USAGENT Vol. II
Mini di tre numeri pubblicata dall'agosto all'ottobre 2001

CAPITOLO 1:


COLUI CHE FUGGÌ (THE ONE THAT GOT AWAY)
Jerry Ordway (storia e matite)-Karl Kesel (chine)-VLM (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

S.T.A.R.S.: Acronimo per Superhuman Tactical Activities Responde Squad, un'organizzazione che si occupa di tutti gli aspetti connessi al crimine ed alla prigionia riguardante superumani, come il catturare supercriminali evasi od occuparsi delle estradizioni. Un gruppo guidato un tempo unicamente da John Walker, alias USAgent, che ora condivide questo compito con il lecchino di un senatore degli Stati Uniti. L'ultima missione ha portato i due fin sulle Alpi Italiane, dove si annida una fortezza dell'HYDRA che attualmente sta ospitando un supercriminale evaso. Un supercriminale che USAgent ha l'ordine di catturare.
Mentre si avvicina al suo obiettivo, John ripensa all'ultimo incontro avuto con Valerie Cooper: la donna gli aveva riferito che, nonostante l'esito favorevole della crisi di Ronan ed Ego (V. Maximum Security), la continua insubordinazione dell'eroe agli ordini aveva attirato le ire del Senatore Warkovsky, un membro chiave del Comitato per gli stanziamenti alla Commissione delle Attività Superumane. In vista della sua rielezione, il Senatore ha promesso di togliere tutto il fango che aleggia sulla Commissione: ha anche promesso che renderà pubbliche tutte le sue scoperte, soprattutto gli affari sporchi... a meno che una sua persona designata non arrivi ad occupare una posizione di alto rilievo nella S.T.A.R.S. Perchè non venissero scoperti scheletri nell'armadio troppo scomodi da spiegare, Valerie Cooper ha accettato quest'ultima proposta. Agent si era arrabbiato: non voleva essere il burattino di un uomo politico ed aveva perciò deciso di rassegnare le sue dimissioni. Ma Valerie lo aveva dissuaso: questo era proprio ciò che voleva Warkovsky, non bisognava dargli anche questa soddisfazione. Ed in ogni caso il suo protetto è una persona fedele ed esperta: un ex militare che ha servito nello SHIELD e che ha guidato truppe ONU per importanti missioni. Walker aveva infine deciso di rimanere e dunque Valerie gli aveva consegnato una foto del suo prossimo compagno: con sua enorme sorpresa, Agent aveva scoperto che si trattava di una donna. E con suo enorme disgusto, aveva scoperto che era una persona che lui conosceva bene. Kali Vries, una donna che negli ultimi dieci anni aveva tentato di dimenticare.

Proprio quando Walker ha avvistato la fortezza, dei missili terra-aria vengono lanciati contro il suo aereo. L'eroe tenta delle disperate manovre evasive, ma capisce subito che così sta solo prolungando l'inevitabile. Così stacca la parte posteriore del suo velivolo, che viene distrutta dai missili. L'eroe è però ancora in grado di volare. I soldati HYDRA allora sparano numerosi colpi contro di lui, ma grazie alla sua abilità di volo Agent riesce ad evitarli tutti. Infine, poco prima che l'aereo vada ad impattare contro la parete della fortezza, Walker si proietta fuori tramite una sorta di slitta volante: grazie a questo insolito mezzo di trasporto, ed al buco creato dall'impatto dell'aereo, l'eroe penetra nella fortezza. Ad attenderlo ci sono decine di agenti HYDRA: svariati raggi energetici vengono sparati contro Agent, il quale però si rivela un bersaglio inafferrabile. Giunge infine davanti ad una porta blindata, che sfonda con un minimissile, penetrando così nel bunker segreto della fortezza. Altri soldati HYDRA lo attaccano e lo circondano, ma John Walker è un asso nel combattimento corpo a corpo e col suo bastone energetico tiene alla larga tutti i neonazisti.
