MAVERICK 1/12

MAVERICK 1 (09/1997):


OVERTURE (OVERTURE)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Prologo, Parigi: Il violoncellista Francois Perigeux sta suonando ad un concerto di opere liriche nella sala del conservatorio della città, ma la sua mente è altrove: è molto preoccupato da quando uno dei suoi partner d'affari di oltreoceano è stato catturato dalle autorità canadesi. Teme che qualcuno lo stia seguendo ed il suo nervosismo fa risaltare la sua musica, dando vita ad una grande performance, come attesta il poderoso applauso del pubblico presente. Terminato il concerto, Perigeux esce da una porta sul retro dell'edificio, ma lì ad attenderlo vi sono due persone: l'uomo prova a fuggire, ma viene immediatamente bloccato dai suoi due persecutori. I loro nomi sono Boris Lubov, alias Martello, e Nikolai Vronsky, alias Falce: un tempo facevano parte di una banda di zingari che viaggiava coi loro carrozzoni nei vari paesi del Nord e Centro Europa. Ancora adolescenti vennero reclutati dal mafioso russo Ivan Pushkin perchè entrassero a far parte della sua organizzazione criminale, dal momento che il loro accampamento era stato decimato da predatori turchi. In pochi anni i due hanno scalato le gerarchie ed ora sono le fedeli guardie del corpo di Pushkin, nonchè suoi esecutori.
Martello afferra Perigeux per la gola e gli dice che ieri mattina Henri Dubois è stato arrestato, è caduto in una trappola. E solo poche persone erano a conoscenza dei suoi piani di espansione, qualcuno dall'interno lo ha tradito. Il violoncellista afferma di non essere stato lui, pur essendo stato contattato dalle autorità canadesi non ha detto loro nulla: Dubois è un suo caro amico, gli ha regalato il suo prezioso strumento, non l'avrebbe mai tradito. Il responsabile deve essere invece il Maggiore Barrington. Perigeux implora di non essere ucciso, ha detto tutto quello che sapeva ed ha una famiglia a cui badare. Martello scuote la testa in segno di diniego: Pushkin vede ormai il francese come un elemento sacrificabile. Così Vronsky, con la falce energetica da cui trae il suo alias, trafigge Perigeux alla gola uccidendolo.
Quebec, Hotel Chateau Frontenac. Tre mesi dopo: Alla luce della luna piena un uomo si inerpica fino a raggiungere la terrazza di una stanza di questo lussuoso albergo. Il suo nome è David North, ex combattente per la libertà tedesco ed agente dimissionario della CIA. Il suo nome in codice invece è Maverick ed in questi giorni sta soffrendo degli stadi finali del temibile virus Legacy, che ha già mietuto molte vittime tra la popolazione mutante. Come lo vede, Elena Ivanova, una donna con capacità psioniche e contatti col defunto KGB sovietico, accorre verso di lui e lo sorregge, visto che è molto stanco. Maverick l'ha incontrata in tempi recenti, salvandola da Omega Red (V. Marvel Mix 16) ed è felice di averla ora accanto a sé, almeno non morirà da solo. Il mercenario racconta di essersi recato presso uno dei suoi depositi, ma questo era stato imbottito di esplosivi e fatto detonare: si è salvato per il rotto della cuffia. In ogni caso chi lo voleva morto sarà presto accontentato, poichè la malattia sta peggiorando, probabilmente non supererà la notte.
Elena lo invita a non arrendersi, ma Maverick, sdraiandosi sul letto, afferma di non averne le forze: il Legacy è comunque fatale, lui ormai ha accettato la sua condizione. E se pensa alla tremenda agonia che sta provando ed ha provato in questi ultimi mesi, allora spera che tutto questo finisca presto. Come a sottolineare le sue parole in quel momento North ha un violento attacco di tosse e sputa sangue. Contemporaneamente il suo cellulare squilla: è Chris Bradley, un ragazzo che il mercenario ha recentemente conosciuto ed aiutato (V. Marvel Mix 18). Gli risponde Elena, dicendogli che David in questo momento è impegnato e richiamerà dopo. La donna poi torna da Maverick, toccandogli la fronte, che è ardente: al mutante la testa gira all'impazzata, gli riesce difficile concentrarsi e la sua vista è offuscata. Poco dopo il volto di Elena viene divorato dall'oscurità.
Il mercenario si ritrova in un paesaggio irreale e nebbioso, davanti a tre lapidi con sopra incise le sue varie identità: Christoph Nord, David North, Maverick. In quel momento qualcuno lo chiama: lui si volta e vede una donna in abito da sposa, una donna che lui conosce col nome di Ginetta e che è morta. Costei lo bacia e la sua pelle si raggrinzisce all'istante. Maverick riprende i sensi, mentre Elena gli stringe la mano, ma subito dopo è preda di violente convulsioni e va in arresto cardiaco. La donna controlla le pulsazioni, ma non ne avverte nessuna: inizia dunque a praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, mentre lacrime rigano il suo volto. Poi Elena ha un'idea: con le sue capacità psioniche potrebbe penetrare nella mente di Maverick e riportarlo nel mondo dei vivi. Così, con i suoi talenti innati, Elena estende dal cuore alla mente una linea della vita psionica con David North: lo esorta a combattere, a trovare dentro di sé la volontà di vivere. Inizialmente non succede nulla, ma poi un tenue contatto viene stabilito ed è più che sufficiente. Il cuore di Maverick ricomincia a battere, mentre al contempo il mutante riprende i sensi con violenti colpi di tosse.
Ma non tutto è andato per il verso giusto. Maverick inizia ad agitarsi sul letto, ad avere altre convulsioni, poi dal suo corpo parte una scarica energetica che distrugge metà della stanza e scaglia via Elena Ivanova. Finalmente David North si rimette in piedi, dopo un'esperienza che spera di non dover più ripetere: è come se i suoi organi interni fossero stati rivoltati e le sue mani fossero in fiamme, punte da centinaia di aghi caldi. Elena gli si avvicina e nota che le sue mani stanno luccicando: ma come è possibile, visto che ha perso i suoi poteri mutanti anni fa? Per David North c'è un'unica spiegazione: i suoi poteri sono ritornati. La sua morte e successiva rinascita devono aver causato una qualche reazione sinaptica che li ha riportati in superficie. Del resto, come gli altri componenti del Team X, il suo DNA contiene un fattore di soppressione dell'età che rallenta notevolmente il suo processo di invecchiamento: nessuno può sapere quali effetti possa aver avuto ciò sui suoi geni mutanti, senza contare l'essere andato in arresto cardiaco ed essere stato rianimato.
La sensazione di bruciore delle mani di Maverick non accenna a diminuire e così il mutante afferra una lampada di ferro solido, per vedere se è ancora in grado di assorbire l'energia cinetica senza conseguenze. La lampada si fonde in pochi secondi tra le sue mani, che improvvisamente smettono di brillare. E Maverick è ancora più confuso: a quanto sembra i suoi poteri sono in qualche modo mutati, andando ben oltre le loro specifiche originarie. Deve ancora capirne l'esatta natura e scoprire se è in grado di controllarli. Poi David North si sente forte ed in salute come non accadeva da mesi. L'incredibile è accaduto: il Legacy è andato in remissione. Inoltre i ricordi del suo passato non sono più offuscati, i falsi impianti di memoria sono stati cancellati: è come risvegliarsi da un sonno profondo. Elena esorta poi Maverick ad andarsene subito: l'esplosione di prima non sarà passata inosservata e qualcuno starà venendo a controllare cosa è successo.
David North annuisce ed indossa la sua maschera, ma in quel momento Falce e Martello irrompono nella stanza. Sia il mercenario che Elena li conoscono, dal momento che in passato hanno avuto dei contatti col loro capo, Ivan Pushkin. Martello dice loro che il boss della mafia russa vuole discutere con loro in privato e devono al più presto essere scortati da lui. Sia Maverick che Elena non hanno alcuna intenzione di incontrare Pushkin e, stabilendo un contatto telepatico, decidono di separarsi per rivedersi all'esterno. Martello ribadisce la richiesta e David North ribatte che l'invito viene declinato. Poi, mentre Elena fugge venendo però prontamente inseguita da Falce, Maverick lancia due bottiglie contro Lubov, che le infrange senza problemi. Poi col suo martello energetico attacca il mercenario, che evita di poco il primo assalto: i suoi muscoli comunque hanno reagito bene. Martello però è veloce e con un secondo attacco centra il mutante: North praticamente non sente il colpo e le sue mani tornano a brillare. Ed allora capisce: non solo adesso può assorbire l'energia cinetica d'impatto come faceva prima, ma può anche reincanalare le energie assorbite.
Maverick evita altri due attacchi di Martello e colpisce il criminale al petto con un pugno dieci volte più forte di quello di un uomo comune. Con Lubov riverso a terra, North ne approfitta per fuggire: afferra un'arpione a corda e lo avvolge attorno al pennone di un vicino edificio. Martello si riprende subito e lancia la sua arma energetica contro il mercenario, che la evita per un soffio. Senza perdere dunque tempo ulteriore scivola lungo la corda dell'arpione, fino ad arrivare sul tetto del vicino edificio. Lubov si appresta a seguirlo per la stessa via, ma Maverick sta già per staccare l'arpione, solo che in quel momento compare un elicottero: da esso partono dei proiettili che colpiscono di striscio il mercenario ad una gamba ed alla maschera. Ciò gli fa perdere l'equilibrio e lo fa scivolare lungo il tetto: aggrappandosi con una mano al suo orlo, North evita di precipitare in basso.
Martello gli è però subito vicino e cerca di afferrarlo. Maverick valuta l'altezza della caduta e decide di rischiare il tutto per tutto: così abbandona la presa e si lascia andare, con grande sorpresa di Lubov, fino ad impattare col terreno. Sopravvive, assorbendo l'impatto della caduta e non rimanendo ferito. La manovra azzardata comunque non è stata del tutto salutare ed il mutante sente di stare per svenire. L'elicottero spara contro di lui altri colpi di avvertimento mentre Falce, che ha perso le tracce di Elena Ivanova, gli sbarra la strada. Improvvisamente tra il criminale e Maverick si frappone un auto guidata da Elena, su cui il mercenario sale in tutta fretta. Il mezzo riparte a gran velocità, ma l'elicottero lo tallona da dietro, cercando di centrarlo con i suoi proiettili. In quel momento Maverick nota che le sue mani stanno brillando per via della caduta di poco fa e gli viene un'idea: così chiede ad Elena di mantenere l'auto fissa il più possibile e si protende per quanto può dal finestrino. Poi rilascia dalle sue mani una raffica di pura forza concussiva, che colpisce in pieno l'elicottero, il quale precipita ed esplode. Lo sforzo si è comunque rivelato eccessivo per Maverick, il quale perde i sensi. Elena lo lascia dormire, ora ha bisogno di riposo.
Saint Jean Sur Richelieu: La mattina successiva Maverick ed Elena giungono in questa piccola città provinciale situata a circa 50 chilometri da Montreal, dopo aver abbandonato l'auto molto più lontano nel tentativo di far perdere le loro tracce. David North bussa alla porta di una casa simile a tante altre: viene ad aprire una giovane donna dai capelli neri corti, con in braccio una neonata. Il suo nome è Isabel Ferguson, mentre sua figlia si chiama Madeline. Anni fa Maverick salvò la vita di suo padre ed in cambio la donna gli offrì le sue conoscenze: Isabel infatti è un genio delle invenzioni, specializzata soprattutto nell'ideare attrezzature utili per le organizzazioni i cui agenti lavorano sotto copertura. Uno dei migliori segreti del Canada, nonchè la fornitrice ad un prezzo ridotto di tutti i gadget utilizzati da Maverick per le sue attività di mercenario. Avendo perso tutta la sua attrezzatura a causa dell'improvviso attacco di Falce e Martello, David North chiede a Isabel di procurargli i soliti accessori, oltre ad un nuovo cellulare non intercettabile. La donna gli consegna immediatamente quest'ultimo, per il resto dovrà attendere fino a domani.
Cattedrale di San Timoteo: Abbandonata da molti anni e sita ai confini della città: il luogo perfetto in cui rifugiarsi per la notte per Elena e Maverick. Qui la donna nota che le mani e la faccia di David non presentano più cicatrici: la pelle si è rigenerata e guarita da sola. Il mercenario si chiede se sia giusto che una persona come lui meriti una seconda occasione. Elena ribatte che la sua vita appartiene solo a lui, e solo a lui spetta cosa fare, quali scelte prendere. In quel momento suona il cellulare: è Chris Bradley dalla sua nuova casa di Altamonte Springs, Florida. Il ragazzo chiede a Maverick come mai ultimamente non si sia fatto sentire, non starà cercando di scaricarlo come hanno fatto gli X-Men? Ha davvero bisogno di qualcuno con cui parlare. David ribatte che in questi ultimi tempi è stato molto impegnato e comunque sarebbe meglio se Chris socializzasse con ragazzi della sua età. Bradley ribatte che non sarebbe la stessa cosa, solo Maverick può capire cosa sta passando, solo lui si è preoccupato di creare nuove identità per lui e la sua famiglia dopo che gli Amici dell'Umanità hanno bruciato la sua casa. E come se non bastasse i suoi poteri recentemente si sono comportati in modo strano: è al liceo da solo tre giorni e già ieri, durante una partita di basket, ha rischiato che venisse scoperta la sua natura mutante quando le sue mani per alcuni secondi hanno iniziato a brillare. Tutta colpa del virus Legacy. Maverick lo invita a non preoccuparsi, poi chiude la comunicazione: non ha trovato il coraggio di dirgli che la sua malattia è andata in remissione.
Saint Jean Sur Richelieu: Il giorno dopo, di buon mattino, Maverick ed Elena tornano da Isabel Ferguson. Ma una volta giunti davanti a casa sua scoprono che la porta è aperta e che le varie stanze sono state devastate. I due si separano: David esamina i sotterranei, mentre Elena controlla le varie stanze. Il mercenario nota che i vandali hanno portato via tutti i materiali che potevano servire loro ed hanno distrutto il resto. Improvvisamente ode un tonfo provenire dall'alto e corre a controllare: trova Elena messa ko da Falce e Martello ed accanto a loro Ivan Pushkin, che invita Maverick a non preoccuparsi più per Isabel e sua figlia, tanto non potranno più aiutarlo. Seppur pieno d'ira il mercenario non può azzardare una reazione, poichè Elena verrebbe sgozzata da Falce, dunque si fa ammanettare senza opporre resistenza. Pushkin sorride: lui e North hanno molto di cui discutere.

