HERCULES AND THE HEART OF CHAOS
Mini di tre numeri pubblicata dall'agosto all'ottobre 1997

CAPITOLO 1:


ANCHE UN IMMORTALE PUÒ MORIRE (EVEN AN IMMORTAL CAN DIE!)
Tom DeFalco/Ron Frenz (storia)-Ron Frenz (matite)-Pat Olliffe (chine)-Christie Scheele (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Anstice Castle: Sede oggi di una importante conferenza internazionale sul tema della pace. Il luogo è isolato, immerso in una fitta boscaglia e non è raggiungibile con auto o altri mezzi di terra: solo il volteggiare ed il gracchiare di qualche corvo anima ogni tanto questa zona. Ad un tratto, però, sul posto arrivano alcuni elicotteri dai quali, grazie a delle funi, scendono degli uomini in tuta mimetica. Entrano nel castello, si sbarazzano delle guardie di sicurezza, poi penetrano nel salone dove sono riuniti diplomatici provenienti da ogni paese del mondo: gli uomini puntano loro contro le armi e li uccidono senza pietà. Questi spietati assassini si fanno chiamare Falchi della Guerra ed alla loro guida vi è Ares: costui cammina lungo la sala, macchiando le sue scarpe del sangue dei diplomatici. Vuole assaporare la deliziosa ironia di questo momento: pochi minuti fa questo castello brulicava di persone che avevano dedicato le loro vite alla pace, ma ora le loro morti verranno utilizzate per alimentare le fiamme della guerra.
New York, museo di antichità greche: Il direttore di questo edificio sta narrando ad una scolaresca della costante rivalità tra Ares, dio greco della Guerra, ed Ercole, leone di Olimpo. Ma non erano semplicemente avversari, erano anche fratellastri. Ed ogni volta che le loro dispute divenivano troppo immorali o la loro ostilità troppo animata, interveniva colui che era capace di ripristinare l'ordine: Zeus, sovrano di Olimpo. Per appianare le divergenze tra i due fratellastri, offriva spesso loro ambrosia contenuta nel Calice del Perdono, totalmente rivestito d'oro. Calice che, a detta del direttore, è conservato oggi in una teca di questo museo e che mostra con orgoglio. Poi la scolaresca si muove verso altre sale ed altre reliquie. Un ragazzo si chiede se quell'Ercole delle mitologie sia forse il componente dei Vendicatori, ma un suo compagno non ne è convinto, quello è solo un superfesso che si è appropriato ingiustamente del nome. Un commento che certo non fa piacere ad una persona dietro di loro, appunto Ercole! Qui nella sua identità fittizia di Harry Cleese. Costui si avvicina alla teca che contiene il Calice del Perdono, osservandolo con curiosità, ma poco dopo la sua attenzione viene richiamata da alcune persone, due uomini ed una donna, che gli mostrano dei distintivi: uno di loro afferma di essere l'agente speciale Alex DePaul, mentre accanto a lui vi sono gli agenti 33 e 72 dello SHIELD. Ed avrebbero grande desiderio di parlare con lui.

Central Park, poco dopo: DePaul rivela ad Ercole che non è stato affatto difficile trovarlo: Harry Cleese è il nome che solitamente usa per mantenere un basso profilo ed inoltre frequenti sono le sue visite al museo di antichità greche. Poi spiega la ragione di questo colloquio: negli ultimi tempi il mondo è cambiato drasticamente, molti eroi sono periti affrontando la minaccia di Onslaught e dunque lo SHIELD intende ora sfruttare al meglio i rimanenti supereroi per debellare le vicende che coinvolgono superesseri. Ed è già pronto un incarico per Ercole. Ma il Principe della Forza afferma chinando il capo di non essere interessato. DePaul crede invece che Ercole cambierà idea quando avrà sentito di cosa si tratta: c'è un nuovo gruppo terrorista in giro, i Falchi della Guerra, apparso sulla scena pochi mesi fa ma già una spina nel fianco per molti governi. Stanno prendendo di mira i summit sulla pace e sull'economia mondiale attorno al globo, massacrando diplomatici innocenti ed i membri dei loro staff. Ed il loro leader è una vecchia conoscenza di Ercole, suo fratellastro Ares. Ma il Principe della Forza ribadisce il suo disinteresse: i suoi giorni da supereroe sono finiti. L'agente 33 dello SHIELD allora, la donna, si avvicina ad Ercole, domandandogli il perchè di questo suo agire rassegnato. È esperta in storia antica e mitologia e, dagli studi che aveva fatto sull'ex Vendicatore, si era fatta tutt'altra opinione su di lui. Ercole ribatte che trova difficile parlare con una persona che si nasconde dietro una sigla e che comunque nemmeno una vita intera di studio potrebbe rivelare chi è lui davvero. Infine si allontana.