Un'ultima porta blindata viene tranciata e fatta cadere grazie appunto al bastone energetico, e così Agent si trova di fronte al suo obiettivo. Machete, il quale stava tentando di vendere all'HYDRA tecnologia aliena rubata. Walker lo immobilizza immediatamente, ma subito alcuni soldati HYDRA gli sbarrano la sua unica via di fuga. Contemporaneamente, Machete estrae un coltello dalla sua cintura, conficcandolo nel ginocchio destro di Agent: se l'eroe non avesse avuto una resistente armatura, ora sarebbe azzoppato. È tuttavia costretto ad abbandonare la presa sul mercenario e ad evitare le sue letali lame: poi, grazie ad un colpo parato col suo bastone energetico, l'eroe provoca una leggera scossa al criminale sufficiente a fargli perdere i sensi. Walker se lo carica dunque sulle spalle e, evitando tutti i proiettili sparati dagli agenti di HYDRA, si dirige verso il punto di rendez-vous. Arriva così presso una torretta priva di finestre, la cui parte superiore viene fatta a pezzi dalla sua compagna Kali Vries, creando così una comoda via di fuga.
Kali Vries, colei che aveva conosciuto a Fort Bragg, un campo di addestramento militare: lo batteva sempre nei percorsi a ostacoli e Walker si sentì attratto da lei. Ma la loro relazione praticamente non sbocciò mai ed alla fine la donna se ne andò senza nemmeno salutare il futuro eroe. Mentre Agent balza a bordo dell'elicottero, Kali Vries gli copre le spalle sparando col suo mitra numerosi colpi contro i soldati HYDRA. L'elicottero dunque si allontana dalla zona, ma John Walker capisce subito che c' qualcosa che non va: Machete, nel corso del conflitto a fuoco, è stato colpito alla testa. Morto, a quanto pare. USAgent se la prende con Kali: secondo lui è giunta in ritardo al rendez-vous. Ma la donna respinge piccata queste accuse. L'alterco viene interrotto dall'arrivo dell'eliveicolo dello SHIELD. Agent e Kali salgono a bordo dell'imponente mezzo, per trovarsi di fronte ad un irato Dum Dum Dugan: la sua organizzazione teneva sotto sorveglianza da un mese quella base HYDRA. A quanto pare Machete stava cercando di vendere loro una nuova tecnologia di controllo mentale: lo SHIELD voleva sapere chi fosse il mandante del mercenario, ma adesso si porterà i suoi segreti nella tomba. Walker non si fa impressionare dal tono severo di Dugan: lui aveva una missione da compiere, catturare Machete, ed è quello che ha fatto. Anche se non tutto è andato secondo le sue previsioni.
Washington, quartier generale STARS: Una autopsia condotta sul corpo di Machete ha portato al ritrovamento di uno strano congegno a forma di scorpione sul retro del suo collo. Secondo Farley Mowat si tratta di un dispositivo per il controllo mentale, quasi certamente di origine extraterrestre. Machete aveva con sé una valigia piena di questi piccoli congegni. Allie Magruder riferisce poi ad Agent che dal corpo del mercenario sono stati estratti cinque proiettili, due dei quali (tra cui anche il colpo fatale alla testa) provengono da armi in dotazione alla STARS. Una sola persona può essere dunque la responsabile della morte di Machete: Kali Vries. Walker le si avvicina e la mette a parte della sua difficile situazione. La donna cerca di difendersi: stava cercando di proteggere Agent dagli agenti HYDRA e doveva anche pensare alla sua pelle, non ha certo ucciso intenzionalmente Machete, è stato solo un tragico incidente. Poi posa le sue mani sulle spalle dell'eroe, complimentandosi per il buon esito della missione: prima che Walker possa replicare, Kali lo bacia con passione sulle labbra. Dopo alcuni secondi si stacca da lui e si allontana, lasciando l'eroe senza parole.
