GHOST RIDER 72/76
GHOST RIDER 72 (9/1982):
TENTAZIONI
(TEMPTATIONS!)
Roger Stern (storia)-Bob Budiansky (matite)-Dave Simons
(chine)-Bob Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Jonathan Blaze sogna. Un tremendo incubo: Ghost lo insegue con la sua moto di
fiamme e gli intima di liberarlo, non può tenerlo chiuso nel suo subconscio per
sempre. Perché rinnegare Ghost per Blaze significa anche rinnegare una parte di
sè. L' inseguimento attraverso un paesaggio surreale ed infernale continua, ma
ben presto Ghost raggiunge Blaze e, dichiarandolo colpevole, lo colpisce con la
sua fiamma. Solo allora Johnny, urlando, si risveglia: sa che ciò che ha vissuto
è stato molto più di un incubo, Ghost ha tentato di contattarlo davvero, ormai
sta divenendo sempre più potente. Ed è proprio per questo che Johnny sta
provando a reprimere il più possibile lo Spirito della Vendetta: già troppe
volte la sua voglia di punizione ha messo in pericolo degli innocenti. Ma potrà
andare sempre così? O ha forse ragione Ghost quando afferma di essere parte di
Blaze?
Domande senza risposta e che comunque non turbano i pensieri di Eliot
Franklin, che si gode la pace della notte nella roulotte di suo padre. Quest'
ultimo si risveglia e, dopo aver salutato suo figlio, gli chiede per quanto
tempo abbia ancora intenzione di rimanere con lui e se ha intenzione di
partecipare agli show dei clown del circo Quentin. Eliot ribatte stizzito che si
è lasciato quel tipo di vita alle spalle, dall' ultima volta che è stato in
prigione. E prima che il discorso possa continuare uno strano suono attira l'
attenzione di padre e figli, un suono che Corky scambia per un tuono, ma che è
sinistramente ben noto ad Eliot. Poco più in là, infatti, un proiettile umano si
dirige a tutta velocità contro una tenda del circo, abbattendo i suoi sostegni e
facendola crollare. Il responsabile di questo disastro poi si rialza e, dopo
aver piazzato un foglietto sotto una roccia, si dilegua nella notte. Passano
alcuni minuti e i vari artisti del circo si recano sul luogo del crollo, a cui
non riescono ad attribuire una causa precisa. Cynthia propone di chiamare la
polizia, ma Ralph Quentin dichiara che gli artisti circensi non sono ben visti
dalle forze dell' ordine. In quel momento Eliot nota il foglietto posto sotto la
roccia, lo afferra e lo legge:"Unisciti a noi. P.d.C.". Cynthia gli chiede cos'
abbia trovato, ma il ragazzo, appallottolando il foglietto, dichiara che non è
nulla.
Il giorno seguente passa senza troppe preoccupazioni ma, una volta
calata la sera, una sinistra figura in abiti da cowboy inizia ad aggirarsi nei
dintorni dei tendoni del circo, fino ad avvicinarsi ad un generatore di energia.
Poi il cowboy abbranca una frusta, che viene improvvisamente percorsa da una
intensa scarica elettrica, e la scaglia nel cuore del generatore, che così si
fonde, lasciando l' intero circo nel buio più totale. Anche stavolta gli artisti
del circo Quentin possono solo ammirare il disastro, mentre Eliot scopre un
messaggio scritto sulla sabbia:"Abbiamo bisogno di te. L.W.". Lo legge e
velocemente lo cancella.
Passa un altro giorno, viene acquistato un nuovo
trasformatore e il divertimento può ricominciare. E mentre Johnny Blaze manda in
visibilio la folla, qualcuno bussa alla cassa del circo. Il venditore di
biglietti va a vedere chi possa essere e si trova davanti a due uomini il cui
volto è coperto da un passamontagna e che a volte parlano in italiano. I due
stendono velocemente il bigliettaio e rubano l' incasso della giornata. Un' ora
dopo il furto viene scoperto, unitamente ad un nuovo messaggio, che stavolta, in
quanto piazzato su un muro, è visibile a tutti:"Facciamo sul serio. E & L".
E mentre la polizia pone alcune domande a Ralph Quentin, sempre più preoccupato
per questi incidenti che lo stanno mandando in rovina, Corky chiede a suo figlio
se abbia qualcosa a che fare con tutto ciò. Ma il ragazzo, punto sul vivo, se ne
va alquanto arrabbiato.
Il giorno dopo l' atmosfera al circo è molto tesa:
nessuno si fida di nessuno, tutti gli artisti osservano con sospetto i loro
avventori, aspettandosi da un momento all' altro qualche gesto avventato. E
quando la giornata giunge finalmente al termine Ralph Quentin predispone dei
turni di guardia: i primi sono Jonathan Blaze e Red Fowler. Nel frattempo Corky
entra nella sua tenda e vede suo figlio Eliot in procinto di andarsene: è un
uomo ricercato e non vuole causare altri problemi a suo padre. E, senza
aggiungere nulla, si incammina verso l' uscita, non avvedendosi dell' arrivo di
un uomo muscoloso nei pressi della tenda di Corky. Eliot arriva così davanti a
Blaze e Fowler, che per motivi di sicurezza gli impediscono di andarsene. Il
ragazzo sta per protestare quando improvvisamente vede la tenda di suo padre
andare in fiamme: si precipita urlando verso il luogo dell' incendio, ma il
calore e le vampate di fuoco gli impediscono di entrare. Interviene allora Blaze
che, con un tuffo acrobatico, riesce ad irrompere nella tenda: con un paio di
altri salti riesce poi ad arrivare vicino ad uno svenuto Corky e ad afferrarlo.
Ma le fiamme sono ormai tutto intorno a lui e non ha altra scelta che
trasformarsi in Ghost, dopo aver implorato al demone di portare in salvo Corky.