Sud America: Ares rimprovera un certo Rakoloski, poichè il suo team è decisamente inferiore agli altri: giunge sempre per ultimo sul posto e fa poche vittime. Dunque, in quanto leader, è suo dovere redimere l'onore dei suoi uomini. In modo drastico. Cosicché funga da esempio per tutti gli altri. Ares solleva una spada: Rakoloski deve farsi infilzare da essa. L'uomo, seppur tremante, non osa mettere in discussione l'autorità del dio greco e si fa uccidere, mentre la gente radunata attorno incita a gran voce Ares. Poco dopo un Falco porge un videotelefono al fratellastro di Ercole: all'altro capo vi è una persona di cui non si riesce a scorgere il volto e che afferma che il pesce non ha abboccato all'amo. Per Ares tutto ciò è inaccettabile: il suo eterno nemico dovrà essere trascinato in questo gioco, a qualunque costo.
Plaza Hotel, il giorno dopo: Ercole esce dalla stanza dove risiede attualmente per andare a fare una passeggiata e ripensare a quanto riferitogli dagli agenti SHIELD su Ares: se solo Thor e Thunderstrike fossero ancora qui si unirebbe a loro e rintraccerebbe i Falchi della Guerra. Ma è proprio questo il problema, i suoi amici sono morti. Cosa gli è accaduto ultimamente, perchè è divenuto così depresso? Cosa gli ha fatto perdere la sua giocosità, che non mancava di manifestare persino in battaglia? Neanche le recenti avventure hanno contribuito a fargliela tornare, né quella con Quicksilver (V. Incredibili X-Men 90), né quella con gli Eroi in Vendita (V. X-Men Deluxe 34/37). Forse è vissuto troppo a lungo ed ha visto la morte di troppe persone a lui care. A che serve vivere per sempre se non riesci a salvare coloro a cui vuoi bene? Cosa c'è di vantaggioso nell'essere immortale se la follia non ha mai fine? Forse è semplicemente stanco di tutto ciò. Mentre è immerso in questi cupi pensieri, il Principe della Forza non nota che qualcuno lo sta seguendo, anzi qualcuna, l'agente 33 dello SHIELD. Ad un tratto dei rapinatori gli passano accanto: inizialmente Ercole non sembra far loro caso, poi strappa il palo di un lampione e lo lancia per fermare la corsa dell'automobile dei criminali, a cui vengono sradicate tutte le ruote. La polizia così ha facile gioco nell'ammanettarli. Ercole, tranquillo, continua la sua passeggiata come se nulla fosse successo.
Alcuni minuti dopo, Ercole ritorna al museo di antichità greche, per riammirare il dorato Calice del Perdono. Vicino ad esso vi è anche il direttore dell'istituto, il quale è una vecchia conoscenza del Principe della Forza. Il suo vero nome è Tharamus e, diversamente dal figlio di Zeus, ha sempre preferito lo studio all'azione, rimanendo sempre in disparte dalle vicende che coinvolgevano Olimpo. Ha fondato questo museo per preservare la memoria degli dei greci, dei che un tempo dominavano la Terra, e per proteggere i loro segreti. Poi Tharamus presenta ad Ercole l'agente 33 dello SHIELD, giunta pochi minuti prima di lui. Subito la donna smette di nascondersi dietro una sigla: dice di chiamarsi Kara Lynn Palamas ed ammette di non dato una buona impressione di sé a Central Park. Ma non si è vantata affatto: conosce davvero tutte le imprese, sia passate che recenti, di Ercole ed oltre che per fermare le stragi di Ares vi è un altro motivo per cui lo SHIELD sta cercando l'aiuto del Principe della Forza. C'è il forte sospetto che una talpa interna all'agenzia stia segretamente aiutando i Falchi della Guerra con preziose informazioni. Per questo c'è bisogno di un esterno, di qualcuno al di sopra di ogni sospetto.