Agent torna allora da Farley Mowat, esortandolo a scoprire quante più informazioni possibili su quel dispositivo di controllo. Allie Magruder porta poi in disparte Walker, raccomandandogli di stare attento a Kali Vries. Quella donna si sta prendendo gioco di lui: lo sta circuendo con le sue maniere fintamente romantiche per evitare di essere espulsa dalla STARS. Agent invita Allie ad andarci piano con le parole, dopotutto Kali Vries è una sua superiore. In ogni caso, almeno per oggi, non verrà perseguita per l'omicidio di Machete.
Campidoglio: Scortato dalle sue guardie del corpo, il senatore Warkovsky sta facendo una salutare corsa mattutina quando nota seduta su una panchina Kali Vries. L'uomo, al riparo da orecchie indiscrete, si siede accanto a lei, la quale gli riferisce dei problemi a cui sicuramente andrà incontro per la morte di Machete. Tuttavia John Walker prova ancora qualcosa per lei, di questo ne è certa. Warkovsky la esorta a continuare a battere su questo tasto, poi le consegna il dispositivo di controllo a forma di scorpione: grazie a questo congegno la carriera di USAgent giungerà presto al suo epilogo.
Commissione per le Attività Superumane: Valerie Cooper ha una nuova missione per John Walker: la cattura della criminale Giunonia, ex nemica di Capitan America e della Cosa. La donna di nome Marion Pouncey stava scontando senza problemi la sua pena fino a quando alcune settimane fa è riuscita ad evadere. Secondo alcune fonti e rilevamenti satellitari si sarebbe stabilita sulle coste del Maine, dove starebbe vendendo merce di contrabbando ad una fazione radicale dell'esercito atlantideo. Merce probabilmente di natura aliena, come quella trafugata da Machete: quasi certamente le due cose sono collegate. Compito dell'eroe, oltre alla cattura della criminale e della sua merce, è anche di accertare se a capo di questa fazione possa esserci Namor, il quale ha recentemente perso il trono di Atlantide (V. Marvel Monster Edition: The Defenders).
Agent si reca dunque alla STARS, presso l'hangar 12, dove ad attenderlo vi sono Farley Mowat e Allie Magruder. Qui l'ingegnere di fiducia dell'organizzazione, Frisco Pike, ha preparato per loro una imponente navicella, adatta a sopportare la pressione delle profondità marine. Alla compagnia si unisce poco dopo anche la ritardataria Kali Vries. I quattro partono, immergendosi poco dopo nelle acque che circondano la Costa del Maine. Walker indossa la sua tuta da sub e Kali lo aiuta ad allacciarsi l'elmetto: una scusa perfetta per piazzare il dispositivo di controllo dietro il suo collo. Subito viene avvistata una piccola cittadella sottomarina ed i quattro si preparano ad entrare in azione.

CAPITOLO 2:


GIOCO DI SQUADRA (POWER PLAY)
Jerry Ordway (storia e matite)-Karl Kesel (chine)-VLM (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

A trenta miglia dalle coste del Maine, nelle profondità dell'Oceano Atlantico, la navicella della STARS si sta avvicinando ad un avamposto atlantideo guidato da una fazione radicale dell'esercito del regno sottomarino. Subito dei soldati sparano contro di loro dei raggi energetici: la corazza della nave non può sopportare a lungo gli impatti e così Farley Mowat è costretto a tenersi a distanza. Allie Magruder, Kali Vries e USAgent allora balzano a bordo di tre slitte acquatiche e, uscendo da un portello, si dirigono a gran velocità verso l'avamposto. Subito mettono fuori uso le armi degli atlantidei, creando un notevole scompiglio tra le loro fila.
