promesso che non avrebbe più partecipato
agli spettacoli, non che non avrebbe più corso in moto. E così, nottetempo,
ritornò sulla due ruote, riuscendo ben presto a compiere le più straordinarie
acrobazie. Roxanne lo osservò di nascosto e alla fine gli chiese perchè celasse
così il suo talento: Johnny le raccontò della promessa e tra i due ragazzi
sbocciò l' amore. Intanto, col passare del tempo, la popolarità del circo
crebbe, tanto che alla fine il loro agente riuscì a prenotare per loro il
Madison Square Garden. Solo che Crash non avrebbe vissuto a lungo il piacere del
successo: una malattia stava infatti debilitando la sua salute ed ormai gli
restava solo un mese di vita. Il suo più grande rammarico era di non avere un
figlio, che potesse continuare la sua tradizione. E così dicendo fulminò Johnny
con lo sguardo, come se fosse un traditore.
Quella fu l' ultima goccia:
Crash stava morendo e nessuno poteva fare qualcosa. Nessuno tranne Johnny. E
così quella notte fece un patto col diavolo! Johnny avrebbe pagato qualunque
prezzo per salvare Crash, anche la sua anima. E così fu: creò un cerchio mistico
ed evocò un demone di nome Mefisto, che apparve ben presto davanti ai suoi
occhi. Johnny gli chiese di non far morire Crash di malattia e Mefisto
acconsentì alla sua richiesta: un giorno sarebbe tornato per reclamare ciò che
ora gli apparteneva. E sparì.
Tre settimane dopo lo spettacolo approdò
finalmente al Madison Square Garden: Crash era convinto che quella sarebbe stata
la sua ultima performance e voleva andarsene in un lampo di gloria, battendo il
record del mondo di salto. Ben 22 automobili si ponevano tra lui e la fama.
Crash partì e Johnny era convinto che ce l' avrebbe fatta, del resto il diavolo
non aveva dato la sua parola? Crash saltò, un lungo salto: ma comunque
insufficiente per battere il record. La sua moto andò a schiantarsi contro l'
ultima automobile e Crash morì sul colpo. Johnny rimase scioccato e, quando si
ritirò nella sua stanza, ricevette la visita di Mefisto. Johnny gli diede del
bugiardo, non aveva rispettato i patti. Mefisto ribatté che invece aveva
eseguito il suo volere: Crash infatti non era morto a causa della sua malattia.
Poi il demone iniziò a reclamare l' anima di Johnny, ma in quel momento Roxanne
irruppe nella stanza e, pronunciando alcune formule magiche, riuscì a scacciare
il demone. Evidentemente Jonathan non era stato il solo a leggere quei libri
sull' occulto. Johnny le dichiarò il suo amore, sembrava che il tutto dovesse
durare per sempre eppure... una maledizione ormai gravava su di lui.
Una
sera, poco prima di uno show, mentre Jonathan si stava cambiando d' abito,
avvertì che qualcosa di strano stava accadendo al suo corpo. Si osservò allo
specchio e vide la sua testa prendere fuoco e la sua carne umana lasciare spazio
ad una figura spaventosa: Ghost! Mefisto evidentemente aveva preso questa
creatura dal suo regno infernale e l' aveva legata al corpo e all' anima del
ragazzo. Inizialmente Johnny riuscì a controllare le trasformazioni, ma col
passare del tempo Ghost divenne sempre più forte e non vi era possibilità di
fermarlo. E le sue capacità non si fermavano qui: grazie al fuoco infernale
infatti Ghost era in grado di creare una moto mistica e infuocata, capace di
andare a velocità inimmaginabili e arrampicarsi su ogni superficie. Inoltre
sembra che nulla possa far del male a Ghost, nemmeno i proiettili. E per finire
il suo potere più terribile: Ghost controlla una fiamma mistica che, a contatto
con la pelle umana, non crea alcun dolore al corpo, ma brucia l' anima di chi
viene toccato! E' lo Spirito della Vendetta, solo da essa trae piacere, dal
punire i colpevoli, dovesse ciò costare la vita persino a gente innocente. Una
volta soddisfatta la sua brama di vendetta Ghost si ritrae e Johnny Blaze
ritorna padrone del suo corpo. Ghost ha rovinato la vita del giovane
motociclista: gli ha fatto perdere l' amore di Roxanne, lo ha costretto ad
abbandonare lo show e gli impedisce di avere una vita normale. Ma c'è una cosa
che più di tutte preoccupa Johnny: a volte lui desidera che Ghost venga alla
luce, ogni volta che vede un torto perpetrato contro un povero innocente lui
vuole diventare Ghost e dare al colpevole la punizione che merita.
