AVENGERS/THUNDERBOLTS
Mini di sei numeri pubblicata dal maggio al settembre 2004

CAPITOLO 1:


UNO: LA CAUSA DELLA GIUSTIZIA (ONE: THE CAUSE OF JUSTICE)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Barry Kitson (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Zeulniz, a sud di Lipsia. 1480, epoca del Sacro Romano Impero: Un gruppo di predatori si prepara ad assaltare la città e a derubare i suoi abitanti, solo in mezzo ad un ponte un uomo si para sulla sua strada. Un uomo con una armatura malconcia e a prima vista non capace di respingere un gruppo simile: si chiama Harbin Zemo, Ministerialis di Zeulniz. Questa terra ed i suoi abitanti sono sotto la sua protezione e gli invasori non sono i benvenuti. Così si lancia all'attacco dei predatori, per entrare nella storia, anzi nella leggenda: da solo riesce a tenere testa a tutti loro fino all'arrivo dei soldati. Il capitano dell'esercito, impressionato dal suo valore, promette che porterà all'imperatore la notizia della sua impresa: Harbin Zemo verrà elevato alla nobiltà, diverrà un Barone. Il primo della sua famiglia. Seppur ferito, l'uomo promette che se mai qualcun altro verrà a minacciare i buoni uomini e donne di Zeulniz, uno Zemo sarà pronto a servire la causa della giustizia.
Carnelia, oggi: Nonostante abbiano decine di armi puntate contro, Helmut Zemo e Moonstone rimangono impassibili e chiedono al Primo Ministro della nazione di consegnare immediatamente tutte le informazioni in suo possesso sul reattore a fusione sperimentale e di limitare in futuro le ricerche sull'energia nucleare. Diversamente potrebbero esserci conseguenze molto spiacevoli. Il Primo Ministro si indigna per queste minacce ed ordina ai due di abbandonare subito la Carnelia, altrimenti darà l'ordine di sparare. Zemo lancia dunque uno sguardo d'intesa a Moonstone, la quale coi suoi poteri sottrae le armi agli uomini presenti nella stanza e le fa poi sparire. Zemo è molto deluso: quelle spiacevoli conseguenze dovranno essere messe in atto.
Palazzo dei Vendicatori: Una giornalista introduce un servizio che mostra l'attacco dei Thunderbolts ai danni della Carnelia, in seguito al quale è stato smantellato un reattore nucleare di cui fino a quel momento si era negata l'esistenza. Il Barone Helmut Zemo, Vantage, Songbird e la creatura vegetale nota come Blackheath hanno avuto facilmente la meglio sull'esercito carneliano, mentre Atlas, Moonstone e Fixer smantellavano il reattore, oggetto nelle scorse settimane di una accesa disputa presso le Nazioni Unite. E nel compiere questa azione, i Thunderbolts non si sono lasciati alle spalle nemmeno un ferito. Le prove delle attività illegali della Carnelia sono state poi consegnate al presidente russo Putin, il quale ha pubblicamente ringraziato i Thunderbolts per aver placato le paure globali ed aver contribuito a smorzare le tensioni della sua nazione e li ha invitati ad una cena di stato in loro onore. Nella successiva conferenza stampa, Zemo si è dichiarato soddisfatto del fatto che, grazie al suo gruppo, la Russia ed il mondo siano diventati un posto più sicuro. Sin dalla loro ricomparsa sulla scena pubblica, i Thunderbolts hanno messo in atto simili imprese contro numerose nazioni ree di aver violato le leggi internazionali e nel fare questo hanno forgiato numerose alleanze politiche e generato un ampio consenso. Il che porta a domandarsi: è possibile che questi ex criminali siano divenuti gli eroi di una nuova era?
Occhio di Falco accoglie con soddisfazione queste notizie, ma Wasp, Scarlet e Capitan America non condividono il suo entusiasmo. Finché era l'arciere a guidarli, i Thunderbolts avevano il beneficio del dubbio, una guida morale, ma ora le cose sono cambiate. In quel momento irrompe nella stanza Visione, che riferisce di una situazione di pericolo: in un laboratorio di ricerca poco fuori Topeka è appena apparso l'Uomo Cobalto, che pare come impazzito. I cinque eroi si precipitano verso il loro quinjet, chiamando a supporto anche Iron Man e Calabrone: contemporaneamente, Clint Barton si ricorda che l'Uomo Cobalto dovrebbe essere morto.