Poco lontano da lì, la criminale nota come Giunonia ha appena concluso un accordo: ha consegnato ad un generale un notevole quantitativo di dispositivi per il controllo mentale ed ha ricevuto in cambio un baule pieno di ori e pietre preziose. Sentendo i rumori della battaglia e volendo stare lontana dai guai, la criminale si carica il baule sulle spalle e si allontana a gran velocità grazie ad un piccolo sottomarino. Ma USAgent la intercetta e, tramite il suo bastone energetico, crea una imponente falla nella nave. Marion Pouncey tuttavia non si fa cogliere impreparata e, proiettandosi all'esterno per via del buco appena creato da Walker, colpisce l'eroe con un doppio calcio al volto. Agent riesce tuttavia ad assorbire l'impatto e si prepara a seguire la criminale, ma viene immediatamente bloccato da alcuni atlantidei. Il compito di inseguire la donna spetta allora a Kali Vries: costei riesce infatti all'ultimo secondo a salire a bordo del motoscafo che Giunonia aveva approntato per la sua fuga.
Walker, dopo essersi liberato degli atlantidei, si appresta a dar man forte alla sua collega, ma viene fermato da Farley Mowat, il quale gli mostra la sacca piena di dispositivi per il controllo mentale. Dispositivi di natura aliena. L'agente è così preso dalla sua scoperta che non si avvede alle sue spalle dell'arrivo del generale che aveva concluso l'accordo con Giunonia, il quale lo afferra da dietro, apprestandosi a spezzare il suo respiratore. Agent va in soccorso del suo alleato e, con un violento pugno, allontana l'atlantideo da Mowat. L'essere sottomarino, però, non demorde ed inizia un violento confronto tra lui e Walker. Mowat intanto sta recuperando alcuni dispositivi andati perduti per via della rissa, ma viene bruscamente interrotto dall'arrivo di Namor, il quale intima a lui ed Agent di allontanarsi immediatamente. Mentre per quanto riguarda Morcan, il generale, il suo atto di tradimento nei confronti di Atlantide verrà severamente punito. Walker e Mowat non perdono tempo: recuperano gli ultimi dispositivi e si preparano ad andarsene. Ma in quel momento Namor nota il congegno piazzato dietro il collo dell'eroe e glielo toglie: la cosa lascia USAgent spiazzato e confuso.
Intanto Kali Vries sta affrontando Giunonia: ad un tratto riesce ad abbrancare la criminale alle spalle ed a sbatterla con violenza a terra. Marion Pouncey, però, si libera della donna con un calcio al volto, riuscendo poi con un altro calcio a gettarla fuori bordo. La criminale ha appena ripreso il controllo del timone del motoscafo che sul posto arriva USAgent e balza a bordo del mezzo: col suo bastone energetico colpisce il volto di Giunonia, la quale però si libera di lui con un calcio. In quel momento giunge sul posto un elicottero, pilotato da un complice della criminale: Marion Pouncey afferra perciò il baule pieno di pietre preziose e si aggrappa alla scaletta, scomparendo poco dopo alla vista. Il motoscafo, intanto, continua la sua corsa e si sta dirigendo a tutta velocità verso una spiaggia piena di bagnanti. Con una manovra disperata, USAgent vira il timone e spedisce il mezzo dapprima contro un chiosco, poi contro un camion fermo ad un parcheggio, la cui massa blocca finalmente il motoscafo. C' stato qualche danno, ma per fortuna nessuna vittima, persino Agent ne è uscito senza un graffio. In suo soccorso, comunque, giungono subito Kali Vries, Farley Mowat e Allie Magruder: Walker vorrebbe continuare ad inseguire Giunonia, ma Kali gli fa capire ben presto l'inutilità di tutto ciò. La cattureranno in un secondo momento, adesso è meglio occuparsi dei danni involontariamente causati dalla loro caccia.