MAVERICK 2 (10/1997):


LA VERITÀ E LE SUE CONSEGUENZE (TRUTH AND CONSEQUENCES)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Molti anni fa. Venezia, tetto della basilica di piazza San Marco: Immagini e memorie del lontano passato di Maverick, vivide nella loro intensità, tornano alla mente del mercenario. Un cecchino con un costume blu che lo ricopre per intero ha preso di mira un uomo e christoph Nord cerca di impedirgli di sparare, ma giunge troppo tardi e l'obiettivo del cecchino, un ex crittografo del KGB di nome Sventitsky traditore della patria, viene abbattuto. Nord inizia a battagliare con l'assassino, che si fa chiamare Confessore, ma si trova subito in netta difficoltà ed il cecchino gli torce un braccio disarmandolo del suo coltello. Poi il Confessore, che dimostra di conoscere bene il suo avversario chiamandolo per nome, estrae dal suo costume delle collane del rosario, che lancia contro il combattente per la libertà: queste esplodono e, dopo aver perso l'equilibrio, Christoph Nord precipita al suolo.
Presente, località ignota: Maverick ed Elena Ivanova sono stati ammanettati a dei tavoli operatori, raggi puntati contro la loro testa ed un tremendo dolore che percorre tutto il loro corpo. A supervisionare il sinistro procedimento vi è Ivan Pushkin, ex agente del controspionaggio ed ora uno dei capi della mafia russa. Per i suoi metodi spietati e la sua mancanza assoluta di compassione si è guadagnato il soprannome di Ivan il Terribile. Al suo fianco vi è il capo del suo staff scientifico, la dottoressa Etta Langstrom, un genio multitalentuoso che ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti per il suo lavoro nel campo dell'ingegneria e della scienza medica. Secondo la Langstrom, Maverick sta rispondendo molto bene al trattamento ed i suoi segni vitali sono più forti del previsto, nonostante il trauma di dover rivivere ogni singolo evento doloroso della sua vita. Comunque il procedimento lo lascerà all'inizio completamente disorientato e si aggrapperà a quel poco che resta della sua sanità mentale. In tale vulnerabile e fragile stato il mercenario diverrà estremamente sensibile alle proposte di Ivan Pushkin, grazie ad impianti audioipnotici già piazzati e sintonizzati sulle specifiche vocali del mafioso. La scienziata ha tuttavia anche rilevato delle discrepanze nella condizione di Maverick: a quanto pare il virus Legacy è in una sorta di remissione instabile e ciò ha causato il riemergere dei suoi poteri mutanti.
Per quanto riguarda Elena Ivanova, invece, tramite dei catodi fissati alle sue tempie si sta attingendo alle sue capacità psioniche per poter così accedere ai ricordi di Maverick. Un compito che si è rivelato molto semplice, segno che lei e North hanno già condiviso contatti psionici. Pushkin annuisce e chiede un rapporto ogni volta che ci sarà un progresso: in ogni caso la Langstrom farà meglio a non deluderlo.
Interludio. Saint Jean Sur Richelieu: Pushkin ha lasciato nella dimora di Isabel Ferguson un uomo di guardia, in attesa che la donna ritorni, visto che non è stata trovata in casa. In realtà lei e sua figlia Madeline per tutto questo tempo sono rimaste nascoste in una stanza insonorizzata e schermata, nascosta dietro il caminetto. Una stanza ideata dalla donna proprio per simili casi di emergenza e finora mai utilizzata. Ben presto Isabel capisce che l'uomo non se ne andrà fino a quando non avrà completato la sua missione, dunque tocca a lei agire sfruttando l'elemento sorpresa. Così afferra una pistola ed apre silenziosamente il passaggio nascosto: l'uomo le dà le spalle, dunque gli spara un dardo tranquillante nel collo, mandandolo all'istante nel mondo dei sogni. Poco dopo irrompe nell'abitazione Michel, l'ex marito di Isabel, venuto a prendere sua figlia per il weekend: l'uomo rimane sconvolto dalla devastazione della casa e capisce subito che Maverick è coinvolto in qualche modo. Dunque lancia un ultimatum alla sua compagna: o Isabel taglia ogni legame con quel mercenario o lui la citerà in giudizio per la custodia di Madeline, e vista la situazione il giudice gli darà sicuramente ragione. La donna è costretta ad accettare: una volta che si sarà accertata che Maverick è salvo, interromperà ogni contatto con lui.
Molti anni fa: Dopo la battaglia col Confessore e la rovinosa caduta, Christoph Nord viene ricoverato in un ospedale italiano per sei mesi. Qui incontra una delle donne più belle che abbia mai visto: Ginetta Lucia Barsalini, il suo primo vero amore. Una volta dimesso continua regolarmente a frequentarla fino a quando, poco meno di un anno dopo il loro primo incontro, i due si sposano in una cappella siciliana. Alla cerimonia partecipano, in qualità di testimone, Jean Luc Vivant, un caro amico d'infanzia di Christoph, ed il Maggiore Barrington.
Tre anni dopo la felicità è svanita del tutto: sotto una pioggia battente Christoph Nord ritorna a casa dopo un'operazione segreta, la rabbia nei suoi occhi. L'oggetto delle use ire è Ginetta: il suo inganno è finito, non crederà più alle sue bugie. I componenti della cellula di combattenti guidata da Christoph sono tutti morti e solo lei sapeva della loro missione. L'uomo adesso ha capito: sua moglie è un'agente doppiogiochista al servizio dei russi, una talpa. La donna si mette a piangere e prova a negare, ma questo non fa altro che alimentare la rabbia di Christoph, che le punta contro una pistola: in questi tre anni gli sono state raccontate solamente delle menzogne, il suo stesso matrimonio è stato una perversa farsa. Ginetta cala infine la sua maschera e ride in faccia a suo marito: si è rivelato un soggetto debole e facile da manipolare, è stato alla sua mercè sin dal primo giorno. Christoph le intima di rivelare i nomi dei suoi mandanti, ma lei rifiuta, tanto non avrà mai il coraggio di spararle a sangue freddo. Poi afferra un coltello e si lancia contro Christoph, che però reagisce prontamente e le spara in pieno petto. Mentre si accascia sul pavimento in un lago di sangue, Ginetta gioca la sua ultima carta e dice che oltre a lei Christoph ha ucciso anche il figlio che portava in grembo. Travolto dall'orrore l'uomo si inginocchia davanti al cadavere della sua ex moglie.
Amareggiato e disilluso, Christoph Nord si dedica totalmente alle sue missioni clandestine, in un vano tentativo di dimenticare ciò che ha perso: metodi estremi ed una sottile astuzia lo trasformano nel soldato perfetto. Notato dalla CIA, accetta una loro offerta e si trasferisce negli Stati Uniti, cambiando legalmente il suo nome in David North. Qui entra a far parte del Team X, un gruppo scelto di agenti operativi che oltre a lui include John Wraith, Logan e Victor Creed. Qualche tempo dopo, durante una difficile missione nella Germania Est, Logan e Creed rimangono bloccati e gravemente feriti dietro le linee nemiche: andando contro gli ordini impartitigli, North va a riprenderli. Al confine però l'uomo viene circondato da un gruppo di spietati assassini guidati da Andreas, fratello maggiore di North. Costui fa una proposta a David: la libertà in cambio della consegna di Logan e Creed. Per l'agente del Team X il tradimento non è un'opzione, così estrae le sue pistole ed uccide rapidamente tutti i componenti del gruppo, Andreas compreso. Senza esitazioni, senza rimorso. Una volta al sicuro, Logan si rammarica con North per quanto accaduto, ma lui non si dispera troppo: sia Andreas che Ginetta erano dei vermi, ma da loro ha anche appreso una lezione. Non fidarti di nessuno e non ti farai del male, anche se questo vorrà dire un giorno restare da solo.
Poco tempo dopo il Team X viene sciolto. North abbandona la CIA e diviene un mercenario, nome in codice Maverick. Gli anni successivi si susseguono rapidamente, fino ad arrivare agli ultimi avvenimenti. Maverick si trova in Quebec, vicino ad uno dei suoi depositi di armi in cui è scattato l'allarme per la presenza di intrusi. L'uomo digita il codice per entrare, ma non sa che l'intero posto è stato minato: a stento riesce a salvarsi.
Maverick si risveglia improvvisamente in un letto, il suo corpo che trema e la sua testa che sembra stia per esplodere. Quando si rimette in piedi si ritrova di fronte a Ivan Pushkin, Falce e Martello: per un attimo North è certo di averli vista prima, di averli recentemente affrontati, ma poi cancella questo pensiero dalla sua mente. Mentre all'esterno infuria una tempesta, Pushkin spiega a Maverick che i suoi uomini lo hanno trovato nel fiume dopo l'esplosione del magazzino, stava rischiando di annegare. E questo è accaduto dieci giorni fa. Come risultato dell'esplosione i poteri mutanti di Maverick sono riemersi ed il virus Legacy è andato in sporadica remissione, il che vuol dire che il mercenario non è completamente guarito e soffrirà probabilmente di occasionali ricadute.
Pushkin sta cercando North da mesi, perchè ha un lavoro da offrirgli, una missione che concerne il suo passato così come il suo immediato futuro: il mafioso infatti è venuto a conoscenza dell'identità del mandante di Ginetta Barsalini. Si tratta di Arthur Frederick Barrington, maggiore in pensione dell'esercito degli Stati Uniti ed ex membro di contatto della CIA: lui ha assoldato la donna e per tutti questi anni ha usato North per portare avanti i suoi piani perversi. E quando non ha più avuto bisogno di lui, prima lo ha infettato col virus Legacy, poi ha organizzato quella trappola esplosiva. L'istinto dice a Maverick di non fidarsi di Pushkin, eppure si sente spinto a credere alle sue parole. Il mafioso ha salvato la vita di North, che può ripagare il suo debito in modo semplice: tra un paio di giorni Barrington testimonierà in un tribunale dell'Ontario e ciò che dirà potrebbe causare un notevole danno agli interessi economici di Pushkin in Canada. A meno che ovviamente qualcuno non chiuda per sempre la bocca al maggiore prima della sua deposizione. Finalmente Maverick avrebbe, dopo tutti questi anni, la possibilità di vendicarsi. David North ci pensa per qualche istante, poi annuisce: sarà più che felice di uccidere Barrington. Alle sue spalle Pushkin sorride.

MAVERICK 3 (11/1997):


ACCUSA (DENOUEMENT)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Kearney's Peak, Sud Est Ontario: Un tempo qui vi era una fiorente stazione sciistica, che però alla fine fu sommersa dai debiti e costretta a dichiarare bancarotta. Il governo canadese ha dunque confiscato la proprietà ed ha lasciato che esternamente la stazione continuasse ad apparire in stato di deperimento. Ma come si suol dire le apparenze ingannano poichè all'interno vi sono numerose persone: tra queste Puck e Vindicator, del recentemente rinato gruppo di Alpha Flight (V. Alpha Flight & Deadpool 1), i quali hanno ricevuto l'incarico di proteggere il maggiore Barrington fino al giorno della sua deposizione. Guardie armate presenti in ogni stanza dell'edificio rafforzano ulteriormente la sicurezza. Eugene Judd e Heather Hudson stanno discutendo dei loro sospetti sul nuovo Dipartimento H quando a loro si avvicina Pierre Cloche, direttore della divisione affari esteri del Dipartimento, il quale li informa che le guardie appostate sul perimetro difensivo esterno non hanno ancora fatto rapporto, dunque è loro compito andare a controllare cosa sta succedendo.
Poco dopo i due eroi giungono sul posto e trovano le guardie riverse sulla neve in stato di incoscienza. Il responsabile di questo efferato atto compare improvvisamente alle loro spalle: Maverick. Il mercenario, grazie alla corda del suo arpione, si aggrappa ad una funivia e si allontana, invitando i due canadesi a seguirlo. Improvvisamente nella sua mente compare un'immagine: lui che compie la medesima manovra, inseguito però da Martello. Un flash di memoria molto intenso, eppure North non ricorda sia mai avvenuto. Intanto, sfruttando le capacità di volo del suo nuovo costume, Vindicator giunge alle spalle di Maverick, che viene investito da una vampata di vapore ardente. Heather esorta così il mercenario a deporre le armi ed a spiegare le ragioni della sua presenza. North sembra darle ascolto e le lancia il suo arpione. Vindicator avventatamente lo afferra e subito una scarica elettrica si propaga per il suo corpo, facendola precipitare e perdere i sensi: effetto collaterale è che il cavo della funivia su cui si trova Maverick si spezza e cade anche lui. Puck, sconvolto nel vedere a terra la sua compagna di squadra, carica contro North, che però ha già assorbito l'impatto della caduta. Con una raffica energetica emessa dalle sue mani dunque si libera del piccolo canadese. Subito dopo è però preda di un altro flash di memoria: lui riverso su un letto, che sta morendo. Il mercenario viene assalito da un improvviso e penetrante dolore, mentre la sua testa pulsa quasi stesse per esplodere: è un effetto collaterale del ritorno dei suoi poteri mutanti o qualcosa di peggio?
James Bay, Canada, residenza di Ivan Pushkin: Elena Ivanova è tenuta prigioniera nei sotterranei di quest'ampia villa da ben tredici giorni ed è ancora provata per il fatto che si sia attinto alle sue capacità psioniche per sondare la mente di Maverick. Improvvisamente la porta della sua cella si apre e fa il suo ingresso Isabel Ferguson, che ha già sistemato le guardie appostate davanti alla cella. Tenendo l'ex agente del KGB tra le sue braccia, Isabel la porta fuori, poi tramite un collegamento telepatico per rimanere in silenzio spiega di aver rintracciato Elena grazie ai localizzatori da lei inseriti in ogni equipaggiamento da lei ideato, una semplice misura precauzionale. Pushkin ha commesso un errore nel depredare la sua casa. Isabel consegna ad Elena una pistola stordente, che agisce sui collegamenti neurosinaptici anche sparando da grande distanza: la perfetta arma di difesa non letale. L'inventrice vorrebbe liberare anche Maverick, ma questo non è possibile: è partito spontaneamente questa mattina per una destinazione ignota insieme a Pushkin ed al suo entourage. Elena però sa da chi ottenere informazioni: così insieme a Isabel irrompe nel laboratorio della villa, mettendo ko le poche guardie presenti. Poi le sue mani si stringono attorno alla gola di Etta Langstrom, la cui mente viene subito sondata da Elena.
Kearney's Peak: Dopo aver bypassato il sistema di sicurezza della stazione sciistica, Maverick irrompe nell'installazione governativa. Tutte le guardie presenti gli vanno incontro, ma lui se ne libera facilmente. Poi arriva davanti alla porta della stanza di Barrington, la cui serratura viene divelta con una sventagliata di proiettili. Il maggiore rimane sorpreso nel vedere in azione il mercenario, da lui ritenuto morto. North lo tiene sotto tiro con un'arma: è qui per ucciderlo, per aver tradito la patria ed aver distrutto la vita del mutante col matrimonio farsa con Ginetta Barsalini e l'infezione col Legacy. Mentre indietreggia, Barrington nega le accuse che bolla come falsità: ad un tratto mette un piede in fallo e nel cadere batte violentemente la testa contro il camino della stanza, perdendo i sensi.
Maverick constata che è ancora vivo: ora potrebbe facilmente ucciderlo, se lo merita, tuttavia esita. Eppure Pushkin gli ha dato ordini precisi. Improvvisamente la testa torna a girargli: da quanto presta ascolto alle parole di un mafioso? E mentre i dolori del suo corpo si placano, altri flash di memoria passano nella sua mente, ricordi specifici rimossi. La lotta con Falce e Martello, la cattura, la sonda mentale... sì, Maverick ricorda tutto ora, la sua mente non è più manipolabile. Il mercenario si dà dell'idiota per essersi fatto ingannare da Pushkin, però d'altro canto non può fare a meno di interrogarsi sulle sue affermazioni: difficilmente North si sarebbe dimostrato così suscettibile alle macchinazioni di Ivan il Terribile, se non ci fosse stato un pizzico di verità nella sua storia. Ed il fatto che Barrington possa averlo tradito è una possibilità tutt'altro da scartare.
In quel momento nella stanza irrompono Puck e Vindicator, che esortano Maverick ad abbassare le armi. Lui dice che Barrington è ancora vivo e che non intende ucciderlo. Eugene Judd ribatte che spetterà a Pierre Cloche stabilire se abbia detto la verità, ma nel sentire questo nome North trasale. Incuriosita, Heather gliene chiede la ragione e Maverick spiega che Ivan Pushkin voleva Barrington morto perchè non testimoniasse contro di lui e causasse un notevole danno agli interessi economici ed ai piani di espansione del mafioso in Canada. Tuttavia Cloche è il direttore della divisione affari esteri del Dipartimento H ed in questo ruolo è stato per anni una spina nel fianco di Pushkin, una minaccia molto più grande nella sua posizione rispetto a Barrington. Il maggiore è solo un bersaglio secondario e Maverick ha funto involontariamente da diversivo, l'obiettivo principale di Ivan il Terribile è sempre stato Pierre Cloche. Vindicator, pur non fidandosi ancora di North, riconosce che la sua storia ha un senso e decide di andare insieme a lui a controllare Cloche, lasciando a Puck il compito di sorvegliare Barrington.
Intanto in un'altra stanza della stazione il direttore degli affari esteri cerca invano di accendere la luce, preoccupandosi per il fatto che i generatori d'emergenza non si siano ancora attivati. Tenta dunque di uscire, ma scopre di essere stato chiuso dentro. In quel momento dalle ombre emerge Falce, che con la sua arma energetica cerca di colpire Cloche. Subito dopo però un getto di lava fusa emesso da Vindicator fonde il pavimento e lei e Maverick irrompono nella stanza. Falce prova a tenerli lontano, ma North lo disarma con un calcio alla spalla. Il criminale non si perde d'animo e con un balzo arriva a Cloche, stringendo la sua gola in una morsa letale. Rapidamente Maverick afferra la falce energetica di Vronsky e con essa cava l'occhio sinistro del criminale, il quale grida di dolore ed abbandona la presa su Cloche, perdendo poco dopo i sensi.
Qualche istante dopo Falce viene ammanettato e gli viene messa una benda sulla cavità oculare mancante. Maverick però non è soddisfatto: Vronsky non lavora mai da solo, da queste parti c'è anche Martello e lui crede di sapere dove possa trovarsi. Così torna insieme a Vindicator nella stanza di Barrington, trovando il maggiore morto e Puck riverso a terra svenuto. Lubov ha portato a termine l'incarico di North, il quale ora non saprà mai quale sia stato il vero coinvolgimento di Barrington nel tradimento di Ginetta. Le guardie perlustrano la zona in cerca dell'assassino, ma scovano solo Elena Ivanova e Isabel Ferguson, venute a dar man forte a Maverick. Il mercenario è felice di vedere le due donne ancora vive e spiega che non è più soggetto ai comandi di Pushkin, dal momento che gli impianti audioipnotici si sono fusi quando si è liberato dalla loro programmazione, facendo svanire così anche le emicranie. Poi dice di voler chiamare subito Chris Bradley: non si parlano da più di una settimana e non vuole che lui pensi di essere stato abbandonato.
Altamonte Springs, Florida: Mentre fuori piove a dirotto Chris si prepara a fuggire di casa: confuso e spaventato per la sua condizione, non vuole creare ulteriori problemi ai suoi genitori e sente il bisogno di andarsene via. Per un istante il suo sguardo si fissa sul cellulare: è inutile che lo porti con sé, Maverick non risponde più alle sue chiamate, probabilmente si è dimenticato di lui. Così esce da una finestra. Pochi secondi dopo suona il cellulare, ma nessuno può rispondere.