Ma l' essere non intende saperne e lancia Corky fuori dal tendone, salvandogli
così senza volerlo la vita. Poi le fiamme avvolgono Ghost: normalmente l' essere
riuscirebbe a resistere, ma da troppo tempo non solca il piano fisico e inizia a
sentire dolore. Si lancia allora anch' egli fuori dalla tenda, dove Red Fowler
lo attende e lo circonda con un' ampia coperta che soffoca le fiamme sul suo
corpo. E quando la coperta viene tolta Johnny Blaze ha ormai ripreso il
controllo del suo corpo. Ma, essendo ferito e preda di violenti colpi di tosse,
viene portato in ospedale.
Ma il dolore di Blaze è nulla in confronto a
quello di Corky. Grazie alla abilità dei medici viene presto dichiarato fuori
pericolo, solo che non ha una adeguata copertura assicurativa per poter pagare
le spese mediche. Ma Eliot afferma che i soldi non sono un problema: li
guadagnerà lui. E così, poco dopo, Eliot prende il suo sacco e si nasconde in un
bosco. Blaze si avvede di ciò e, sospettoso, decide di seguirlo: dopo qualche
passo vede Eliot che indossa una maschera, poi, dopo altri minuti di cammino,
arrivare ad un campo dove il cowboy è in attesa. Costui è felice di rivedere il
suo compagno, così come anche le altre persone responsabili degli incidenti al
circo Quentin, che appaiono subito dopo. Eliot afferma che vuole tornare in
affari solo per raccattare i soldi necessari alle cure di suo padre, ma i suoi
compagni sanno che dentro di lui c'è una propensione al crimine che l' ha spinto
a tornare: altrimenti non gli avrebbero lasciato tutti quei messaggi. Blaze ha
ormai sentito abbastanza e sta per andarsene, quando ad un tratto qualcuno lo
colpisce violentemente alle spalle, stendendolo. Johnny viene poi portato
davanti agli altri e prima di perdere conoscenza scopre chi sono i responsabili
di tutti questi misfatti: Mangiafuoco, Livewire, i Fratelli Ernesto e Luigi
Gambonno, Bruto il Forzuto, Palla di Cannone e... il Clown, ovverosia Eliot! Il
Circo del Crimine è di nuovo in pista!
GHOST RIDER 73 (10/1982):
LACRIME DI UN CLOWN
(TEARS OF A CLOWN)
Roger Stern (storia)-Bob Budiansky (matite)-Dave Simons
(chine)-Bob Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Intrappolato nel subconscio di Jonathan Blaze ed impossibilitato ad uscire,
in quanto il motociclista ha perso i sensi, Ghost si lamenta della sua
condizione: ma se riuscirà a tornare nel mondo fisico la sua vendetta sarà
tremenda. Accanto al corpo svenuto di Johnny vi è Eliot il Clown, che si
dispiace che le cose siano andate in questo modo, ma lo ha fatto solo per
aiutare suo padre. Solo che Eliot fa molta fatica a tenere a bada i vari membri
del Circo del Crimine, orfani del loro leader Ringmaster. Ognuno pensa di poter
fare a modo suo, soprattutto Tomas il Mangiafuoco, senza preoccuparsi delle
direttive del Clown, che comunque raduna i suoi compagni e li guida verso il
circo Quentin.
Qui l' atmosfera non è delle più allegre: Ralph Quentin sta
infatti comunicando a Cynthia Randolph e Red Fowler che la sua polizza
assicurativa è appena stata cancellata e, perciò, il circo è pericolosamente
vicino alla bancarotta. Irrompe allora il Clown, che afferma che tutto ciò di
cui hanno bisogno è una nuova organizzazione ed un nuovo capo. Quentin riconosce
la voce di Eliot e gli chiede cosa abbia intenzione di fare, ma costui si limita
a stendere col suo bastone Red Fowler, che prova invano ad attaccarlo. Poi,
invitando il Circo del Crimine ad uscire, si siede anche lui al tavolo,
affermando che è venuto il tempo di parlare da persone ragionevoli.
A
qualche miglio di distanza, intanto, Jonathan Blaze riprende conoscenza e subito
appare davanti a lui una immagine di Ghost, che lo incita a liberarlo, per poter
dare la giusta vendetta ai colpevoli. Ma Blaze non ne ha alcuna intenzione: deve
farcela da solo. E così, dopo lunghi sforzi, riesce a liberarsi delle corde che
lo tenevano prigioniero e inizia a dirigersi verso il circo, tra le imprecazioni
di Ghost che lo bolla come un folle ed inetto.
Ma potrebbe essere già troppo
tardi: Ralph Quentin, infatti, ha radunato tutti i lavoratori del suo circo e a
testa china ha appena esposto loro gli attuali problemi finanziari. Ci sarebbe
una soluzione: affidare la gestione di tutto ai membri del Circo del Crimine. Ma
poi Quentin alza fiero la testa ed afferma:"Ma non prenderò un centesimo del
loro sporco denaro! Sono stati questi criminali a metterci nei guai!".
Mangiafuoco rimane sorpreso, mentre Eliot il Clown conferma tutto ciò che ha
detto Quentin: hanno provato a far entrare anche lui in questo piano, ma hanno
commesso un grosso errore, hanno fatto del male a suo padre. Dunque è giunto il
tempo che gli artisti del circo si ribellino: e la battaglia col Circo del
Crimine inizia, mentre una previdente e temeraria Cynthia Randolph si precipita
a nascondersi in un camion.