Ercole non fa in tempo a replicare che il muro davanti a lui viene abbattuto da due uomini rivestiti di una pesante armatura corazzata nera. Dietro di loro compare subito Ares, il leader di questi nuovi Mastini della Guerra, certo più tecnologici dei precedenti, ma bisogna pur adeguarsi ai tempi. Poi ordina ai suoi lacchè di uccidere sia il suo fratellastro che Kara. Mentre l'agente dello SHIELD chiama i rinforzi, Ercole si lancia contro uno degli uomini corazzati, facendolo indietreggiare e cadere con un solo pugno. L'altro corazzato ribatte con due raffiche infuocate, che fanno a brandelli gli abiti dell'ex Vendicatore, ma non indeboliscono la sua forza o la sua rinnovata voglia di combattere. Si scaglia dunque contro colui che gli aveva sparato, mettendolo fuori gioco con due possenti pugni. Cerca poi con lo sguardo Ares, ma costui è ormai sparito. Contemporaneamente, tuttavia, l'altro corazzato si è ripreso e sta insidiando Kara Palamas: Ercole la esorta a gettarsi a terra, poi afferra il corazzato che ha appena steso e lo lancia contro il suo compagno, facendoli impattare contro una colonna del museo. L'eroe, infine, con altri due rapidi pugni infrange il rivestimento corazzato di uno dei Mastini, estraendone violentemente l'uomo al suo interno. Kara ha riconosciuto le armature: sono mandroidi dell'ultima generazione e questo dimostra senza ombra di dubbio che c'è un traditore all'interno dello SHIELD. Ercole minaccia allora il lacchè di Ares, perchè riveli tutto ciò che sa: ma costui preferisce suicidarsi con una capsula al cianuro inserita nella sua dentatura piuttosto che parlare.
Intanto, Ares si è recato in un'altra sala del museo trovandosi di fronte a Tharamus, che spera di rallentarlo il tempo sufficiente perchè Ercole arrivi. Entrambi afferrano le loro spade ed iniziano a scambiarsi dei fendenti: ma lo scontro è senza storia e pochi secondi dopo il fratellastro di Ercole trafigge con la sua arma il petto di Tharamus. Un minuto dopo giungono sul posto, oltre ad Ercole e Kara, anche Alex DePaul e John Farret, l'agente 72 dello SHIELD. Ares è già riuscito ad allontanarsi grazie ad un elicottero situato sul tetto. Il figlio di Zeus si china su Tharamus, riverso sul pavimento in un lago di sangue: costui riesce a rivelargli che Ares ha trafugato il Cuore prima di esalare l'ultimo respiro. È la goccia che fa traboccare il vaso: Ercole accetta dunque l'offerta di DePaul, è un agente SHIELD ora.

CAPITOLO 2:


STRAGE (CRY HAVOC!)
Tom DeFalco/Ron Frenz (storia)-Ron Frenz (matite)-Pat Olliffe (chine)-Christie Scheele (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Base militare di Guantanamo: Sono passate ventiquattro ore dall'attacco di Ares al museo di antichità greche ed ora Ercole, ribattezzato agente 125 dello SHIELD, si trova in un campo di allenamento, davanti ad un muro di pietra che sfonda senza problemi con un suo possente pugno. Ma ciò non fa altro che suscitare l'ira dell'agente Farret: doveva scavalcare il muro, non distruggerlo! Ercole non ne capisce il motivo, in quanto la sua forza può creare una via più facile, ma così dicendo ottiene solo il risultato di far arrabbiare ancora di più l'agente 72 dello SHIELD. In quel momento si avvicina ai due una giovane recluta dai capelli biondi, che si offre di prendere il Principe della Forza sotto la sua ala protettiva e guidarlo lungo la via. Seppur non propriamente entusiasta, il figlio di Zeus accetta. Tuttavia, nelle ore che seguono, impara a conoscere ed apprezzare il ragazzo, designato agente 223 per questa missione: intravede in esso un grande coraggio, derivato dalla sua provenienza da una famiglia di militari. Suo prozio è stato addirittura un eroe di guerra. E non esita ad affermare di essere pronto al sacrificio per questa missione.