Aberdeen, Scozia: Tre persone sentono al notiziario dell'attacco dell'Uomo Cobalto e della sua successiva fuga, poi escono dal pub dove si erano recati. Si tratta di Erik Josten, Melissa Gold e Dallas Riordan: sono felici, era da tempo che non si sentivano liberi, senza doversi più guardare le spalle per paura di essere ricercati o catturati. Tuttavia non si fidano pienamente di Zemo, pur essendosi costui dimostrato un carismatico ed efficiente leader. Improvvisamente alle loro spalle compare Blackheath, il quale dice loro che il tradimento è caratteristica tipica degli esseri di carne. La discussione viene interrotta dall'arrivo di Moonstone, che chiede loro se siano entrati in possesso dei monofilamenti di cui ha bisogno Ebersol. Blackheath ha in effetti completato la sua missione, ma la stessa cosa non può dirsi per Erik e gli altri. Karla esorta dunque Atlas e soci a fare altrettanto, il Progetto Liberatore non può subire ritardi per via della loro lentezza. Senza ribattere, i tre si mettono in caccia.
Stormfront-1, Mare del Nord, quartier generale dei Thunderbolts: Blackheath consegna a Fixer il nitrato di ammonio che aveva richiesto sotto forma di materia organica e che andrà inserito nei condotti di ventilazione del macchinario che darà vita al Progetto Liberatore. Moonstone intanto è andata a farsi una doccia: uscita dalla cabina, prende un datapad ed osserva con attenzione un notiziario su un exploit dell'Uomo Cobalto, affrontato senza troppo successo da Occhio di Falco. Poi la donna richiama i dati in suo possesso sul Progetto Liberatore, da lei stessa concepito, e si reca nella sala principale della base dove Zemo e Fixer stanno esaminando alcuni condotti surriscaldati.
Il mondo ha bisogno di protezione, di una guida, per porre fine agli infiniti conflitti ed aprire la porta a nuove possibilità. Liberatore rappresenta in tal senso un enorme passo in avanti: una chance per poter vedere il mondo libero dalla paura, dal terrore. Farà sì che l'umanità guardi al futuro piuttosto che vagare nell'oscurità. Tuttavia, perchè questo progetto possa essere portato a compimento, c'è bisogno di un ingegnere nucleare dal momento che Fixer non possiede le necessarie conoscenze di questo campo scientifico. E rimangono solo tre settimane ai Thunderbolts per capitalizzare al meglio la loro attuale popolarità, dopodichè la gente non crederà più alle loro buone intenzioni.
Improvvisamente nella base risuona un allarme. Moonstone va a controllare e si trova di fronte all'intera forza aerea della Carnelia, decisa a ripagare col sangue l'offesa di alcuni giorni prima. Senza scomporsi, Karla Sofen crea attorno agli elicotteri un campo gravitazionale che li blocca sul posto: l'attacco è finito prima ancora di iniziare. Fixer registra tutto e trasmette il filmato alla CNN, poi fa sì che Zemo si metta in collegamento col primo ministro carneliano. Helmut lo esorta caldamente ad accettare la perdita di un programma energetico che avrebbe decimato la sua nazione, altrimenti renderà pubblici dei video in cui il primo ministro va a letto con le mogli dei primi ufficiali del suo esercito. L'uomo, imbarazzato, è costretto a capitolare. Una faccenda risolta in modo rapido e senza nessuna perdita umana. Come fanno i veri eroi.
Prigione di minima sicurezza di Parsons, Illinois. Quattro settimane fa: Capitan America e Wasp vengono accolti da Warbird, liaison superumano dell'agenzia di sicurezza nazionale. I due eroi sono qui per parlare con uno dei prigionieri, per una faccenda importante. Un detenuto modello, del resto si è consegnato spontaneamente alle autorità, nonostante un perdono presidenziale, per scontare una sua precedente condanna. Cap e Jan vengono dunque fatti entrare nella cella di Abner Jenkins, perchè ricevano da lui informazioni sui Thunderbolts. Le informazioni che gli ha passato Songbird infatti hanno formato un puzzle che i Vendicatori non sono riusciti a decifrare, dopotutto nemmeno lei è a conoscenza dei reali piani di Zemo. E se Jenkins aiuta gli eroi, loro aiuteranno Melissa e così tutto quello che la ragazza ha fatto di buono non verrà rovinato. L'ex Mach-3 esamina alcuni documenti, riflette alcuni istanti, poi sputa il rospo: si tratta del Progetto Liberatore. I Thunderbolts lo useranno per salvare il mondo e i Vendicatori dovranno fermarli.