Forzuto si libera facilmente dei primi
assalitori e afferra un palo di legno per abbattere tutti. Ma improvvisamente
qualcuno afferra il palo e sbatte violentemente a terra Forzuto, stendendolo:
Bertha, la vecchia elefantessa del circo! Poco più in là i Gambonno, con la loro
agilità, riescono facilmente ad evitare tutti gli attacchi. Solo che ad un certo
punto attorno a loro si piazzano le ballerine del circo: di certo, affermano,
non oseranno far del male a delle donne indifese. I Gambonno, da perfetti
gentiluomini, rispondono di no e allora le quattro ballerine, con un doppio
calcio volante, mettono al tappeto gli italiani. Chi l' ha detto che la
cavalleria è morta? Nel frattempo Livewire, con la sua frusta elettrificata, sta
mettendo fuori gioco tutti coloro che osano attaccarlo. Red Fowler prova a
sorprenderlo da dietro, ma Livewire se ne accorge e con una sua pistola spara
una raffica elettrica, che Red evita a malapena lanciandosi sulla pista dell'
autoscontro. Livewire lo segue, cosa su cui Red contava: aspetta che il
criminale agiti la sua frusta, poi salta prontamente fuori dal tracciato non
appena l' arma colpisce la griglia elettrica. Questa funge da conduttore con la
frusta, rendendo per qualche secondo Livewire una lampadina vivente e poi un
corpo svenuto.
Palla di Cannone capisce di avere poche speranze e si dirige
dunque verso il suo cannone, da cui intende spararsi dritto contro Ralph
Quentin. Il fatto è che il cannone è nel camion dove si è nascosta Cynthia e
dunque, dopo che il criminale si è calato nelle profondità della sua insolita
arma, la giornalista prova a cambiarne la traiettoria con le sue sole mani. Ma
invano. Pensa allora che, se appoggerà tutto il suo corpo sul cannone, riuscirà
nel suo intento. E così, grazie alla... parte più nobile del suo corpo, Cynthia
devia la traiettoria di Palla di Cannone, che va a finire dritto contro la ruota
panoramica, perdendo i sensi.
Di sotto, intanto, l' ultimo membro superstite
del Circo, Mangiafuoco, viene inseguito da un irato Clown. Ma il criminale, per
guadagnare terreno, inizia a lanciare i suoi dischi incendiari lungo tutto il
terreno, appiccando numerosi focolai. Proprio in quel momento arriva Johnny ma,
come tenta di avvicinarsi alla sua tenda, questa esplode violentemente davanti a
lui: è un miracolo che il motociclista non ci lasci la pelle. Allora Ghost
ricompare davanti a lui, affermando che il Circo del Crimine sta devastando il
circo Quentin, sono esseri a cui va inflitta la giusta vendetta. Blaze prova a
resistere al suo richiamo, ma poi afferra la sua tenuta da motociclista e Ghost
ne approfitta: quei vestiti di cuoio sono parte di entrambi, se non li indossa i
suoi amici verranno uccisi e solo Ghost può impedire ciò. Johnny deve solo...
fidarsi e liberarlo!
A cinquanta metri di distanza, intanto, Mangiafuoco,
approfittando della confusione, sta per abbandonare il campo di battaglia quando
il Clown lo afferra alla gamba col suo bastone. Il criminale lancia allora un
suo disco incendiario, ma questo viene facilmente parato da Eliot. Una aspra
battaglia sta per iniziare ma, improvvisamente, un muro spontaneo di fuoco si
erge tra i due, un muro da cui fuoriesce un ridente Ghost! Con la sua moto crea
un cerchio di fiamme attorno ai due, poi afferra il suo mezzo e lo lancia contro
Mangiafuoco, che lo evita per un soffio e controbatte lanciando un suo disco. Ma
Ghost lo afferra tra le sue mani, non ricavandone alcun dolore. Poi offre una
possibilità a Mangiafuoco: preferisce affrontare lo Spirito della Vendetta
oppure gettarsi tra le fiamme? Mangiafuoco scruta a fondo negli occhi di Ghost,
non vi vede riflessa alcuna pietà e perciò prende una saggia decisione: si getta
tra le fiamme. Riemerge dall' altra parte, ustionato gravemente. Solo un pronto
intervento degli artisti del circo Quentin gli salva la vita. Anche Red Fowler è
presente e capisce che è stato Ghost a causare ciò, deve subito recarsi da lui
prima che sia troppo tardi.
Ghost rivolge la sua attenzione al Clown, a cui
non intende dare alcuna chance: ha scelto volontariamente di unirsi a quei
criminali e ora deve pagare. Eliot prova a fuggire creando un varco in una
tenda, ma Ghost lo precede e lo afferra per una spalla, rilasciando il suo fuoco
infernale. Il corpo del Clown rimane intatto, ma la sua anima viene bruciata:
ricorda gli insegnamenti di suo padre, riguardo al fatto che la loro famiglia ha
svolto il lavoro di clown per generazioni e lui avrebbe continuato la
tradizione. Suo padre era orgoglioso di lui, ma non altrettanto gli impresari
dei vari circhi, che lo umiliavano e gli sottraevano i giusti compensi. Finchè
Eliot non incontrò Ringmaster, che gli offrì una nuova vita nel Circo del
Crimine. Finalmente Eliot ebbe il successo sperato, ma non durò: le sue imprese
criminali erano sempre ostruite da gente più forte, come l' Uomo Ragno o la
Cosa. E il successo divenne ben presto prigionia. Allora ha provato ad
abbandonare questa vita, ma anche ciò gli è stato negato. Una vita di dolore e
frustrazione viene rivissuta, continuamente, nella mente del Clown. Per lui
questo è l' Inferno. E così si accascia al suolo, mentre Ghost alza le mani al
cielo, affermando che la giusta punizione è stata inferta. Ma in quel momento
irrompe Red Fowler che, chiamandolo Johnny, gli dice che ha sbagliato: Eliot,
infatti, ha attirato il Circo del Crimine in una trappola e si è schierato
contro di loro. Non è colpevole di ciò che Ghost dichiara. L' essere rimane
sconvolto: non è suo compito punire gli innocenti. E così se ne va, lasciando
uno sconsolato Jonathan Blaze al suo posto.