Allora Ercole, mentre tutti i soldati salgono a bordo di un elicottero, gli consiglia di stare attento a ciò che dice e fa: tali nobili sentimenti sono stati spesso usati nel corso dei secoli per portare valorosi guerrieri ad una morte prematura. E per fargli comprendere meglio le sue parole narra una storia: non è la prima volta che partecipa ad una sacra missione, ma alla fin fine si assomigliano tutte. Ricorda in particolar modo quando si unì a Giasone ed agli Argonauti per ritrovare il Vello d'Oro, che avrebbe deposto il malvagio dittatore della terra di cui era originario Giasone. Dopo aver affrontato svariati pericoli, gli Argonauti trovarono infine il Vello, apparentemente incustodito: Ercole raccomandò comunque a Giasone di stare in guardia, ma lui, ansioso di liberare la sua patria, ordinò ai suoi uomini di afferrare il sacro oggetto. Sfortunatamente per loro l'avvertimento del Principe della Forza si dimostrò veritiero: improvvisamente dalla terra emerse un enorme drago, una trappola lasciata indietro dagli ex custodi del Vello, che non ebbe problemi a sbaragliare molti degli Argonauti. Alla fine Ercole afferrò uno spuntone di roccia e con esso perforò più volte il corpo della mostruosa creatura, uccidendola. Giasone poi abbrancò il Vello, alzandolo al cielo come se fosse una sacra reliquia e proclamando la vittoria. I rimanenti Argonauti si unirono ai suoi festeggiamenti, Ercole invece non poté far a meno di osservare il terreno dell'ultima battaglia ricolmo di cadaveri di valorosi guerrieri. Il tutto per quella che alla fine fin fine si rivelò una stupida questione d'orgoglio. Il figlio di Zeus ha vissuto per molti secoli e ha visto molte cose: ed è giunto a credere che la cosa più nobile che un uomo possa fare è vivere. Ci sono molte cause per cui vale la pena sacrificarsi, ma molte altre per cui decisamente non vale la pena: dunque, se proprio bisogna farlo, prima si deve essere sicuri della propria scelta. L'agente 223 ringrazia l'eroe per queste parole, poi rivela il suo nome: Roger Juniper. Ma tutti lo chiamano Buddy.
Sud America: Ares assiste personalmente alla macabra esecuzione di alcuni prigionieri, legati a dei pali e trafitti al petto dalle punte acuminate di alcune baionette: certo, le moderne armi di distruzione di massa sono alquanto efficienti, ma anche noiose, mancano dell'esuberanza del combattimento personale. Tuttavia i tempi cambiano ed anche lui deve farlo. In quel momento il suo videotelefono suona: il suo informatore gli riferisce che procede tutto secondo i piani, anche se Ercole già sa della presenza di un infiltrato allo SHIELD. Ares, però, non si preoccupa di ciò: il suo fratellastro non è particolarmente noto per le sue capacità deduttive. Dunque è ora di dare il via alla Fase Due.
Golfo del Messico: L'elicottero che trasporta il contingente SHIELD atterra su una portaerei. Poco dopo Ercole rincontra Kara Palamas, che gli riferisce di avere scoperto qualcosa rivedendo i filmati di sicurezza del museo in cui Ares ha fatto irruzione: forse non era il Principe della Forza l'obiettivo primario. Il nastro scorre: Ercole vede Tharamus affrontare Ares con una spada ed essere ucciso, poi ad un tratto lo schermo diventa bianco e quando le immagini ricompaiono vi è Tharamus a terra, e nessuna traccia del fratellastro di Ercole. Dopo aver analizzato attentamente l'inventario del museo, Kara ha scoperto cosa è stato trafugato. E porge una foto al Principe della Forza, il quale riconosce subito sgomento l'oggetto: è il Cuore di Atena. Zeus lo ha dotato del potere di incrementare ogni forza proiettata attraverso di esso e nel tempo lo ha usato per far sprofondare dei continenti o cancellare intere civiltà. Un esercito che facesse uso di questo artefatto sarebbe virtualmente inarrestabile.