Il prete
non sa più cosa pensare, vorrebbe andarsene da qui. In ogni caso la confessione
è finita, ma Blaze deve aggiungere ancora una cosa: questa notte, prima che la
pioggia lo sorprendesse, stava correndo per una strada di campagna quando si è
imbattuto in un uomo che giaceva sul ciglio della strada, un uomo in fin di
vita. Quell' uomo era un prete! Prima di morire era riuscito a dire a Jonathan
che l' assassino lo aveva sorpreso alle spalle e gli aveva rubato i vestiti.
Johnny era rimasto confuso, finché una volta entrato in chiesa aveva notato
quegli oggetti d' oro, ovvero il bottino delle varie rapine, e allora aveva
capito tutto! Il finto prete estrae una pistola dal suo abito, ma prima che
possa usarla Blaze si trasforma in Ghost e lo attacca, rompendo il muro di legno
divisorio: ma l' assassino riesce a scampare alla sua presa e si precipita fuori
dal confessionale. Ghost lo insegue e, nel vano tentativo di fermarlo, l'
assassino gli spara contro. Ma i proiettili non procurano alcun danno al teschio
fiammeggiante. L' assassino tenta allora di rovesciare un altare su Ghost, ma
costui lo afferra come se fosse una piuma e lo riposa a terra, ridendo come un
folle: lui che tratta con delicatezza una sacra reliquia. Questo diversivo ha
comunque permesso all' assassino di uscire dalla chiesa e di fuggire, grazie
alla moto di Blaze. Ma Ghost certo non demorde: crea la sua motocicletta
infernale e si lancia nuovamente all' inseguimento. Le fiamme circondano il
mezzo e rischiano anche di colpire l' assassino, che però da lontano vede un
piccolo ponte, forse una via di fuga. Ma Ghost è più veloce di lui e gli sbarra
il passo e, perciò, l' assassino esce dalla strada, finendo su un tratto di
rotaie. Lì perde la presa sulla moto di Blaze e cade, rompendosi una spalla e
rimanendo intrappolato sui binari, proprio mentre un treno si approssima. Ghost
gli è subito vicino e, stupendo l' assassino, lo libera. Ma per un motivo ben
preciso: la sua mano sinistra tocca la spalla dell' assassino, la cui anima
viene bruciata fin nel profondo. Dall' uomo parte un urlo, che viene tuttavia
coperto dal passaggio del treno.
Alcune ore dopo è spuntata l' alba e le
autorità portano via l' assassino, il cui volto è ancora pietrificato dalla
paura, la bocca aperta come se stesse urlando da ore. Un sergente di polizia
raccoglie la deposizione di Jonathan Blaze, ovviamente modificata per non farsi
scoprire, e poi chiede al motociclista cosa possa aver spinto l' assassino ad
uccidere un prete e prenderne il posto. Blaze risponde:"Chi può dirlo, sergente?
Un uomo ha molti demoni chiusi dentro di sé. A volte questi demoni si liberano
e, quando ciò accade, il cielo aiuti tutti noi!".
