XSE
Mini di quattro numeri pubblicata dal novembre 1996 al febbraio 1997

CAPITOLO 1:


TEMPO PERDUTO (TIME LOST)
John Ostrander (storia)-Chris Gardner (matite)-Terry Austin/Tom Palmer (chine)-Derek Bellman (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Istituto Xavier, Stanza del Pericolo: Alfiere mostra a sua sorella Shard, tramite una proiezione olografica, squarci del loro futuro. Le immagini partono dalla battaglia finale della cosiddetta Ribellione Summers, combattuta nella tana del leone, in cui umani e mutanti si allearono per rovesciare la tirannia delle Sentinelle. Un evento che ha segnato la loro epoca di provenienza. Shard non sembra molto impressionata e crede che suo fratello stia soffrendo di nostalgia, per un futuro devastato che lui ritiene ancora casa sua. Alfiere allora programma un altro scenario, che cattura subito l'attenzione della ragazza: il campo detentivo per mutanti in cui sono nati, frutto della vittoria dell'homo superior nella ribellione succitata. Shard ritiene che suo fratello, nel richiamare queste memorie, abbia agito in modo perverso.
Un futuro alternativo: Nel campo irrompe una fazione radicale ed estremista caratterizzata dal suo odio per l'umanità e nota come gli Exhumes. A guidare i ribelli c'è Virago, una donna capace di far vibrare le sue braccia o le sue gambe in modo così veloce da poter distruggere qualunque cosa. A difendere il campo arrivano alcuni agenti XSE capitanati dai valorosi Trace e Sureshot, che intimano a Virago di arrendersi. Gli Exhumes si scagliano contro la pattuglia XSE: perchè continuano a perseguitare i loro simili? Dovrebbero piuttosto ribellarsi agli umani che hanno creato questi campi di concentramento. Una reazione comune nei primi giorni di attività della XSE: troppe persone ricordavano come alcuni mutanti fossero stati utilizzati, per scelta o per costrizione, come cacciatori di altri mutanti. XSE, il cui compito principale è proteggere i mutanti innocenti dai loro pericolosi simili, viene dunque visto come un prodotto di quelle cacce. E fino a quel giorno Alfiere si allineava a questa linea di pensiero.
Messa alle strette Virago indietreggia ed afferra la piccola Shard, minacciando che, se non le verrà permesso di fuggire, farà vibrare le sue mani in modo così rapido da spezzare il collo della bambina. Alfiere da dietro si lancia contro la criminale, stringendola al collo e riuscendo così a liberare sua sorella, ma guadagnandosi anche l'ira di Virago che lo getta via con rabbia e si prepara a farlo a pezzi con le sue mani vibranti. Così facendo però si espone anche al fuoco dei componenti della XSE: Sureshot non sbaglia ed un preciso colpo alla schiena è più che sufficiente per uccidere la terrorista. Mentre un Alfiere ancora terrorizzato vede Virago crollare a terra il suo mondo cambia totalmente: finora gli era sempre stato detto che gli Exhumes erano eroi, patrioti, ma ha visto coi suoi occhi che non è così. È stata la XSE a salvare lui e sua sorella, l'odiata, detestata, ridicolizzata XSE. Ed in quel momento, nel profondo del suo cuore, sa che anche lui un giorno entrerà nei loro ranghi.
Presente: Shard chiede a suo fratello di interrompere il filmato: vuole sapere il motivo per cui sta facendo tutto questo. Alfiere le dice che desiderava che vedesse l'Istituto: ora che ha accettato il fatto che lei è davvero sua sorella e non un semplice ologramma (V. X-Men Deluxe 30), vorrebbe che questo edificio divenisse la sua nuova base. Vorrebbe che entrasse a far parte degli X-Men. Shard non è così entusiasta: gli X-Men sono territorio di suo fratello, lei vorrebbe condurre una vita propria senza l'ombra di Alfiere che incombe su di lei. Il mutante ribatte che la loro nonna non sarebbe d'accordo con la sua decisione. Ed il viaggio nella memoria continua.