MAVERICK 4 (12/1997):


RITROVATO E PERDUTO (FOUND AND LOST)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

New York, West Village di Manhattan: Chris Bradley, fuggito di casa due giorni fa, si aggira per il parco di Washington Square, scosso da alcuni colpi di tosse, il tutto sotto una pioggia battente. Nemmeno qui lontano dai suoi cari il ragazzo può sfuggire ai suoi problemi: in primo luogo al Legacy, il virus che lo sta uccidendo, poi al pregiudizio che comporta la sua condizione di mutante. Sta aspettando una persona, che tuttavia è in ritardo: per passare il tempo legge alcuni passaggi de Il Giovane Holden, fino a quando qualcuno richiama la sua attenzione. Si tratta di Donna Funaro, una ragazza per cui Chris ha avuto una cotta per anni, anche se le ha chiesto di uscire solo in tempi recenti (V. Incredibili X-Men 78/79). Almeno prima che il suo forzoso trasferimento in Florida ponesse fine alla loro relazione appena sbocciata. In cerca di un rifugio il ragazzo non sapeva a chi altro rivolgersi. I due fidanzati si abbracciano e si raccontano le loro ultime vicissitudini, ma improvvisamente dei colpi di mitragliatrice li sbilanciano.
Riversi a terra, Chris e Donna si ritrovano di fronte a quattro uomini armati. Il loro capo si chiama Grinder e fanno parte degli Amici dell'Umanità, l'organizzazione razzista fondata da Graydon Creed responsabile dell'incendio doloso della precedente dimora del giovane. Chris non avrebbe dovuto chiamare Donna per telefono: la sua linea era infatti da tempo sotto controllo e la conversazione è stata intercettata. La ragazza si fa avanti per difendere il suo amato, ma viene stesa con un calcio. Chris vorrebbe andare in suo soccorso, ma ha il suo bel da fare per evitare i proiettili di Grinder, ansioso di chiudere i conti con ciò che definisce un genescherzo. Bradley prova a reagire con un calcio al petto, ma Grinder incassa con facilità e, usando la sua arma a mo' di mazza, centra ad una spalla il ragazzo, che di nuovo crolla al suolo. In quel momento Chris sente la sua testa pulsare e la sua pelle come andare in fiamme: la sua salute sta peggiorando, i colpi di tosse aumentano ed i suoi poteri stanno per andare fuori controllo. Grinder peggiora la situazione dandogli un calcio dietro la testa e sputandogli addosso.
E così l'inevitabile accade: dal corpo di Bradley vengono emesse raffiche energetiche, che creano lo scompiglio tra gli Amici dell'Umanità e panico tra coloro che passeggiano per il parco. Con un grande sforzo di concentrazione Chris riesce a riprendere il controllo di sé e, approfittando della confusione, fugge via insieme a Donna: solo che nella fretta e nell'ansia della situazione i due finiscono in un vicolo cieco. Gli Amici dell'Umanità li raggiungono subito, doppiamente desiderosi di far loro la pelle, ma qualcuno è lì ad attenderli ad armi spiegate: Maverick ed Elena Ivanova. Anche loro sono riusciti a rintracciare Chris Bradley. La sorpresa di Grinder e soci permette a Elena di sparare fuoco di copertura, che allontana gli intolleranti dai due ragazzi, i quali vengono fatti salire a bordo di un mezzo volante. I quattro fuggono via, ma uno degli Amici dell'Umanità si riprende subito e lancia contro di loro un razzo che abbatte il loro mezzo ma non causa alcuna ferita. Maverick esorta gli altri ad andarsene, tratterrà lui i criminali: l'impatto della caduta gli ha donato energia, che ora usa per sistemare due degli Amici dell'Umanità. Inavvertitamente però fonde anche una delle sue armi, segno dell'instabilità dei suoi poteri. Grinder cerca di approfittarne attaccandolo da dietro, ma North usa l'arma fusa come una mazza e colpendolo in faccia lo mette temporaneamente fuori gioco. Poi, per creare ulteriore confusione, afferra la mitragliatrice del terrorista e spara contro il serbatoio dell'hovercraft abbattuto, cosa che genera una devastante esplosione.
Contemporaneamente a due isolati di distanza Wolverine sta assaporando un rapido spuntino prima di ritornare al suo appartamento nell'East Village quando ode la deflagrazione. I suoi ipersensi gli fanno rilevare subito gli odori di Maverick e Chris Bradley, più un altro a lui familiare. Così quando Elena Ivanova gli passa davanti la blocca per un braccio, mentre Chris gli spiega cosa sta succedendo. Subito dopo arriva anche Maverick, seguito a breve distanza dagli Amici dell'Umanità, che chiede il suo aiuto: Logan annuisce e sguaina i suoi artigli. L'ingresso nella contesa di Wolverine volge rapidamente le sorti della battaglia a favore degli eroi: il canadese, nell'osservare David North, non può fare a meno di chiedersi come abbia riottenuto i suoi poteri e come mai appaia molto più in salute rispetto a poco tempo fa. Elena nota che all'aperto rimangono comunque obiettivi facili ed allora Maverick idea un piano. Così, mentre Logan tiene impegnati gli Amici dell'Umanità, il mercenario esorta Donna Funaro a tornare di cosa a casa: non è lei il vero obiettivo e lontano da qui sarà al sicuro. La ragazza esegue dopo un cenno di approvazione di Chris. Poi North, Bradley ed Elena cercano rifugio in un condotto del sistema fognario: uno degli Amici dell'Umanità tuttavia li nota e spara contro di loro delle raffiche al plasma. Esse colpiscono anche dei tubi del gas esposti e ciò causa una tremenda esplosione: Donna osserva il tutto e rimane sconvolta. Gli Amici dell'Umanità sono soddisfatti, nessuno può essere sopravvissuto. Meglio andarsene prima che arrivi la polizia e lasciar perdere Wolverine, è fuori dalla loro portata.
Poco dopo Logan rivede su un tetto una Elena Ivanova prostrata dalla fatica: ottima l'idea di far credere a tutti grazie ai suoi poteri psichici che lei e gli altri siano rimasti uccisi in quell'esplosione, anche se è stato molto crudele nei confronti di Donna Funaro, seppure fosse l'unico modo per garantire la sua salvezza. Intanto Chris è disperato: adesso Donna pensa che lui sia morto e non può più contattarla poichè gli Amici dell'Umanità capirebbero di essere stati ingannati e potrebbero rivalersi su di lei. Sarebbe stato meglio se non fosse mai fuggito di casa. Maverick prova a consolarlo, ma lui gli si rivolge con rabbia: ora Chris Bradley è ritenuto morto e rimane solo la sua identità fittizia di Brian Johnson, prima accetterà questa situazione prima inizierà a mettersi alle spalle il suo passato. Poi il ragazzo si calma e chiede scusa, è stato lui a rovinare tutto perchè credeva di essere stato abbandonato ancora. North ribatte che questo non accadrà mai.
Subito dopo Wolverine si apparta in privato con Maverick, chiedendogli quando dirà al ragazzo che è in remissione dal Legacy: il mercenario risponde che per ora non intende farlo. La cosa fa arrabbiare Logan, che sbatte North contro una parete. Chris nota la cosa ed esorta il canadese a lasciar andare Maverick: è l'unico che gli è stato accanto in questi ultimi tempi, diversamente da quanto hanno fatto gli X-Men. North invita Chris a starne fuori, è una faccenda privata e può cavarsela da solo. Poi spiega a Logan che è proprio perchè il ragazzo lo considera suo amico che manterrà il segreto: dirgli la verità gli spezzerebbe il cuore e nessun ragazzo dovrebbe essere lasciato da solo ad affrontare il Legacy. Inoltre la sua remissione è con ogni probabilità temporanea. Wolverine continua a non approvare la scelta di North, ma per ora starà zitto e terrà d'occhio il mercenario perchè continui a rigare dritto.
Waldorf Astoria Hotel, la notte seguente: Elena Ivanova sta esaminando alcuni documenti in cerca di una persona quando la porta della sua stanza si apre: è Maverick, di ritorno dalla Florida dove ha riaffidato Chris Bradley ai suoi genitori. La donna nota una profonda stanchezza nel mercenario, segno degli eventi degli scorsi giorni che lo hanno reso più vulnerabile. Elena lo esorta a guardare oltre, chiunque è vulnerabile e lui non può vivere all'infinito in un vuoto di emozioni, deve accogliere nuovi affetti nella sua vita. Così dicendo lo abbraccia da dietro, ma North si stacca subito da lei: non pensa sia una buona idea. Elena lo invita a dimenticare il mondo esterno ed il futuro e ad abbracciare il presente: si riavvicina e stavolta Maverick non si ritrae. I due si baciano e vanno in camera da letto, e così David North non si accorge del fatto che Elena ha ripreso le sue indagini su Victor Creed, Sabretooth.

MAVERICK 5 (01/1998):


PUNTI DI PRESSIONE (PRESSURE POINTS)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung/Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Manhattan, quartiere Chelsea: A causa del Legacy, per quasi un anno Maverick non ha lavorato: per questo ha perso molti dei suoi vecchi contatti e la maggior parte delle sue finanze è stata spesa in medicine. Adesso che è guarito però la mancanza di soldi è diventata un problema e dunque ha bisogno di introiti rapidi. Appostato su un tetto, Maverick nota una macchina fermarsi davanti ad un deposito per la carne: ne escono due uomini, uno dei quali porta una valigetta piena di cocaina, a cui vanno incontro altre due persone. Con rapidità Maverick scende dal tetto ed afferra la valigetta, disperdendone il contenuto al vento: la 'roba' stava per essere comprata da degli sgherri di Big Louie, un criminale nei confronti del quale North può vantare un forte credito, perciò sottrae la sacca dei soldi come forma di pagamento. Gli sgherri del criminale non vedono di buon occhio la cosa e tentano di reagire, ma Maverick se ne libera con facilità. Anche un corriere della droga, sguainando un coltello, prova ad attaccare North, ma lui prima lo disarma, poi con delle piccole scariche energetiche emesse dalle sue mani lo spedisce dritto contro il suo compare, mettendo ko entrambi. Il mercenario può dunque abbandonare la scena.
Waldorf Astoria Hotel, dodici ore prima: Elena Ivanova continua a cercare informazioni su Sabretooth, di cui si sono perse le tracce da quando ha abbandonato il quartier generale di X-Factor in Virginia (V. X-Men Deluxe 44). Pochi risultati finora, ma non si arrende: prima o poi lo troverà. In quel momento arriva Maverick che, dopo averle dato un bacio, si accorge di quanto la donna sta facendo. La cosa lo manda in bestia: pensava che Elena avesse rinunciato ai suoi propositi di vendetta. Lei risponde di non averlo mai detto, li ha solo posposti per stare accanto a lui quando era malato, ora però le circostanze sono cambiate. North manifesta ancora il suo dissenso: Victor Creed è uno psicopatico assetato di sangue che uccide e mutila solo per divertimento, è da pazzi volerlo cacciare. Elena conosce bene la personalità contorta di Sabretooth, dopotutto ha ucciso sua madre quando era incinta di lei solo per fare uno sgarbo a suo padre, sa quanto sia perverso. E proprio per questo, per quello che ha fatto alla sua famiglia, deve pagare con la vita. Tuttavia bisogna riconoscere che Creed è un avversario formidabile, dunque la donna chiede l'apporto di Maverick. Il mercenario ci riflette, ma poi un sospetto si fa strada nella sua mente: la scorsa notte Elena lo ha sedotto solo per ottenere il suo aiuto contro Sabretooth? La donna lo guarda fisso in volto, poi gli tira uno schiaffo.
Ora: Maverick entra in un bar e chiede una speciale birra tedesca. L'oste rovista nella sua dispensa, ma trova solo una birra americana a bassa costo e dal gusto pessimo. North si accontenta. In quel momento un cliente si lamenta di tutto questo vociare, sta ascoltando una canzone al jukebox e non vuole essere disturbato, così sbatte un pugno sul bancone. Maverick si volta e scopre che la sua fortuna ha colpito ancora nel segno: è entrato nello stesso locale dove si trova Fred Dukes, alias Blob. Il corpulento mutante ironizza sulla passione di North per le birre tedesche: è forse un nazista? Dopotutto ha anche uno strano accento, deve essere così. Maverick intima a Dukes di piantarla subito, ma lui imperterrito insiste e diventa ancora più sbruffone. Il mercenario allora sbatte un pugno sul bancone e, preda dell'ira, spezza un sigaro che Dukes teneva in mano. Anche Blob si fa cogliere dalla rabbia ed il barista, estraendo una pistola, esorta i due contendenti ad andare altrove a regolare la loro disputa. Fred Dukes lo accontenta: sferra un manrovescio a Maverick, gli fa sfondare la vetrina del bar e lo scaraventa in strada.
Dodici ore prima: Maverick riconosce di essersi meritato lo schiaffo, ha fatto un commento molto stupido dettato dalla sua natura fin troppo sospettosa. Ed è proprio questo che più fa arrabbiare Elena: che dopo tutto il tempo convissuto David ancora non si fidi pienamente di lei. In effetti il mercenario confessa di non apprezzare il fatto che la donna sia venuta a conoscenza di così tanti particolari del suo passato. Elena crede che la sua contrarietà alla caccia a Sabretooth derivi da ciò, dalla possibilità che Creed scopra i segreti più inconfessabili del mercenario. In realtà il timore principale di Maverick è un altro: già un'altra psichica ha tentato di abbattere Sabretooth. Si chiamava Birdy e, prima che fosse uccisa dal figlio di Creed, il mutante l'aveva asservita alla sua volontà e costretta ad essere la sua schiava personale, di modo che le sue capacità placassero i demoni interiori dello psicopatico (V. Marvel Miniserie 17/18). North non vuole che questo amaro destino venga vissuto anche da Elena. La donna ribatte che è pronta a correre i suoi rischi e lancia una provocazione: Maverick si comporterebbe come lei se al posto di Sabretooth ci fosse Ivan Pushkin, non è l'unica ad essere perseguitata dai fantasmi del suo passato. North non risponde ed esce dalla stanza, premurandosi di sbattere la porta.
Ora: Maverick si riprende dal duro colpo infertogli da Blob, che ha comunque attivato i suoi poteri mutanti. Così quando Dukes carica verso di lui, lo colpisce al petto con una raffica energetica così potente da fargli quasi perdere l'equilibrio, anche per via dei numerosi drink che si è scolato. Blob allora si ancora saldamente al terreno e, quando North lo colpisce una seconda volta, il suo pugno rimane bloccato nella massa corporea del mutante malvagio. Blob ne approfitta subito: afferra il mercenario e lo preme il più possibile contro la sua pancia per impedirgli di respirare. Maverick reagisce all'istante: posiziona le sue mani ancora cariche di energia sui capezzoli di Dukes, che grida per il dolore ed abbandona la presa mentre il suo petto è come se fosse in fiamme e sul torace rimangono impressi i segni delle mani di Maverick. L'ira cresce in Blob, il quale comincia ad inseguire North, che decide di portare lo scontro lontano dal centro abitato.
I due contendenti arrivano infine in una discarica di rottami. Qui Maverick abbranca un ferro da stiro e lo lancia contro Blob, colpendolo alla testa. Ma il mutante malvagio praticamente non sente nulla e carica di nuovo contro North, centrandolo con un violento pugno al volto e mandandolo ad impattare contro dei rottami: Maverick non si sforza più di tanto per evitare il colpo, anche perchè così è nuovamente carico di energia cinetica. Blob prova a dargli un altro pugno, ma stavolta il mercenario con un agile balzo all'indietro riesce a sfuggire all'assalto e riprende a correre, fino ad entrare in un edificio decadente e pieno di crepe. Sale fino al piano più alto così, quando Blob irrompe nel rudere, Maverick precipita su di lui, scaricando dai suoi piedi nella massa corporea di Dukes tutta l'energia accumulata in precedenza e conficcando saldamente nel terreno il mutante malvagio. Blob rimane bloccato fino al petto e North tenta di colpirlo alla testa con un calcio volante, ma ormai i suoi poteri sono svaniti ed il risultato non è quello sperato. Con le braccia ancora libere Blob prova a sferrare un pugno, ma Maverick lo evita anche se di poco, poi con un disco rotante emesso dalla sua armatura stordisce il suo avversario centrandolo alla testa. Rapidamente North estrae un dispositivo fornitogli da Isabel Ferguson e si fionda fuori dall'edificio oltrepassando una finestra. Qualche istante dopo c'è una tremenda esplosione e l'intero rudere crolla su Blob: gli ci vorranno almeno un paio d'ore per trovare una via d'uscita dalle macerie, ma per allora il mercenario si sarà già allontanato.
Maverick torna dunque al Waldorf Astoria Hotel, deciso a chiedere scusa ad Elena per il suo comportamento di stamattina, inoltre le fornirà il suo aiuto contro Sabretooth. Ma la donna, così come buona parte dei suoi oggetti personali, non è presente ed al suo posto North trova un biglietto sul comodino:"Maverick, finalmente ho trovato una traccia concreta su Creed. Non voglio che tu ti senta in debito con me, dunque ho deciso di cacciarlo da sola. Prenditi cura di te e, ti prego, non tentare di seguirmi. Elena". Il mercenario appallottola il biglietto in una mano, il volto pieno di rabbia.