GHOST RIDER 69 (6/1982):
DEMONI PERSONALI
(PERSONAL DEMONS)
Roger Stern (storia)-Bob Budiansky (matite)-Dave Simons
(chine)-George Roussos (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Un operaio sta attaccando su una staccionata dei manifesti che segnalano la
presenza del circo Quentin nella città solo per altri due giorni quando ad un
tratto arriva Ghost e, ridendo come un folle, rompe la staccionata. In pochi
minuti il motociclista infernale percorre circa dodici miglia, finchè viene
avvistato da un agente stradale. Il poliziotto si lancia subito all'
inseguimento, ma prima che possa intimare l' alt osserva il volto del
motociclista e la sua voce si blocca. E Ghost ne approfitta per dare ancora più
gas e seminarlo. L' agente chiede rinforzi e continua la sua caccia, ma ad un
certo punto, dopo aver oltrepassato una strettoia che non concede troppa
visibilità, si ritrova la moto in fiamme di Ghost proprio davanti a lui, al
centro della strada. L' agente non riesce a fermarsi in tempo e così la
attraversa da parte a parte, senza che ci sia un vero tamponamento. Proprio come
se la moto fosse composta solo di fiamme. Il poliziotto perde la presa sulla sua
moto e cade a terra, ricavandone alcune lesioni alle gambe. Poco dopo una risata
risuona dietro di lui: è Ghost che, dopo aver ricreato la sua moto di fuoco, si
allontana nella notte.
Il motociclista infernale si reca sulla sommità di una collinetta, da dove riesce
ad ammirare il circo Quentin, dove Jonathan Blaze esegue i suoi spettacoli acrobatici.
Dopo che il circo se ne sarà andato qui si costruirà una nuova autostrada e,
a testimonianza di ciò, sul luogo sono già presenti ruspe ed altri attrezzi.
Ghost poi sparisce ed al suo posto compare Jonathan Blaze, che dopo aver ripreso
fiato si precipita verso il circo: tra pochi minuti toccherà a lui ed è già
in grande ritardo. Sulla strada incappa in Corky, il clown più celebre del circo,
che gli chiede se abbia imbucato la lettera
che gli aveva consegnato. Johnny risponde di sì e si reca poi da Red Fowler,
suo partner occasionale delle sue acrobazie che ad insaputa di Blaze conosce
il suo tremendo segreto, e gli consegna il suo sgargiante, seppur alquanto consunto,
costume di scena. Johnny si presenta sulla pista, dove viene accolto da una
ovazione: e la merita tutta perchè la sua abilità sulla moto è qualcosa di impressionante
e lo dà subito a vedere. Vi sono molte persone interessate al motociclista:
una di esse è Cynthia Randolph, giornalista della rivista 'Woman' che sta indagando
sul suo passato e crede che il giovane nasconda un segreto. Sulle tribune, intanto,
tre amici stanno ammirando lo spettacolo: uno di loro di nome Harry Donovan
denigra Blaze, ma ignora che la sua fidanzata Shirley spasima per il motociclista.
Lo show finisce ed un
ultimo scroscio di applausi saluta Johnny. Prima di andarsene Shirley chiede ad
Harry se la accompagna a chiedere un autografo al celebre motociclista, ma l'
uomo è irremovibile: deve andare a farsi una bella bevuta. A risolvere la
situazione ci pensa Burt, amico di Harry, che si offre di accompagnare Shirley.
I due si recano dietro le quinte, dove Johnny è attorniato da una folla di
ragazzini urlanti. Una volta avvicinatasi Shirley tenta di flirtare con Blaze,
ma lui non intende saperne e, grazie all' aiuto di Red Fowler, riesce a evitare
una figuraccia. Burt ironizza sullo charme di Shirley, ma lei risponde
abbracciandolo: Harry è un burbero che crede di avere delle pretese su di lei,
ma si sbaglia, lei è più affezionata a Burt. L' uomo, ben felice di ciò, stringe
forte la ragazza e la porta a fare una passeggiata notturna.