Un futuro alternativo: La nonna è stata una delle persone che più ha segnato le vite di Alfiere e Shard: insieme ad Hancock, uno dei guerrieri della Ribellione Summers, raccontava ai due bambini le storie sugli X-Men, di come le loro imprese fossero motivate da un sogno di pacifica coesistenza tra umani e mutanti. Per quell'ideale quei guerrieri erano sempre disposti a sacrificare la propria vita, a fare tutto ciò che era necessario per mantenere in vita il sogno di Xavier. Sembravano dei giganti per via del loro coraggio e la nonna sperava che un giorno i suoi due nipoti avrebbero seguito il loro esempio. La nonna dai capelli color argento sembrava conoscere bene gli X-Men, come se ne avesse un tempo fatto parte: poi ha perso i suoi poteri ed ha deciso di scomparire per evitare di essere cacciata per ciò che era e per non dover far soffrire ulteriormente i suoi nipoti.
Ma tutto è destinato a finire: qualche anno dopo l'attacco degli Exhumes, sul letto di morte la nonna fa promettere ad Alfiere che si prenderà sempre cura di sua sorella e la proteggerà da tutti i pericoli. Perchè la famiglia è la cosa più importante. Alfiere in lacrime giura che lo farà e la donna muore in pace poco dopo.
Presente: Alfiere afferma di non aver adempiuto a questa promessa, ma Shard ribatte che non può essere incolpato per la sua morte: ha fatto del suo meglio, soprattutto nei momenti più difficili, quando hanno cominciato a vivere per strada o durante i primi giorni alla XSE. Se non fosse stato per suo fratello, Shard non sarebbe divenuta una donna forte e risoluta ed il fatto che Alfiere dovesse preoccuparsi del suo benessere ha reso per lui il tutto doppiamente più arduo. E nonostante ciò non ha esitato un attimo nel difenderla quando Billboy e Halftrack hanno ucciso Hancock.
Un futuro alternativo: Recoil e Amazon della XSE impediscono ai due criminali di uccidere i due ragazzi e, ammirati dal coraggio di Alfiere, gli propongono di entrare nella loro organizzazione. Lui accetta, ma ad una condizione: che con lui venga anche Shard. I due fratelli vengono dunque trasferiti, insieme ad altri giovani mutanti, nell'Accademia della XSE, e nell'ammirare un edificio così grande provano una forte emozione. Tra tutte le reclute solo in Alfiere si sono già manifestati i poteri mutanti. I giovani vengono accolti da Hecat'E, ufficiale in comando dell'organizzazione: nel vedere impresse sul suo volto l'autorità e grande forza d'animo, Shard si augura di poter divenire un giorno come lei. Hecat'E spiega loro che rappresentano il futuro del popolo mutante, ma prima devono imparare ciò che sono, perchè senza conoscenza del passato non può esserci speranza di un futuro.
Un tempo vi era una dittatura delle Sentinelle, che ha creato i campi di concentramento per mutanti, ai quali veniva tatuata una M sull'occhio destro di modo che, se mai qualcuno fosse riuscito a fuggire, sarebbe stato facilmente individuato e catturato. Ma un giorno è arrivata la Ribellione Summers, alla quale ha partecipato anche Hecat'E: umani e mutanti uniti per sconfiggere la tirannia delle Sentinelle che, originariamente programmate per uccidere o paralizzare dei mutanti, erano arrivate ad avere atteggiamenti dittatoriali nei confronti di tutti gli esseri viventi. L'alleanza ebbe successo, ma non durò molto soprattutto perchè il suo uomo simbolo, Summers, era morto. Qualche cambiamento ci fu, ad esempio i mutanti non vennero più marchiati (Alfiere e Shard sono stati tra gli ultimi), ma se qualcuno provava ad allontanarsi dai campi di detenzione per rifarsi una vita incontrava una profonda ostilità da parte degli umani. Non passò molto tempo dunque prima della nascita di gruppi radicali mutanti: tra questi il più pericoloso è quello degli Exhumes, guidato dall'infuocato Daemon che risponde all'odio con l'odio. E l'odio è profondo in lui: forse per via del suo potere che a contatto con l'aria fa bruciare costantemente la sua pelle o forse perchè la rabbia ha avvelenato la sua anima ma, anche durante la ribellione, Summers ha avuto difficoltà nel tenere in riga lui e gli Exhumes. Ed ora, col grande leader scomparso, Daemon dà ascolto solo alla sua anima oscura ed è in guerra con l'intera razza umana, che per causa sua ha sofferto molte tragedie.