MAVERICK 6 (02/1998):


CACCIATORI (HUNTERS)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung/Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Molti anni fa: Victor Creed sfonda una parete, sparando poi alcuni colpi di mitragliatrice contro agenti del KGB e guardie della sicurezza di una base comunista. Dentro la stanza c'è Logan, a cui riferisce che la loro missione è stata annullata, Epsilon Red non deve essere ucciso. Logan dunque si allontana, mentre Victor gli copre la fuga, ma prima che possa seguirlo Epsilon Red lo implora di porre fine alla sua vita. Creed scuote la testa e spara piuttosto a sangue freddo contro la moglie incinta dell'astronauta sovietico. La donna viene portata immediatamente in ospedale, ma le sue condizioni sono critiche e muore poco dopo: sua figlia invece riesce a nascere grazie ad un parto cesareo.
Oggi: Elena Ivanova si risveglia, ansimante e sudata: ha vissuto per l'ennesima volta un incubo basato su un fatto realmente accaduto, la sua nascita e la tragedia che ciò ha comportato. Si porta le mani al volto e maledice Creed.
Kissimmee, Florida, il giorno dopo: Maverick si è recato in una piccola clinica medica appartenente a James Keller, ufficiale in pensione dei Navy Seals a cui il mercenario salvò la vita alcuni anni fa in Australia sottraendolo a delle acque infestate da squali. L'incidente causò comunque a Keller la perdita di una gamba, oggi sostituita da una protesi artificiale, ma da allora è in eterno debito con North. Il dottore ha effettuato alcune analisi su Maverick, la prognosi dice che il suo corpo è ancora in bilico tra una totale remissione ed una fatale ricaduta. Un qualche elemento presente nella natura dei suoi poteri sta fungendo da ancora per il suo sistema immunitario, ritardando gli effetti del virus Legacy, sfortunatamente però questo collegamento è molto sottile. Il fatto che North si senta in piena salute è solo apparenza: la sua condizione potrebbe cambiare in qualsiasi momento. Maverick, tuttavia, è anche preoccupato per la situazione di Chris Bradley, che negli ultimi giorni ha sofferto di violenti emicranie, quasi certamente correlate alla sua difficoltà nel controllare i suoi poteri mutanti, che a volte si attivano senza preavviso. Neanche in questo caso Keller ha buone notizie: il virus Legacy si sta rapidamente estendendo a tutto il suo sistema neurale e, una volta che avrà consumato la corteccia cerebrale, il ragazzo morirà. A causa della fisiologia mutante di Chris, il dottore non può dire quanto tempo gli rimanga, possono essere settimane come mesi.
In quel momento il soggetto in questione entra senza preavviso nella stanza e, vedendo dopo tanto tempo Maverick senza maschera, rimane stupito nel constatare che non ha più cicatrici facciali. Il mercenario capisce che è giunto il momento di smetterla con le bugie e, dopo che Keller è uscito, spiega a Chris che il ritorno dei suoi poteri mutanti ha alterato in qualche modo la sua chimica corporea, causando una temporanea remissione dal Legacy. E questo da due settimane. Chris non la prende troppo bene: si sente tradito, soprattutto perchè finora non aveva mai dubitato delle azioni di Maverick. Forse North non gli ha esplicitamente mentito, ma di certo non si è comportato per il meglio rimanendo in silenzio: temeva forse che Chris rimanesse scioccato di fronte alla verità? Ha affrontato ben di peggio in vita sua. In quel momento suona il cellulare di Maverick: è un certo Gregor, il quale gli dice che Elena Ivanova si è presentata da lui questa mattina. La stessa cosa ha fatto Sabretooth un paio di giorni fa, perchè voleva assolutamente delle sue mappe. Preda del terrore Gregor gliele ha consegnate senza battere ciglio: anche se Creed se n'è andato senza fargli nemmeno un graffio, lui ha ancora paura. North lo invita a stare tranquillo, verrà lì il prima possibile. Chiusa la comunicazione il mercenario si volta verso Chris per scusarsi, ma lui con un gesto della mano lo esorta a lasciar perdere.
New York: Alcuni anni fa l'ex analista del KGB Gregor Kokoshka ruppe i suoi legami con l'Unione Sovietica e cercò asilo politico negli Stati Uniti: la richiesta venne sottoposta a rigoroso vaglio da parte degli organi federali ed alla fine accettata. Da allora l'uomo si guadagna da vivere come cartografo freelance per alcune aziende private, mantenendo al contempo dei contratti governativi col Dipartimento dei Lavori Pubblici della Grande Mela. Adesso si sta maledicendo per aver aiutato Elena Ivanova nella sua ricerca di vendetta contro Victor Creed, anche se era in debito con lei: potrebbe aver così firmato la sua condanna a morte. I suoi timori trovano conferma quando la porta del suo appartamento viene abbattuta e Sabretooth irrompe nella stanza: il mutante si complimenta con Gregor per aver interpretato bene la sua parte, tuttavia avrebbe fatto meglio ad abbandonare la città. L'uomo implora di essere risparmiato, ma implacabile Sabretooth cala i suoi artigli.
Circa un'ora dopo Maverick giunge davanti all'edificio dove abita Gregor, uno dei pochi contatti di Elena ancora residente negli Stati Uniti in grado di aiutarla a trovare Creed. Il mercenario comunque è stupito che ci sia riuscito in così poco tempo, tutta questa situazione gli puzza di trappola. Un sospetto che trova conferma quando nota che la porta dell'appartamento è stata abbattuta. Con cautela Maverick oltrepassa la soglia, ma lì lo attende una sorpresa: la trappola della culla del gatto. Gregor Kokoshka è stato adagiato e legato sul suo tavolo di lavoro ed attorno al suo collo è stata stretta una corda che si estende come la tela di un ragno lungo tutta la stanza. Una corda che lo soffocherà a morte se prova a muoversi o tentare di liberarsi, lo stesso se un esterno prova a toccarla o a salvarlo. E non è tutto: quando North è entrato ha inavvertitamente attivato una mina, che esploderà entro tredici minuti ed è collegata alla trappola. Su un muro infine c'è una scritta fatta col sangue di Gregor:"Vieni a prendermi, se ne hai il coraggio".
Alcuni frenetici momenti dopo Maverick si posiziona sulla scala antincendio posta all'esterno della finestra dello studio: non può esserci margine di errore, la mina deve essere disattivata al primo tentativo. Il tipo di esplosivo utilizzato è così sensibile che la minima vibrazione lo farà detonare. North posiziona un uncino su un bastone allungabile, che con mano ferma fa poi passare attraverso l'intricata rete di fili, stando ben attento a non sfiorarne nessuno. La manovra azzardata paga: l'uncino arriva al dispositivo principale della mina, che viene disarmata con la rimozione dell'anello di sicurezza. Contemporaneamente viene disinnestata anche la trappola: la corda si allenta e Gregor torna a respirare, svenendo subito dopo per lo shock e la perdita di sangue. Maverick sa che non è stato un colpo di fortuna: Creed sta giocando con lui. Dopo aver chiamato un'ambulanza, il mercenario trova una mappa, su cui è stata tracciata una X: Sabretooth lo ha fatto di proposito, gli sta dicendo dove si nasconde e North capisce subito il perchè. Lo psicopatico ha capito che Elena lo sta cacciando e, sapendo dei suoi contatti, ha usato Gregor e le sua mappe come esca per lei. Accecata dal suo desiderio di vendetta, Elena sta per divenire vittima di un'imboscata e Creed vuole che Maverick lo sappia: i suoi soliti giochi perversi. Una trappola da cui sembra non esserci uscita.
Saint Jean Sur Richelieu: Maverick contatta Isabel Ferguson: sa che suo marito le ha intimato di tagliare i ponti con lui, ma ora si trova in una situazione di grave emergenza, c'è in gioco la vita di Elena. E se vuole sperare di salvarla avrà bisogno di un equipaggiamento speciale contenuto in una lista che le ha appena spedito via e-mail. Isabel la scorre e nota che si tratta di materiale decisamente sofisticato e costoso. Per North il denaro non è un problema, deve ricevere l'attrezzatura assolutamente entro questa sera grazie ai corrieri speciali che Isabel utilizza. La donna risponde che farà il possibile, però non vuole più ritrovarsi in questa situazione, non vuole perdere la custodia di sua figlia. Maverick le promette che non la importunerà più.
Fogne di Manhattan: A svariati metri sotto il livello del suolo, Elena Ivanova avanza con cautela attraverso l'intricata rete dei tunnel, alla disperata ricerca della sua preda. Ha dovuto attendere che gli operai comunali tornassero a casa per la notte, ma non si aspettava di dover percorrere una sorta di labirinto sotterraneo che si estende per miglia con così tante condutture che si intersecano, è come cercare il proverbiale ago nel pagliaio. Inoltre è costretta ad indossare una maschera ad ossigeno per evitare di inalare letali gas come il metano o il solfuro d'idrogeno. Un posto perfetto in cui nascondersi per Victor Creed: il suo fattore rigenerante infatti lo rende immune agli effetti dannosi dei gas e l'ampiezza dei tunnel rende difficile condurre accurate sonde psichiche. Senza contare che, con così tanti materiali altamente infiammabili, è da suicidi usare armi convenzionali in questo posto. Ad un tratto lungo la sua strada oscura Elena va a sbattere contro una persona sventrata ed appesa a testa in giù: opera di Sabretooth, per farle capire che sa di essere inseguito. Esasperata la donna intima allo psicopatico di farsi vedere. Lui non si fa pregare ed uscendo dalle ombre atterra a poca distanza da lei. Elena prova a colpirlo con un taser neurale a distanza, ma Sabretooth evita facilmente l'attacco e ringhia contro di lei.
Nel frattempo Maverick sta scendendo nei livelli più bassi del sistema fognario, cercando di ricordare a quali servizi sono associati i colori dei diversi fili: arancione è l'elettricità, rosso il gas, giallo il vapore, rosa la linea telefonica, nero la TV via cavo. Non si sa mai che possa tornare utile. Dopo una tortuosa discesa North arriva al punto indicato nella mappa trovata nello studio di Gregor ed attiva le protezioni della sua armatura contro i pericoli dell'ambiente circostante.
Poco lontano da lì Sabretooth con un'artigliata colpisce di striscio Elena, che fugge via, ma viene prontamente inseguita. La donna prova allora ad insidiare Creed con i suoi poteri psichici, ma questi si dimostrano inefficaci: da quando Wolverine lo ha trafitto alla testa con uno dei suoi artigli il mutante assassino non ha più bisogno di placare i suoi istinti omicidi (V. Wolverine 78). Così alla fine Sabretooth raggiunge Elena mentre costei sta per salire su una scaletta e la artiglia alle spalle, facendole perdere per il brusco colpo la maschera ad ossigeno.
Contemporaneamente a ciò Maverick ha un violento giramento di testa e si accascia al suolo: rapidamente come era apparso, il dolore scompare, ma dà a North un motivo di preoccupazione in più. Così affretta il suo passo, fino ad arrivare al luogo preciso indicato da Creed nella mappa. Lì lo attende una scena agghiacciante: Sabretooth trionfante, che ringhiando tiene per i capelli una immobile Elena Ivanova.

MAVERICK 7 (03/1998):