Così, venti minuti dopo, viene tenuta una riunione durante la quale Alex DePaul illustra i risultati e le scoperte di Kara e di Ercole. Poi riferisce che un satellite spia ha finalmente localizzato la base operativa dei Falchi della Guerra nelle giungle sudamericane, l'elivelivolo giungerà in posizione entro un paio d'ore e poi verrà lanciata una massiccia operazione d'attacco denominata Operazione Argonauta. Seguendo un già consolidato piano di battaglia, vengono rapidamente dati degli ordini: il personale della portaerei si precipita ai posti assegnati, mentre quelli assegnati alla forza d'assalto preparano la loro artiglieria. Per smaltire la tensione, alcuni agenti vanno nella sala ricreazione a svagarsi, altri invece nella cappella a pregare. Foto e ricordi di persone amate vengono stipate nelle tute di combattimento, sottraendo spazio prezioso alle barrette di cioccolato ed agli amuleti portafortuna. Lungo tutta la nave, uomini e donne disperati tentano di esprimere i loro pensieri finali e le loro emozioni in lettere scritte frettolosamente ad amici, parenti, amanti, coniugi e figli. Ma poi, per un breve e significativo momento, tutte le preoccupazioni per il confronto imminente svaniscono e la paura viene sostituita dalla meraviglia mentre l'elivelivolo SHIELD emerge lentamente e maestosamente dal mare.
Un'ora e ventitré minuti dopo, l'imponente mezzo aereo raggiunge un'orbita stabile sopra il suo obiettivo ed un imponente gruppo di navette con all'interno numerose truppe d'assalto viene immediatamente sganciato. All'interno di una delle navette, oltre ad Ercole, vi è anche Buddy, ansioso come non mai di poter dimostrare il suo valore in battaglia. Ma il Principe della Forza lo invita a non fare nulla di avventato, questo non è un gioco. Poco dopo le navette atterrano e, dopo una breve camminata nella giungla che non offre alcuna resistenza, la truppa guidata da DePaul giunge presso il bunker di Ares. Ma non c'è nessuno in giro: Ercole, ben sapendo che i Falchi della Guerra preferirebbero morire piuttosto che fuggire come codardi, capisce che questa è una trappola. Tuttavia, prima che possa avvertire gli altri di ciò, un essere mostruoso sfonda la porta blindata del bunker, un essere dall'aspetto taurino: il Minotauro! Costui colpisce subito con le sue corna i soldati a lui più vicino, mentre gli altri gli sparano contro diversi proiettili, che però rimbalzano tutti contro la sua corazza. Ercole prova a fermare la sua irruenza, ma invano, venendo colpito successivamente da un violento pugno che lo proietta all'indietro di svariati metri, facendogli sfondare tre alberi ed atterrare in modo doloroso. Ma prima che il Minotauro possa infliggere altro dolore all'eroe, Buddy con spavalderia ed avventatezza si lancia contro la creatura: l'unico risultato che ottiene è quello di farsi incornare mortalmente al petto. Preda dell'ira, Ercole si rialza e si scaglia con rinnovata forza e vigore contro il Minotauro, che stavolta non riesce a controbattere. Così alla fine il figlio di Zeus afferra le corna dell'essere, fonte della sua forza, e gliele spezza, mettendolo fuori gioco. Poi si avvicina a Buddy, chiedendogli perchè si sia sacrificato in sua vece: il ragazzo, prima di morire, gli dice che è stata una sua consapevole scelta, non ha alcun rimpianto. Nel vedere un altro compagno caduto in nome di una folle guerra, Ercole urla al cielo la sua rabbia: Ares pagherà anche per questo.
Poco tempo dopo, le navette tornano sull'elivelivolo, con delle casse contenenti materiale confiscato. Ma quando gli sportelli si aprono, dai mezzi escono Ares ed i suoi uomini. Inizia un violento conflitto a fuoco, udito in una stanza da Kara Palamas, presente anch'essa.