Per discutere della questione venne organizzato un concilio tra umani e mutanti, che ben presto rischiò di degenerare poichè una parte dava la colpa di tutto all'altra e viceversa senza che si arrivasse ad una vera soluzione. Alla fine tuttavia si giunse ad un compromesso: i campi di detenzione dovevano essere chiusi e si doveva mettere la parola fine agli odi razziali. Non era pensabile a tal fine che gli umani cacciassero i mutanti, dunque furono i mutanti stessi a proporsi come forza di polizia contro gruppi ribelli come gli Exhumes. L'accordo venne formalmente sancito e così nacque Xavier Security Enforcers, XSE, formato da veterani mutanti uniti per mantenere in vita il sogno di Charles Xavier. Ed il tatuaggio sull'occhio destro, un tempo simbolo di vergogna, divenne una sorta di distintivo d'onore. Un distintivo che va guadagnato: i cadetti lo ottengono solo quando superano tutti i test e vengono ammessi nell'organizzazione.
Hecat'E termina il suo racconto ed invita tutte le reclute a dirigersi nelle loro classi, a parte Alfiere e Shard con cui vuole conferire in privato. Prima di uscire uno dei cadetti se la prende con Alfiere: il fatto che lui abbia già la M tatuata e se la sia guadagnata sul campo è per lui motivo di invidia. Si chiama Trevor Fitzroy: Alfiere non dimenticherà così facilmente il suo nome. Poi Hecat'E si rivolge ai due fratelli: Hancock, un suo vecchio compagno di squadra, è morto nel tentativo di salvarli e lei spera che il suo sacrificio non sia stato vano. Shard critica la donna: se era amica di Hancock perchè non è mai venuta a trovarlo? Perchè lo ha lasciato morire per strada? Improvvisamente una profonda oscurità avvolge la ragazza, che inizia a tremare di paura ed a piangere: effetto dei poteri di Hecat'E, capaci di creare un campo in grado di annullare la luce. L'ufficiale esorta la giovane a non mettere più in dubbio la sua relazione con Hancock né a presumere di dare dei giudizi su di lei. In quel momento Alfiere appare al fianco di sua sorella e dice a Hecat'E che può anche risparmiarsi di proseguire la scenata: e se mai proverà di nuovo a spaventare Shard, la ucciderà. L'ufficiale lo osserva fisso in volto, poi annulla il suo campo oscuro, affermando di essere rimasta molto soddisfatta: Alfiere non ha esitato un secondo e persino gli adulti trovano difficile resistere al suo campo oscuro. Così si allontana, esortando Shard a prendere esempio da suo fratello, dopotutto è solo per merito suo se lei si trova qui e non a vagabondare per strada. Alfiere cerca di consolare sua sorella, ma lei si libera dalla sua stretta e fugge via, intimandogli di lasciarla in pace.
Presente: Alfiere chiede a Shard come mai fosse così arrabbiata con lui. Lei risponde che, la prima volta che ha incontrato Hecat'E, ha anche visto il tipo di persona che voleva diventare: qualcuno con una posizione, che godeva di rispetto. Invece l'ufficiale l'ha subito bollata come la sorellina tremante di Alfiere, reputazione che l'ha accompagnata per molto tempo e da cui ha fatto fatica a liberarsi. Alfiere si scusa, stava solo cercando di adempiere alla promessa fatta in punto di morte alla loro nonna. Shard ribatte che il cuore della vicenda è proprio questo: suo fratello vorrebbe proteggere tutti dal male, ma inevitabilmente a volte fallirà e questo lo fa soffrire. Alfiere aggiunge che a volte gli sembra che il suo vero potere mutante sia far uccidere le persone a cui vuole bene. Shard lo esorta a smetterla con questa autocommiserazione: deve pensare piuttosto alle persone che è riuscito a salvare.
