LONGSHOT:
FOOLS
One-shot pubblicato nel febbraio 1998
BUFFONI (FOOLS)
J.M. DeMatteis (storia)-Michael
Zulli (matite)-Al Williamson (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese
(supervisione)
Esiste un posto lontano chiamato Mojoverso, una terra magica di
impossibilità, miracoli, rischi, enigma ed assurdità: qui vive un uomo (non un
uomo come lo intendiamo noi, ma comunque un uomo), un grande eroe di nome
Longshot. E sta vagando per gli angoli più lontani di questo straordinario
regno, in cerca di qualcosa, solo che nemmeno lui sa cosa. Ha una famiglia
questo Longshot, una moglie, e gli è spezzato il cuore doverla lasciare, ma le
ha promesso che tornerà una volta che avrà trovato ciò che ha perduto. L'eroe
sta esplorando le regioni più oscure del Mojoverso quando una scena cattura la
sua attenzione: c'è un piccolo elfo baffuto che sta per essere ingoiato da un
essere enorme e mostruoso dalla pigmentazione rossa di come Creatura, il male
incarnato che tutti temono. Ma Longshot non sa cosa sia la paura: si precipita
al salvataggio dell'elfo, tuttavia non riesce ad impedire che costui cada nelle
fauci del mostro. L'eroe allora lancia le sue lame contro Creatura, che per
tutta risposta gli ride contro e non rimane ferita. Le risate diventano solide e
colpiscono più volte il mutante. Senza esitare dunque Longshot si tuffa dritto
dentro la bocca del mostro, certo di poter ancora salvare l'elfo e di
sconfiggere Creatura dall'interno. L'essere mostruoso distende i tratti del suo
volto, appagato per aver pasteggiato con due anime buone e pure, il suo cibo
preferito. Solo che subito dopo la sua pancia inizia a bruciare ed il suo corpo
ad espandersi: perchè Longshot è talmente puro di cuore che la cattiveria di
Creatura non può ingoiarlo. Insomma, è indigeribile. Ed infine l'essere esplode
con un fragore assordante.
Longshot riapre gli occhi, ritrovandosi a
precipitare a gran velocità in un paesaggio irreale e sconosciuto. Si sente
confuso, leggero, privo di sostanza: prova invano a toccare il suo corpo e
scopre così di avere davvero un aspetto spettrale, incorporeo. Totalmente ed
estremamente morto. Longshot viene risucchiato in un buco nero, che lo trasporta
in un posto luminoso e sereno, la porta per il paradiso. Davanti a lui c'è un
tornado di luce dorata che vortica come un turbine di purezza: da questa massa
ventosa vengono irradiate innocenza, bontà, gentilezza ed un indescrivibile
amore. Longshot non desidera altro che essere attirato in quel vortice di luce
ed essere proiettato nell'eternità, anche se questo significa dover abbandonare
sua moglie ed i suoi amici. Dunque compie un paio di passi verso quel tornado
incandescente, poi però si ritrae, assalito da una vergogna così profonda e
tagliente che trafigge il suo cuore come uno spillo gigante. E mentre il tornado
cosmico lo solleva in aria lui lotta contro di esso, capendo di non essere
ancora degno di quel posto meraviglioso, per andarci l'anima di un uomo deve
essere pura, quella di Longshot non lo e più. Improvvisamente il mutante
capisce: tutti questi anni in cui ha viaggiato e vissuto incredibili avventure
gli hanno donato la saggezza dell'esperienza, ma nel guadagnare ciò ha anche
sacrificato la sua innocenza. Ed è proprio ciò che adesso sta cercando, la sua
innocenza: così inizia a lottare contro la corrente del vortice, mentre una
porta rossa si spalanca davanti a lui, una porta che si apre su un mondo di
oscurità.
Longshot la oltrepassa e si ritrova in un campo di granturco.
Quando si rimette in piedi un'ondata di nausea lo assale e vomita, cosa che gli
conferma di essere ancora vivo. Poi comincia ad incamminarsi, uscendo
rapidamente dal campo di grano ed approdando su una strada: qui la sua testa
inizia a girare vorticosamente e poco dopo sviene davanti ad un cartello
segnalatore. La scritta sul cartello recita:"BAUM, KANSAS. 4 MIGLIA". Quando
pochi istanti dopo riprende i sensi, Longshot avverte una sorta di squittio
provenire dall'interno della sua giacca: la esamina e scopre che insieme a lui
ha viaggiato anche il minuscolo elfo, di nome Nutt, il quale chiede dove si
trovi. L'eroe legge il cartello ed una sensazione di familiarità lo assale:
conosce questo piano dimensionale, qui ci sono degli amici che potrebbero
aiutarlo. Così si rimette in marcia con sulla spalla un nuovo compagno di
viaggio, ma una volta lontano Creatura esce dal campo di grano: si ferma ed
annusa l'aria, sfregandosi le mani poichè avverte nelle vicinanze la presenza di
altre anime di cui cibarsi, dunque si mette in marcia anche lei.