La mattina dopo
la vita del circo riprende consueta come sempre, ma ad un tratto Corky il clown
rischia di essere investito da un furgone guidato da un Harry Donovan alquanto
ubriaco: sta cercando Shirley ed è certo che Blaze la nasconda da qualche parte.
Nella sua mano vi è una mazza e tenta di colpire il motociclista, che però evita
il colpo. Harry, tuttavia, è molto forte e la sua furia non viene contenuta
nemmeno dallo staff del circo. Finchè, ad un certo punto, un colpo di fucile
passa vicino alla sua testa: è stato Ralph Quentin, il proprietario del circo, a
sparare ed intima all' uomo di andarsene subito. Harry esegue prontamente. Poco
più in là Cynthia Randolph consegna un telegramma fresco di giornata a Corky. Vi
è scritto:"Papà, sono sulla via di 'casa', mi unirò a te tra un paio di giorni.
Eliot". Corky trema di paura.
Arriva la sera ed il circo Quentin va in scena
per l' ultima volta in questa piccola cittadina. E mentre Blaze inizia il suo
spettacolo, osservato da Shirley e Burt, Harry Donovan si piazza col suo
furgoncino sulla collinetta da cui si può scrutare l' intero paesaggio
sottostante. L' uomo è ancora ubriaco e pronto ad un gesto estremo: estrae un
fucile e lo punta contro Blaze, preme il grilletto, ma non succede nulla. L'
arma è scarica ed una scarica (scusate il gioco di parole) di improperi inizia a
fuoriuscire dalla bocca di Harry. Ma quest' uomo, la cui vita è stata una
continua serie di frustrazioni, non intende gettare la spugna. E ad un tratto,
notando i lavori in corso per la nuova autostrada, trova ciò che fa al caso suo.
Intanto Johnny ha terminato il suo show. Ma stavolta gli applausi vengono
bruscamente interrotti dall' entrata in scena di una ruspa gigante! E vi è Harry
Donovan alla guida: a lui non interesse far male alla folla, gli interessa solo
Blaze. Il motociclista prova a saltare oltre il mezzo con la sua moto, ma per
sua sfortuna va ad impattare sul tetto della ruspa e cade. Solo la prontezza di
riflessi del motociclista gli consente di aggrapparsi alla ruspa e di evitare di
essere schiacciato dalle sue immense ruote. Intanto Shirley e Burt hanno
intravisto Harry sul mezzo e decidono di seguirlo.
Harry si allontana dal
circo e i continui sbalzi della ruspa sul terreno rischiano di far perdere
definitivamente la presa a Blaze. C'è una sola possibilità di salvarsi e il
ragazzo la attua: diventa Ghost! Lo Spirito della Vendetta si arrampica
facilmente sulla sommità del mezzo e, sradicando una portiera, entra nella
cabina di pilotaggio, atterrendo Harry. A qualche chilometro di distanza Shirley
e Burt sono sempre più lanciati nel loro inseguimento, ma ad un tratto una
cunetta sbalza la ragazza fuori dall' autovettura, facendole perdere i sensi.
Intanto Harry prova a colpire Ghost con una chiave inglese, ma l' essere la
afferra e la piega come fosse di carta. Poi, prendendo in mano il volante,
inizia a far girare vorticosamente la ruspa finchè Harry non cade dalla cabina,
aggrappandosi al mezzo per miracolo. Ghost torna indietro, verso il circo,
ridendo di soddisfazione. Ma in quel momento Harry vede Shirley e Burt, sulla
strada della ruspa. Burt crede che il suo amico abbia scoperto il suo tradimento
e fugge a gambe levate. Ma ad Harry interessa solo fermare la ruspa, per evitare
che Shirley venga schiacciata. Anche Ghost nota la donna e, per divertirsi alle
spalle di Harry, strappa il volante del mezzo, premendo nello stesso tempo il
freno. La ruspa si blocca fortunosamente a pochi centimetri dal corpo della
donna e Ghost dà il colpo di grazia ad Harry bruciando la sua anima. L' uomo si
accascia per il dolore poi, nel vedere Blaze ritornato umano, implora il suo
aiuto. Il giovane si chiede cosa abbia fatto.