Un futuro alternativo: Circa un anno dopo essere entrati in accademia, Alfiere e Shard insieme alle altre reclute vengono portati da Sureshot e Trace a compiere un giro di pattuglia che nelle intenzioni non dovrebbe causare grossi problemi. Tutti i cadetti sono chiaramente nervosi, solo i due fratelli si guardano costantemente intorno poichè sanno come le strade ed i suoi vicoli oscuri possano rivelarsi pericolosi. Nel corso del giro di pattuglia una ragazza di nome Shirley cerca un approccio con Alfiere, ma una battuta di Fitzroy tronca sul nascere qualsiasi risposta. Sureshot esorta i suoi allievi a non abbassare la guardia, ma così facendo non si avvede alle sue spalle di un attacco di un rappresentante degli Emplati, che le spezza il collo. Altri Emplati irrompono sulla scena e Trace, mentre cerca di difendersi, chiama la base perchè mandi subito dei rinforzi. Fitzroy vorrebbe fuggire, ma Alfiere incita tutti i cadetti a prendere dei bastoni o dei sassi ed a contrattaccare. Gli Emplati tuttavia sono meglio organizzati e poco dopo uno di loro afferra Shard per i capelli, preparandosi a succhiarle il midollo.

CAPITOLO 2:


FUTURO INTENSO (FUTURE INTENSE)
John Ostrander (storia)-Deodato Studios (matite)-Mozart Cuto (chine)-Derek Bellman (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Gli Emplati hanno ucciso Trace e Sureshot ed ora uno di loro tiene bloccata Shard, che invoca l'aiuto di suo fratello. Il vampiro mutante inizia a succhiare il midollo della ragazza con le bocche fameliche poste sulle sue mani: l'agonizzante dolore provato da Shard causa anche un effetto secondario, fa emergere per la prima volta i suoi poteri mutanti e riesce a trasformare la luce in forza concussiva che utilizza per liberarsi dalla presa del criminale. Suo fratello è vicino a lei e, dal momento che la sua capacità consiste nell'assorbire ed amplificare qualsiasi tipo di energia, si carica anche lui di un incredibile potere col quale mette ko due Emplati. Alfiere poi prende le armi dei due agenti caduti, una la tiene per sè, l'altra la consegna a Shirley, la migliore nelle sessioni di tiro con la pistola. Bisogna stare vicini il più possibile per guadagnare il tempo necessario per permettere ai rinforzi di arrivare.
La mira di Alfiere e Shirley è precisa e le altre giovani reclute si difendono al meglio delle loro possibilità, ma non riescono ad impedire che uno di loro, Hooper, venga saldamente afferrato da uno degli Emplati. Shard abbatte il criminale facendo crollare su di lui, grazie ad una seconda raffica, parte di un muro, ma così facendo seppellisce sotto le macerie anche il suo compagno. Alfiere e Shirley intanto continuano a sparare contro gli altri Emplati, i quali sono costretti a trattenere la loro furia, ma ben presto le riserve di energia delle armi si esauriscono. Quando tutto sembra perduto finalmente arrivano i rinforzi: guidati da Amazon, gli agenti XSE irrompono sulla scena ed attaccano immediatamente gli Emplati. La battaglia è breve e nello stesso tempo intensa ed alla fine tutti i vampiri mutanti vengono uccisi. Amazon si complimenta con Alfiere per come ha gestito la situazione, lui però dice che avrebbe potuto far di meglio poichè non è riuscito a salvare Sureshot, Trace e Hooper.
Un mese dopo viene tenuta una cerimonia speciale durante la quale Alfiere e Shirley ricevono un encomio ufficiale per la loro azione eroica. Oltre a ciò al giovane viene concesso un ulteriore merito: viene promosso agente XSE a tutti gli effetti, è il più giovane cadetto ad aver ottenuto questo risultato. Ma non è una semplice ricompensa: con le morti di Sureshot e Trace c'è urgentemente bisogno di ufficiali che conoscano le zone più malfamate delle strade delle varie città ed Alfiere ha già dimostrato la sua esperienza in questo campo. Hecat'E gli consegna dunque il distintivo, che ricorda il simbolo dei leggendari X-Men e del sogno di cui si sono fatti portavoce. Alfiere accetta la promozione con gioia ed onore.