Longshot
arriva a Baum e subito incontra due anziani seduti su una veranda, ai quali
chiede quale sia la strada per New York e quanto lontana sia questa città. Spera
non siano troppi chilometri perchè deve andarci a piedi. Uno dei due uomini
indica una direzione e dice che New York dista solo poche miglia. Longshot
ringrazia ma, quando è scomparso alla vista, i due anziani scoppiano a ridere in
modo fragoroso.
Arriva la sera e, sentendosi stanco ed affamato, Longshot
bussa alla porta della prima casa che incontra sul suo cammino. Gli apre una
bambina, che si dimostra più che felice di dargli da mangiare. A tavola, mentre
Longshot e Nutt si rimpinzano di dolci, la bambina dice di chiamarsi Betty
Fillmore e che in questo momento è sola in casa perchè i suoi genitori sono
dovuti andare da sua sorella, che sta per avere un bambino. Terminata la cena il
mutante si appresta a ripartire, ma prima posa una sua mano sulla spalla di
Betty: tra i suoi talenti Longshot ha il potere di leggere i ricordi delle
persone con un semplice tocco. Ed in Betty scopre la memoria di un dolore
infinito, echi di un fratello morto un anno fa in un incidente di nuoto. Un'eco
che improvvisamente si manifesta nell'aria sopra di loro, con l'apparizione
dello spettro del bambino. Longshot riesce a vederlo, Betty solo ad avvertire la
sua presenza, così l'eroe le dice che Garret è qui e la protegge e che in questo
momento è felice. La bambina abbraccia l'eroe, che riparte subito dopo. Trenta
minuti dopo qualcuno bussa alla porta e, credendo sia ancora Longshot, Betty
corre ad aprire, ma nella casa entra invece sbavando Creatura.
Betty urla ed
il suo grido viene udito anche in lontananza da Longshot, che ha scelto un posto
comodo nell'erba per poter riposare. Tuttavia il mutante attribuisce la cosa ad
un'illusione dettata dalla stanchezza del viaggio e si mette a dormire. Quando
spunta l'alba Longshot viene bruscamente risvegliato da alcuni poliziotti, che
gli puntano contro le loro pistole: insieme a loro ci sono anche i due anziani
incontrati il giorno prima dal mutante, che lo indicano con fare accusatorio. Lo
sceriffo chiede a Longshot se conosca una ragazza di nome Betty Fillmore e, dopo
la sua risposta positiva, gli dice che i genitori l'hanno ritrovata
raggomitolata contro una parete con le ginocchia strette al petto, lo sguardo
terrorizzato e lei che mormorava continuamente una sola parola, Longshot. Questa
notizia sconvolge il mutante che senza pensarci due volte si lancia in avanti:
lo sceriffo si prepara a sparargli contro, ma come sempre la fortuna interviene
in favore di Longshot facendo esplodere l'arma. Poi con le sue lame l'eroe
disarma gli altri poliziotti e fugge via: corre alla disperata per tornare al
più presto da Betty, ma non si avvede di un sasso contro cui va a sbattere il
suo piede facendolo inciampare. Quando si rialza, Longshot vede sopra di sé il
fantasma di Garret, che lo esorta a non tornare indietro, perchè la casa è
sorvegliata dagli uomini dello sceriffo. E comunque Betty non è là, è stata
portata in un istituto psichiatrico ed ha immediato bisogno di
aiuto.
Contemporaneamente, a due miglia di distanza, una donna di nome Bea
Lillian è seduta nella veranda a scegliere i fagioli per la cena. Ad un tratto
un giovane uomo con un mazzo di fiori si presenta alla sua porta, un uomo che
lei conosce bene: è Clifford Spalding, il suo ex marito, morto cinquant'anni fa.
Ma questo non è possibile. Clifford ribatte che tutto è possibile quando c'è di
mezzo l'amore e per lui Bea è ancora una donna giovane e bella. Lei si guarda e
si vede incredibilmente come era un tempo, tutti gli acciacchi della vecchiaia
scomparsi. Bea Lillian benedice questo miracolo e si avvicina a Clifford,
baciandolo con passione. Ma subito i suoi occhi si spalancano in preda al
terrore e, tornata vecchia, sviene mentre Clifford assume le fattezze di
Creatura, felice per questo nuovo, delizioso pasto.