Questo è un giorno che Harry
Donovan non dimenticherà mai e, ogni volta che tenterà di bere un drink, ci
penserà due volte. Johnny Blaze non lo sa, ma questa notte Ghost ha distrutto un
demone, quello personale di Harry. Il demone nella bottiglia. Forse per sempre.
GHOST RIDER 70 (7/1982):
FREAKS!
(FREAKS!)
Roger Stern (storia)-Bob Budiansky (matite)-Dave Simons (chine)-Bob
Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Questo bel ragazzo qui a fianco si chiama Jeremy ed è la dimostrazione che a
volte la natura ha un perverso senso dell' umorismo: una piccola modifica al
proprio codice genetico ed ecco che qualcosa... o qualcuno... nasce diverso.
Come Jeremy, appunto. Non è mai stato quello che si definisce un bel bambino e,
crescendo, le cose sono anche peggiorate. L' arrivo del circo Quentin fu quasi
una benedizione per lui: gli diede un lavoro, cosa che nessuno aveva mai fatto
prima, ed il suo aspetto, in un ambiente dove l' inusuale è la regola, passava
quasi inaspettato. Inoltre nel circo Jeremy si sente accettato ed ha degli
amici. Ma anche qui il suo aspetto lo perseguita: due volte al giorno indossa un
costume da cavernicolo ed interpreta la parte dell' Uomo Mostro, che terrorizza
la gente. La gente, invece, si diverte. Tutti si divertono, tranne Jeremy. Ora
viene incaricato di fare qualche lavoro di fatica e, mentre sta trasportando un
barile, si scontra inavvertitamente con un passante. Quest' ultimo rimane
scioccato alla vista di Jeremy, ma in quel momento interviene Ralph Quentin, il
proprietario del circo, che gli chiede chi è e cosa vuole. Lui risponde di
chiamarsi Eliot Franklin e sta cercando suo padre, Corky il clown. E costui
arriva proprio in quel momento, permettendo ad Eliot di riabbracciare il suo
genitore. Poco dopo giunge anche Cynthia Randolph, che inizia a porre alcune
semplici domande ad Eliot, ma lui, distogliendo lo sguardo, si allontana insieme
a suo padre. Qualche minuto dopo la carovana del circo riparte, diretta verso
una nuova città. Jeremy si piazza nel retro dell' ultimo camioncino, per poter
ammirare il paesaggio circostante e disegnare dei paesaggi.
Qualche ora
dopo, su una remota isola tropicale situata chissà dove, una figura solitaria
ammira nel suo elegante studio il manifesto del circo Quentin: con l' interfono
chiama poi un suo lacchè, Renaldo, a cui affida il compito di comprare Jeremy,
l' Uomo Mostro. Sarà un eccellente aggiunta alla sua collezione. Renaldo china
il capo, accettando così l' incarico, e parte.
Tre giorni dopo il circo
Quentin è ormai giunto in una nuova città. Johnny Blaze sta passeggiando per i
vari baracconi quando i suoi occhi notano un violento diverbio tra Ralph Quentin
e l' uomo che noi conosciamo come Renaldo. Evidentemente il proprietario del
circo non ha alcuna intenzione di lasciar andar via Jeremy. Renaldo sta per
passare alle maniere forti quando Blaze interviene e, senza mezzi termini,
"accompagna" l' uomo all' uscita. Renaldo giura che si vendicherà.