Presente: Shard fa notare a suo fratello che un anno dopo lei battè il suo record di più giovane cadetto ad essere promosso. Alfiere annuisce: Shard si è sempre dimostrata competitiva, poichè non voleva essere considerata solo come la sua sorellina. L'eroina ricomincia ad allenarsi e sfida suo fratello a fare di meglio, ma lui vuole solo parlare e dirle che insieme formano un ottimo team. Shard chiede dunque se si sta comportando meglio di loro e nella stanza appaiono le proiezioni olografiche di Malcolm e Randall e subito dopo la ricostruzione della loro ultima missione accanto ad Alfiere (V. Incredibili X-Men 54). Il mutante del futuro ordina al computer di terminare la simulazione ed esce frettolosamente dalla stanza. Shard lo insegue e gli chiede scusa, non immaginava che quelle due persone significassero così tanto per lui.
Un futuro alternativo: Alfiere, Malcolm e Randall sono in missione a Harmony Base, l'utopia ideale dove umani e mutanti convivono per dimostrare che il sogno di Xavier è realizzabile. I suoi abitanti, emozionati di fronte a questa visita, salutano Alfiere con entusiasmo e gli dicono che apprezzano l'operato della XSE. L'eroe non può non notare la differenza che ha riscontrato nei ghetti, dove tutti sono ancora paranoici e malfidenti.
Presente: Alfiere racconta a sua sorella che Randall proveniva da Harmony Base ed era uno scavezzacollo, sempre pronto a fare battute, anche nel bel mezzo di una battaglia. Malcolm invece era totalmente differente: si atteneva alle regole, era sempre concentrato, perchè voleva dimostrare di non essere solo il figlio di un uomo ricco. Sono sempre stati fedeli ad Alfiere e non hanno esitato a seguirlo quando lui è tornato indietro nel tempo per catturare Trevor Fitzroy. Tuttavia questa loro lealtà alla fine li ha fatti uccidere, quando si sono messi davanti al loro capo per impedire che venisse colpito da una fucilata, sembrava quasi che non tenessero alle loro vite. Shard ribatte che hanno solo compiuto una scelta, una scelta da rispettare, poi chiede a suo fratello di raccontarle le circostanze del loro primo incontro.
Un futuro alternativo: Alfiere, appena promosso a comandante, viene chiamato da Hecat'E nel nervo focale di informazioni dell'organizzazione noto come Cerebro. L'eroe ha ancora due posti liberi nella sua squadra e la donna ha trovato un ottimo elemento, che si rivela essere Malcolm. Alfiere esamina il suo file e scopre che il suo potere consiste nel rilevare umani, cosa che non reputa molto utile in caso di combattimento a fuoco. Malcolm ribatte di essere esperto in ogni tipo di armamento ed ha ottenuto i risultati migliori al poligono di tiro. Per Alfiere questo non significa nulla, le situazioni che si verificano sulle strade sono totalmente differenti da quelle affrontate in allenamento, con bersagli facili. Hecat'E porta l'eroe in disparte e gli dice che il padre di Malcolm è un uomo molto ricco ed influente. Alfiere non si fa incantare: ha di meglio da fare che essere il babysitter del figlio di una persona potente. Malcolm ode quest'ultimo commento e si fa prendere dall'ira: non ha bisogno della protezione di nessuno, vuole diventare il miglior agente della XSE e questo comporta lavorare accanto ad uno dei migliori, ovvero Alfiere. Andrà a pattugliare le strade in un modo o nell'altro, perchè questa era la sua ambizione iniziale, altrimenti si dimetterà e potrà mandare all'inferno suo padre ed Alfiere. C'è un istante di silenzio, poi sul volto del mutante compare un sorriso: gli è piaciuta la reazione di Malcolm e ne apprezza il temperamento, dunque lo accoglie nella sua squadra. Poi Alfiere si rivolge ad Hecat'E, dicendo che anche lui ha trovato un ottimo elemento.