CAPITOLO 2:


DUE: LA GIUSTA CONDOTTA (TWO: THE FINE LINE)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Barry Kitson (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Minnesota: L'Uomo Cobalto ha attaccato l'impianto nucleare New Ulm ed i Vendicatori composti da Capitan America, Wasp, Iron Man, Visione, Occhio di Falco, Scarlet e Calabrone si recano sul posto grazie ad uno dei loro quinjet. Nelle ultime settimane il criminale ha assalito ben tre simili impianti, affermando che agisce così per salvare la sua stessa vita, poichè altrimenti i suoi poteri nati dalle radiazioni lascerebbero di lui nulla più che una nuvola di energia senziente. E dunque, a meno che non attinga ai reattori nucleari per il suo sostentamento, perderà coesione e si dissiperà lasciando dietro di sé solo una corazza contaminata. I poliziotti puntano le loro pistole contro l'Uomo Cobalto, che implora loro di fermarsi, non vuole fare male a nessuno: non può correre rischi ora, non dopo tutti questi anni di buio, di freddo, privo di forma e mente. Prima che possa attingere al reattore, però, le porte di sicurezza si sigillano impedendogli l'accesso.
Subito dopo giungono i Vendicatori, che lo circondano. Occhio di Falco lancia una freccia schiumosa, che confonde il criminale: Iron Man e Visione ne approfittano e lo colpiscono al volto, stando comunque attenti a non creare una breccia nella sua armatura. Subito dopo Calabrone nota una fluttuazione nel nucleo del reattore e lo comunica a Tony Stark: il sistema doveva essere smantellato questa settimana dalle Stark Enterprises, ma è in una situazione peggiore del previsto. Il reattore per lo sforzo si sta deformando. La conseguenza è che i Vendicatori non possono toccare l'Uomo Cobalto: è collegato al reattore e se tale collegamento viene spezzato con la forza il nucleo potrebbe sovraccaricarsi. Approfittando della situazione, il criminale allontana da sé Iron Man, poi estende la sua aura provocando un'esplosione.
Stormfront-1, Mare del Nord, quartier generale dei Thunderbolts: Moonstone osserva sul suo notepad un notiziario che riferisce della battaglia tra i Vendicatori e l'Uomo Cobalto, poi apre i suoi appunti sul Progetto Liberatore: il gruppo ha lavorato duro per portarlo a compimento, eppure non è ancora al 100%, c'è bisogno di un ingegnere nucleare. Se il progetto affonda, avranno perso mesi per nulla. Ironico, comunque, che un gruppo come i Thunderbolts così abituato alla sfiducia lanci un piano basato profondamente sulla lealtà.
Nel frattempo, Fixer sta testando il congegno Liberatore sulle energie ioniche di Dallas Riordan, con suo grande dolore: dovrebbe assorbire forme transnormali di energia come quella nucleare o cosmica e Ebersol vuole assicurarsi che funzioni con questo esperimento su piccola scala. Subito dopo però arrivano Songbird e Atlas, che intimano a Fixer di spegnere il congegno. Di fronte al tono irato di Erik Josten, Ebersol esegue ma per assicurarsi che abbia capito bene Atlas inchioda al soffitto il suo compare. Ma quando giunge Zemo, ordina a Atlas di lasciar libero Fixer: è stato lui ad ordinare questo test, necessario per assicurarsi che il prototipo funzionasse alla perfezione e che i sistemi meccanici rispondessero a dovere. Inoltre l'energia ionica sottratta è ormai già tornata a Vantage. Una volta che Zemo è tornato nei suoi alloggi, Blackheath intima ai suoi compagni di guardarsi da lui: certo, sottrarre le forze pericolose renderà il mondo più sicuro, ma cosa ne sarà di tutta l'energia che Zemo preleverà?
Intanto Moonstone va a trovare Zemo e gli mostra le immagini della lotta tra i Vendicatori e l'Uomo Cobalto: hanno bisogno di un ingegnere nucleare e lo hanno appena trovato.
Minnesota: L'onda d'urto dell'esplosione provocata dal criminale fa inciampare una troupe televisiva del posto, ma la loro brusca caduta viene soffocata da un cuscino di suono solido. La giornalista si rialza subito e chiede a Zemo cosa i Thunderbolts abbiano intenzione di fare: Helmut risponde che faranno quello che i Vendicatori non sono finora riusciti a realizzare, salvare la popolazione del Minnesota. Poi i Thunderbolts si precipitano nel complesso nucleare, dove i Vendicatori sono riusciti a salvarsi dall'esplosione provocata dall'Uomo Cobalto grazie al corpo ultra-resistente di Visione. Improvvisamente il criminale viene bloccato in una gabbia di suono solido. Non ci vuole molto agli eroi per capire che hanno compagnia, una compagnia a loro poco gradita: sicuramente il più a disagio è Capitan America, che si trova a dover trattare col suo vecchio nemico Helmut Zemo.
Nonostante le resistenze di Steve Rogers, Fixer si mette al lavoro e posiziona attorno all'Uomo Cobalto un campo di contenimento che pare in grado di reggere e contenere i pericolosi flussi di energia del criminale, il quale implora ai Vendicatori di far sì che venga salvato dai Thunderbolts. Vedendo Cap e Zemo guardarsi ancora in cagnesco, Occhio di Falco incita Fixer ad agire. Allora Norbert Ebersol attiva un congegno capace di assorbire e reincanalare le energie dell'Uomo Cobalto. Moonstone poi apre un portale dimensionale, in cui tali energie vengono convogliate. Ed in pochi istanti la minaccia ha avuto termine: il reattore è stabile e intatto, mentre la potenza dell'Uomo Cobalto è ora su valori ordinari. E prima che i Vendicatori possano fare o dire qualcosa, Moonstone apre un portale spaziale con il quale avvolge i suoi compagni e l'Uomo Cobalto. Gli eroi provano a raggiungerli, ma vengono fermati da un muro sonico eretto da Songbird. Una volta che i Thunderbolts sono spariti, Occhio di Falco se la prende con Iron Man: il genio di Tony Stark superato da quello di Fixer, che ignominia. L'eroe in armatura non replica.
Quartier generale dei Thunderbolts: Zemo spiega all'Uomo Cobalto che Fixer ha costruito per lui un nuovo sistema esterno di raffreddamento, di modo tale da bloccare le emissioni di radiazioni. Una soluzione temporanea in attesa di una cura permamente. Il criminale può ripagare il suo debito aiutando i Thunderbolts a salvare il mondo.
Palazzo dei Vendicatori: Occhio di Falco sta effettuando una sessione di allenamento quando Jarvis lo interrompe per chiedergli se desideri qualcosa da bere. L'arciere rifiuta l'offerta, poi chiede al fedele servitore cosa pensi dei Thunderbolts. Jarvis con volto torvo risponde che trova molto difficile dare il beneficio del dubbio ad un gruppo di criminali che lo hanno picchiato a morte e gli hanno quasi fatto perdere un occhio. Falco prova a scusarsi mentre il maggiordomo esce dalla stanza, ma viene interrotto dall'arrivo di Calabrone. Clint ne approfitta per chiedergli dove si trovi Iron Man, di modo tale che possa scusarsi per il suo brusco comportamento in Minnesota. Quasi balbettando ed accampando una puerile scusa, Hank Pym vola via. Falco allora entra in un laboratorio e vi trova solo l'armatura dell'eroe.
Quartier generale dei Thunderbolts: Mentre viene accompagnato nei suoi alloggi, l'Uomo Cobalto chiede a Atlas, Songbird e Vantage se si fidino di Zemo. I tre evitano la questione e gli mostrano la stanza. In loro soccorso giunge Moonstone, la quale afferma che non ci sono facili risposte: anche l'Uomo Cobalto, ad esempio, ha messo in pericolo migliaia di vite eppure ora potrebbe salvarne milioni. I Thunderbolts gli hanno offerto il loro aiuto, ma lui deve fare altrettanto: è un equilibrio fragile e delicato ma che potrebbe dare grandi opportunità, come liberarsi della propria corazza, essere nuovamente un uomo, entrare in contatto con qualcuno, provare nuovamente sensazioni. Tutti loro camminano in aree di grigio: hanno abbandonato l'ombra, ma non sono stati ancora pienamente inondati dalla luce. Una volta che Moonstone se n'è andata, Dallas Riordan avvisa l'Uomo Cobalto di tenersi pronto: tra poco assalteranno un covo abbandonato di Wizard. Infine solo, il criminale si accerta che non ci siano telecamere nascoste o strumenti di sorveglianza nella sua stanza, poi si toglie il suo elmetto e spegne il campo olografico attorno al suo viso. E mostra il suo vero volto: Tony Stark!