E la
vendetta arriva subito: quella stessa notte, dopo che tutte le luci si sono
spente, dopo che il divertimento è terminato, un camioncino si ferma su una
collinetta sovrastante il circo. Dal mezzo scende Renaldo che apre una portiera,
da cui fuoriescono degli strani esseri, alcuni di loro non hanno nemmeno le
gambe. L' uomo indica loro l 'obiettivo: il circo! Più in basso Blaze apre un
baule, contenente la sua amata tenuta in cuoio blu da motociclista. Eppure
questo abito gli ricorda anche la sua maledizione, tanto che sta pensando di
sbarazzarsene. Più in là, nel frattempo, nella tenda di Corky sta avvenendo una
partita a carte tra lui, suo figlio e Red Fowler. L' anziano clown sta vincendo
l' ennesima mano quando nella sua tenda irrompe l' originale esercito di
Renaldo: freaks, come nel film di Tod Browning, bassi, privi di gambe, col volto
deforme o con un occhio solo. Sono in cerca di Jeremy e intimano a Corky e agli
altri di andarlo a cercare, ma costoro invece iniziano ad affrontare
valorosamente i freaks, che stanno devastando parte del circo. Anche Blaze si
ritrova ad affrontarli, ma il loro gran numero e la loro insospettabile forza
fanno sì che il motociclista venga sopraffatto. Pochi secondi dopo, da un' altra
tenda, alcuni freaks portano via Jeremy, legato stretto alle mani e al petto: l'
essere potrebbe facilmente liberarsi, ma non vuole mettere in pericolo gli altri
artisti del circo. Nel vedere Blaze a terra un freak ordina di portare via anche
lui, Renaldo vuole fargli un bel discorso.
Mezz' ora dopo Johnny, legato ed
imbavagliato, riapre gli occhi e si ritrova davanti Renaldo, che inizia a
tempestarlo di calci. Il dolore e la rabbia innescano così la trasformazione di
Blaze in Ghost che, con una risata maligna, si libera delle corde. Un atterrito
Renaldo allora fugge, demandando ad alcuni componenti del suo esercito di freaks
il compito di bloccare la creatura infernale. Ma Ghost si libera facilmente
degli sfortunati esseri e, dopo aver creato la sua moto infuocata, si lancia
all' inseguimento. La corsa lo porta in un piccolo aereoporto privato, dove
Renaldo sta per imbarcarsi su un aereo. Per impedirgli ciò Ghost lancia una
fiammata contro una ruota del furgoncino che l' uomo sta guidando. Renaldo
scende allora dal mezzo e inizia a correre lungo la pista, ma Ghost lo rincorre,
lo afferra e lo porta davanti ai freaks, a cui intima di non seguire più gli
ordini di questo folle. Poi, sollevandolo in aria, l' essere infernale brucia l'
anima di Renaldo, che alla fine invoca pietà. E' solo allora che Ghost sparisce
e ritorna Blaze. Il giovane motociclista teme che da un momento all' altro verrà
attaccato dai freaks, ma non ha nulla da temere: dal gruppo infatti avanza
Jeremy, che lo ringrazia per l' aiuto, ma afferma che partirà, insieme ai suoi
fratelli. Johnny gli chiede il perchè e Jeremy risponde che lo fa a causa di ciò
che è: non può nascondere quello che è, è diverso da tutte le altre persone e
solo insieme a dei suoi simili si sentirà felice. Senza contare che, nel posto
dove sta andando, saranno Renaldo e il suo capo i veri freaks. Pochi minuti
dopo, perciò, un aereo si solleva in volo, con all' interno degli insoliti
passeggeri, diretto verso un posto dove Jeremy non sarà mai più considerato un
mostro.