MOMENTI DISPERATI (DESPERATE MOMENTS)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung/Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Sabretooth è felice che Maverick si sia unito alla sua piccola festa, anche se questo significa che Gregor Kokoshka è sopravvissuto. Elena Ivanova invece non sarà altrettanto fortunata. E così dicendo Creed la scaglia con noncuranza contro il soffitto, da dove poi cade in un condotto fognario. North minaccia il suo ex alleato: se la donna è morta lui farà la stessa fine. Il killer sogghigna: uomini migliori del mercenario hanno tentato di ucciderlo ed hanno fallito, North presto condividerà il loro destino. Maverick è di diverso avviso e con un rapido movimento rilascia dai suoi polsi un nuovo tipo di arsenale: dei proiettili a forma di ago che, una volta conficcatisi nella pelle della loro vittima designata, rilasciano una serie di debilitanti scariche elettriche attraverso il sistema nervoso. Essi centrano in pieno petto Sabretooth, che grida di dolore, ma incredibilmente rimane in piedi e non perde i sensi, nonostante le scariche si attivino ad intervalli ripetuti anche dopo la penetrazione. Maverick non può fare a meno di rimanere stupito di fronte alla resistenza di Creed: la sua tolleranza al dolore deve essersi incrementata oppure il suo fattore rigenerante è stato potenziato. In ogni caso deve continuare a disorientarlo, così da mettere la maggior distanza possibile tra lui ed Elena. Creed mette un ginocchio a terra e comincia ad estrarre i proiettili conficcatisi nel suo corpo, ma North non aspetta che finisca: carica una seconda salva e spara.
Altamonte Springs, Florida: Chris Bradley è ancora sconvolto per il fatto che Maverick gli abbia tenuto nascosta la sua remissione dal Legacy, non sa se potrà ancora fidarsi di lui. Per schiarirsi la mente il ragazzo va a fare un giro in bicicletta, ma viene subito affiancato da sua sorella Jenn, che vorrebbe stargli accanto dal momento che ha capito che qualcosa lo turba. Chris le dice di non impicciarsi, non è lei il mutante della famiglia, non sa cosa significhi essere un mostro. La ragazza non è d'accordo: suo fratello non è un mostro, anzi, è una persona speciale come la Torcia Umana, solo che i suoi poteri sono basati sull'elettricità statica. Putroppo è malato, ma questo non la sconvolge, per lei è bello che Chris abbia dei superpoteri. Il giovane ringrazia sua sorella per aver provato a consolarlo, ma improvvisamente i suoi poteri impazziscono di nuovo e le sue mani si caricano di elettricità. Con un grande sforzo di concentrazione, Chris riesce a riprendere il controllo: fortunatamente in questo momento per strada non c'è nessuno, altrimenti avrebbero potuto esserci gravi conseguenze. Jenn è rimasta spaventata da quel che è successo e vorrebbe dire tutto ai suoi genitori, ma Chris glielo sconsiglia, tanto sanno già tutto dei suoi problemi. Adesso però vuole essere lasciato in pace e così torna a pedalare.
Fogne di Manhattan: Maverick rilascia una nuova scarica di proiettili, ma Sabretooth guadagna comunque terreno: la sua resistenza è impressionante. E nonostante le scariche elettriche che percorrono il suo corpo compie un balzo in avanti e distrugge i meccanismi di fuoco dei proiettili presenti sui polsi dell'armatura del mercenario. North allora si allontana in cerca di una buona copertura, ma finisce in un vicolo cieco: corre allora verso una scaletta, liberandosi delle cartucce da sparo, tanto ormai sono inutili e lo appesantiscono solamente. Mentre sale gli scalini attiva attorno alla sua armatura un campo amplificatore capace di potenziare dieci volte tanto l'energia cinetica accumulata. Il mercenario lo sfrutta subito quando Sabretooth lo afferra da dietro per una gamba e lo sbatte a terra: Maverick si volta e rilascia una devastante scarica energetica contro Creed, che sbatte con violenza contro una parete e finalmente crolla al suolo. Ma si rialza subito, digrignando i denti, e torna alla carica. In quel momento, senza preavviso, Maverick viene assalito da un'ondata di nausea, mentre il suo corpo inizia inesplicabilmente ad essere preda di un attacco di convulsioni. Diviene così un facile bersaglio per Sabretooth, che con un'artigliata intacca la sua armatura e lo mette a terra. Il campo amplificatore si disattiva mentre Creed sferra un altro paio di artigliate al petto: North lotta per non perdere i sensi, ma è una battaglia persa in partenza.
Altamonte Springs: Chris Bradley torna a casa, pensando che neanche lui ha agito in modo corretto nei confronti di Maverick: il mercenario ha fatto molto per lui, che non ha il diritto di pretendere di più, anche se la cosa può apparire ingiusta. Deve accettare la realtà così com'è ed andare avanti. Una volta dentro casa, i suoi genitori gli dicono che la cena è quasi pronta, ma lui replica che non ha fame. Sua madre lo vede smagrito e lo esorta a mangiare comunque qualcosa per rimettersi in forze. Chris allora le promette che dopo metterà qualcosa sotto i denti. Una volta che il ragazzo è salito in camera sua, la donna non riesce più a trattenere le lacrime, ma suo marito la invita ad essere forte, devono essere forti entrambi per loro figlio.
Fogne di Manhattan: Sabretooth strappa la maschera ad ossigeno a Maverick e si prepara a sventrarlo, ma con le ultime forze rimastegli il mercenario rilascia dalle sue mani una seconda raffica energetica. Seppur colpito Creed non perde la presa su di lui e lo sbatte contro un muro, ma in quel momento l'assassino viene centrato alla schiena da una scarica neurale, che lo fa precipitare in un condotto d'acqua sottostante. A colpirlo è stata Elena Ivanova, che seppur ancora in pessima forma è riuscita a rialzarsi. La donna dice a Maverick che non sarebbe dovuto venire, questa è una faccenda privata tra lei e Sabretooth, in cui lui non deve farsi coinvolgere: questa battaglia l'ha iniziata lei e lei sola deve portarla a termine. Maverick esorta Elena a non perseverare oltre con questo suo atteggiamento suicida, se non fosse intervenuto in suo soccorso sarebbe già morta. I due sono così immersi nella loro discussione da non accorgersi che Victor Creed si è ripreso e li travolge a testa bassa. Elena però viene solo sfiorata e colpisce il mutante con altre scariche neurali, le quali stavolta lo mettono definitivamente a terra.
Con Creed finalmente riverso al suolo, Elena Ivanova può liberarsi dai tanti anni di frustrazione repressa e rabbia temprata dal dolore, dunque colpisce senza pietà il maniaco omicida con un attacco psionico su ampia scala. Il suo intento è abbattere tutte le funzioni cerebrali primarie di Sabretooth, distruggendo i suoi collegamenti neurali. Ma per fare questo deve prima penetrare le sue difese psioniche, barriere primitive eppure efficaci erette dal criminale proprio per impedire una cosa del genere: una precauzione essenziale dopo i suoi ripetuti incontri con vari psichici a cui è stato soggetto. Sabretooth mugugna e combatte l'assalto di Elena, costringendola a ricorrere ad una manovra da lei mai utilizzata prima: la sua risolutezza e la fiducia nelle sue capacità tuttavia le consentono di proiettare senza problemi la sua immagine astrale e di imbarcarsi in un pericoloso viaggio attraverso il piano astrale, fino nei recessi più oscuri del tormentato subconscio di Victor Creed.
La prima cosa che la donna vede sono decine di conigli che fuggono da qualcosa, qualcosa di indefinito nell'oscurità. Si ritrova poi in un oscuro scantinato dove un bambino è stato legato con una catena ad una parete. Ad un tratto si apre un'anta in alto ed un uomo getta un coniglio tra le mani del ragazzo, dicendogli che sopravviverà solo se troverà il coraggio di uccidere. Elena capisce che queste sono memorie del passato di Sabretooth, con cui il mutante sta cercando di distrarla per impedirle di raggiungere il suo obiettivo e cacciarla dalla sua testa. Prosegue dunque nel suo viaggio astrale, arrivando infine nel nucleo interno della psiche di Creed. Qui trova sangue, tanto sangue, di tutte le vittime che Sabretooth ha ucciso negli anni, vittime che con urla intense ed assordanti le gridano di andarsene, perchè questo non è il suo posto. E tra queste vittime c'è anche la madre di Elena. Nel suo attuale fragile equilibrio mentale, unito alle sue ferite fisiche, l'inatteso shock nel vedere il viso di sua madre in questa perversa sala degli orrori si rivela impossibile da sopportare: l'ondata di repulsione che improvvisamente circonda la sua anima è così devastante nella sua scatenata furia che il tenue collegamento astrale tra la donna e Sabretooth viene istantaneamente e bruscamente interrotto, evento che causa un tremendo feedback psichico.
Lanciando all'unisono grida di dolore, Elena e Creed si allontanano l'una dall'altro, mentre anche Maverick soffre degli effetti del feedback con l'ennesimo giramento di testa, il peggiore di sempre, che quasi lo mette ko. Non può essere una coincidenza che ciò si sia verificato col collasso di Elena: quando lui stava per morire in Canada, la donna ha stabilito un collegamento psionico per sottrarlo alla tomba, e come conseguenza i due condividono ancora un legame psichico residuo. Ma i problemi per il mercenario non sono terminati poichè in quel momento, mentre Creed sta per rialzarsi, le sue mani cominciano a ribollire di energia in modo talmente intenso da farlo urlare, perchè è come se stessero bruciando. I suoi poteri sono totalmente fuori controllo e rischiano di fondere tutto ciò che le sue mani toccano.
Sabretooth intanto si riprende del tutto e torna all'attacco: Maverick, stanco e provato, crede di non avere alcuna speranza, ma poi nel vedere delle tubature per l'acqua gli viene un'idea. Così corre verso di esse e con un pugno le incrina, poi sempre seguito da Creed oltrepassa con un salto le tubature e si dirige verso un condotto con dietro dei fili gialli. Se la memoria non lo inganna esso contiene vapore. Non si sbaglia: North sradica il condotto ed un getto di aria calda ardente centra Sabretooth in pieno volto. Il mutante urla ed indietreggia. Contemporaneamente, come una diga che crolla, le tubature per l'acqua a causa dell'eccessiva pressione si spezzano in maniera esplosiva ed in un impeto improvviso tutta l'acqua in esse contenuta emerge creando un effetto inondazione. Sabretooth si ritrova proprio al centro del disastro ed assorbe il pieno impatto della corrente, che lo sommerge e lo trascina via. Maverick invece afferra Elena con le sue gambe e si aggrappa ad una sbarra coi gomiti, dal momento che le sue mani sono ancora piene di energia: è arduo rimanere cosciente mentre attorno a lui infuria il caos ed i muscoli gli gridano di abbandonare la presa ed arrendersi. Ma incredibilmente Maverick non perde i sensi e resiste il tempo necessario perchè l'inondazione termini e le tubature vengano prosciugate della loro acqua, pochi secondi che sembrano essere durati un'eternità.
North trattiene un conato di vomito, poi nota che le sue mani non bruciano più, anche se ora presentano alcune cicatrici. Subito dopo corre al fianco di Elena, che non si è ancora ripresa. Presenta alcune ferite esterne, ma sarebbe peggio se avesse un'emorragia interna. Un suo braccio è rotto, ha fratture multiple, le pupille sono dilatate ed il respiro è quasi assente. Maverick temeva che potesse accadere una cosa del genere: non è riuscita a sopportare il feedback psionico, è caduta in coma.

MAVERICK 8 (04/1998):


VITE DISTRUTTE (FRACTURED LIVES)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung/Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

La Cassa di Ghiaccio: Una prigione top secret di massima sicurezza situata ai confini dei freddi territori nordoccidentali del Canada. Attorno ad essa ed in ogni direzione si estende per molte miglia la desolata tundra, spesso assediata da violenti tempeste di neve: il paesaggio artico ha sempre assicurato l'isolamento della prigione ed è servito come effettivo deterrente da ogni tentativo di evasione. Fino ad ora almeno.
Improvvisamente una slitta a motore sfreccia sul manto nevoso di queste distese, fermandosi a poca distanza dalla prigione: da essa scende il Confessore. È una delle persone più ricercate dall'Interpol sin dai tempi della Guerra Fredda, ma di lui si sa molto poco e quel poco è basato su voci e congetture di analisti. Di certo è un uomo estremamente pericoloso e spietato, sin dalla nascita allenato in segreto e potenziato per divenire uno dei migliori sicari del KGB, rinomato per i suoi metodi di combattimento poco ortodossi e per la scelta sacrilega delle armi, basate su popolari simboli religiosi. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica è divenuto un agente freelance, leale solo a sé stesso ed ai suoi piani segreti. Il Confessore arriva presso le mura esterne della prigione ed uccide le prime due guardie, trafiggendole con frecce affilate scagliate da un'asta per sciare. Poco dopo penetra nella struttura e, usando una guardia come scudo umano, si fa largo anche a suon di calci tra i vari agenti. Vengono sparati dei colpi di pistola, ma ottengono il solo risultato di uccidere lo scudo umano. La cosa non fa altro che arrabbiare ancora di più le altre guardie, che cominciano a sparare all'impazzata contro il Confessore, il quale però evita con agilità tutti i proiettili. Il sicario possa poi su un ponticello sotto il quale vi sono dei fusti contenenti materiali altamente infiammabili. Il Confessore estrae una collana di perle del rosario, che lancia contro i fusti: un istante dopo c'è una tremenda esplosione che uccide tutte le guardie, mentre lui si addentra fin nei recessi più profondi della struttura.
Altamonte Springs, Florida: Sono passate meno di 24 ore da quando Elena Ivanova è caduta in stato catatonico in seguito ad una feroce battaglia contro Sabretooth. Maverick, che si ritrova ora con le braccia totalmente fasciate, l'ha portata nella casa dei Bradley ed ora è accanto al suo letto, perso nei suoi pensieri ed in silenziosa vigilanza. Ad un tratto Chris Bradley entra nella stanza e chiede se ci siano novità. North risponde che, secondo le diagnosi dei dottori da lui contattati, non c'è modo di stabilire per quanto tempo Elena rimarrà in questo stato o se ne uscirà. E più rimane in coma più grande diventa il rischio che soffra di un danno cerebrale permanente. In confronto a ciò le altre sue ferite fisiche e le abrasioni perdono d'importanza. Almeno non c'è alcun trauma fisico alla testa, il che vuol dire che qualsiasi cosa abbia costretto la sua mente a ritirarsi nel subconscio è più psicosomatica che altro: teoricamente potrebbe riprendersi in qualsiasi momento, ma potrebbero passare settimane come mesi. Tutto quello che Maverick può ora fare per lei è attendere, occuparsi delle sue necessità e sperare per il meglio. Chris tuttavia non può fare a meno di chiedergli come si comporterebbe se Elena non uscisse mai dal coma: il mercenario risponde di non averne idea.
Qualche minuto dopo Maverick è a colloquio coi genitori di Chris, ringraziandoli per aver acconsentito ad ospitare Elena. William Bradley ribatte che non è affatto un problema: dopo tutto quello che North ha fatto per loro e per Chris ora hanno finalmente la possibilità di ripagarlo. Oltretutto Marion Bradley, prima che fosse costretta a cambiare identità e professione, era una fisioterapista e dunque è più che qualificata per aiutare Elena a tornare nel pieno delle forze una volta che si sarà ripresa. Poi la donna consegna a Maverick un sacchetto per il pranzo, per il picnic che lui e Chris stanno andando a fare.
Laguna Park: Un parco di divertimenti sito a poca distanza dalla casa dei Bradley. Maverick e Chris decidono di andare a fare un giro in barca per chiarire le cose tra loro. Il giovane si scusa per come si è comportato l'altro giorno: all'inizio era arrabbiato perchè credeva che North non si fidasse di lui e provasse per la sua situazione solo pietà, ma poi ha capito di aver agito in modo stupido. Maverick stava infatti tentando di proteggerlo, allo stesso modo in cui lui tiene nascoste alcune cose alla sua famiglia perchè non vuole caricarli di ulteriori problemi, ne hanno già troppi. E North probabilmente è rimasto in silenzio per non dargli la sensazione di dover affrontare da solo la malattia. Il mercenario conferma le impressioni di Chris, anche se riconosce che sarebbe stato meglio dire la verità fin dal principio, avrebbe risparmiato ad entrambi un po' di sofferenze. E comunque adesso non ha più importanza, poichè teme che ci sia stata una ricaduta del Legacy, cosa che ha causato cicatrici ed ustioni di terzo grado sulle sue mani bendate. Ed è correlata con la condizione di Elena: la sua remissione era dovuta ad un collegamento psichico con lei, stabilito a livello subconscio quando erano in Canada, ma che si è bruscamente interrotto dopo lo scontro con Sabretooth. E adesso la donna è in coma, mentre Maverick è di nuovo alla mercè del virus, davvero una gran brutta situazione.
La Cassa di Ghiaccio: La violenta tempesta di neve e l'irruzione del Confessore hanno fatto sì che tutte le telecamere del complesso smettessero di funzionare. Gli altri strumenti rilevano comunque l'esplosione causata dal sicario, la quale ha generato alcuni incendi che si sono estesi in alcuni livelli inferiori. Come risultato alcuni detenuti, grazie ad un crollo strutturale delle loro celle, sono riusciti a fuggire. Il direttore della prigione allerta immediatamente tutto il personale disponibile: bisogna riprendere al più presto il controllo della situazione ed evitare una rivolta generale. Approfittando della confusione da lui stesso generata, il Confessore si reca in un'ala ora deserta della struttura ed apre la cella dove è stato rinchiuso Falce dopo la cattura in Ontario: il suo capo, che ha assoldato il sicario russo, crede che abbia sufficientemente espiato per i suoi passati insuccessi, dunque è tempo che torni nella sua patria. Nikolai Vronsky è più che felice di accontentarlo.
Altamonte Springs: Quando Maverick e Chris tornano a casa dei Bradley, vedono un'auto a loro sconosciuta parcheggiata nel vialetto. Il mercenario entra dunque con cautela, ma rimane comunque sorpreso quando scopre che l'inatteso visitatore è Isabel Ferguson. North le chiede cosa ci faccia qui, incontrandolo rischia di perdere la custodia di sua figlia Madeline: la donna ribatte che non è qui per affari, ma in vacanza, ed ha pensato di venire a vedere come stava Elena. Inoltre voleva anche dare un'occhiata all'attrezzatura medica che ha procurato per curare la giovane donna. Il fatto che qui ci sia anche Maverick è solo una fortuita coincidenza. Isabel si presenta poi a Chris ed a suo padre, con cui condivide la passione per l'ingegneria. Dopo un'abbondante cena, Maverick ed Isabel si appartano, poichè la donna deve consegnargli qualcosa: così, da un doppio fondo del passeggino di Madeline, estrae una cassa che contiene un'armatura di ricambio per il mercenario. Uguale nel design alla precedente, ma con alcune sensibili modifiche come il rivestimento del kevlar più resistente ed un peso inferiore. Una sorta di regalo d'addio da parte della donna.
La Cassa di Ghiaccio: Falce ed il Confessore arrivano rapidamente e senza problemi all'uscita della prigione, liberandosi facilmente delle poche guardie presenti. Vronsky si aggrappa poi al sicario, che si getta nel vuoto legando una mano ad una corda che rallenta la velocità della caduta e si stacca a pochi metri dal suolo cosicchè l'impatto col terreno innevato non risulta troppo doloroso. Da lì i due salgono a bordo della slitta a motore e si allontanano, mentre già la tempesta di neve copre le tracce della loro fuga.
Altamonte Springs: Maverick mostra a Chris la sua nuova armatura, priva di bracciali che non indosserà fino a quando non avrà riottenuto il controllo dei propri poteri. Inoltre North vuole discutere di una cosa: anche se la linea dei loro cellulari è sicura meglio non correre rischi in caso di intercettazioni. Perciò come misura precauzionale è meglio che Chris adotti un nome in codice per proteggere la sua nuova identità. Il ragazzo si dichiara d'accordo. Maverick propone Static come nome in codice, ma Chris preferisce adottare quello di Bolt. North gli raccomanda infine di tenere d'occhio Elena, perchè lui deve partire: deve andare oltremare per occuparsi di alcune faccende personali. Non si tratta di una folle vendetta, vuole solo trovare le risposte ad un paio di domande sul suo passato, di modo che possa finalmente liberarsi di alcuni vecchi spettri della memoria.
Mosca, Piazza Rossa: A poca distanza dal Cremlino c'è un lussuoso attico appartenente a Ivan Pushkin. Il mafioso accoglie con gioia l'arrivo del Confessore, a cui offre un lauto e squisito pranzo, ma il sicario rifiuta: è qui solo per affari. Pushkin gli conferma che il compenso per la sua missione, più un piccolo bonus, sono stati accreditati sul suo conto in Svizzera. Inoltre vorrebbe affidargli un nuovo incarico, di natura più delicata. Il Confessore conosce già il suo prossimo obiettivo: il suo nome è Maverick.