CAPITOLO 3:


TRE: SANGUE FREDDO (THREE: NERVES)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Tom Grummett (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Groton, Connecticut, notte: I Thunderbolts irrompono in un rifugio di Wizard. Il criminale, intento in una delle sue invenzioni, prova ad afferrare il suo elmetto, ma Songbird lo circonda con una bolla di suono solido. Bentley Wittman, però, non ne ha bisogno per controllare i suoi dischi di gravità, i quali cominciano a volare per tutta la stanza. Mentre i Thunderbolts sono impegnati ad evitarli o distruggerli, Wizard indossa finalmente il suo elmetto e la sua armatura e si lancia contro Zemo, chiedendogli cosa ne ricava da questo insensato attacco. Helmut ribatte che il criminale fornirà loro di sua spontanea volontà ciò di cui hanno bisogno, altrimenti spargeranno la voce che è un loro collaboratore. Con la conseguenza che i contatti di Wittman nel mondo criminale si eclisseranno ed i suoi contratti sul mercato nero diventeranno carta straccia: dopotutto chi si metterebbe in affari con un traditore? Wizard suda freddo, poi interrompe il volo delle sue insolite armi e chiede a Zemo cosa voglia. Il leader dei Thunderbolts risponde che gli interessano i dischi gravitazionali. Tony Stark, nella sua armatura di Uomo Cobalto, ne esamina uno e scopre che il software è stato piratato e modificato da un progetto della Starksoft. Nella successiva ora Zemo e Fixer lavorano con Wizard ad un livello che fa capire chiaramente che le loro menti, seppur spesso devote a progetti criminali, appartengono a scienziati di prima classe. Il finto Uomo Cobalto si limita ad osservarli ed ascoltarli, chiaramente curioso e rispettoso. Moonstone lo nota e si domanda se il suo comportamento sia dovuto all'insicurezza del nuovo arrivato oppure se non ci sia sotto qualcos'altro.
Palazzo dei Vendicatori, il giorno dopo: I Vendicatori esaminano sul loro schermo olografico di attività globale le ultime imprese dei Thunderbolts: Stingray ha fornito loro dei rapporti sull'attività geotermale dell'Oceano Indiano, mentre il Cavaliere Nero, Photon, Warbird e Quasar hanno indagato su varie loro missioni in più punti del globo terrestre. Tuttavia non è emerso nulla di sospetto. Occhio di Falco si domanda perchè continuare su questa strada e Capitan America gli risponde che stanno solo tenendo un occhio sulle loro attività, giusto per essere sicuri.
Quartier generale dei Thunderbolts: Fixer inserisce i dischi di Wizard all'interno del congegno che attiverà il Progetto Liberatore: il software al loro interno collegherà una rete di satelliti a questa unità. Tale rete comunicherà internamente, identificando e localizzando istantaneamente ogni energia transnormale (come quella ionica, cosmica, nucleare...), poi dirà al Liberatore di assorbirla. Alcune energie sensibili possono comunque essere facilmente bypassate. Tony Stark osserva il tutto con attenzione.
Palazzo dei Vendicatori: Clint Barton lancia una freccia dentro una fessura oculare dell'armatura di Iron Man, mentre Scarlet gli si avvicina. L'arciere le dice che potrebbe contattare i Thunderbolts anche adesso, dal momento che possiede uno dei loro comunicatori, ma per il momento non lo farà: si limiterà ad incrociare le dita.
Quartier generale dei Thunderbolts, sera: Moonstone, Songbird e l'Uomo Cobalto sono alla ricerca di una specifica rete satellitare voluta da Fixer: una catena dormiente di satelliti un tempo parte dei Protocolli Magneto, usata quando le Nazioni Unite tentarono di esiliare dal pianeta il Signore del Magnetismo. Nello spazio esterno, Melissa Gold rilascia i dischi di Wizard, i quali vanno a ricercare la giusta rete satellitare: occorrono due ore perchè i droni vadano in posizione e riscrivano i vecchi codici di programmazione. Poi Moonstone, Songbird e l'Uomo Cobalto rientrano nell'atmosfera: Karla si separa da loro dicendo che ha delle faccende da compiere a Long Island. Si aspetta una reazione da parte del nuovo arrivato, ma questa non c'è.
Palazzo dei Vendicatori: Visione conferma ai suoi compagni di squadra l'infiltrazione dei Protocolli Magneto. Ora devono solo attendere la chiamata di Tony.