Qualche minuto dopo Red Fowler
gli riferisce di come sia venuto a conoscenza del suo segreto, poi afferma che
lo aiuterà in ogni modo. Del resto è uno dei suoi migliori amici. Poi Johnny
Blaze osserva il circo Quentin, il disastrato circo Quentin ormai dopo l'
attacco del Circo del Crimine. Pochi tendoni, poche strutture sono rimaste in
piedi, quasi tutto è crollato e inservibile. Viene spontaneo chiedersi:"E ora
che diavolo facciamo?".
GHOST RIDER 74 (11/1982):
QUELLO CHE RIMANE
(REMNANTS!)
J.M. DeMatteis (storia)-Bob Budiansky (storia/matite)-Dave Simons
(chine)-Bob Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter (supervisione)
Dall' alto sembra quasi un paesaggio da sogno: un uomo solitario che percorre
una strada alberata con la sua motocicletta, mentre il sole illumina la sua via
e gli uccelli cinguettano. Ma se ci avviciniamo scopriamo che il volto del
motociclista è alquanto teso, le sue mani tremano, il suo sguardo è perso nel
vuoto. Per Johnny Blaze questo non è un sogno, ma un incubo e così non si avvede
della svolta che è davanti a lui e, abbattendo il guardrail, precipita in basso.
Ma non si arrende: afferra la sua moto, riuscendo così a direzionare la caduta,
che non si rivela fatale. Ma nonostante ciò il giovane perde i sensi. E nel
dormiveglia rivede i recenti avvenimenti: il circo Quentin distrutto dal Circo
del Crimine ed il Clown in stato catatonico dopo che Ghost ha bruciato la sua
anima, forse non si riprenderà più. Johnny non è riuscito a sopportare questa
vista per più di qualche minuto e si è allontanato con la sua moto, per
riprendere fiato e pensare. Ma ha ottenuto solo una brusca caduta. E mentre
Johnny Blaze ricorda, un uomo appare alle sue spalle e, afferrandolo per le
gambe, lo trascina via.
Qualche ora dopo, al circo Quentin, Ralph Quentin e
Red Fowler contemplano il triste spettacolo che si para loro davanti: macerie
ancora fumanti, frammenti di memorie perdute che non potranno più essere
ricomposti. Non è rimasto praticamente nulla. Per non intristirsi troppo Red si
reca da Cynthia, che ha ormai quasi concluso il suo articolo e questo surplus di
avventure certo non le è dispiaciuto troppo. Mentre i due discutono arriva la
veggente Madame Olga, che li avverte della fuga di Blaze. E, come se non
bastasse, la donna ha fatto uno strano sogno: Johnny che danzava con una donna
che lo portava via in una nebbia grande ed eterea. Red non si preoccupa delle
cosiddette visioni di Madame, ma si precipita alla ricerca del suo amico: sa
perchè se ne è andato ed intende riportarlo indietro.
Cala la notte ed un
suono distante allontana Johnny dall' oscurità. Un suono che diviene luce e che
poi prende forma, una forma sorridente, quella di un uomo anziano che lo saluta.
Johnny gli chiede dove si trovi e chi sia lui e il vecchio, dopo avergli narrato
dell' incidente, afferma di chiamarsi Adam. Johnny lo ringrazia per l' aiuto e
Adam è felice, come se nessuno lo ringraziasse da lungo tempo. Poi il vecchio
prepara un caffè e, davanti ad un fuoco scoppiettante, continua a discutere con
Johnny per molte ore. Anche il giovane motociclista si sente appagato,
finalmente un posto tranquillo, che gli fa dimenticare tutte le sue
preoccupazioni. Ma la pace dura poco: ad un tratto i suoni della natura si
bloccano all' unisono, il fuoco si spegne e Adam inizia a tremare di paura. Poi
davanti a lui compare una nebbia di natura mistica, all' interno del quale si
annida l' ombra di un uomo, che dice ad Adam che il suo vagabondaggio è
terminato: pensava davvero di poter fuggire? E così lo afferra bruscamente per
una mano e lo porta via. Johnny, dopo aver rinunciato a liberare Ghost, attacca
l' uomo con una chiave inglese. Ma questa, come per magia, vola via dalle sue
mani. Prova allora un attacco di persona, ma l' uomo dentro la nebbia lo
colpisce al volto. Di nuovo Johnny è sospeso tra la luce e l' oscurità, ma
stavolta non intende cedere, deve salvare Adam. E solo allora nota una strana
cosa: dove è passata la nebbia ora vi è solo decadenza e morte, fiori appassiti
ed erba bruciata. Quale male è mai questo?
Ad alcune miglia di distanza,
intanto, Red Fowler sta perlustrando, insieme ad alcuni agenti di polizia, il
luogo dell' incidente di Jonathan. Uno dei poliziotti ha cattive notizie: hanno
setacciato l' intera area, senza trovare nulla, probabilmente Johnny si è
rialzato e ha continuato nella sua fuga. Ma Red non cede e si addentra nella
foresta e solo allora vede che in certi punti l' erba è abbassata, come se
qualcuno in quel punto fosse stato trascinato. E Red segue questa traccia.
Jonathan Blaze, nel frattempo, è sempre alla caccia del rapitore di Adam. E'
un inseguimento lungo, seppur facilitato dal marchio di morte che costui imprime
alla natura, che dura due ore, durante le quali il paesaggio boscoso della Louisiana
diventa una fetida palude. Alla fine Johnny arriva nei pressi di una imponente
casa, attorniata da numerosi viticci decadenti, un grottesco monumento del tempo
che passa. Qui si è rifugiato il rapitore di Adam. Johnny nota subito un uomo
appoggiato ad un albero e gli chiede informazioni, ma costui non risponde: il
suo volto è catatonico, i suoi occhi riflessi nel nulla. Come se non fosse né
vivo né morto, semplicemente... vuoto. Dunque Johnny, tremante ma determinato,
entra nell' edificio in rovina. Qui può quasi sentire il passato che prende
vita, poi sente una spettrale musica proveniente da una porta. La sorpassa e
davanti a lui si para un insolito spettacolo: una tavola rotonda, tredici commensali
riuniti, Adam come loro servitore. E a capotavola la mente perversa dietro tutto
ciò: Centurious (qui alla sua prima apparizione)! Come se fosse una cosa naturale
ad uno ad uno presenta i suoi non proprio felici ospiti, i cui abiti decisamente
non sono moderni, fino a giungere ad una bellissima donna dai capelli rossi
di nome Tara, che è anche sua moglie. Blaze non capisce cosa stia accadendo
e Centurious ribatte che questa è una festa in suo onore e, come in ogni festa,
arriva il tempo delle danze. Centurious alza una mano e, in risposta, i suoi
ospiti si alzano e iniziano a ballare, con movimenti poco aggraziati e forzati.