Si tratta di Randall, che in questo momento sta effettuando una sessione di allenamento contro altri tre agenti XSE, che stende senza alcuna difficoltà, quasi come se per lui fosse un gioco. Hecat'E non si dimostra troppo entusiasta della scelta: Randall è irriverente e privo di disciplina. Inoltre non è tra i primi del suo corso e la sua immunità alle radiazioni è un potere poco utile in combattimento, come quello di Malcolm. Per l'eroe del futuro tutto ciò non conta: apprezza l'imprevedibilità e lo spirito libero di quest'agente. A Randall viene dunque chiesto se vuole entrare a far parte della squadra di Alfiere, lui accetta. Poi le due nuove reclute si salutano, in modo alquanto freddo e distaccato.
Presente: Shard ricorda che all'inizio Malcolm e Randall litigavano costantemente, sembravano quasi detestarsi. Alfiere lo conferma, ma aggiunge che tutto cambiò durante la loro seconda visita a Harmony Base.
Un futuro alternativo: Sotto la guida di un nuovo leader, Styglut, gli Exhumes si sono riformati ed il loro primo obiettivo è Harmony Base: non possono sopportare che umani e mutanti convivano in pace. Quando la squadra di Alfiere giunge sul posto ci sono già state molte vittime. Vengono chiamati immediatamente i rinforzi, ma nel frattempo Alfiere ed i suoi trattengono Styglut ed i suoi, che si dimostrano impreparati di fronte alla loro bravura ed esperienza. Quando infine giunge una seconda pattuglia di agenti, i terroristi vengono facilmente sconfitti. Malcolm allora corre verso uno dei rifugi, solo per scoprire che tutti i suoi occupanti sono stati uccisi: la scena lo sconvolge e dunque non si avvede di un attacco alle sue spalle di Styglut. Randall interviene in suo soccorso e con un pugno stende il criminale. Malcolm poi punta una sua arma contro il terrorista: tra le persone che lui ha ucciso c'era anche Donalbain, suo fratello. Era umano ed era entrato a far parte di questa comunità per supportare il suo fratello mutante. Alfiere invita il suo compagno ad abbassare la pistola: hanno ricevuto l'ordine di catturare i terroristi, non di ucciderli. Malcolm a malincuore esegue: mette un neurocollare inibitore attorno al collo di Styglut, ma poi si concede il lusso di dargli un calcio al volto. Randall lo consola: anche lui ha perso la sua famiglia ed i suoi amici in questo attacco.
Presente: Alfiere spiega che da quel giorno il rapporto tra i due cambiò: diventarono inseparabili e sono anche morti insieme. Shard crede di aver intuito il problema di suo fratello: ha aspettative troppo grandi e dunque non potendo soddisfarle in pieno ne soffre. Ma non deve mai scordare che è stato un buon capo ed un ottimo fratello: se non fosse stato per lui, Shard non avrebbe mai ottenuto la promozione a cui ambiva tanto. Questo non consola Alfiere: se infatti sua sorella non avesse mai ottenuto quella promozione oggi sarebbe ancora viva.

CAPITOLO 3:


FUTURO TRADITO (FUTURE BETRAYED)
John Ostrander (storia)-Deodato Studios (matite)-Mozart Cuto (chine)-Shannon Blanchard (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Un futuro alternativo: Mountjoy fugge dalla squadra capitanata da Alfiere, la quale sta cercando coi propri colpi di pistola di decidere la sua rotta e di farlo dirigere in un vicolo dove ad attenderlo c'è Shard. La manovra ha buon fine e la ragazza, una volta che è faccia a faccia col criminale, gli punta contro una pistola dicendogli che è in arresto. Mountjoy non si dà per vinto ed attacca Shard: evita una raffica, poi con un coltello la disarma, infine la blocca al suolo e si prepara a possedere il suo corpo. Ma Shard reagisce prontamente e dalle sue mani rilascia una scarica concussiva che getta il criminale ad un paio di metri di distanza da lei: così, approfittando del suo stordimento, mette attorno al suo collo un neurocollare inibitore. Mountjoy ancora non si arrende e cerca uno scontro fisico: ma due pugni ben sferrati da parte di Shard allo stomaco e al volto sono più che sufficienti per metterlo ko. In quel momento giungono Alfiere e la sua squadra, che si complimentano con lei: ha appena catturato il criminale più ricercato dalla XSE, questo dovrebbe farle ottenere la promozione a cui ambisce da tempo.