Prigione di minima sicurezza di Parsons: Una guardia nota che tutti gli schermi, per un secondo, diventano neri prima di tornare alla normalità. Non sospetta nulla e non avverte nessuno. In realtà qualcuno all'interno della prigione c'è ed ha steso tutte le guardie per poter arrivare alla cella di un particolare detenuto. E così poco dopo Abe Jenkins si ritrova di fronte ad Occhio di Falco. L'arciere chiede al suo ex compagno di squadra se sia stato ultimamente in contatto con Songbird. Abe glielo conferma, si sono scambiati numerose e-mail codificate in cui lei raccontava le attività di Zemo. Jenkins comunque rimane stupito, credeva che Capitan America avesse detto questo a Falco.
Sea Cliff, Long Island: Karla ha compiuto alcune indagini sull'Uomo Cobalto e, pur non avendo trovato nulla di compromettente, la sua natura sospettosa non l'ha abbandonata. Il nome dell'Uomo Cobalto è Ralph Roberts ed era un fisico la cui compagnia aveva sede a Glen Cove, a poca distanza da qui. Aveva progettato la sua armatura per competere con Iron Man, fino a quando è letteralmente esploso combattendo contro i Difensori (V. I Difensori 7). Moonstone si reca presso l'abitazione del fratello di Ralph, Ted, e gli rivela i suoi sospetti sul probabile impostore. Ted Roberts le conferma in effetti che dopo l'esplosione sono stati ritrovate le dita guantate di Ralph, tutto ciò che di intatto era rimasto di lui.
Quartier generale dei Thunderbolts: L'Uomo Cobalto si avvicina a Songbird e Vantage e chiede loro come facciano a lavorare accanto a Zemo quando è ovvio che non si fidano di lui. Melissa Gold risponde che Helmut è come una forza inarrestabile, che spesso è dedito ad azioni malvagie, però adesso ha in mente un progetto dalle buone intenzioni. Dunque meglio lasciargli usare quell'energia per un giusto scopo, continuando nel contempo a tenerlo d'occhio.
Palazzo dei Vendicatori: Un irato Occhio di Falco si precipita da Capitan America e gli chiede perchè non sia stato informato del fatto che il gruppo sta sorvegliando i Thunderbolts da mesi. Steve Rogers ribatte che è stata Songbird a venire da loro a proporre l'idea, tramite il suo amato Abner Jenkins: all'eroe a stelle e strisce dispiace di non aver potuto rivelare la cosa al suo amico, ma era l'unico modo. Non ci si poteva permettere nè di fidarsi nè di non fidarsi dei Thunderbolts. I due si recano poi nella sala monitor, dove Visione e Calabrone stanno eseguendo delle simulazioni del Progetto Liberatore: esso è una sorta di campo assorbente, capace di prosciugare e stipare quantità incredibili di energia. Tony Stark tuttavia ha individuato un bug nella programmazione, un bypass nascosto all'interno del sistema. Una semplice stringa di codici che permetterebbe ad una persona di avere il controllo completo sull'energia accumulata. Un programma che ha nome Protocollo X, cosa che fa intendere come dietro ci sia la mano di Helmut Zemo.
Quartier generale dei Thunderbolts: I Thunderbolts sono pronti al test definitivo del Progetto Liberatore, il tutto sotto lo sguardo di alcune telecamere le cui immagini verranno poi trasmesse alle principali emittenti televisive. Fixer sta per dare il via all'esperimento quando l'Uomo Cobalto lancia una raffica, che manca di poco Zemo. Atlas gli è subito addosso ma il presunto criminale si difende dicendo che c'è un difetto nel sistema Starksoft, che va in tilt se viene collegato ad una versione precedente al 6.0, come i Protocolli Magneto ideati col 5.0. Un sorpreso Ebersol conferma la teoria e Moonstone chiede all'Uomo Cobalto come sapesse questa cosa: lui, inizialmente esitante, ribatte che un tempo lavorava per Tony Stark e che si è tenuto in contatto con uno dei dipendenti per essere informato degli ultimi progressi in campo scientifico. Fixer aggiusta il problema e l'esperimento può finalmente iniziare.
Mare del Nord: Grazie ad un quinjet, i Vendicatori si stanno avvicinando al quartier generale dei Thunderbolts, da cui Tony Stark sta mandando loro dati criptati di quanto sta avvenendo.
Quartier generale dei Thunderbolts: Il Progetto Liberatore viene attivato: inizialmente sembra che debba esplodere tutto, poi i satelliti iniziano a comunicare tra di loro ed una sorta di ragnatela si forma sopra l'atmosfera terrestre, mentre lungo tutto il mondo l'energia transnormale viene definita, isolata e rimossa. Nova, in volo, precipita al suolo. Zemo è estasiato: sta funzionando! Sul quinjet invece Wasp, Calabrone, Scarlet e Visione sono preda di forti dolori: il Liberatore sta intaccando anche i loro poteri. Tutto è cambiato, il futuro ora appare più luminoso grazie al barone Helmut Zemo ed ai Thunderbolts. L'Uomo Cobalto osserva il tutto con attenzione.