MAVERICK 9 (05/1998):


IL MURO (THE WALL)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

Berlino: Il Confessore mette a terra Maverick e le sue mani si stringono attorno alla gola del mercenario. North stranamente non riesce ad utilizzare i suoi poteri mutanti e lotta per non perdere conoscenza.
Parigi, il giorno prima: Maverick entra nell'elegante appartamento di una persona che un tempo era un suo grande amico: Jean Luc Vivant. L'uomo sta bevendo un buon brandy di marca nella sua vasca idromassaggio e non nasconde la sua irritazione nel vedere North: è rimasto decisamente stupito, dopo tutto questo tempo, nel ricevere un suo messaggio. Il mercenario comprende il risentimento di Vivant, ma deve chiedergli un favore ed è l'unico che può accontentarlo. La rabbia dell'uomo cresce: dopo anni di silenzio e di mancate scuse, Maverick ha l'audacia di venire qui solo per chiedere un favore? All'uomo a cui una sua azione avventata ha causato la paralisi totale degli arti inferiori? Vivant esce dalla vasca e si trascina verso una sedia a rotelle: North si offre di aiutarlo, ma lui rifiuta, non è un invalido e non ha bisogno della sua pietà poichè non ha perso l'orgoglio ed il rispetto di sé. Il mercenario non replica e dice di avere assolutamente bisogno di informazioni su Ginetta Barsalini ed il Maggiore Barrington, in quanto Vivant è l'unica altra persona ancora in vita ad averli conosciuti bene entrambi ed averli visti interagire.
Maverick ha motivo di credere che i due abbiano cospirato per abbattere il movimento di resistenza della Germania Occidentale e che siano direttamente responsabili delle morti dei componenti della Cellula Sei: il coinvolgimento di Ginetta è provato, ma il ruolo di Barrington in queste vicende è ancora incerto. Dunque Maverick chiede al suo ex amico se abbia mai notato qualche comportamento sospetto dei due, qualcosa che potesse suggerire un'alleanza. Vivant ribatte che è possibile tutto, ma perchè dovrebbe dire qualcosa? Dopotutto sia Ginetta che Barrington sono morti e North era presente in entrambe le occasioni. L'uomo allora chiede sarcasticamente se sia arrivato il suo turno. Maverick ammette che il suo comportamento non è stato dei migliori e che Jean Luc ha tutte le ragioni per avercela con lui, ma spera che le incomprensioni tra loro possano essere chiarite: dopotutto un tempo erano ottimi amici e per North Vivant era come un fratello, questo deve pur valere qualcosa. L'uomo ribatte che Maverick deve essere veramente disperato per essere venuto a cercare il suo aiuto, ma non gli servirà a nulla puntare sul sentimentalismo. La loro amicizia è finita e nemmeno se il mercenario lo implorasse in ginocchio Vivant si degnerebbe di aiutarlo, dunque può anche andarsene. Maverick accontenta il suo ex amico, ma prima gli dice che se non è in grado di lasciarsi alle spalle il passato può anche andare all'inferno. Vivant invita North a non illudersi: la triste verità è che non è lui ma il mercenario a rimanere ancorato al passato, un passato in cui Vivant si è ritrovato intrappolato e da cui non potrà mai fuggire. L'unica consolazione è che finalmente Maverick è fuori dalla sua vita.
Hotel De Crillion: David North torna nella sua stanza d'albergo, trovando sul letto un biglietto del Confessore:"Il Muro. Domani a mezzanotte. Chiesa di Sant'Agostino". Sant'Agostino, uno dei luoghi d'incontro della Cellula Sei prima del massacro. Maverick non immaginava che il Confessore fosse ancora in attività e si domanda come abbia fatto a sapere che alloggiava qui e come sia venuto a conoscenza di un luogo di ritrovo segreto della sua cellula combattente. In ogni caso, se è un confronto che vuole, lo avrà. E forse Maverick troverà finalmente delle risposte alle sue domande.
La notte successiva: È passato molto tempo dall'ultima volta in cui Maverick ha messo piede a Berlino, gli sembra di avvertire una strana energia nell'aria, soprattutto in quella che un tempo era la zona orientale della città. North arriva davanti al Muro, la struttura che dal 1961 ha diviso in due Berlino: demolito nel 1990 in seguito alla riunificazione delle due Germanie, ne sono state lasciate integre alcune parti per ricordare il tormentato passato di questa nazione. Fa molto freddo ed i nervi di Maverick sono tesi: il mercenario si impone di calmarsi, poi dal momento che è scoccata la mezzanotte chiama allo scoperto il Confessore. Il sicario non si fa attendere e, emergendo da una guglia della ora deserta chiesa di Sant'Agostino, da un arpione spara contro North delle frecce dalla punta affilata. Lui cerca di evitarle, ma non può impedire che una di esse lo centri ad una spalla, fortunatamente l'armatura impedisce che si conficchi in profondità. Maverick trova riparo dentro la chiesa e lì, incurante del dolore, estrae la freccia dal suo corpo. North afferra le sue armi, ma il Confessore gli è subito addosso e lo blocca con delle bolas ai cui capi vi sono sfere appuntite. Il sicario dunque mette a terra Maverick e le sue mani si stringono attorno alla gola del mercenario. North stranamente non riesce ad utilizzare i suoi poteri mutanti e lotta per non perdere conoscenza.
Poi capisce: le bolas hanno in qualche modo annullato le sue capacità. La testa gira all'impazzata, la visione è offuscata, è difficile concentrarsi: sarebbe facile arrendersi, accogliere l'oscurità, ma Maverick non intende saperne, vuole combattere. Così sbatte al suolo le sfere appuntite delle bolas, distruggendo all'istante i loro sensibili circuiti interni ed annullando il campo inibitore. Le mani di North iniziano a brillare e oltre a ciò ritornano le fitte di dolore, ma il mercenario riesce a resistere e colpisce con una devastante scarica concussiva il Confessore, che vola all'indietro sfondando una vetrata. Il sicario tuttavia si rialza subito ed attacca Maverick con un candelabro: il mercenario lo evita, anche se di poco, e capisce che i suoi movimenti stanno rallentando. La punta di freccia che prima si è conficcata nella sua spalla doveva essere imbevuta di un qualche tipo di droga, dunque North deve sconfiggere il Confessore prima di perdere i sensi.
Una seconda raffica centra il sicario, ma il colpo è stato molto debole, anche i poteri di Maverick si stanno esaurendo. Il Confessore torna alla carica ed un suo pugno abbatte parte di un muro alle spalle del mercenario, sempre più stanco. Mentre incalza i suoi assalti, il criminale esorta North a ripensare a suo fratello: le sue tendenze neonaziste non lo hanno reso la mela marcia della famiglia, poichè non ha fatto altro che seguire le orme dei suoi genitori. Questa rivelazione lascia sconvolto Maverick, che abbassa avventatamente la guardia, ed anche se dura solo un istante il Confessore ne approfitta subito colpendolo con un pugno al mento ed una ginocchiata allo stomaco. L'agente paralizzante intanto indebolisce sempre di più il mercenario, il quale subisce un altro attacco da parte del Confessore e viene infine gettato a terra. Riverso immobile al suolo, Maverick sente il sicario dire che le morti dei suoi genitori non sono dovute ad un incidente, piuttosto è stata un'esecuzione sommaria compiuta da ignoti, una giusta vendetta e punizione per i loro crimini contro l'umanità. Poi il mondo di Maverick diventa oscuro e perde in fretta i sensi.

FACILI OBIETTIVI (EASY TARGETS)
Jorge Gonzales (storia)-Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

Kissimmee, Florida: Nella sua clinica privata, il dottor James Keller sta sottoponendo Chris Bradley ad alcuni estenuanti test volti a valutare la portata dei suoi poteri e la loro resistenza al Legacy. Ben presto però il giovane si stanca di tutta questa routine e stacca con fare irato i cavi attaccati al suo corpo. Keller gli chiede perchè continui a comportarsi in modo così ostile nei suoi confronti, un atteggiamento del genere non è di alcuna utilità. Chris non capisce perchè debba continuare a fare questi test, visto che non arriverà a ventun anni. Il dottore ribatte che, proprio per avere una maggiore aspettativa di vita, deve prendersi cura della propria salute in modo appropriato, di modo che possa pienamente riprendersi il giorno in cui verrà trovata una cura per la sua malattia. Chris non è così ottimista: finchè il Legacy rimane un morbo specifico per i mutanti, il governo non prenderà alcuna iniziativa per trovare una cura. Per Keller questa non è una ragione per rinunciare a sperare, bisogna mantenere un atteggiamento positivo.
Chris ribatte che una cosa del genere è impossibile dal momento che la gente comune considera un peccato la sua stessa esistenza e lo ritiene una perversione della scienza o una progenie del diavolo, dunque non verserebbero una lacrima se tutti i mutanti sparissero dalla faccia della Terra. Al ragazzo non piace nascondersi o essere paranoico verso tutti, ma se i suoi compagni di scuola venissero a sapere che è un mutante e che è infetto di una malattia letale comincerebbero ad evitarlo e la cosa creerebbe guai anche alla sua famiglia: è già successo quando abitava a New York e l'unica persona che gli è stata vicino, Donna Funaro, ora è tagliata fuori per sempre dalla sua vita. Keller capisce la situazione di Chris, ma gli dice anche che non è un suo nemico e vuole aiutarlo. Il giovane afferma che nessuno può davvero aiutarlo ed esce dalla clinica, tornando a casa in bicicletta.
Nel frattempo all'esterno dell'edificio si sono radunati tre bulli, che hanno in mente di razziare l'armadietto dei medicinali in cerca di droghe o anfetamine da portare ad una festa: anche se dentro troveranno il dottore non sarà un problema, è uno storpio e lo sistemeranno con la loro mazza, la catena ed i coltelli. Contemporaneamente Chris ha un ripensamento: il dottor Keller ha fatto molto per lui e per risposta lo ha trattato in malo modo. Dunque torna indietro per scusarsi e vede i tre bulli entrare di soppiatto nella clinica da una finestra. Li riconosce subito poichè frequentano la sua stessa scuola: sono Marcus Reinfeld ed i suoi due lecchini Dice e Speed. Poco dopo il giovane ode dei rumori provenire dall'interno e si precipita a controllare: i tre bulli hanno facilmente sottomesso Keller e si preparano a pestarlo. Chris potrebbe rapidamente avere la meglio su di loro coi suoi poteri, ma così facendo rivelerebbe anche la sua identità e la sua natura di mutante. Cosa deve fare?

MAVERICK 10 (06/1998):


REGNO ROSSO-PARTE 1: FRONTI DI GUERRA (RED REIGN-PART 1: COLD FRONTS)
Jorge Gonzales (storia)-Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