Commissione per le Attività Superumane: Valerie Cooper riferisce a USAgent che il senatore Warkovsky sta gettando fango sulla STARS per via della mancata cattura di Giunonia. Evento che a suo dire dimostra l'incompetenza di questo gruppo. In ogni caso Marion Pouncey è stata catturata dai Vendicatori nel Connecticut. Questa notizia, però, fa infuriare ancora di più Agent: voleva delle informazioni da quella criminale, ma ora non le potrà più avere. E di tutti quelli che la potevano arrestare, proprio i Vendicatori, con cui è in pessimi rapporti? Probabilmente in questo momento si staranno facendo una risata alle sue spalle. Irato, esce dall'ufficio di Valerie.
Appartamento di John Walker: Una sorridente Kali Vries entra nell'abitazione, portando con sé una bottiglia di liquore per far dimenticare ad Agent quanto accaduto oggi. L'eroe non sembra ben disposto ad accoglierla, ma non si ritrae di fronte al bacio della donna: approfittando di questa sua distrazione, Kali piazza un altro dispositivo a forma di scorpione sul retro del collo di Walker. Il quale poco dopo allontana da sé la donna: non si fida più di lei e lui non è più lo stesso uomo che ha conosciuto alcuni anni fa. Ha imparato a fidarsi dei suoi istinti, i quali ora gli consigliano di non riprendere questa relazione ormai già fallita da tempo. Il volto triste, Kali esce dall'appartamento: è giusto quel che ha fatto ad Agent? Meglio non porsi troppe volte questa domanda, altrimenti le verrà la tentazione di tornare indietro ed avvertirlo di quello che ha fatto. Mentre una lacrima scende sul suo viso, capisce anche lei che John Walker non è più il ragazzo che ha amato ed abbandonato alcuni anni fa. Per smaltire la tensione, intanto, Agent si fa una doccia. Poco dopo però viene contattato da Allie Magruder, la quale gli riferisce che Mowat ha analizzato i dispositivi ritrovati in quella cittadella sottomarina ed ha rilevato ed isolato da loro un debole segnale di qualche tipo emanato da questi congegni. Secondo Mowat sono una sorta di ricevitori satellitari, che fanno capo ad una più grande unità madre: un singolo dispositivo non controlla perciò il suo ospite, ma gli permette di essere guidato da tale unità. E sembra che qualcuno stia tentando di ammassare un esercito di questi droni. In quel momento un'idea balena nella mente di Agent ed esorta Allie a radunare tutti i dispositivi in loro possesso. La donna però ribatte che lo SHIELD ha fatto pressione sulla Commissione ed ora stanno mandando un corriere a prelevarli. Walker ordina allora alla donna di non consegnare loro i dispositivi prima del suo arrivo.
Campidoglio: Kali Vries ha un nuovo incontro col senatore Warkovsky, al quale riferisce di aver impiantato un nuovo dispositivo dietro il collo di USAgent. Stavolta ha dovuto prelevarlo dal laboratorio e spera che il furto non venga notato. Kali ha dimostrato più volte la sua lealtà, ora però vorrebbe un incontro col misterioso benefattore del senatore. Ma Warkovsky la delude: questo incontro non avverrà mai, sarebbe una mossa molto stupida da parte sua. Questo non significa comunque che Kali non trarrà dei benefici da questa vicenda: entro una settimana, la reputazione di USAgent sarà infangata e lei potrà divenire capo della STARS, mentre il senatore verrà rieletto. Di conseguenza, questo è stato il loro ultimo incontro clandestino: perciò Warkovsky sale a bordo della sua limousine e si allontana.
Quartier generale STARS: Nonostante il parere contrario di Farley Mowat e Allie Magruder, Agent prende la borsa contenente tutti i dispositivi di controllo. I suoi due compagni credono voglia distruggerli, ma Walker rivela loro che li sta portando a Seattle. Una volta che l'eroe è uscito, Allie, colta dai sospetti e dai dubbi, si appresta a chiamare Valerie Cooper. Ma Kali Vries, appena giunta sul posto, cerca di farla desistere: questo non farebbe altro che creare altri problemi a Agent. Meglio seguirlo da lontano e vedere dove porterà quel carico, per evitare che cada nelle mani sbagliate. Allie, però, non si fida di Kali: sin dal suo arrivo le cose hanno cominciato a mettersi male. Si fida piuttosto della persona che è appena apparsa alle sue spalle: Capitan America! È lui lo speciale corriere dello SHIELD, ma è arrivato troppo tardi. Decide allora di unirsi a Kali Vries nell'inseguimento ai danni di John Walker: con l'eroe a stelle e strisce al suo fianco, la donna sa che ora deve stare doppiamente attenta, altrimenti la sua copertura rischia di saltare.