CAPITOLO 4:


QUATTRO: TRADIMENTO (FOUR: BETRAYAL)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Tom Grummett (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Il Progetto Liberatore fa subito sentire i suoi effetti lungo tutto il mondo: dai siti missilistici in Nebraska al Baxter Building di New York, dove Mr. Fantastic e la Donna Invisibile non riescono ad impedire che i loro sistemi di emissione energetica vengano prosciugati. Alla Casa Bianca il Presidente appare molto preoccupato. E scene simili avvengono in altri paesi del globo.
Quartier generale dei Thunderbolts: Helmut Zemo osserva con soddisfazione il Liberatore, ansioso di comunicare al mondo il suo successo. Improvvisamente Fixer, mentre controlla il funzionamento dei dispositivi di stoccaggio dell'energia, rileva l'arrivo del quinjet dei Vendicatori, i quali stanno avendo seri problemi a mantenere la rotta. Hank Pym infatti, mentre era preda del dolore, ha inavvertitamente calpestato coi suoi piedi il pannello di controllo principale e adesso Occhio di Falco fatica a tenere dritto il timone. Scarlet, probabilmente grazie ai suoi poteri magici, ha superato ben presto gli effetti del Liberatore ed ora impiega tutte le sue energie per aiutare i suoi compagni a superare il difficile momento. Il primo a riprendersi è Visione, proprio mentre il quinjet rischia di schiantarsi contro lo Stormfront-1. Improvvisamente però una rete sonica creata da Songbird avvolge il mezzo e rallenta la sua caduta: lo sforzo però è eccessivo per Melissa Gold e poco dopo la rete si spezza, mentre il quinjet continua la sua caduta al suolo. Ma in soccorso degli eroi interviene Atlas che, aumentando di statura, afferra il quinjet a mezz'aria, appoggiandolo poi con delicatezza al suolo. I Vendicatori dunque escono dal mezzo e Capitan America esige di essere portato al cospetto di Zemo.
All'interno del quartier generale i restanti Thunderbolts si preparano ad una diretta internazionale quando lo scudo di Steve Rogers va a colpire il Liberatore, interrompendo la loro autoproclamazione. L'eroe a stelle e strisce va subito all'assalto di Zemo, che afferrando la sua spada risponde alla sfida. Poco dopo nella base irrompono anche Scarlet, Wasp e Calabrone, ma Songbird, non volendo che le cose degenerino ulteriormente, pone un muro di suono solido tra Cap e Zemo. Steve Rogers approfitta di quest'attimo di pausa per far trasmettere a Visione cosa sta accadendo in questo momento nel mondo: gli eserciti di decine di nazioni si stanno mobilitando, l'equilibrio del potere è stato alterato e tutti si stanno dando da fare per riottenere ciò che hanno perduto. Helmut tuttavia non è preoccupato da questa situazione, sa che alla fine la popolazione mondiale si allineerà al suo punto di vista: la gente comune non ha chiesto i missili nucleari o i mostri irradiati dai raggi gamma. Lui sta solo portando pace al mondo e per dimostrare la sua buona fede si impegna a consegnare l'energia appena immagazzinata ai Vendicatori.
Visione però smorza gli entusiasmi: i suoi sensori gli indicano che dentro al Liberatore non c'è più alcun tipo di energia. Dopo che lo scudo di Capitan America lo ha colpito è come se tutto il potere accumulato fosse scomparso nel nulla. Fixer e l'Uomo Cobalto si mettono all'opera per capire che fine abbia fatto tutta l'energia rubata e ben presto capiscono che c'è un solo modo per scoprirlo. Ma prima che possano agire, una sospettosa Wasp colpisce alle spalle Ebersol perchè non vuole che metta le mani su quell'immenso potere. La tensione monta perchè i Thunderbolts non vogliono che i Vendicatori mettano le mani sul Liberatore e viceversa: ben presto la tensione diventa rissa e, mentre Cap e Zemo riprendono la loro lotta, Atlas colpisce con un pugno Calabrone. Visione attacca Moonstone, la quale però grazie al potere fornitole dalle due gemme aliene che porta dentro di sé crea un'onda gravimetrica che aumenta a dismisura il peso del sintezoide, deviando nel contempo delle frecce lanciate da Occhio di Falco. Songbird si frappone nella mischia tra Atlas e Calabrone nel tentativo di sedare gli animi, ma invano. Fixer e l'Uomo Cobalto approfittano del caos per proiettare loro immagini olografiche all'interno del Liberatore, per esaminare più da vicino l'hard drive e la programmazione della macchina e capire dove sia finita l'energia rubata.
Nemmeno la magia di Scarlet riesce a penetrare le difese di Moonstone, ma Clint Barton coglie di sorpresa Karla Sofen abbrancandola da dietro. Ma quando i due cadono al suolo, dagli occhi e dalla bocca di Moonstone comincia ad uscire una intensa luce dorata. Zemo intanto, stanco della lotta, getta a terra la sua spada ed allargando le braccia si arrende: anche se viene arrestato non cambierà nulla, i superumani non devono solo sventare i pericoli ma far sì che il mondo divenga un posto più sicuro per gli esseri umani, perchè certi problemi non possono essere risolti nel modo consueto. Contemporaneamente Fixer e l'Uomo Cobalto trovano una serie di codici a loro ignoti. Ebersol non ci capisce nulla, ma Tony Stark intuisce che si tratta di un algoritmo alieno: riconosce il linguaggio, è Kree, dunque il Protocollo X non è opera di Zemo ma di Karla Sofen.
È stata Moonstone a trafugare l'energia e lo fa capire ulteriormente rilasciando dal suo corpo raffiche energetiche che costringono gli eroi ad indietreggiare. Poi si scaglia contro l'Uomo Cobalto: sa che non è l'originale, ma un falso, una spia. E così gli toglie l'elmetto, scoprendo il volto di Tony Stark. Questo non fa altro che alimentare ulteriormente la sua ira, che manifesta in una grande esplosione di energia che devasta il quartier generale dei Thunderbolts.