Borivichi, Russia: Sono passati due giorni dalla sconfitta di Maverick per mano del Confessore, la cui droga paralizzante ha tenuto fuori gioco il mercenario per tutto questo tempo. Incappucciato, ammanettato e legato ad un cavallo, North viene trascinato sulla neve verso la residenza di Ivan Pushkin: finalmente riprende i sensi e, oltre ad una sensazione di stordimento, sente le sue labbra secche ed il corpo disidratato. Maverick viene slegato da alcuni soldati e portato in maniera brusca dentro la villa, dove gli viene tolto il cappuccio, ritrovandosi così faccia a faccia col mafioso russo, alle cui spalle vi sono Falce e Martello. Il Confessore invece, concluso il suo compito, è già da tempo andato via. Pur debole, North si dibatte sforzandosi di sottrarsi alla ferrea presa dei soldati, ma Pushkin lo invita a non continuare poichè ogni tentativo di fuga si rivelerebbe inutile. Maverick allora ribatte che i gusti del criminale in fatto di guardie del corpo non sono cambiati: è stupito nel vedere Falce, non immaginava che Pushkin si sarebbe preso la briga di far evadere un orbo.
Le parole colpiscono nel segno e, nonostante Martello cerchi vanamente di trattenerlo, un irato Falce si lancia contro il mercenario ed inizia a strozzarlo. Pushkin esorta il suo lacchè a smetterla subito, ma lui non lo sta a sentire e preme ancor di più le mani contro la gola di North. Il mafioso dunque afferra Vronsky al collo, mozzandogli il fiato, e lo sbatte con durezza contro una parete. Finalmente Falce torna in sé e, rialzandosi, chiede umilmente scusa per il suo comportamento sconsiderato. Anche Maverick si rimette in piedi, dicendo a Pushkin che il suo controllo sui suoi sottoposti non è più così assoluto, sta perdendo influenza. Il criminale ordina a North di moderare i toni, altrimenti gli farà tagliare la lingua da Falce. Il mercenario china il capo e non replica. Pushkin allora con uno schiocco di dita invita i presenti ad essere lasciato solo col prigioniero.
Una volta che il criminale è stato accontentato, Maverick gli chiede il motivo per cui è stato portato qui. Pushkin risponde che si è stancato delle sue azioni inopportune, che lo hanno reso un elemento sacrificabile. North allora non capisce perchè continui ad essere rapito piuttosto che ucciso. Il mafioso ribatte di non volere altro che vederlo morto, però questo lo priverebbe del piacere di vederlo un giorno strisciare ai suoi piedi come un cane obbediente: fino a quel momento dunque si accontenterà di tormentarlo. Intende spezzarne lo spirito con risultati permanenti, di modo che non interferisca più nei suoi piani, i quali sono giunti ad un punto critico. Da queste parole Maverick intuisce che c'è in ballo qualcosa di grosso.
In quel momento entra nella stanza una giovane donna di nome Natalya Kedrov la quale, nel notare lo sguardo con cui Pushkin la trafigge, capisce che non poteva scegliere momento peggiore. Chiede scusa, dicendo che è venuta solo a riprendere i suoi spartiti musicali che ha dimenticato sul pianoforte della sala, ma il criminale è irremovibile: afferra le mani della sua amante e le stringe forte, facendola urlare di dolore. Natalya si inginocchia ed implora pietà. Pushkin le dice che avrebbe potuto ucciderla, ma oggi è di buon umore, dunque la getta via. Maverick si avvicina per aiutarla, ma lei per tutta risposta gli sputa in faccia ed esce dalla stanza. Pushkin gli fa notare come anche quelli che è costretto a punire gli rimangano fedeli. Fedele come un giorno sarà anche North, nonostante non sia stato piegato da tutte le tragedie che ha dovuto subire nel corso della sua vita: ma cambierà, dopo alcune settimane di permanenza nella prigione sotterranea della tenuta.
Maverick viene dunque portato fuori, circondato da alcuni soldati: nonostante le manette attorno ai suoi polsi inibiscano le sue capacità mutanti, non avrà un'altra possibilità per fuggire. Così, sfruttando proprio le manette, si libera di tre soldati ed inizia a correre, mentre contro di lui vengono sparati dei proiettili. Il mercenario entra in una stalla e balza in sella ad un cavallo, che lancia a spron battuto verso una fitta foresta confinante, dove potrà riprendere le forze e far perdere le sue tracce. Maverick è ormai certo di avercela fatta quando Pushkin richiama la sua attenzione: accanto a sé c'è un bambino che risiede nella tenuta, contro la cui tempia sta puntando una pistola. Se il mercenario non si arrende subito lo ucciderà. North sa bene che il mafioso fa sul serio e dunque scende da cavallo, consegnandosi al nemico. Pushkin lascia libero il bambino, mentre i soldati a lui fedeli pestano Maverick col calcio delle loro armi.
Malconcio e livido, North viene portato nella prigione sotterranea privo della sua armatura ed incatenato al soffitto. Metodi di costrizione della volontà molto diversi da quelli usati qualche tempo prima dalla dottoressa Etta Langstrom, ma lei ha confidato troppo nelle sue teorie e nella tecnologia, quando invece gli strumenti più crudeli si rivelano spesse volte molto più efficienti. Così Pushkin l'ha uccisa e ha portato qui il suo cadavere, che mostra con disprezzo a Maverick. Poi il criminale saluta ironicamente il mercenario, dicendogli di comportarsi come se fosse a casa sua, e chiude la porta della prigione, la quale rimane debolmente illuminata solo dalle fiamme di una torcia. Solo allora un'altra persona parla a North, invitandolo a non farsi impaurire dal buio: a quanto pare il mercenario ha un compagno di cella.
Nel frattempo Pushkin riceve alcuni rappresentanti dell'AIM, a cui offre un ottimo champagne. Il mafioso si scusa con loro: non desiderava altro che fare affari con la loro organizzazione, ma ha subito di recente delle traversie economiche e si trova costretto a rinunciare per il momento all'accordo previsto. Pushkin spera che questo inconveniente non crei problemi a lungo termine o ritorsioni. Un agente AIM lo rassicura: la delusione c'è, ma per i beni che vogliono vendere ci sono anche altri compratori e si potrà sempre fare affari in futuro. Pushkin sorride, ma per un motivo ben preciso: sa che l'AIM è ora un'organizzazione debole e disorganizzata, divisa in numerose fazioni. Dunque perchè pagare per la sua mercanzia quando si può facilmente rubarla? Qualche minuto dopo i rappresentanti dell'AIM se ne vanno, non immaginando che nei loro stomaci vi sono ora dei microrintracciatori, ingeriti quando hanno bevuto lo champagne: inseguirli fino alla loro base segreta sarà un gioco da ragazzi. Pushkin ne approfitta dunque per presentare a Falce e Martello un loro alleato per l'assalto all'organizzazione terroristica: pur essendo un compatriota, si tratta di un esterno, ma a causa della delicata natura della missione c'è bisogno di un elemento di forza. E lui lo è: il suo nome è Arkady Rossovich, ma è più noto come Omega Red.

SCELTE PERICOLOSE (PERILOUS CHOICES)
Jorge Gonzales (storia)-Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

I tre bulli stendono facilmente il dottor Keller, mentre Chris Bradley è ancora incerto sul da farsi. I tre teppisti dunque cominciano a devastare la clinica ed a razziare l'armadietto dei medicinali. Questo fa perdere al giovane ogni dubbio: non può permettere che quei vermi se la cavino, deve agire subito e al diavolo le conseguenze. Però lo farà prendendo delle precauzioni. Così entra dal retro della clinica e cerca di utilizzare i suoi poteri per alterare le sue fattezze, come fa l'Uomo Ghiaccio quando sfrutta le sue capacità. Chris si concentra ed un campo di elettricità statica circonda il suo corpo. Il dolore viene subito dimenticato ed il giovane si dirige verso la stanza dove si trovano i tre bulli: vedendo la sua immagine in uno specchio rimane soddisfatto, il campo statico modifica totalmente le sue caratteristiche facciali.
Bolt entra nella stanza e lancia una raffica contro Speed, stordendolo, poi intima ai teppisti di arrendersi ed abbassare le armi, poichè stanno per arrivare gli X-Men. I bulli però non credono al suo bluff e a peggiorare le cose Chris inizia a sentire mal di testa: lo sforzo di utilizzare i suoi poteri nella sua attuale condizione di salute si sta rivelando troppo arduo. Il ragazzo prova a rimanere concentrato ed a mantenere il controllo, ma non riesce a trattenere un grido di dolore. Speed si rialza e lo colpisce un paio di volte con la sua catena, fino a metterlo ko. A Marcus Reinfeld è sembrato di riconoscere Bolt, forse frequenta la sua stessa scuola: dunque si china su di lui per capire chi sia.

MAVERICK 11 (07/1998):


REGNO ROSSO-PARTE 2: LA POSTA IN GIOCO (RED REIGN-PART 2: RAISING THE STAKES)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

Maverick riconosce infine il suo compagno di cella: si tratta del Guardiano Rosso. Ma questo non è possibile, l'originale Guardiano è rimasto ucciso in azione anni fa. Inoltre North conosceva personalmente Alexi Shostakov e quello che ha di fronte non è certo lui, dunque si tratta di un impostore. Il Guardiano Rosso ribatte di non aver mai affermato di essere Shostakov: è un agente libero e non è il burattino di nessuno, tantomeno del governo. Il Guardiano Rosso doveva essere la controparte russa di Capitan America: Shostakov ha fallito in questo ruolo, ma l'idea di fondo è ancora buona. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica c'è bisogno più di prima di un eroe del popolo: in questi anni dominati dalla corruzione e dalle disgrazie, la gente deve avere un punto di riferimento, una persona a cui guardare con rispetto, qualcuno che voglia combattere contro l'oppressione e l'ingiustizia, un eroe che possa diventare un simbolo di speranza. Maverick trova che il Guardiano Rosso sia fin troppo idealista, evidentemente non ha avuto diversamente da lui esperienze di vita che lo abbiano reso cinico, anche se le sue intenzioni sono nobili.
North chiede poi al sedicente eroe del popolo quale sia il suo coinvolgimento in questa faccenda. Lui risponde di essere venuto a conoscenza di alcune voci secondo le quali stava per avvenire un imponente traffico di armi sofisticate tra Ivan Pushkin e l'AIM: le indagini hanno portato il Guardiano Rosso ad intuire che il mafioso farà il doppio gioco. Manderà Falce, Martello e Omega Red ad assaltare la fortezza segreta dell'AIM ed a trafugare i suoi armamenti, grazie ai quali il criminale si costruirà una solida base di potere vendendo poi l'eccesso a prezzi altissimi a gang giovanili o altre bande mafiose. Prima che potesse avvertire le autorità, però, l'eroe russo è stato catturato: Pushkin finora non lo ha ucciso perchè voleva scoprire i suoi mandanti, ma quando capirà che lavora da solo per lui sarà finita. Maverick spera che le cose vadano diversamente: durante il suo scontro di poco prima con le guardie ha notato che, anche se le manette che ha ai polsi inibiscono i suoi poteri, non li annullano del tutto. Probabilmente ha a che vedere con la reazione del suo corpo alla recente ricaduta del Legacy, ai cui effetti collaterali queste manette potrebbero non essere adeguatamente equipaggiate.
Così North inizia, sfruttando le catene che lo tengono appeso al soffitto, a dondolarsi avanti e indietro nel tentativo di aggrapparsi ad una delle stalattiti presenti in questa prigione sotterranea. Ci riesce infine con le gambe, ma la presa è scivolosa e poco salda, dunque ricade. Lo strattone che ne consegue è così forte che il mutante rischia di slogarsi una spalla, ma ignorando il dolore ricomincia a dondolarsi: suo intento è assorbire energia cinetica sufficiente a sovraccaricare gli inibitori delle manette e liberarsi. Alla fine la sua costanza viene premiata: Maverick si ancora saldamente ad una stalattite e comincia a battere le sue mani contro il soffitto. Non sarà un processo breve.
Nel frattempo, nella sua villa, Ivan Pushkin spiega a Omega Red, Falce e Martello il suo piano: ora che i rintracciatori hanno scovato l'esatta posizione della base segreta dell'AIM, è imperativo che si entri in azione il più rapidamente possibile prima che i terroristi trasferiscano la loro merce. La partenza è dunque fissata entro le prossime due ore, nel mentre Omega Red aiuterà Falce e Martello a portare alcune casse presso le baracche della proprietà ed a distribuirne il contenuto. Arkady Rossovich chiede cosa vi sia dentro quelle casse. Pushkin glielo rivela: uniformi, che verranno indossate dagli altri uomini al servizio del mafioso, di modo che la responsabilità del furto non ricada su di lui, ma su un terzo soggetto. Omega Red indaga e scopre che sono costumi verdi dell'HYDRA: considerata l'animosità che sussiste tra questa organizzazione e l'AIM è la vittima sacrificale più indicata.
Intanto nella cella sotterranea Maverick continua a sbattere le sue mani contro il soffitto, fino quasi ad esaurire le sue forze, ma alla fine la sua perseveranza viene premiata: le mani iniziano improvvisamente a brillare e rilasciano una raffica cinetica che distrugge le manette inibenti e fa cadere a terra il mercenario. North provvede poi a liberare il Guardiano Rosso ed alcuni istanti dopo esce dalla prigione, stendendo con l'energia rimanente i due uomini posti di guardia, che trascina nei sotterranei con l'aiuto del Guardiano.
Poco dopo da una postazione sicura i due eroi osservano l'intensa attività vicino ad una casa colonica, al cui interno c'è un hangar segreto in cui si stanno radunando gli uomini di Pushkin. Maverick propone di infiltrarsi a bordo del mezzo di trasporto e distruggere le armi AIM una volta in volo, il Guardiano Rosso accetta. Prima però North deve tornare alla villa per recuperare il suo equipaggiamento: è molto rischioso, ma senza di esso le speranze di successo si ridurrebbero al minimo. Grazie alla copertura dell'oscurità, Maverick oltrepassa le guardie di pattuglia e, sfruttando un davanzale, entra nella villa dal retro. Il mercenario ne percorre i corridoi con estrema cautela: sfortunamente ci sono più di quaranta stanze e lui non ha la minima idea di dove possa trovarsi il suo equipaggiamento. In quel momento sente i passi di due guardie che si avvicinano e precipitosamente si rifugia in una camera: qui dentro è però presente anche Natalya Kedrov che per lo spavento grida e fa cadere un vaso posto su un comodino, che si infrange al suolo. Maverick si ripara prontamente dietro la porta e così le guardie che irrompono qualche istante dopo nella stanza non lo notano.
Natalya si scusa, è stata la sua goffaggine a far rompere il vaso. Una guardia tenta allora un approccio, ma la bella donna allontana con disgusto la sua mano protesa: o se ne va subito o lei dirà a Pushkin che si è approfittato di lei. Istantaneamente le guardie impallidiscono ricordando cosa è accaduto all'ultima persona accusata di averci provato con una delle amanti di Ivan il Terribile ed escono in fretta dalla stanza, senza badare ad altro. Una volta che la situazione si è calmata, Maverick esce dal suo nascondiglio e chiede a Natalya perchè non l'abbia consegnato alle guardie. Lei risponde che non poteva farlo: se Pushkin catturasse di nuovo il mercenario lo ucciderebbe e lui non merita un simile destino. North rimane sorpreso poichè solo poche ore fa questa donna gli ha sputato in faccia. Natalya ribatte che, di fronte a Pushkin, sarebbe stato poco saggio comportarsi diversamente: inoltre da una finestra ha visto quando Maverick si è arreso per salvarela vita di un bambino. Si chiama Pasha ed è il nipote di Natalya, che così ricambia il favore. La donna rivela poi a North dove trovare il suo equipaggiamento.
Grazie al fatto che gran parte degli uomini di Pushkin è al momento occupata a preparare altrove il raid, Maverick arriva senza problemi nel luogo indicatogli da Natalya e recupera la sua attrezzatura e la sua armatura. Approfitta poi di un PC collegato al database principale della villa per esaminare alcuni file classificati, in cerca di informazioni che possano tornargli utili. Scopre così con suo orrore che Pushkin intende rubare armi di distruzione di massa: missili Stealth equipaggiati con testate capaci di rilasciare una versione potenziata dell'antrace su grandi aree popolate. I batteri dell'antrace possono restare dormienti anche per decenni prima di liberare nelle loro vittime spore che generano pustole nere, vomito, febbre e soffocamento in un arco dai due ai quattro giorni. Sparsi su una metropoli, ucciderebbero milioni di persone. Maverick trova poi un altro documento interessante: mentre lui subiva il lavaggio del cervello da Etta Langstrom, Pushkin ha compiuto alcune indagini sul maggiore Barrington. A quanto sembra il suo presunto coinvolgimento nel tradimento di Ginetta Barsalini era solo una storia inventata dal criminale per ottenere più rapidamente l'aiuto e la fiducia del mercenario. In realtà Barrington non ha mai tradito North, che ha ora la possibilità di vendicare il suo assassinio.
Maverick torna dunque al fianco del Guardiano Rosso e, quando vede gli uomini di Pushkin vestiti con le uniformi HYDRA, capisce subito cosa ha in mente di fare Ivan il Terribile. Così insieme all'eroe russo entra dentro una delle casse vuote che viene caricata a bordo dell'aereo in partenza. Poco dopo, sotto lo sguardo soddisfatto di Ivan Pushkin, il mezzo decolla.

ESPOSTO (EXPOSED)
Jorge Gonzales (storia)-Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

Marcus Reinfeld si china verso Bolt per scoprire la sua identità, ma improvvisamente James Keller si riprende e col suo bastone colpisce Speed, il quale crolla su Dice. Reinfeld reagisce prontamente e con la sua mazza centra di striscio il dottore, che cade a terra. Ma un ex Navy Seal non si arrende così facilmente: afferra la catena di Speed e la utilizza per disarmare Reinfeld con un colpo preciso. Dice però si rialza e lancia uno dei suoi coltelli contro la gamba artificiale di Keller che, sbilanciato, viene facilmente steso da Reinfeld con un pugno al volto. Nel frattempo anche Chris Bradley si è ripreso e, vedendo il medico in difficoltà, decide di andare in suo aiuto: cercando di ignorare il dolore riattiva i suoi poteri e di nuovo il suo corpo viene circondato da un campo di elettricità statica. Dice lo nota e si prepara a lanciare un coltello, ma Bolt lo anticipa stendendolo con una raffica energetica. In quel momento un violento giramento di testa lo assale, ma riesce a resistere il tempo necessario per mettere ko coi suoi poteri Speed e Reinfeld.
Keller chiama la polizia, che poco dopo porta via i tre bulli. Il dottore altera un po' la verità ed evita di citare agli agenti il ruolo nella vicenda di Chris Bradley per non comprometterlo. Keller chiede poi, mentre sta ripulendo il suo studio dal disastro provocato, chiede al ragazzo perchè sia tornato indietro: lui risponde che voleva scusarsi per il suo comportamento arrogante, che può solo peggiorare la sua situazione. Anche se sta morendo non vuol dire che debba allontanarsi da tutte le persone che gli sono state vicino. Keller spera allora che da questo momento in poi Chris sia un paziente più collaborativo. Il giovane glielo conferma e si augura che il medico gli insegni quelle mosse da Navy Seal che ha usato contro i tre bulli. Keller è d'accordo, ora però è meglio che Chris torni a casa.