Istituto Albany
Avenue: Giunge di nuovo la notte mentre Longshot si intrufola nell'edificio
attraverso una finestra semiaperta. Apre una porta ed inizia a percorrere un
corridoio, ma subito uno dei pazienti dell'istituto lo afferra da dietro
dicendogli che è vietato andare in giro di notte. Longshot gli fa notare che
anche lui sta infrangendo le regole e dunque viene lasciato libero con tante
scuse e la promessa di non dire nulla al dottor Joshua, responsabile della
struttura. Poi il corpulento paziente conduce il mutante in cucina: si chiama
Wilson ed è qui da 22 anni. Longshot gli chiede se sa dove si trovi Betty e lui
risponde che è al quarto piano, sembrava molto traumatizzata. In quel momento
entra nella cucina un uomo delle pulizie, che se la prende con Wilson per essere
ancora in giro a quest'ora di notte e mangiare a sbafo. Poi nota Longshot e lo
blocca, ma grazie a Nutt l'eroe riesce a distrarre l'uomo ed a mandarlo nel
mondo dei sogni con un leggero pugno. Longshot chiede dunque a Wilson di
accompagnarlo ai piani superiori, ma lui scuote la testa: è un terribile
codardo. L'eroe non è d'accordo, per lui Wilson è un meraviglioso, splendido,
assolutamente maestoso codardo ed è proprio la persona di cui ha bisogno.
Rinfrancato, l'uomo porta Longshot al quarto piano, ma davanti alla porta della
stanza di Betty c'è una persona di guardia. Il mutante chiede a Wilson di
tenerla impegnata mentre lui si reca dalla bambina: l'uomo non trova di meglio
che sedervisi sopra.
Grazie a Nutt ed alle sue piccole mani Longshot sblocca
la serratura della porta ed entra nella stanza. Qui, seduta sul letto con lo
sguardo fisso nel vuoto, c'è Betty, privata di ogni scintilla di gioia. Un
triste Longshot le si avvicina e tocca la bambola che tiene in mano per leggere
le vibrazioni lasciate dal trauma: subito compare nella sua mente l'immagine di
Creatura, per restituire a Betty la sua innocenza l'eroe dovrà fermare a
qualsiasi costo quest'essere.
In città intanto Creatura è in cerca di altro
cibo, ma con la sua mole non può passare inosservata. Due agenti della polizia
le si parano davanti: contro di lei vengono sparati dei proiettili, che però
vengono assorbiti dal suo corpo. Lo stesso destino che poco dopo sperimentano i
due poliziotti.
Nel frattempo Longshot decide di portare Betty fuori
dall'istituto. Così la prende tra le sue braccia ed inizia ad incamminarsi verso
l'uscita, ma viene subito individuato dal dottor Joshua, responsabile
dell'istituto, e da alcuni inservienti. Determinato ad andare avanti, l'eroe li
oltrepassa con un possente balzo e comincia a correre, senza una meta precisa,
fino a quando non si apre una porta e Wilson lo invita ad entrare. Dentro la
stanza sono presenti anche altri pazienti della casa di cura: Diana, famosa per
aver danzato nuda sul prato del tribunale; Tallulah, diva dei film degli anni
'50; Mikey il silenzioso; Mr. Berkowitz, discendente diretto di Geronimo, o
almeno così crede; ed infine il baffuto Dennis, o meglio Denise visto che ama
vestirsi da donna. Tutti guardano Longshot come se per loro fosse una specie di
salvatore. Improvvisamente irrompono sulla scena il dottore e gli inservienti:
Longshot consegna Betty a Wilson, poi si volta verso i suoi persecutori, il suo
occhio sinistro che brilla intensamente ed emette scintille. L'attacco è agile e
rapido ed in pochi secondi tutti sono al tappeto, senza ossa rotte o danni
permanenti. Longshot recupera Betty, poi esce di corsa dall'istituto, ma
qualcuno lo chiama: sono Wilson e gli altri pazienti, i quali chiedono di
potersi aggregare a lui. L'eroe annuisce e riprende la sua fuga, con alle spalle
un originale seguito.
Poco dopo sulla scena arriva Creatura, pregustando il
suo futuro banchetto. Quasi contemporaneamente in lontananza si ode il suono di
una sirena che annuncia l'arrivo dello sceriffo: Creatura dunque assume
l'aspetto dei due poliziotti da lei assorbiti poco prima. Il dottor Joshua va
incontro ai tutori della legge e spiega loro cosa è accaduto. I due poliziotti
posseduti, i loro occhi color rosso ardente, si avvicinano allo sceriffo: lui li
osserva troppo a lungo e rimane anch'esso ipnotizzato.