CAPITOLO 5:


CINQUE: LA VERITÀ E LE CONSEGUENZE (FIVE: TRUTH AND CONSEQUENCES)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Tom Grummett (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

La raffica energetica di Moonstone ha messo ko tutti i Vendicatori con la sola eccezione di Occhio di Falco, che è stato da lei fatto librare in volo, mentre Songbird ha protetto il Liberatore con uno scudo di suono solido. Zemo intanto, raccogliendo lo scudo di Capitan America, chiede a Fixer se non si possa trovare un modo per invertire il flusso di potere del Liberatore e sottrarre così a Karla Sofen l'eccesso di energia. Ebersol risponde che è possibile, ma questo annullerebbe solo l'energia transnormale da lei assorbita, le resterebbero comunque quelle gemme aliene che la rendono più potente di tutti loro. Un problema alla volta, in ogni caso.
Prigione di minima sicurezza di Parsons: Abe Jenkins sente al telegiornale la notizia dei tumulti presso il quartier generale dei Thunderbolts ed intuisce cosa sta accadendo: si reca dunque da una guardia, chiedendole di chiamare Warbird. Bisogna contattare al più presto il laboratorio solare Starcore: se Moonstone è impazzita c'è una sola persona in grado di fermarla.
Stormfront-1: Occhio di Falco esorta Moonstone a calmarsi, ma lei non gli presta ascolto e stringe la sua presa su di lui. Ad interromperla ci pensa Zemo, che riesce a distrarre la sua attenzione con i suoi discorsi. Contemporaneamente i Vendicatori riprendono i sensi: il primo a tentare una sortita è Calabrone, che prova ad oltrepassare i campi di forza gravimetrici di Karla Sofen rimpicciolendosi a livelli microscopici, fino a penetrare negli atomi che legano tutta la materia. Lo sforzo però si dimostra eccessivo ed è costretto a desistere. Zemo nel frattempo sembra essere riuscito a convincere Moonstone a non rinunciare al progetto Liberatore: basta solo trovare un altro quartier generale e tenere per un po' un profilo basso. Karla allora crea una fenditura gravimetrica che si proietta nello spazio nullo, dentro al quale intende trasportare alcune sezioni del quartier generale, i suoi compagni ed i Vendicatori. Uno spazio in cui intende creare una sua personale visione del paradiso. Ma ad un tratto la donna avverte che la struttura è come ancorata al terreno, come se la Terra stessa la stesse combattendo. Quando vede delle radici emergere dal suolo capisce che è opera di Blackheath: Sam Smithers è divenuto un essere particolare, con in mente l'unico intento di salvare il verde del pianeta, che ora è minacciato da Moonstone. Karla lo attacca e rapidamente lo sovrasta: l'odore di foglie e muschio riempie l'aria mentre Blackheath viene fatto a pezzi.
Mentre Atlas impedisce che i muri crollino, Tony Stark chiede agli altri Thunderbolts di distrarre Moonstone per guadagnare tempo prezioso. Quando Songbird vede una Karla priva di emozioni trasportare la carcassa di Sam Smithers, è la prima ad attaccare: il suo urlo sonico colpisce Moonstone dapprima al petto, poi penetra nella sua bocca, giù fino alla gola ed ai polmoni per bloccarle il respiro. Zemo però interviene e, afferrando Melissa alle spalle, distrae la sua attenzione: la ragazza se ne libera, ma ormai Karla Sofen è pronta al contrattacco e la allontana da sè. Solo che improvvisamente Capitan America riafferra il suo scudo e glielo lancia contro, mentre lui ed i suoi alleati fanno risuonare il grido di battaglia dei Vendicatori. Un primo attacco frontale si dimostra però infruttuoso ed allora Visione chiede a Scarlet se la sua magia caotica non possa spezzare il controllo di Moonstone sulle forze gravimetriche del pianeta. Wanda osserva il corpo di Blackheath ed ha un'idea: Smithers ha usato il potere del verde per letteralmente combattere la gravità, dunque la sua magia mutante dovrebbe generare sufficiente crescita caotica dalla sua forma inconscia per intrappolare Moonstone. Karla Sofen tuttavia ha previsto tutto e, colpendo Visione, lo manda contro Scarlet, stendendo entrambi.
Intanto Fixer, Calabrone e Tony Stark stanno lavorando attorno al Liberatore: hanno cancellato il Protocollo X inserito da Moonstone, ma col quartier generale a pezzi non possono generare potere sufficiente per riattivarlo. Mentre Atlas valuta le condizioni di Songbird, Vantage compie un balzo in avanti e con la sua spada colpisce Karla Sofen alle spalle. La donna però incassa il colpo e controbatte, facendo precipitare Dallas Riordan al suolo. Nel vedere la sua amata in difficoltà, Erik Josten si fa cogliere dall'ira e, crescendo a dimensioni spropositate, inizia a tempestare Moonstone di colpi devastanti. Colpi capaci di uccidere. Occhio di Falco allora incocca una freccia rivestita di Particelle Pym e la lancia contro Atlas, che ritorna ad un'altezza ordinaria.
Nel frattempo, per velocizzare la riattivazione del Liberatore, Tony Stark richiama a sé l'armatura di Iron Man. Potrebbe comunque essere già troppo tardi. Moonstone rilascia una raffica energetica contro Zemo, il quale viene però protetto da Capitan America e dal suo scudo. Il colpo tuttavia sbilancia l'eroe, che si espone ad un facile attacco da parte della donna. Parte un'altra raffica, ma stavolta è Zemo a frapporsi sulla sua via, col risultato che il suo volto privo di cicatrici ne rimane devastato. Intanto Fixer appare disperato: l'energia dell'armatura di Iron Man non è sufficiente, c'è bisogno di più elettricità.
Il suo desiderio viene esaudito: all'improvviso l'aria inizia a crepitare, mentre un ronzio ed un odore di ozono riempiono la stanza. Compare una intensa luce bianca e dopo di essa una figura familiare: Jolt, richiamata qui da un messaggio di Abe Jenkins. Fixer la esorta a dare potere al Liberatore, mentre Moonstone le tende la mano in segno di amicizia. Ad Hallie Takahama occorrono tre secondi per prendere la sua decisione, poi si proietta all'interno del Liberatore, fornendogli così la carica necessaria alla sua riattivazione. Improvvisamente l'energia transnormale assorbita da Moonstone comincia a fuoriuscire da lei, in modo rapido e doloroso. Iron Man bypassa i blocchi del Liberatore contro le specifiche energetiche di Moonstone, per poterle così sottrare in modo permanente anche le gemme. Ma Fixer afferma che una cosa del genere era già avvenuta su Titano ed aveva rischiato di ucciderla. Occhio di Falco non dice nulla: incocca una freccia e la punta contro Karla, mentre lei lo implora di non spegnere la sua mente. Un debole Zemo lo esorta invece a fare l'esatto contrario. Songbird osserva il suo ex compagno di squadra e confida che prenda la scelta giusta. La freccia parte.

CAPITOLO 6:


SEI: SCRITTO NEL SANGUE (SIX: BLOOD WILL TELL)
Kurt Busiek/Fabian Nicieza (storia)-Tom Grummett (matite)-Gary Erskine (chine)-Brian Reber/Chris Sotomayor (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