GHOST RIDER 71 (8/1982):
LE LACRIME DI ADAM
HENDERSON (THE TEARS OF ADAM HENDERSON)
J.M. DeMatteis (storia)-Don Perlin
(matite)-Danny Bulanadi (chine)-George Roussos (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter
(supervisione)
In una tranquilla casa, situata lungo una tranquilla strada presso la
tranquilla città di Cherry Hill, Illinois, sta avvenendo un evento tutt' altro
che tranquillo: un litigio coniugale. Adam Henderson, infatti, è stanco del suo
lavoro di insegnante, nella vita aspirava a ben altri obiettivi, e sfoga la sua
frustrazione su Maureen, sua moglie. L' uomo tiene in mano una chitarra e, per
la rabbia, la frantuma contro un muro, poi si precipita fuori. Maureen prova a
fermarlo, ma invano, e le lacrime iniziano a solcare il suo volto. Adam corre,
corre, come se tentasse di riacciuffare i sogni persi. E' un evento che a volte
accade: si arriva ai trent' anni e si rivede tutta la propria vita e quelle che
erano le nostre speranze. E quando ci accorgiamo di averle perdute tentiamo
disperatamente di farle nuovamente nostre: ma è ormai un balzo troppo grande e
pericoloso. Adam giunge sulla sommità di una piccola collinetta, dove si
rimprovera per il suo atteggiamento verso Maureen. Ma poi, ad un tratto, un
qualcosa di oscuro compare alle sue spalle: Adam ha solo il tempo di rimanere a
bocca aperta.
Qualche minuto dopo un Adam Henderson ammantato di una sorta
di luce bianca inizia a camminare per le vie della città dove risiede. Si
avvicina ad una casa, da cui proviene musica rock ad alto volume. Ad Adam tutto
ciò non piace e, con un semplice gesto della sua mano, fa cessare la musica e
cala l' abitazione nella oscurità più totale. L' uomo non compie che pochi passi
che un cane inizia ad abbaiare contro di lui: Adam lo osserva intensamente, il
cane emette un gemito di dolore, poi muore. L' uomo continua la sua passeggiata,
fino ad arrivare al circo Quentin: tutta questa luce, questo divertimento, tutta
questa vita lo infastidisce.
E mentre sua moglie Maureen ancora si strugge
nel dolore, convinta che l' amore della sua vita sia ormai terminato, Adam entra
nella tenda di Madame Olga, la veggente che prevede il futuro nella sua palla di
cristallo (anche se è solo una attrice in pensione). Adam le tende la mano e,
una volta afferrata, lungo il corpo della donna si propaga una scarica
elettrica. E poi, come per magia, per vera magia, la sua palla di cristallo del
costo di un dollaro e 98 centesimi si anima e inizia a riflettere delle
immagini: vi era una volta una razza di esseri alati chiamati i S'Raphh, che
aveva ormai raggiunto la sua piena evoluzione. Erano esseri stupendi e liberi,
ma si posero un nobile obiettivo che, se raggiunto, avrebbe portato gioia a
tutte le razze dell' Universo: viaggiare nello spazio, per trovare il centro
della creazione, la ragione di ogni esistenza, la verità definitiva. Una verità
che non venne mai trovata: ciò portò alla disperazione i S'Raphh, che divennero
esseri abietti, folli e disperati. Come se fossero una cosa sola tutta la razza
dei S'Raphh si gettò in un oceano di fiamme, commettendo così un suicidio
razziale di massa. Ma neanche la morte pose fine al loro tormento: l' inconscio
collettivo della razza gridò vendetta all' intera creazione e così, dopo molti
secoli, quel grido diede vita a... Null, l' Oscurità Vivente! Nemico di tutto
ciò che vive, Null provò già una prima volta a porre i morti a capo di un cosmo
per lui senza significato, ma venne sconfitto dai Difensori (All American Comics
25). Ferito e confuso, Null capì allora che doveva apprendere di più su sé
stesso e sul mondo degli uomini. E così vagabondò per la Terra, per studiare la
razza umana, per cercare un cuore infranto con cui potesse fondersi. E quel
cuore l' ha trovato in Adam Henderson, i cui occhi, più neri dell' oscurità, ora
piangono lacrime ancora più oscure. Grazie ad Adam Null annicchilirà tutte le
forme di vita terrestri.