Presente: La cattura di Mountjoy in effetti garantì a Shard la promozione ad ufficiale. Alfiere si rammarica di ciò: se non l'avesse mai ottenuta, non sarebbe stata uccisa. Shard ribatte che, se non fosse accaduto allora ed in quelle circostanze, sarebbe avvenuto in un'altra occasione: forse era destino che ciò capitasse e suo fratello dovrebbe accettarlo. In effetti Alfiere ricorda che sua sorella era molto ambiziosa e questo la portava anche a sfidare la sua buona sorte: il suo obiettivo principale era diventare il capo della XSE, diventare come Hecat'E. Di per sè non era un male, ma questo a volte le faceva correre rischi ingiustificati, che causavano guai anche ad altre persone.
Un futuro alternativo: Alfiere si scontra con una sua proiezione olografica, capace di replicare ogni sua mossa: ben presto però ha la meglio sul costrutto artificiale, che svanisce in un crepitio di elettricità. Con tono seccato Alfiere dice che quest'invenzione non funziona, come aveva previsto: anche se questa era solo una dimostrazione non cambia la realtà dei fatti, che l'ologramma non è in grado di pensare per sé stesso. Conosce certe mosse ed azioni, ma non riesce ad adattarsi a nuove situazioni, in sintesi è difettoso. Mr. Lycadeon, uno scienziato al servizio del Testimone, non nega ciò: per incrementare al meglio le capacità delle proiezioni in effetti bisognerebbe riversare in esse tutto il contenuto del cervello del soggetto. Ma questo processo ucciderebbe chi vi si sottopone, andando contro l'intento iniziale: usare repliche olografiche per aumentare o sostituire il personale XSE. Shard chiede se, per eliminare simili imperfezioni, non si possa usare la tecnologia Shi'Ar di proprietà del Testimone, ma Lycadeon ribatte che il suo datore di lavoro tiene certe solo cose per sé, nemmeno lui che è il suo più stretto collaboratore conosce tutti i suoi segreti ed è al suo servizio da una vita.
Hecat'E valuta la situazione e decide infine di sospendere il progetto: troppi costi e pochi risultati. Shard cerca di replicare, ma lei è irremovibile. La ragazza allora se la prende con suo fratello: è colpa sua se il suo piano è andato in rovina, ha fatto di tutto per mettersi contro di lei. Piena d'ira gli lancia contro una raffica concussiva, che Alfiere assorbe. Poi, con altrettanta rabbia, l'eroe si scaglia contro Shard, la quale ribatte di non aver paura di lui. Hecat'E pone subito fine alla contesa: se i due fratelli continuano con questa disputa verranno entrambi cacciati. Non dovranno mai più usare i loro poteri uno contro l'altro.
Presente: Shard afferma che quel progetto era cruciale per la sua carriera, con esso aveva messo in gioco buona parte della sua reputazione. Alfiere la capisce, ma aggiunge che perchè quell'esperimento funzionasse bisognava sacrificare delle persone. Sua sorella ribatte che a volte è necessario compiere dei sacrifici, il periodo nella XSE ha insegnato loro anche questo. Alfiere precisa: lei non voleva sacrificare delle persone per la XSE, ma solo in nome della sua carriera. Shard nega l'accusa: non ha mai messo in gioco la vita di nessuno, se non la propria. E per la sua carriera ha potuto sempre contare su un prezioso aiuto: Trevor Fitzroy.