La freccia lanciata da Occhio di Falco colpisce il Liberatore, danneggiandolo ed impedendogli di sottrarre le gemme di Moonstone: ora l'arciere non la vedrà lobotomizzata, le potrà parlare e farla tornare alla ragione. I suoi compagni di squadra ed i Thunderbolts però non ne sono così certi. I Vendicatori si preparano ad attaccare, ma Clint Barton li ferma: la colpa di quanto accaduto è anche loro e gente come Zemo ne ha pagato un alto prezzo. Le ferite al volto del criminale sono gravi, ha bisogno di immediate cure mediche che però non potrà ottenere. In suo soccorso arriva un indebolito ma ancora vivo Blackheath: il verde lo sta abbandonando per quanto è stato sfregiato, tuttavia può ancora lenire il dolore di Zemo.
Nel frattempo Wasp esorta Visione a diventare intangibile per poter sottrarre manualmente le gemme a Moonstone. Ma il sintezoide viene bloccato da una freccia contenente una scarica elettrica capace di alterare la sua frequenza di fase. Occhio di Falco non vuole che Moonstone abbia altre ragioni per alterarsi, è certo di poter aggiustare la situazione. Karla Sofen però non è d'accordo: è troppo tardi e lei è stanca, stanca di provare invano ad ottenere più di quanto è nelle sue possibilità, stanca di fallire, stanca di deludere gli altri. Vuole solo andarsene via. Un portale appare allora a mezz'aria dietro di lei, ma Scarlet prova ad impedirle di fuggire coi suoi poteri: la sua magia mutante si fonde con la fenditura gravimetrica nello spazio e l'improbabile, un buco tra qui e l'ovunque, diviene possibile. Diviene un fatto. Il risultato è che la gravità nel quartier generale dei Thunderbolts impazzisce e manda gli eroi a fluttuare con violenza nell'aria, mentre compaiono decine di altre fenditure. Atlas abbranca Zemo, mentre nemmeno i sensori di Iron Man riescono a rilevare la reale portata del problema. Fixer afferma poi che simili anomalie spaziali si stanno verificando lungo tutto il pianeta.
Capitan America entra in azione e chiede a Calabrone, Wasp e Atlas di incrementare la loro massa, prelevare dei detriti e con essi provare a chiudere le fenditure. Una manovra che potrà solo far guadagnare qualche minuto. Iron Man afferma di avere un'idea su come risolvere la situazione, ma avrà bisogno dell'aiuto di Fixer. Jolt tenta di avvicinarsi alla bolla gravimetrica dove si è rintanata Moonstone per colpirla con un impulso bioelettrico, ma costei previene la sua mossa e la allontana da sé. Intanto i buchi cominciano ad attirare con la loro forza gravimetrica i più stanchi tra i presenti: Zemo e Blackheath rischiano di precipitare nella piazza principale di Mosca, ma vengono salvati da Songbird. Subito dopo un palazzo di chiara architettura cinese rischia di colpire Occhio di Falco e Capitan America: la situazione sta peggiorando di secondo in secondo, l'intero pianeta si sta piegando su sé stesso.
Nel frattempo Tony Stark e Norbert Ebersol mettono a confronto le loro teorie: lo spettro d'onda di Moonstone varia ad ogni fase che adotta perchè per ogni fase il suo corpo scivola in una differente ampiezza di banda dello spettro elettromagnetico. Riesce a sopportare mentalmente tutto questo sforzo solo grazie alle gemme, che le danno padronanza sull'intero spettro. E così poco dopo Ebersol concepisce una soluzione: un piccolo congegno multi-fase in grado di perturbare lo spettro. Basterà inserirlo nel corpo di Moonstone e poi si avranno circa tre secondi, forse. Fixer consegna il congegno ad Iron Man, poi decide di correre il rischio e si getta in uno dei buchi, sparendo alla vista. Tony Stark si rivolge a Capitan America e, quando la torcia della Statua della Libertà rischia di investire gli eroi, Steve Rogers ordina al suo compagno di lanciare il congegno, poi a sua volta lancia una occhiata d'intesa a Clint Barton.
L'arciere ha una freccia pronta per ognuno dei presenti, compresa una in grado di alterare il campo gravimetrico di Moonstone abbastanza a lungo da consegnare il congegno perturbatore. Con rammarico, e con Zemo che tenta vanamente di impedirglielo, Clint lancia quella freccia: il congegno penetra nella forma in fase di Karla Sofen, privandola di ciò che la rendeva così unica. Tre secondi: Visione scivola attraverso la sua forma ora solida e le sue dita abbrancano le due gemme. Attorno ad esse si creano vortici di energia spaziale e la realtà sembra quasi collassare. Visione è costretto a divenire intangibile per evitare di essere fatto a pezzi e qualcuno ne approfitta: Helmut Zemo si lancia in avanti ed afferra le gemme a mezz'aria. Dice a Capitan America e Occhio di Falco che un giorno rimpiangeranno quello che hanno fatto oggi, rimpiangeranno di aver distrutto la sua visione, poi scompare nel nulla. Ed improvvisamente tutto torna alla normalità. O quasi. Clint Barton si china verso il corpo di Karla Sofen: la scuote, ma lei non risponde. Il suo sguardo è spento, i suoi occhi persi nel vuoto. E' stata davvero privata del suo bene più prezioso: la sua mente. La battaglia è stata vinta, il mondo è al sicuro.
Penitenziario di massima sicurezza di Seagate, alcune settimane dopo: Dallas Riordan porta in questa prigione Sam Smithers, il quale ha deciso di consegnarsi spontaneamente alle autorità. Warbird, considerato che i Thunderbolts si sono sciolti, fa una proposta a Dallas: ha alcuni contatti nell'agenzia per la sicurezza nazionale. Le interessa un lavoro?
Palazzo dei Vendicatori: Occhio di Falco è stupito: Songbird ha rifiutato un ruolo come riserva dei Vendicatori, come mai? La ragazza risponde che è onorata dell'offerta e forse un giorno l'accetterà, ma non ora: non può lavorare accanto a persone di cui non ha fiducia.
In un'altra stanza, Calabrone sta per privare il corpo di Atlas delle Particelle Pym, ma prima chiede a Josten se sia sicuro della sua scelta. Lui risponde di sì: le Particelle non gli appartengono, le ha rubate Fixer solo per ridargli i poteri. E senza di essi forse non gli sarà così difficile dimostrare quanto vale. Hank annuisce ed attiva i suoi macchinari.
In un'altra stanza ancora, Iron Man sta per riportare Jolt sulla Controterra, approfittando del fatto che getterà nel sole i macchinari del Progetto Liberatore. Prima però Hallie, insieme a Songbird e Occhio di Falco, si reca al capezzale di Moonstone. Per dire addio ai suoi amici.
Poco dopo c'è un importante collegamento televisivo dalla prigione di minima sicurezza di Parsons, dove Mach-3 è appena stato rilasciato sulla parola grazie alla sua collaborazione coi Vendicatori. Quando i microfoni gli si avvicinano, la prima domanda per l'uomo è cosa intenda fare ora che è una persona libera. Abe Jenkins risponde che vuole fare per gli altri quello che è stato fatto per lui: vuole offrire a uomini e donne che hanno commesso errori la stessa possibilità, la stessa speranza che è stata data a lui. Vuole riformare i Thunderbolts.
Zeulniz, a sud di Lipsia, 1489: Il Barone Harbin Zemo cammina per le strade della città, salutato e acclamato dai suoi concittadini. Ad un tratto una donna che trasporta due secchi d'acqua calda va a sbattere inavvertitamente contro di lui, rovesciandogli addosso il liquido. La donna chiede scusa, ma per tutta risposta Harbin Zemo la trafigge al petto con la sua spada: i suoi concittadini sono solo un gregge che ha bisogno di essere guidato e punito. Lui è il loro eroe e deve essere rispettato e riverito: è grazie alla sua volontà se oggi loro vivono, se lavorano, se esistono. Dovranno dimostrargli molta più gratitudine.
Zeulniz, oggi: Helmut Zemo indossa il suo cappuccio viola: è stato uno sciocco a tentare un nuovo approccio, a chiedere ad altri il permesso di poter salvare il mondo. Ma grazie alle due gemme ora in suo possesso dimostrerà a tutti che è il loro eroe e salvatore: perchè lui è uno Zemo. Lui è Zemo!

FINE

A cura di Fabio Volino