Lì vicino Jonathan Blaze e Red Fowler se la stanno spassando
con due ragazze quando una esplosione proveniente dalla tenda di Madame Olga
attira la loro attenzione: corrono subito verso il luogo della deflagrazione,
solo per trovare la finta veggente svenuta e Null sospeso in aria. L' essere
scruta la folla sottostante, fino a indicare un pastore, Oliver Matheson, che
fa librare in volo per averlo più vicino. Null accusa il pastore di essere un
imbroglione, una persona che manipola il destino dell' uomo, un vile venditore
di bugie. Lo schiaffeggia e lo porta via. Johnny Blaze si lancia subito all'
inseguimento e, una volta lontano dalla folla, si trasforma in Ghost e crea
la motocicletta di fiamme.
A casa Henderson, intanto, Maureen si
sveglia di soprassalto e vede suo marito che, con aspetto minaccioso, si staglia
davanti alla porta della camera da letto. L' uomo le dice che le ha portato un
regalo speciale e le mostra il pastore Matheson, rimpicciolito fino alle
dimensioni di un pupazzo, ma ancora capace di invocare aiuto. Maureen urla,
convinta di essere impazzita, mentre Adam scaglia fuori dalla finestra il
pastore che, prima di toccare violentemente terra, ritorna alle sue consuete
dimensioni. Il suo urlo di dolore richiama Ghost che, usando un auto come rampa
di lancio, irrompe nella camera degli Henderson. Adam/Null non perde tempo e dai
suoi occhi parte un raggio oscuro che colpisce in pieno Ghost. Costui però
assorbe il colpo e ribatte, lanciando una potente fiamma contro Adam, ma senza
ottenere alcun risultato. L' uomo è ancora intatto e si scaglia contro Ghost,
scaraventandolo fuori dalla finestra. Una volta atterrati, Adam lancia dagli
occhi un altro raggio oscuro, che rimpicciolisce Ghost fino alle dimensioni di
un insetto. Ma anche in questo stato il fuoco infernale attorno alla sua testa
continua a bruciare: l' essere demoniaco non può sopportare quest' onta e,
guidato dalla sua rabbia e con la sola forza di volontà, ritorna alle normali
dimensioni. Irato per l' offesa ricevuta, Ghost inizia a colpire Adam/Null con
le sue raffiche infernali, che stavolta sortiscono il loro effetto in quanto l'
essere fugge. I contendenti giungono davanti ad una statua, che Null, con un suo
raggio oscuro, inizia a far cadere. Ma sbaglia bersaglio e la statua sta per
cadere sulla moglie di Adam, Maureen, accorsa sul posto. E' un istante che pare
durare un' eternità: Adam urla di dolore, Ghost si compiace della sofferenza del
suo avversario, Maureen pare destinata a fine certa... ma viene salvata giusto
in tempo dal pastore Matheson, anch' egli giunto sul luogo dello scontro. La
statua si infrange senza provocare vittime umane e Ghost rinnova i suoi attacchi
contro Null, che ora ha un avversario in più: Adam Henderson. L' uomo, infatti,
sta ora combattendo dentro di sè la potente entità, dopo che essa ha quasi
ucciso sua moglie. E così Ghost ha gioco facile: Null abbandona il corpo di Adam
Henderson e, privo di qualsiasi protezione, viene colpito da un' ennesima
raffica di Ghost, che lo distrugge e fa disperdere la sua essenza nell' aria
notturna. Ghost sogghigna di soddisfazione, mentre il corpo svenuto di Adam
Henderson è ai suoi piedi.
In questa lunga notte Adam e Maureen Henderson,
avvinti in un confortante abbraccio, hanno ritrovato la speranza e riscoperto il
loro amore, che pareva scomparso. Per Johnny Blaze, invece, non c'è speranza, nè
amore, c'è solo la sopravvivenza e molte altre lunghe notti da venire.
CONTINUA...
Prossimamente: Il più celebre circo della Marvel attacca Johnny Blaze! L' arrivo di Centurious e di Steel Wind! E l' alleanza tra Johnny Blaze e Ghost!