Tara si avvicina a Blaze che, quasi senza pensarci, inizia a danzare con lei:
le sue mani sono fredde, il suo sguardo è perso, come quella persona all' esterno.
Anche gli altri sono così: né vivi, né morti, semplicemente vuoti. La musica
termina e Johnny afferma che è venuto qui per portar via Adam. Ma Centurious
non intende lasciarlo andare così facilmente e lo invita a sedersi, deve confessargli
una cosa: quel grande vuoto che ha avvertito nelle persone è dovuto al fatto
che esse non hanno più un' anima, poichè Centurious è un divoratore di anime.
E, per dimostrare questa sua capacità, improvvisamente Johnny si ritrova inchiodato
al tavolo, impossibilitato a muoversi. E poi è come se la sua essenza gli venisse
strappata, sollevata in alto. Ma ciò non fa altro che far emergere Ghost sul
piano mortale.
Centurious rimane stupito di fronte a questa apparizione e il
demone ne approfitta per scagliargli contro il tavolo. Ma il divoratore di anime
si rialza e ordina alle sue mute pedine di attaccare Ghost. Poi scende
velocemente le scale, diretto ad una stanza oscura che contiene l' oggetto che
gli garantisce il suo potere: il Cristallo delle Anime. Ghost, intanto, si
libera facilmente degli sgherri di Centurious, anche se scopre che il fuoco
infernale non ha effetto su di loro, non essendovi alcuna anima da bruciare. Poi
crea la sua moto e, a tutta velocità, irrompe nella stanza dove si è rifugiato
Centurious. Ghost tenta di investirlo con la sua moto, ma il divoratore di anime
afferra una ruota e scaraventa via il mezzo: nessuno era mai riuscito a fare
tanto. In quel momento Red Fowler entra nell' edificio, ma viene subito bloccato
dai servi di Centurious. Costui usa l' uomo come pretesto per intimare a Ghost
di arrendersi. Ma il demone ride: a lui non importa nulla di quell' uomo e,
perciò, lancia una sua raffica infuocata contro Centurious, che precipita dalle
scale e non fa quasi in tempo ad atterrare che viene nuovamente colpito da Ghost
con la sua moto. Poi il demone lo afferra e rilascia il fuoco infernale, ma in
risposta Centurious ride. E improvvisamente da dentro di lui fuoriescono un
numero quasi infinito di anime urlanti, tra cui quella di Tara. Provato dallo
sforzo Ghost scompare, facendo riemergere Blaze. Centurious gli spiega allora
che la fiamma del demone non può avere effetto su di lui, poichè non ha un'
anima. Pare giunta la fine per il motociclista, ma in quel momento la casa
inizia a crollare, a causa di un violento incendio. Numerosi detriti crollano su
Centurious, che si dispera per non aver potuto assorbire l' anima di Blaze, il
quale approfitta della confusione per liberare Red e dirigersi con lui all'
uscita. Ma prima di andarsene si volta e vede Adam con in mano una torcia: è
stato dunque il vecchio ad appiccare l' incendio. Adam afferma di essere stato
uno sciocco a pensare di poter sfuggire alla morsa di Centurious, non ne hai mai
avuto l' opportunità, fin da quando egli divorò l' anima di sua sorella, di
Tara. Poi il tetto crolla su di lui e su Tara, mentre Red ed un affranto Johnny
escono dal malefico edificio e si allontanano con le loro moto.
Dopo vi è
solo il silenzio, eccetto per alcune scintille ed uno strano suono che risuona
nel vento, simile al gemito di un vecchio. Tutto è silenzio, eccetto per i passi
pesanti di qualcuno: da qualche parte, là fuori, vi è un uomo senz' anima. Da
qualche parte là fuori.
GHOST RIDER 75 (12/1982):
ARRIVA STEEL WIND
(BEWARE THE STEEL WIND!)
J.M. DeMatteis (storia)-Bob Budiansky
(storia/matite)-Dave Simons (chine)-Bob Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter
(supervisione)
Con un ruggito della sua moto Steel Wind, dagli occhi freddi e privi di
emozioni, arriva al circo Quentin, dirigendosi senza esitazione davanti alla
roulotte dimora di Ralph Quentin, il proprietario. La sua presenza ovviamente
non passa inosservata, soprattutto da parte di Johnny Blaze e dal mago Vincenzo,
ma prima i due vanno a trovare Corky, appena tornato dall' ospedale e suo figlio
Eliot, ormai ripresosi dallo stato catatonico, anche se il suo volto tradisce
ancora un forte shock ed i suoi gesti risultano alquanto meccanici. Poi Blaze e
Vincenzo si recano da Quentin, che senza indugio dice a Johnny che è stato
licenziato: Steel Wind prenderà il suo posto. Johnny sta per ribattere, ma poi
ci ripensa e se ne va. E' Red Fowler allora a scagliarsi contro il proprietario
del circo, ma come inizia a protestare il suo braccio viene afferrato da Steel
Wind: la sua presa è fortissima e rischia di spezzare l' arto di Red, che così
rinuncia alla sua protesta.