Contemporaneamente, DePaul, Ercole ed i soldati sopravvissuti tornano nel luogo dove erano atterrati, scoprendo che mentre erano impegnati col Minotauro i Falchi della Guerra hanno assalito il loro campo base, massacrando le sentinelle e trafugando tutte le navette eccetto una biposto. Come mai? La risposta per il Principe della Forza è ben chiara: è un invito, o meglio una trappola. Ma lui non ha certo intenzione di rimanere qui immobile: dunque sale a bordo del mezzo insieme a DePaul. Intanto sull'elivelivolo, un Falco riferisce ad Ares che solo un piccolo manipolo di agenti SHIELD è fuggito alla cattura, ma verranno presto trovati, poi afferma che si sta avvicinando una navetta. Ares sorride e, tramite un microfono, si mette in comunicazione col mezzo e col suo fratellastro: Ercole gli giura che gliela farà pagare per quello che ha fatto, ma Ares non ne è così convinto. Infatti subito dopo viene sparato un missile aria-aria, che centra in pieno la navetta, distruggendola!

CAPITOLO 3:


I MASTINI DELLA GUERRA (LET SLIP THE DOGS OF WAR!)
Tom DeFalco/Ron Frenz (storia)-Ron Frenz (matite)-Pat Olliffe (chine)-Christie Scheele (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Cinque secondi sono un periodo di tempo decisamente breve nella vita di un uomo, specialmente se tale vita dura da secoli. Tuttavia, occasionalmente, cinque secondi possono sembrare un'eternità. Cinque secondi fa Ercole e l'agente DePaul stavano sfrecciando lungo il cielo, diretti all'elivelivolo SHIELD conquistato da Ares e dai Falchi della Guerra: poi è stato lanciato contro di loro un missile, che ha fatto esplodere il loro mezzo di trasporto. Reagendo istintivamente, il Principe della Forza è balzato fuori dalla navetta, con DePaul tra le sua braccia, un istante prima dell'impatto. Ed ora i due stanno precipitando a grande velocità verso l'elivelivolo: tuttavia c'è più che una possibilità che non riescano ad aggrapparsi ad esso. Contemporaneamente Ares, dopo aver visto cadere i resti della navetta, si volta ad osservare un imponente cannone: lo definisce il Corno di Gabriele e deve essere completato prima che lo SHIELD possa organizzare delle truppe di assalto per riprendersi l'elivelivolo. Tuttavia c'è anche un'altra questione: alcuni agenti sono sfuggiti alla cattura e devono essere subito trovati. Uno di essi è Kara Palamas, nascosta negli intricati condotti del mezzo: il suo cuore batte freneticamente e non può fare a meno di chiedersi se Ercole sia davvero morto.
Non lo è: con uno sforzo disperato è riuscito ad aggrapparsi con una mano alla corazza della nave, inizialmente scivolando e sradicando la paratia, infine fermandosi a pochi centimetri dal termine di essa. Ora, con un possente pugno, sfonda il muro, permettendo così a lui e a DePaul di rientrare nell'elivelivolo. L'agente dice che tenterà di stabilire un contatto col quartier generale dello SHIELD: Ercole, invece, andrà subito ad affrontare Ares.
Intanto Kara apre una grata, ritrovandosi in una stanza deserta dove vi è proprio ciò che le serve: un computer. È chiaro che, qualunque cosa Ares abbia in mente, coinvolge il Cuore di Atena, l'artefatto da lui rubato a Tharamus, e qualcuno dello SHIELD ha creato un database sul Cuore: se Kara riesce a scoprire chi è stato, saprà chi è il traditore. Contemporaneamente, tre ponti sotto, l'agente John Farret nota una luce rossa che lampeggia su uno schermo: qualcuno sta accedendo alla rete informatica. Così, senza farsi notare, si infiltra nel sistema informatico e scopre che sta scaricando informazioni sul Cuore di Atena: deve subito rintracciare colui o colei che sta usando il computer e deve farlo al più presto. Pochi minuti dopo, comunque, Kara Palamas riesce nel suo intento: ha scoperto chi è il traditore e, anche tale rivelazione la lascia senza fiato, ora molte cose le tornano chiare. Poi qualcosa attira la sua attenzione: si volta e davanti a lei vi è una persona, che senza esitare le spara due proiettili in corpo.