Seattle, poco tempo dopo: USAgent atterra sul tetto di un edificio e, dopo aver superato alcune guardie grazie ai suoi privilegi speciali come agente governativo, entra in una sala dove ad attenderlo c' una persona che lui conosce molto bene. Curtiss Jackson, il Power Broker, colui che tempo fa gli fornì i suoi superpoteri. Colui che da dietro le quinte lo ha manovrato e gli ha fatto impiantare un congegno di controllo tramite il quale guida le sue azioni. Walker gli consegna la borsa contenente tutti i dispositivi, ma in realtà Jackson non è interessato ad essi: facevano parte di un test per saggiare la lealtà di USAgent. Il Power Broker ha intenzione di impiantare quei congegni su tutti i partecipanti di una conferenza sulle moderne tecnologie che si sta per tenere in questo edificio: una riunione internazionale di capi di stato e capitani d'industria. Cadranno tutti sotto la sua influenza. John Walker è pronto ad iniziare.

CAPITOLO 3:


UNA QUESTIONE DI FIDUCIA (A MATTER OF TRUST)
Jerry Ordway (storia e matite)-Karl Kesel (chine)-VLM (colori)-Tom Brevoort (supervisione)

Capitan America, seguito a ruota da Kali Vries, sfonda una vetrata, entrando così nella sala dove sono presenti USAgent e Curtiss Jackson. Steve Rogers si lancia subito contro John Walker, il quale para l'attacco col suo scudo energetico, mentre il Power Broker pensa a fuggire: Kali prova ad inseguirlo, ma ben presto ne perde le tracce. Jackson allora entra nella stanza privata del senatore Warkovsky, chiedendogli con fare irato come mai la sua sottoposta abbia messo a repentaglio l'intera operazione portando qui Capitan America. Warkovsky però non si fa intimidire: questo non è un problema suo, a lui interessa solo portare avanti questa importante conferenza, dal cui buon esito dipende la sua prossima rielezione. Così esce dalla stanza: sul suo collo c' uno dei dispositivi di controllo. Jackson osserva allora la sala delle conferenze: ben presto tutti i partecipanti cadranno sotto il suo controllo, grazie ad un congegno impiantato in ogni auricolare per la traduzione.
Intanto, Kali Vries sta ancora cercando senza risultato il Power Broker. Improvvisamente USAgent, il quale si è temporaneamente liberato di Capitan America, la abbranca da dietro e senza pensarci due volte la colpisce ad un fianco col suo bastone energetico, facendole perdere i sensi. Nel frattempo la conferenza inizia e Warkovsky prende la parola: è fiero del fatto di aver portato alcuni tra i maggiori esponenti del commercio mondiale qui a Seattle, patria della tecnologia. Il futuro è un commercio libero, senza confini o frontiere, la prosperità globale renderà presto il mondo ancora più vivibile. Improvvisamente il senatore ha un mancamento, ma dura solo un attimo, poi riprende a parlare: e cambiando tono di voce se la prende coi rappresentanti dei vari paesi, poichè hanno rubato la tecnologia statunitense e non hanno mai saldato i debiti che hanno verso gli Stati Uniti, un paese che li ha aiutati a ricostruire le loro città dopo una guerra o un disastro naturale. La confusione inizia a serpeggiare tra la folla, ma fa ben presto spazio alla paura quando USAgent, facendosi largo tra le guardie del corpo di Warkovsky, si lancia contro il senatore. Viene però immediatamente bloccato da Capitan America ed i due eroi patriottici ingaggiano un aspro combattimento.