Interludio: Una anonima stazione dei bus
nel cuore degli Stati Uniti. Una donna di cui non vediamo il volto sale su un
autobus: la sua anima porta un grande peso, ma anche una speranza. E quella
speranza si chiama Jonathan Blaze.
Cade la notte sul circo e Johnny,
nonostante le proteste di Red, sta facendo le valigie. Ma in quel momento nella
tenda irrompe Vincenzo, che lo invita ad uscire: fuori una grande fiaccolata è
stata organizzata in suo onore. Il circo è una grande famiglia e non permette
che un loro membro se ne vada così facilmente. I lavoratori di Quentin si recano
dunque dal loro capo, intimandogli di cacciare Steel Wind e di far restare
Blaze. Per evitare problemi allora Quentin propone di organizzare una gara di
corsa tra i due, il vincitore rimarrà. La gente, soddisfatta, ritorna ai propri
alloggi, mentre Steel Wind rivela a Quentin che il suo padrone non gradirà molto
questo contrattempo. E le ombre di un tragico passato calano su Ralph Quentin.
Giunge la mattina e, con essa, il grande momento: un percorso ad ostacoli,
costruito seguendo le indicazioni di Red Fowler, è stato approntato e Quentin dà
il via alla competizione. Steel Wind balza subito al comando, ma ben presto
Johnny la supera. Tale situazione permane fino a quando i due contendenti
iniziano a percorrere dei cavi d' acciaio sospesi in aria, per i quali è
fondamentale mantenere l' equilibrio. Temendo di perdere, Steel Wind decide di
ricorrere ad uno sporco trucco: un sofisticato pannello si apre e davanti a lei
vi è un monitor che inquadra la moto di Blaze. Poi, ad un tratto, un faro della
luce della moto della donna inizia a brillare e da esso fuoriesce un raggio
laser che perfora il serbatoio della moto di Blaze. Il motociclista si rende
subito conto del problema, pur non capendo cosa possa averlo causato, e tampona
il danno con un suo guanto: non molto sofisticato, ma alquanto efficace e del
resto deve resistere solo pochi minuti. Solo che, nella concitazione del
momento, Blaze non si avvede di un nuovo ostacolo, delle pale che girano attorno
a lui. Una di queste lo colpisce alla testa, distraendolo e permettendo a Steel
Wind di tagliare il traguardo per prima. E l' inevitabile accade: Johnny Blaze
prepara le sue cose, monta sulla sua moto e si appresta a partire. Anche
Cynthia, che ha ormai terminato il suo articolo, viene caldamente esortata da
Ralph Quentin ad andarsene. Vi è qualche addio sussurrato, poi più nulla. Ed è
come se il circo avesse perso una parte di sé stesso.
Alcune notti dopo il mago Vincenzo si
aggira per le varie tende quando decide di andare a fare una visita a Steel
Wind: quella donna, a suo dire, nasconde qualcosa. E ha ragione: scosta la tenda,
entra nel suo alloggio e la scopre mentre si sta infilando i suoi guanti viola.
Solo che non vi sono braccia, ma solamente degli arti bionici! E solo ora Vincenzo
capisce perchè Steel Wind non si fa mai vedere in giro senza i suoi guanti.
E la ragione di questo suo aspetto va ricercata nel passato, a quando la donna
era una pittrice paesaggista che viveva in Giappone. Ma un brutto giorno, durante
una crociera, la nave su cui si era imbarcata esplose. Per miracolo o per destino
la donna riuscì a trascinarsi fin sulle sponde di un' isola caraibica, con tutte
le ossa infrante ed ormai in fin di vita. Ma fu allora che venne presa in custodia
da un misterioso benefattore, i cui chirurghi rinforzarono le sue ossa e impiantarono
gli arti bionici che ora porta. Quel giorno nacque Steel Wind e giurò che avrebbe
sempre servito l' uomo che le aveva salvato la vita. Ma questo Vincenzo non
lo sa e può solo urlare quando Steel Wind tende le sue mani metalliche verso
di lui. Il grido si confonde nel vento.
Nessuno viene a conoscenza del triste destino di
Vincenzo e, nei giorni seguenti, a causa dei modi tirannici di Steel Wind che
esige sempre più profitto ed impegno da parte dei vari artisti, l' atmosfera
peggiora. E chi non è d' accordo con lei può anche andarsene. E nessuno osa
protestare più di tanto, vista la misteriosa sparizione di Vincenzo. Finchè una
notte Blaze e Cynthia Randolph si ritrovano: la giornalista ha fatto alcune
indagini e ha scoperto che Steel Wind ha già perseguitato e mandato alla rovina
svariati altri circhi. Insospettito, Blaze decide di ritornare.
Quella
stessa sera il circo Quentin chiude in anticipo e gli avventori vengono
gentilmente, ma altrettanto velocemente, portati all' uscita. Poi una grande,
irata folla si raduna davanti alla roulotte di Ralph Quentin, che viene accusato
di ogni infamia. L' uomo non ha il coraggio di replicare. Poi, in sella alla sua
moto, arriva Steel Wind, che avendo notato la codardia di Quentin afferma che è
giunto il tempo che prenda lei il comando della baracca. E, per smorzare sul
nascere eventuali proteste, tira fuori da una tasca la bacchetta magica di
Vincenzo e la spezza in due. Poi Steel Wind risale sulla sua moto e si appresta
ad andarsene, ma sulla sua strada si frappone Johnny Blaze. La vista dell' uomo
fa perdere il lume della ragione alla malvagia donna, che lancia due raggi laser
dalla sua moto che solo per miracolo Blaze evita. Il motociclista allora decide
di allontanarsi dal circo, con Steel Wind alle calcagna.