Nel frattempo Ercole sta percorrendo gli ampi corridoi dell'elivelivolo quando sulla sua strada si parano tre Falchi della Guerra ed un mandroide dalla corazza nera. Senza farsi cogliere di sorpresa, il Principe della Forza si lancia contro l'uomo corazzato, facendogli sfondare un muro oltre il quale vi è il locale delle docce: i tre Falchi iniziano a far fuoco, ma Ercole riesce a ripararsi dietro la corazza, mentre getti d'acqua inondano il pavimento. Ad un certo punto, però, si fa cogliere con la guardia abbassata ed il mandroide lo colpisce con un pugno al volto: mentre il figlio di Zeus rotola via per evitare i proiettili dei Falchi della Guerra, giunge presso un pannello elettrico e ne stacca un cavo, che sprizza scintille e che Ercole scaglia contro gli uomini di Ares, zuppi d'acqua. Prima che la letale scarica possa avere effetto anche su di lui, il Principe della Forza si precipita fuori dal locale, ma non può comunque evitare un brusco impatto: lo sforzo è stato immenso per lui, soprattutto ora che suo padre lo ha privato della sua immortalità. L'ultima cosa che vede prima di perdere i sensi è Ares che si complimenta con lui per la sua spavalderia.
Intanto, Farret si aggira furtivo per i corridoi dell'elivelivolo quando, girato un angolo, si imbatte in DePaul. I due iniziano a lottare avvinghiati, uno accusa l'altro di essere un traditore, poi parte da una pistola un colpo accidentale.
Passati alcuni minuti, Ercole riprende i sensi: è stato trascinato all'esterno ed incatenato saldamente alla ruota di un aereo. Ares è ancora davanti a lui ed il Principe della Forza gli chiede quale sia il suo obiettivo e perchè abbia voluto trafugare questo mezzo volante ed il Cuore di Atena. Il suo fratellastro gli rivela che intende utilizzare l'artefatto creato da Zeus per incrementare l'energia emessa dal Corno di Gabriele, lì accanto a lui: è una sorta di cannone sonico, il cui suono segnalerà all'umanità che la fine del loro mondo è vicina. Potenziato dalla magia olimpica del Cuore, infatti, il Corno di Gabriele emetterà una particolare onda di risonanza che avvolgerà l'intera atmosfera terrestre, di modo da causare il crollo strutturale di ogni pezzo di metallo presente sul pianeta. Senza più tecnologia, senza più comunicazioni avanzate o mezzi di trasporto avveniristici, il mondo degenererà presto in uno stato feudale, tribù contro tribù. Priva di tutte le sue precedenti certezze, l'umanità tornerà ad invocare e adorare gli dei, a dipendere nuovamente da essi, soprattutto da quelli greci, facendo riguadagnare loro l'antico splendore. Per un obiettivo del genere, Ares aveva bisogno di una piattaforma di lancio ottimale e l'elivelivolo è quanto di meglio potesse sperare.
In quel momento qualcun altro giunge sul posto, puntando una pistola contro Ares, che tuttavia non pare impressionato: è Alex DePaul, irritato per il fatto che un missile sia stato lanciato sulla navetta che lui pilotava, un missile che poteva ucciderlo. Ares ribatte che in guerra spesso sono necessari dei sacrifici, soprattutto se la causa è giusta ed importante: lui è pronto a morire per la sua causa? Abbassando la pistola, l'agente SHIELD annuisce. Allora Ercole capisce: è DePaul il traditore. Lo ha fatto perchè questo mondo è ormai sull'orlo di un disastro nucleare ed il piano di Ares darà all'umanità una seconda possibilità, si potrà ricominciare tutto da capo. Oltretutto, in quanto punto focale dell'onda di risonanza, l'elivelivolo non verrà colpito dai suoi effetti e perciò lo SHIELD potrà guidare un nuovo ordine mondiale. Ares sta solo cercando di salvare l'umanità da sé stessa. Queste parole alimentano ulteriormente la già grande ira di Ercole, non può permettere che la malvagità del suo fratellastro venga ricompensata. E così, con uno sforzo... erculeo riesce a liberarsi delle catene, usandole poi per colpire i Falchi della Guerra che gli vanno incontro. Si volta poi per affrontare Ares, ma costui sta già fuggendo, per attivare al più presto il Corno di Gabriele. Ercole lo insegue sulla scaletta su cui si sta arrampicando, ma a metà strada rischia di essere colpito da una sventagliata di proiettili sparati da DePaul. L'agente traditore si prepara a far nuovamente fuoco sull'eroe, ma viene in quel momento colpito a sua volta da un proiettile al braccio destro dove tiene la sua arma. Ed a sparare è stata Kara Palamas: seppur con una costola spezzata è riuscita comunque a salvarsi dal precedente attacco di DePaul grazie al kevlar della sua uniforme. L'agente traditore, però, non perde tempo e contrattacca colpendo la donna con un calcio al petto, proprio dove c'è la costola incrinata.