Intanto Longshot e gli
altri hanno trovato rifugio in un granaio abbandonato, mentre dei lampi
annunciano l'arrivo di una tempesta. Tutti circondano l'eroe come fosse una
specie di messia, di salvatore, ma lui non si vede come tale: poi posa una mano
sulla fronte di Betty e tenta di rianimarla. I suoi occhi brillano, si sforza al
massimo, grida, ma a causa dei dubbi che lo perseguitano in questo momento è
infine costretto a desistere: non ha una bacchetta magica, non può compiere
miracoli. Un tempo forse, ora no. Gli altri però non smettono di guardarlo pieni
di speranza e lui si sente spinto a riprovare: di nuovo posa la sua mano sulla
fronte della bambina ed i suoi occhi iniziano a brillare. I dubbi lentamente
svaniscono, la luminosità si estende, circonda il corpo del mutante e poi
l'intero granaio. Infine Betty apre gli occhi, di nuovo pieni di gioia, e lo
saluta abbracciandolo.
Improvvisamente all'esterno risuonano dei colpi di
pistola, che penetrano attraverso le pareti del granaio. Longshot affida Betty a
Wilson e si reca con circospezione a controllare: fuori, dove infuria la
pioggia, ci sono i poliziotti ipnotizzati e dietro di loro Creatura, che li
esorta a sparare. Ma loro non se la sentono, non possono uccidere un uomo a
sangue freddo. Irata per questa libertà di pensiero Creatura riassorbe i
poliziotti dentro di sé e si prepara ad ammazzare lei stessa Longshot. Avendo
utilizzato buona parte delle sue energie per guarire Betty, il mutante sa di non
avere speranze. E ad aumentare la sua preoccupazione è il fatto che i pazienti
dell'istituto hanno scelto di stargli accanto piuttosto che fuggire: ed oltre a
loro c'è anche il fantasma di Garret. Creatura gioisce alla vista di tante anime
pronte ad essere divorate. Improvvisamente però Nutt esce da una tasca della
giacca di Longshot e gli sussurra qualcosa nell'orecchio, qualcosa che lo fa
sorridere di gioia: così prende Betty e Wilson per mano e loro fanno altrettanto
con gli altri, fino a formare una catena vivente che viene avvolta da una
meravigliosa luce.
Nel vedere ciò Creatura si fa cogliere dal panico,
avvertendo in questa unione la sua fine certa: quelle persone gli stanno facendo
un dono, un insieme di sogni, speranze e desideri. Di preghiere e amore
proveniente dal cuore. Perchè è stato questo il suggerimento di Nutt: amare
Creatura fino a che essa non fosse stata più in grado di odiare, toglierle gli
strati di oscurità e rivelare la sua luce interiore. Un tornado dorato avvolge
Creatura, la fa scomparire alla vista, poi ci sono un lampo ed una cascata di
stelle ed infine compare una creatura alata composta di luce e dalle molte
braccia che gioisce. Finalmente è tornata ad essere quella di un tempo, dopo che
per eoni il suo vero io è rimasto sepolto sotto il peso delle lacrime e della
sofferenza. A lungo ha tentato di rinascere, cercando la purezza in ogni sua
forma, ma alla fine è impazzita per il dolore: la sua vera natura è stata
dimenticata ed è rimasta solo la disperazione più nera. Ma adesso la sua visione
è stata ripristinata, di nuovo vede con occhi d'amore. Creatura ringrazia
Longshot e gli altri per quello che hanno fatto per lei: la sua luminosità
crepita e pulsa per un istante, infine si dissolve nella luce dell'alba di una
perfetta mattina del Kansas.
Alcune ore dopo: Lo sceriffo si scusa con
Longshot per le incomprensioni che ci sono state tra di loro. L'eroe accetta le
scuse, poi si rivolge a Betty: rimarrà sempre accanto a lei, anche quando non
potrà vederlo, perchè una parte di lui è ora nel suo cuore, il posto migliore.
Longshot dunque riprende il suo cammino per New York, con Nutt sulla sua spalla,
felice per aver ritrovato ciò che aveva perduto e molto di più. In quel momento
qualcuno richiama la sua attenzione: è Wilson, seguito a ruota dagli altri
pazienti fuggiti dall'istituto psichiatrico. Vogliono aggregarsi a lui: il
dottore non può obiettare, sono entrati volontariamente all'Albany Avenue,
dunque potevano andarsene in qualsiasi momento, solo che finora non lo avevano
fatto perchè... non era mai venuto loro in mente. Questo almeno fino a quando
non hanno incontrato l'eroe. Longshot dà il benvenuto ai suoi nuovi compagni di
viaggio: New York è giusto dietro l'angolo, ma solo il cielo sa quanti miracoli
sono in attesa lungo la via.
FINE
A cura di Fabio Volino