Dopo qualche
chilometro Blaze tira fuori uno specchio, si gira e riesce a deflettere i raggi
laser di Steel Wind. Ma lei non si dà certo per vinta e, con un solo pensiero,
dalla sua moto fuoriesce una potente fiammata che colpisce in pieno Johnny. La
sua carne brucia, permettendo così di far apparire al suo posto Ghost, che
stavolta è riuscito ad emergere nonostante la volontà opposta di Blaze: ha
forzato questa trasformazione. Ghost si lancia contro Steel Wind, che prova a
ribattere con due missili, che però l' essere demoniaco distrugge con una
raffica di fuoco mistico. Steel Wind allora si volta e inizia a dirigersi verso
un burrone, che sorpassa agevolmente. Ghost fa altrettanto, ma come atterra si
ritrova preda di un vortice messo in atto dalla moto di Steel Wind: l' essere
turbina per diversi secondi, poi cade pesantemente a terra. La donna pensa
allora di approfittarne: con i suoi arti bionici si collega alla sua moto e fa
partire due granate che Ghost fa esplodere nelle sue mani. E così facendo
afferra i cavi a cui erano collegate le granate e li strattona violentemente. La
moto di una atterrita ed urlante Steel Wind inizia allora a volare per aria e
viene infine distrutta contro un albero, mentre la donna cade dal suo mezzo
perdendo i guanti protettivi. Capisce di aver perso e, quando Ghost le si
avvicina alle spalle, non offre alcuna resistenza: il fuoco infernale inizia a
bruciare la sua anima. Per un attimo Steel Wind ritorna ad essere la pittrice di
un tempo, vede ancora la bellezza, ma poi quell' attimo termina e non può far
altro che urlare. E urlare.
E' mattino quando uno stanco Blaze torna al
circo Quentin. Molti gli chiedono cosa sia successo, ma lui si limita a
rispondere:"Non vi piacerebbe saperlo".
Una settimana dopo, su una sperduta
isola caraibica, un uomo in ombra si dispiace per il fallimento di Steel Wind.
Davanti a lui Renaldo, colui che aveva guidato i freaks contro il circo Quentin
per rapire Jeremy. L' uomo in ombra afferma che è giunto il momento di occuparsi
del demone, prima di poter mettere in atto i suoi piani per il circo Quentin. E
per arrivare ad esso si tratterà con l' uomo che lo ospita. Renaldo non può far
altro che dire:"Come lei desidera, Freakmaster. Come lei desidera".
GHOST RIDER 76 (1/1983):
META' DEMONE...
META' UOMO (HALF A DEMON... HALF A MAN!)
J.M. DeMatteis (storia)-Don Perlin
(storia/matite)-Dave Simons (chine)-Bob Sharen (colori)-Tom DeFalco/Jim Shooter
(supervisione)
Sorpassiamo i cancelli mistici e rechiamoci in un regno dominato dal terrore
e dalle fiamme, dove le bugie si confondono con le bugie. Il regno di Mefisto!
Dove è appena giunto un suo lacchè, Asmodeo, che gli ha portato nuove anime da
torturare. Ma Mefisto capisce subito che Asmodeo è qui per un altro motivo:
infatti rivela che vuole fargli una piccola proposta. Mefisto appare interessato
a ciò che ha da dire il suo lacchè, il quale gli espone un problema che da lungo
tempo sta tormentando il Signore degli Inferi: Ghost, alias Zarathos lo Spirito
della Vendetta. Asmodeo intende liberare Mefisto da questo fardello e, perciò,
chiede al Principe delle Menzogne di concedergli il comando su Ghost, con tutto
ciò che comporta. Mefisto accetta la proposta, ma propone una variante: una
piccola sfida, per rendere le cose più interessanti. Se Zarathos perde la sfida
il desiderio di Asmodeo verrà soddisfatto, se la vince ci sarà una piccola
punizione. E non c'è tempo per ribattere: è giunto il tempo che Ghost, alias
Zarathos, torni in Ade.
E dunque volgiamo l' attenzione al suo ospite umano,
Jonathan Blaze, che in questo momento sta insistentemente chiedendo a Ralph
Quentin perchè abbia permesso a Steel Wind di rovinare la vita agli artisti del
circo. Ma il vecchio proprietario ribatte che questo è un suo problema. Offeso
da queste parole e preda di un insistente mal di testa, Johnny allora esce dalla
roulotte e, balzando sulla sua moto, si allontana dal circo. Come guidato da
qualcuno, forse da Ghost stesso, si dirige in uno spiazzo abbandonato dove
improvvisamente viene attaccato da alcune mostruose creature che, in pochi
secondi, lo mettono ko. Poi davanti alle creature si forma un portale mistico e,
portando con loro il corpo esanime di Blaze, lo sorpassano. E una volta accaduto
ciò il portale sparisce.
Una volta risvegliatosi, Johnny, crocefisso e con
le braccia e le gambe legate da fiamme mistiche, si ritrova davanti ad Asmodeo e
Mefisto. Quest' ultimo imbraccia la Spada di Demonicus, capace a suo dire di
liberare Blaze dalla sua maledizione. Poi la cala lungo il corpo e l' anima di
un atterrito Johnny Blaze e, in quel momento, davanti a loro compare lo
scheletro fiammeggiante di Zarathos, finalmente libero dopo tanto tempo. Poi
Mefisto espone i suoi intenti: dovranno correre insieme lungo un percorso irto
di ostacoli e trappole, il cui premio finale è la libertà, per Blaze da Ghost e
per Ghost da Mefisto. Dovranno percorrere tutto il tragitto insieme, altrimenti
la libertà così bramata verrà loro negata. Zarathos per un attimo protesta, poi
capisce di non avere altre possibilità e così la gara ha inizio.