Curtiss Jackson tuttavia è confuso: non ha dato a Walker l'ordine di attaccare Warkovsky. Che Agent abbia in qualche modo avvertito la sua ostilità nei confronti del senatore ed abbia agito di conseguenza? O forse la sua determinazione è più forte di quanto avesse previsto? Forse la sua prigioniera lo aiuterà a trovare la risposta: è Kali Vries.
Intanto Agent esorta Cap a concedergli un po'di fiducia: non è impazzito, sa quel che sta facendo. Rogers, però, non intende prestare ascolto a Walker e con un pugno prova ad allontanarlo da Warkovsky: mentre Agent è a terra, Capitan America lo abbranca alla gola nella speranza di tenerlo immobilizzato. Walker però compie un fenomenale balzo all'indietro, mandando l'eroe a stelle e strisce contro una telecamera. Con un colpo del suo bastone energetico, si libera infine di Rogers e va di nuovo alla carica del senatore. Capitan America però non demorde ed afferra Agent per uno stivale. Lo scontro tra i due eroi viene ripreso dalle telecamere presenti alla conferenza e visto al Palazzo dei Vendicatori da Jarvis e Wasp, al Baxter Building dalla Cosa e dalla Torcia Umana, al quartier generale STARS da dei preoccupati Farley Mowat e Allie Magruder ed alla Commissione per le Attività Superumane da una pensierosa Valerie Cooper.
Curtiss Jackson nel frattempo è sempre più irritato: USAgent non sta rispondendo ai suoi comandi, nonostante abbia un dispositivo impiantato dietro il suo collo. Un dispositivo in cui si è imbattuto praticamente per caso: poco tempo prima infatti, quando la Terra per colpa dei Kree era diventata una colonia penale intergalattica (V. Maximum Security), lui stava cercando di reclutare alcuni criminali alieni al suo servizio. Usando le risorse a sua disposizione, il Power Broker individuò il luogo dove vi era stata la più alta concentrazione di atterraggi e vi si recò immediatamente: incontrò però solo degli alieni selvaggi, il cui unico obiettivo era quello di uccidere. Capendo di avere poche speranze, Jackson preferì non offrire resistenza all'assalto degli alieni, che dunque lo abbandonarono subito credendolo morto: riverso a terra, il criminale si trovò accanto ad una pattuglia di agenti SHIELD morti sul serio ed attese che i selvaggi se ne andassero. Quando si rimise in piedi, però, si trovò di fronte a quello che cercava: un essere alieno intelligente. Una sorta di immenso scorpione. Aveva perso il suo ospite e cercava un sostituto: tutto quello che desiderava era sopravvivere e rigenerarsi. Per questo diede a Jackson il potere di controllare l'umanità, sotto forma di quei dispositivi di controllo a forma di scorpione da lui stesso creati. E l'unità madre a cui tutti quanti fanno riferimento è Curtiss Jackson stesso: per dimostrare questo si sbottona la camicia e mostra ad una atterrita Kali l'essere alieno, di colore verde, attaccato alla sua schiena. Una volta che le varie delegazioni straniere torneranno nei loro paesi, la sua influenza si estenderà lungo tutto il globo. Poi il Power Broker estrae un dispositivo di controllo e lo piazza sul retro del collo di Kali Vries.
Finalmente USAgent riesce a raggiungere Warkovsky ed a mostrare a Capitan America il dispositivo di controllo presente sul suo collo. Walker riesce  invece ancora a controllare le sue azioni, anzi, non è mai stato preda di nessun comando altrui. Rogers decide dunque di concedere una possibilità ad Agent. Al senatore serve subito un anomalo intervento chirurgico: dunque col suo bastone energetico Walker gli strappa il dispositivo di controllo e lo distrugge. Dopo che l'opinione pubblica sarà informata del fatto che Warkovsky era guidato da un criminale, la sua rielezione sarà praticamente impossibile. Improvvisamente però gli altri delegati presenti alla conferenza e preda del controllo di Jackson attaccano i due eroi: Capitan America li tiene a bada ed esorta USAgent ad andare a catturare il Power Broker. Walker non se lo fa dire due volte.