Intanto, Ares ha posizionato il Cuore di Atena all'interno del Corno e fa partire il countdown: meno due minuti alla letale onda di risonanza. In quel momento Ercole lo sorprende da dietro e, con un violento pugno al volto, gli fa sfondare un vetro alle sue spalle che affaccia sul vuoto. Il fratellastro malvagio, tuttavia, riesce a non cadere e ad issarsi in cima al Corno. Ercole lo raggiunge, mentre lui sguaina la spada: il Principe della Forza evita un fendente, poi con un altro pugno fa perdere ad Ares la presa sull'arma, la quale cade sul ponte dove si stanno affrontando Kara Palamas ed Alex DePaul. L'agente traditore la afferra prontamente.
Ares sta per avere la peggio nel corpo a corpo con Ercole, ma è comunque felice, il suo diversivo è servito allo scopo: il suo fratellastro è lontano dalla stanza di controllo, non ha alcuna speranza di bloccare il countdown. Mancano solo pochi secondi ormai. Ma il Principe della Forza ha una brutta notizia per lui: ha appena ideato un modo diretto per fermare il Corno di Gabriele. Così, in seguito ad altri due pugni, fa precipitare Ares all'interno del cannone sonico, il quale inizia ad essere scosso da numerose piccole esplosioni, preludio ad un qualcosa di più grande. Ercole scende precipitosamente al suolo, solleva con un grande sforzo il Corno di Gabriele, poi lo scaglia in alto nel cielo, dove finalmente esplode senza poter emanare alcuna onda. L'impatto dell'esplosione fa perdere l'equilibrio a DePaul, il quale scivola sulla spada che ha in mano, rimanendo trafitto al petto e morendo subito dopo.
Poco dopo Kara Palamas si reca sul bordo dell'elivelivolo, dove è presente anche Ercole: gli dice che, senza il loro leader, i Falchi della Guerra si sono rapidamente arresi e gli agenti SHIELD fatti prigionieri sono stati liberati. Tutto è tornato alla normalità. Poi chiede cosa sia accaduto ad Ares. Il Principe della Forza risponde che... è scivolato. E scoppia in una fragorosa risata.
New York, museo di antichità greche. Qualche settimana dopo: John Farret, rimasto ferito in seguito alla colluttazione con DePaul e costretto per il momento ad appoggiarsi ad una stampella per poter camminare, sta narrando ad una scolaresca della costante rivalità tra Ares, dio greco della Guerra, ed Ercole, leone di Olimpo. Ed ogni volta che le loro dispute divenivano troppo immorali o la loro ostilità troppo animata, interveniva colui che era capace di ripristinare l'ordine: Zeus, sovrano di Olimpo. Per appianare le divergenze tra i due fratellastri, offriva spesso loro ambrosia contenuta nel Calice del Perdono. Calice che è conservato oggi in una teca di questo museo e che mostra con orgoglio. Ad osservare compiaciuti la sua esposizione vi sono anche Kara Palamas ed Ercole. Il Principe della Forza l'ha assunto dopo che lui aveva dato le dimissioni dallo SHIELD e gli ha proposto questo nuovo impiego. Senza l'intervento di Ercole, il museo avrebbe chiuso. Ma lui non poteva permetterlo: questo luogo era l'orgoglio e la gioia di Tharamus, che è morto tentando di proteggere l'umanità. Non c'è modo migliore per onorare la sua memoria. Inoltre chiunque, venendo qui, ha la possibilità di ricordare e rispettare il passato, ed apprendere da esso, per vivere al meglio il presente. Kara gli chiede poi cosa farà ora: un'altra missione per lo SHIELD? Un nuovo gruppo di supereroi? Ercole risponde di non avere ancora nessuna idea precisa: la vita è una parata di infinite possibilità e lui ha appena cominciato ad esplorarle.

FINE

A cura di Fabio Volino