Seppur
ancora incredulo di fronte a tutto ciò che è accaduto, Blaze segue Zarathos,
ovviamente più a suo agio in questo regno infernale: pur non ricordando il suo
passato, infatti, questi luoghi gli sembrano familiari. Dopo aver percorso
alcuni chilometri senza alcun problema ad un tratto la strada viene sbarrata da
un gigante che risponde al nome di Saturnine e che secoli fa Zarathos aveva
oppresso. L' essere demoniaco lo colpisce alla fronte col suo fuoco infernale,
ma il tutto non sortisce alcun effetto e per risposta Saturnine con un suo pugno
distrugge il terreno sotto la moto di Ghost, che evita la caduta solo grazie ad
un pronto intervento di Blaze. Il giovane motociclista sussurra poi una idea al
suo insolito alleato e poco dopo i due partono alla carica di Saturnine. Si
avvicinano e, usando il corpo del gigante come insolito percorso, lo superano.
Saturnine si volta, ma così facendo finisce impalato sul percorso da lui
distrutto. Il primo ostacolo è sorpassato.
Zarathos e Blaze percorrono altri
chilometri, finchè non superano una nebbia dal colore grigio: aldilà di essa vi
è un paesaggio idilliaco ed una gradita sorpresa per Johnny, sua madre e suo
padre che lo salutano e lo invitano ad un picnic. Zarathos prova a fermare il
giovane, affermando che sono solo illusioni, ma Blaze non vuole sentir ragioni.
Scende dalla sua moto e si avvicina ai suoi presunti genitori, che però in quel
momento vengono colpiti da una raffica infernale di Zarathos che rivela così il
loro vero aspetto: creature demoniache, al servizio di Asmodeo, che ora fuggono
impaurite.
I due insoliti compagni di viaggio non fanno quasi in tempo a
balzare nuovamente sulle loro moto e a percorrere pochi metri che si ritrovano
davanti ad una visione spettacolare e orribile allo stesso tempo: una montagna
umana, composta da centinaia, migliaia di persone, che cala davanti a loro e
blocca il passaggio. Zarathos afferma che si trovano davanti al Monte della
Cupidigia, monumento vivente della bassezza dell' animo umano. Anime solitarie,
a cui in vita importava solo di loro stesse ed evitavano ogni altro contatto e
che qui pagano il loro egoismo venendo eternamente uniti in un immenso,
innaturale ed orrido abbraccio corale. Poi Zarathos inizia a percorrere con la
sua moto questa insolita altura, invitando Blaze a fare altrettanto. Johnny lo
segue, ma arrivato a metà strada si ritrova davanti a decine di occhiate irate e
accusatorie: le anime vedono in lui uno spirito affine e non intendono farlo
andar via. Johnny esita e ciò permette alle anime dannate di farlo cadere dalla
sua moto e di afferrarlo con violenza. Zarathos osserva il tutto, esita per
qualche secondo valutando le possibili opzioni, poi... si lancia al salvataggio
di Blaze! Lo afferra e lo porta via, precisando subito dopo che l' ha fatto solo
perchè Mefisto aveva specificato che devono arrivare insieme all' arrivo.
Purtroppo la moto di Johnny è ormai persa, seppellita nel Monte, ma non è un
problema insormontabile, essendo non troppo lontana la destinazione finale.
Mentre si avviano Blaze non può far a meno di pensare che non può permettere
che Zarathos scorrazzi libero per il mondo e, perciò, dovrà provare a bloccarlo
qui. Poco dopo i due sorpassano un portale, che li introduce in una ampia ed
oscura caverna. Qui ad attenderli vi sono due lacchè di Asmodeo che, come li
vedono entrare, lanciano un enorme masso contro di loro. Ma questo ostacolo è
insignificante per Ghost, che direzionando una sua raffica sul terreno
sottostante lo blocca, non accorgendosi così di aver bloccato il sentiero. E a
complicare le cose in quel momento l' orda del Monte della Cupidigia compare
alle loro spalle, bloccando l' altra via. Ma Zarathos non si arrende: concentra
tutta la sua forza sul masso che, con un violento scoppio, va in mille pezzi,
liberando sì la via ma facendo anche svenire il demone. E mentre il Monte è
sempre più vicino Blaze, conscio che non può abbandonare qui Ghost in quanto
deve raggiungere insieme a lui l' uscita, lo afferra per le spalle e inizia a
trascinarlo. Solo che il Monte non smette di avanzare e di avvicinarsi e Blaze
incita Ghost a risvegliarsi prima che sia troppo tardi. Così fortunatamente
accade e Ghost, direzionando due raffiche infuocate sul soffitto, fa crollare
numerose rocce sul Monte, sbarrando loro il passo. Poi, dopo pochi metri di
corsa, ecco finalmente il portale che conduce all' uscita, alla Terra. Qui
Zarathos si volta e afferma che non ha alcuna intenzione di far uscire Blaze e
che ritornerà nel mondo degli uomini da solo, per non rischiare che le loro
essenze vengano nuovamente unite. Così lancia una raffica infuocata contro
Blaze, che la blocca grazie alla sua giacca di cuoio. Poi il giovane si scaglia
contro il demone e, nell' impatto, i due attraversano inavvertitamente il
portale. E durante il passaggio, in un dolore straziante, le due essenze si
fondono nuovamente a dimostrazione che non ci si deve mai fidare di ciò che dice
Mefisto. Blaze si risveglia e subito avverte che Ghost è ancora dentro di lui e,
bollando Mefisto come menzognero, proclama la sua vendetta.
Ma l' oggetto
dell' ira di Johnny ha altre occupazioni in questo momento: si volge verso
Asmodeo, pronto ad impartire la punizione prevista. Il lacchè tenta di svicolare
affermando che altri impegni lo attendono, ma Mefisto non sente ragioni e, con
un colpo mistico, lo riduce in cenere. Aveva capito fin dal principio che
Asmodeo intendeva usare Ghost per accrescere il suo potere, in modo da poter
sfidare il Signore degli Inferi in futuro. E questo Mefisto non poteva
permetterlo. Poi rivolge la sua attenzione a Ghost, affermando:"Ricordatelo
bene, demone: finchè Mefisto regnerà la libertà che brami non sarà mai tua. Mai!
Mai! Mai!!".
CONTINUA...
Prossimamente: La fine di Ghost!