Intanto Curtiss Jackson sta pensando alla sua prossima mossa, non notando alle sue spalle Kali Vries liberarsi dai legacci che la tenevano immobilizzata: balza dunque contro il criminale, il quale però la nota e le ordina di fermarsi, istigandola poi ad attaccare USAgent, che ha appena sfondato la porta del rifugio del Power Broker. Walker però si libera facilmente della sua ex compagna e, col suo bastone energetico, le toglie il dispositivo di controllo. Jackson prova allora a dare ordini ad Agent, ma è tutto inutile, l'eroe non è soggetto al suo controllo: ha solo finto, con il beneplacito di Valerie Cooper, di farsi abbindolare da Kali Vries, mentre in realtà uno del suo gruppo aveva concepito un congegno che disturbava i neurosegnali trasmessi dai dispositivi di controllo, mantenendolo sempre nel pieno delle sue facoltà mentali. Perciò Walker con un pugno mette al tappeto il criminale, sradicando poi col suo scudo la creatura aliena presente sulla schiena del Power Broker.
In quel momento giunge sul posto anche Capitan America, il quale riferisce che la folla inferocita si è finalmente placata. Agent lo invita a mettere agli arresti Kali Vries per attività sovversive, ma contemporaneamente arriva anche Dum Dum Dugan, il quale rivela che la donna fa parte di una operazione sotto copertura dello SHIELD. Con fatica si era conquistata la fiducia del senatore Warkovsky, nella speranza che costui l'avrebbe condotta da Jackson. Agent però è sospettoso: per quale motivo allora uccidere Machete? Per impedirgli di parlare? Kali prova a giustificarsi: la morte del mercenario e stato solo un malaugurato incidente e se ne vergogna profondamente perchè, se fosse rimasto in vita, l'avrebbe fatta arrivare al Power Broker senza dover usare Walker per i suoi obiettivi. L'eroe quasi non la sta a sentire poi, vanamente fermato da Dugan, rivolge il suo bastone energetico contro la creatura aliena, liquefacendola. L'agente SHIELD si scaglia contro Agent per il suo gesto avventato: studiare quell'essere avrebbe potuto portare a grandi scoperte. Walker però gli espone una sua teoria: quella creatura non era del tutto aliena. Forse era solo il risultato di un esperimento genetico condotto dallo SHIELD su uno degli extraterrestri recentemente esiliati sulla Terra. Solo che qualcosa è andato storto e tale risultato è capitato nelle mani sbagliate. Probabilmente Curtiss Jackson non è il solo criminale presente qui oggi. E così dicendo Agent prende con sé il Power Broker ed esce dalla stanza. Capitan America lo segue a ruota, portando con sé la borsa contenente tutti i dispositivi di controllo rimasti: meglio portarli in un luogo sicuro. Lontano dallo SHIELD. Dugan è incredulo: davvero Rogers ha creduto alla teoria di USAgent? L'eroe a stelle e strisce risponde di sì.
Appartamento di John Walker, qualche giorno dopo: Agent brucia una foto che ritrae lui e Kali Vries al campo militare di Fort Bragg. Poi il suo comunicatore risuona: è Valerie Cooper, la quale lo informa che Warkovsky non è stato rieletto senatore. Per quanto riguarda la sua sospensione, invece, la Commissione ha deciso di annullarla, dunque l'eroe fa ancora parte della STARS. E c' già un nuovo incarico per lui: la cattura di un nuovo supercriminale evaso. USAgent si mette subito in azione: adora questo lavoro.

FINE

A cura di Fabio Volino