MAVERICK 12 (08/1998):


REGNO ROSSO-PARTE 3: SPIRE MORTALI (RED REIGN-PART 3: MORTAL COILS)
Jorge Gonzales (storia)-Jim Cheung/Leandro Fernandez (matite)-Andrew Pepoy (chine)-Kevin Somers (colori)-Frank Pittarese (supervisione)

L'aereo di Ivan Pushkin sorvola silenziosamente le Alpi Svizzere, a sud del Liechtenstein, avvicinandosi sempre più alla sua destinazione. Martello contatta Falce e lo invita a preparare gli uomini al lancio: i portelli del mezzo vengono aperti e, con precisione assoluta, ondate di truppe armate fuoriescono dal ventre della bestia sciamando come locuste verso un piccolo campo d'atterraggio. Volando grazie a dei jet-pack, gli uomini di Pushkin, travestiti come soldati HYDRA, colgono totalmente di sorpresa con le loro armi le sentinelle a guardia dell'entrata dell'avamposto segreto dell'AIM, le quali diventano facile carne da cannone: ciò che segue è un bagno di sangue e non si ha nemmeno il tempo di far risuonare l'allarme.
Sull'aereo intanto Martello riceve un messaggio che gli comunica la fuga di Maverick e del Guardiano Rosso e la loro probabile presenza a bordo del mezzo. Nel sentire il nome del mercenario, sia Falce che Omega Red affermano che si occuperanno di lui e, senza prestare ascolto alle obiezioni di Lubov, abbandonano le loro postazioni. Contemporaneamente, nel deposito bagagli, North vede il Guardiano Rosso un po' pallido: non si tratta di mal d'aria, ma di tensione causata dalla sua scarsa esperienza sul campo. Maverick non lo conosce personalmente e non si fida ancora del tutto di lui e non potrà perdere tempo a guardargli le spalle quando saranno in territorio nemico, c'è troppo in gioco. L'eroe russo ribatte che non sarà un peso in questa missione: anche lui prova un po' di diffidenza nei confronti del mercenario, ma qui si parla di armi di distruzione di massa che rischiano di cadere nelle mani di un uomo spietato ed immorale che non si farà problemi ad usarle. Il Guardiano Rosso farà tutto ciò che sarà necessario per assicurarsi che questo non accada, anche se ciò volesse dire sacrificare la propria vita.
In quel momento il portello del compartimento si apre e fa il suo ingresso Falce: dietro di lui arriva di gran carriera Omega Red, il quale è così ansioso di affrontare Maverick che spinge via con una delle sue spire il suo presunto alleato. Potenziato da letali feromoni che scorrono attraverso il suo corpo, un irato Arkady Rossovich distrugge con le sue insolite protuberanze artificiali numerose casse, avvicinandosi così a North, a cui intima di rivelare dove abbia nascosto il sintetizzatore di carbonadio, di cui ha bisogno per stabilizzare il suo corpo e neutralizzare un fattore mortale che lo sta debilitando. Maverick non glielo rivela ed evita le sue spire, facilitato dagli spazi ristretti che non consentono ad Omega Red una grande agilità di manovra. Contemporaneamente il Guardiano Rosso affronta Falce e sembra stia avendo la meglio su di lui. Ad un tratto Omega Red afferra con una spira Maverick e lo lancia contro delle casse: questo però non fa altro che attivare i poteri mutanti del mercenario, che con un pugno scaglia via il criminale.
In quell'istante Martello riceve dalle truppe di terra la conferma che la pista di atterraggio è stata conquistata, così attiva i retrorazzi per fermare l'aereo a mezz'aria e prepararsi ad un atterraggio verticale. Il brusco stop sbilancia i quattro contendenti, che perdono tutti l'equilibrio. Maverick ed il Guardiano Rosso sono i primi a rialzarsi e, approfittando del fatto che il mezzo è a poca distanza dal terreno, aprono il portello di uscita e si tuffano in basso, atterrando su un manto di soffice neve. Omega Red vorrebbe inseguirli, ma Falce lo blocca: è qui per compiere una missione, non per regolare vecchi conti in sospeso, si occuperanno dopo dei due fuggiaschi. Rossovich prova a protestare, ma Vronsky lo zittisce: Ivan il Terribile non è stato soprannominato così per caso, ora Omega Red deve guidare le squadre della morte alla conquista dell'ala delle munizioni e del centro di comando della fortezza, altrimenti avrà modo di pentirsene. Il criminale decide per il momento di eseguire gli ordini e parte alla volta della base AIM. Falce dunque contatta Martello e gli riferisce cosa è accaduto, dicendogli poi che vuole occuparsi personalmente di Maverick. Lubov non ritiene sia una cosa saggia: l'odio che il suo alleato prova per il mercenario sta offuscando il suo giudizio. Vronsky ribatte di sapere cosa sta facendo: una volta che avrà terminato, si incontrerà con Martello e gli altri al laboratorio biogenetico.
Fortezza AIM: Maverick e il Guardiano Rosso arrivano in una sala dove trovano solo cadaveri con tute gialle. Grazie a degli schermi visori riescono a farsi un'idea della situazione: la maggioranza delle forze di Pushkin, guidata da Omega Red, sta convergendo sull'armeria principale; nei livelli sotterranei invece la squadra di Martello sta eliminando la resistenza all'esterno del laboratorio biogenetico. Delle armi convenzionali i due eroi dovranno occuparsi in seguito, ora la cosa più importante è neutralizzare le culture di antrace e le altre armi batteriologiche. Maverick propone al Guardiano Rosso di prendere vie separate: l'eroe russo si recherà nel laboratorio sfruttando i condotti di ventilazione della cittadella, mentre North si occuperà di Falce. Il Guardiano Rosso pensa che questa sia una scelta egoista: ha visto il fuoco che ardeva negli occhi di quel criminale, Omega Red non è l'unico che ha qualche motivo di risentimento nei confronti del mercenario. E probabilmente il sentimento di ostilità è reciproco, ma queste piccole dispute rischiano di compromettere la missione. Maverick taglia corto: Falce si trova nell'unico corridoio tra loro ed il laboratorio biogenetico e se capisce cosa hanno in mente di fare avvertirà Martello e distruggere le armi chimiche diverrà quasi impossibile. Qualcuno dunque deve distrarre Vronsky, mentre l'altro si reca al laboratorio. Poi, senza attendere una replica, North si allontana.
Pochi minuti dopo Falce si ritrova faccia a faccia con Maverick, le cui mani sono cariche di energia. Il criminale cala la sua arma contro il mercenario, ma costui la blocca tra i palmi delle sue mani e gliela strappa via. Poi North inizia a tempestare Vronsky di pugni allo stomaco e al volto, fino a stenderlo a terra e strozzarlo, spezzargli il collo adesso sarebbe un gioco da ragazzi. Con voce roca e bassa Falce esorta Maverick ad andare avanti e finirlo, ma il mutante lo getta via: non ne vale la pena. Diversamente da Vronsky, North non va in giro ad uccidere gente indifesa a sangue freddo, non è il suo stile. Inoltre Falce deve consegnare un messaggio al suo compare Martello: Maverick non ha dimenticato il suo ruolo nell'assassinio del maggiore Barrington, presto pagherà per questo e giustizia sarà fatta. Così dicendo North inizia a dirigersi verso il laboratorio.
Altamonte Springs, Florida: Chris Bradley, come aveva promesso a Maverick, sta tenendo d'occhio Elena Ivanova, ancora in stato catatonico. A volte le parla, a volte le legge qualcosa, altre volte le fa ascoltare della musica. Ma per la maggior parte del tempo c'è solo silenzio. Improvvisamente il ragazzo ha un violento giramento di testa, che rischia di farlo svenire: questo tipo di attacco è peggiorato dopo che ha salvato il dottor Keller da quei bulli. Lo sforzo di utilizzare i suoi poteri al massimo ha solo peggiorato la sua condizione. Chris spera che Maverick torni presto.
Fortezza AIM: Gli uomini di Pushkin hanno conquistato l'armeria con relativa facilità, grazie soprattutto all'apporto di Omega Red, che ha potuto sfogare le sue tendenze omicide sottraendo ad alcuni terroristi con le sue spire la loro forza vitale. Sotto la supervisione del criminale le armi trafugate vengono caricate su numerosi container e portate alla vicina pista d'atterraggio, dove è in attesa per loro un mezzo di trasporto. Ad un tratto, pesto ed ansimante, arriva Falce: Omega Red capisce subito cosa gli è accaduto e decide di andare a cercare Maverick. Stavolta le proteste di Vronsky sono vane, Rossovich ha ormai completato la sua missione.
Laboratorio: Mentre Martello supervisiona il trasporto di alcuni missili Stealth, non visto il Guardiano Rosso si reca ad un computer e disattiva tutti i blocchi di sicurezza. Ora deve solo premere il pulsante che abiliterà i protocolli di emergenza, i quali neutralizzeranno in modo permanente gli agenti biologici contenuti in alcuni cilindri, un processo irreversibile. L'unico problema è che tra l'eroe russo e quel pulsante c'è Martello. Incurante dei rischi, il Guardiano Rosso si lancia in avanti, ma Lubov lo nota e rapidamente lo blocca in un angolo della stanza. In quel momento Maverick arriva sulla scena. Martello prova a colpirlo con la sua arma energetica, ma il mutante si abbassa e la evita, poi replica centrando il criminale alle spalle con le sue mani cariche di energia. La sensazione di calore e di dolore sta diventando sempre più difficile da sopportare per il mercenario, ma nonostante ciò va avanti e cerca di non mostrare all'avversario questa sua debolezza. Lubov incassa il colpo e torna all'attacco: con la sua arma taglia in due dei macchinari, che seppelliscono Maverick sotto il loro peso. Ormai però è troppo tardi: il Guardiano Rosso infatti ha già premuto il pulsante di emergenza e gli agenti biologici stanno per essere neutralizzati. Irato, Lubov cala il suo martello energetico contro la gamba sinistra dell'eroe, che grida di dolore e crolla sul pavimento.
Il criminale può dunque tornare ai suoi compiti: porta fuori gli ultimi missili ordinando nel contempo a tre suoi lacchè di uccidere Maverick ed il Guardiano Rosso. Costoro si avvicinano alle macerie sotto cui è sepolto North, ma costui ne emerge all'improvviso e li stende con tre pugni energetici. Poi il mercenario si carica su una spalla il Guardiano Rosso e lo porta via, incurante delle sue esortazioni a lasciarlo perdere e ad occuparsi invece delle armi. Così i due arrivano in uno degli hangar ausiliari del bunker: qui Maverick posiziona l'eroe russo dentro una capsula di fuga diretta verso uno dei vicini villaggi, dove potrà ricevere aiuto ed assistenza. Il Guardiano Rosso si scusa con North per averlo malgiudicato: il suo nome è Krassno Granitsky e, se mai il mercenario dovesse avere nuovamente bisogno di lui, potrà contattarlo a Pargolovo. Detto questo sviene per l'eccessivo dolore alla gamba ferita.
Maverick regola i comandi del pilota automatico e si appresta a far partire la capsula, ma in quel momento compare alle sue spalle Omega Red, ansioso di prendersi la rivincita su di lui dopo essere stato seppellito sotto il complesso Weapon X (V. Marvel Mix 16). North sfugge alle spire del criminale, allontanandolo per quei secondi necessari a permettergli di far decollare la capsula. Messo in salvo il Guardiano Rosso, il mercenario esce dall'hangar, ma Omega Red lo afferra e stringe con le spire il suo corpo. Mentre lotta per non perdere conoscenza, a North viene in mente che per Rossovich le spire rappresentano sia un punto di forza che la sua principale debolezza, dal momento che sono le uniche cose che mantengono stabile il suo corpo, la sua stessa esistenza dipende da esse. Così, raccogliendo tutte le sue forze, Maverick cerca di allontanare da sé le spire che stringono il suo petto e dice a Omega Red che se questo suo sforzo pietoso è il meglio che sa fare allora c'è da rimanere delusi. Irato, il criminale sbatte North contro una parete ed è proprio quello che il mutante voleva, poichè ora i suoi poteri si sono nuovamente attivati.
Rialzandosi, il mercenario dice a Rossovich che ha paura di usare le sue spire su di lui, poichè prosciugando la sua forza vitale rischia di rimanere infettato dal virus Legacy. Omega Red esita per un breve istante, permettendo a Maverick di agire: afferra i capi delle due spire e le fonde insieme grazie ai suoi poteri. Poi con uno sforzo erculeo North usa le protuberanze del criminale contro di lui: tira un violento strattone, lo sbilancia mandandolo sull'orlo di un burrone, infine con un calcio alla testa fa precipitare nel vuoto un urlante Arkady Rossovich. Subito dopo Maverick ode i motori dell'aereo di Pushkin avviarsi: senza perdere altro tempo corre verso il mezzo di trasporto e, anche se le sue gambe stanno per cedere, riesce ad aggrapparsi ad esso proprio mentre sta per decollare, afferrando il carrello e venendo trascinato all'interno quando questo si richiude.
Poco dopo il mercenario attacca gli uomini di Pushkin ancora vestiti con le uniformi HYDRA: due vengono stesi con un calcio volante, il terzo con un pugno, gli ultimi due vengono gettati fuori dall'aereo grazie ad un portello aperto. Maverick dunque si carica di energia e mette fuori uso tutti i missili Stealth trafugati. Compiuta la sua opera, il mutante si concede un attimo di riposo, ma viene improvvisamente colpito dietro la testa da Falce, che afferra la gola del mercenario con le sue mani e lo spinge per metà fuori dall'abitacolo dell'aereto. Stremato per gli incredibili sforzi a cui si è sottoposto, Maverick è incapace di reagire. Così Falce gli toglie la maschera e conficca un dito della sua mano dentro la cavità oculare sinistra del mercenario. Maverick urla con un'intensità che non ha mai sperimentato prima, poi metà del suo mondo precipita nell'oscurità.
Altamonte Springs: Improvvisamente Elena Ivanova si risveglia dal coma ed inizia ad agitarsi nel letto. Subito dopo emette un urlo simile per intensità a quello di Maverick, mentre il suo corpo rilascia una accecante raffica psichica che costringe Chris Bradley ad indietreggiare da lei.
Alpi Svizzere: Nel non riuscire ad un tratto a non vedere più, Maverick si fa cogliere dal terrore, ma riesce rapidamente a dominare la sensazione di panico e con un calcio allontana da sé Falce. Essendo però troppo all'esterno, North vola via, ma con la forza della disperazione si aggrappa ad un'ala. Di nuovo carico di energia, Maverick striscia verso uno dei motori e lo mette fuori uso. Infine, totalmente esausto, scivola via ed inizia a precipitare. Lo stesso destino condiviso dall'aereo, nonostante gli sforzi in senso contrario di Martello e del pilota del mezzo. Finchè entrambi atterrano bruscamente sul manto nevoso delle Alpi. Poco dopo Ivan Pushkin viene informato per telefono di quanto è accaduto: il mafioso è estremamente seccato per come sono andate le cose. Manderà al più presto sul posto un altro aereo, per recuperare quelle armi che non sono andate distrutte, prima dell'arrivo di spettatori indesiderati. Per quanto riguarda Maverick, che si lecchi pure le ferite: quando si riprenderà, bisognerà spezzarne per sempre lo spirito.
Poco lontano da lì il mercenario riprende i sensi: prova un tremendo dolore ed il suo intero corpo trema a causa dello shock e del disorientamento. Poi nota la sua vista ridotta a metà e sangue tutt'intorno a lui e con orrore ricorda cosa è accaduto: Falce gli ha cavato via l'occhio sinistro. La ferita sta ancora sanguinando e, per quanto possa risultare dolorosa, bisogna effettuare una cauterizzazione. Così North direziona una sua mano carica di energia verso la cavità oculare mancante: la ferita viene cauterizzata e, con un grido di dolore, Maverick perde nuovamente i sensi.
Altamonte Springs: Tutto torna alla calma e Chris Bradley si riavvicina ad Elena Ivanova, che appena ripresasi dal coma ma ancora molto debole chiama a sé Maverick. Il ragazzo le prende una mano per confortarla e si chiede se il collegamento psichico tra lei e North possa essersi ripristinato quando Elena si è risvegliata ed ha emesso quella raffica psionica. Per quanto riguarda il mercenario, Chris è convinto che stia bene e, dovunque ora sia, un giorno tornerà da loro.
Alpi Svizzere: Maverick riprende i sensi ed inizia lentamente ad incamminarsi verso una meta indefinita, il suo corpo ed il suo volto sferzati da una violenta tormenta di neve.

FINE

A cura di Fabio Volino