Un futuro alternativo: Fin dal giorno in cui Alfiere è entrato in Accademia, Fitzroy è stato una sua spina nel fianco. Ha cominciato ad uscire con Shard solo per farlo infuriare. Ad onor del vero questo era anche l'obiettivo di sua sorella, piena di risentimento verso di lui per la sua carriera rovinata, almeno a suo dire: infatti la sua relazione con Fitzroy non è mai stata nulla di serio, sapeva benissimo che era un verme. Una notte tuttavia, sul tetto dell'accademia XSE newyorchese, Fitzroy si confida con lei: l'unico motivo per cui è entrato a far parte di questa forza di polizia è perchè suo padre l'ha costretto. Si chiama Anthony Shaw ed è il Re Nero del Club Infernale, composto interamente da mutanti ricchi, potenti e non marchiati. Sfortunatamente Fitzroy è il suo figlio illegittimo: Shaw gli ha dato quel cognome in segno di scherno poichè nell'antichità 'Fitzroy' era il soprannome dato ai figli reali nati fuori dal matrimonio. Il suo erede legittimo si chiama invece William e riceve tutte le attenzioni ed i privilegi. Ma stasera tutto cambierà: William morirà e dunque Anthony Shaw non potrà far altro che rivolgere le sue attenzioni a Fitzroy. Shard chiede al suo compagno come faccia a sapere che stanotte suo fratello morirà, ma lui non le risponde e si allontana, ridendo di gusto. La predizione di Fitzroy si avvera: William Shaw muore e lui viene richiamato a casa, mentre Shard si lacera nel dubbio se abbia commesso o meno un omicidio.
Nessun dubbio invece sui reati di cui il giovane rampollo si macchia negli anni successivi sfruttando il suo potere di creare portali spaziali: rapine, sottrazione di tecnologia, sempre a danno degli umani. Grazie ad alcune dritte di Shard, Alfiere e la sua squadra riescono infine a catturarlo. Il giorno prima del pubblico processo Alfiere viene avvicinato dal padre di Fitzroy, Anthony Shaw, che si congratula per la cattura, anche se suo figlio non passerà nemmeno un giorno in prigione. Il poliziotto ribatte che sarà la giuria a decidere ciò, ma Shaw replica che invece la decisione spetta a lui e dunque Fitzroy non sarà giudicato colpevole, un processo sarebbe troppo imbarazzante per la sua casata. Comunque Shaw è qui con un altro obiettivo: è rimasto impressionato dalle capacità di Alfiere e gli chiede di entrare a far parte del Club Infernale. L'eroe rifiuta, preferisce rimanere nella XSE. Shaw accetta la decisione, per il momento, ma ricorda ad Alfiere che per un uomo potente come lui possono esserci solo amici o alleati, i nemici sono un lusso che non ci si può permettere.
Come prevedibile, Fitzroy non viene condannato. Una volta libero comincia a radunare attorno a sé altri giovani ricchi mutanti per formare i nuovi Satiri, assieme ai quali si diverte a torturare gli umani. Ancora una volta Alfiere, Malcolm e Randall lo catturano. Il giovane rampollo si dispera poichè sa che stavolta suo padre non lo aiuterà. Decide allora di fare un patto: in cambio della libertà rivelerà dove si trova il nuovo covo degli Exhumes. Normalmente Alfiere non presterebbe ascolto a ciò, però desidera fare pace con sua sorella visto che i loro rapporti sono tesi per via della sua mancata promozione. Dunque, dopo aver ricevuto l'informazione da Fitzroy, la confida a Shard e si offre di accompagnarla, ma lei rifiuta: ogni volta che portano con successo a termine una missione insieme il merito va ad Alfiere, dunque stavolta andrà da sola. Quando la ragazza parte con la sua squadra l'eroe non può immaginare che è l'ultima volta che vede in vita sua sorella. Circa un'ora dopo Shard ed il suo plotone irrompono nel deposito segnalato da Fitzroy, ma qui non ci sono gli Exhumes, bensì numerosi Emplati che si lanciano all'attacco. Shard e la sua squadra, in netta inferiorità numerica, fanno fuoco contro di loro.
Intanto, dopo aver perso il contatto radio con sua sorella, Alfiere intuisce che Fitzroy ha teso loro una trappola e, sbattendolo contro una parete, gli intima di rivelare cosa c'è davvero in quel deposito. Il criminale glielo dice sorridendo malignamente ed Alfiere lo getta via con rabbia, poi ordina a Randall e Malcolm di chiamare ogni agente disponibile. La squadra si dirige il più presto possibile al deposito. Alfiere ha paura, dentro di sé sa già cosa è successo. E poco dopo ne ha la conferma: Shard e la sua squadra, ora diventati vampiri mutanti, richiamano la sua attenzione. Loro hanno perso la vita e la stessa cosa sta per capitare agli altri agenti XSE.

CAPITOLO 4:


SCONTRO (CONFLAGRATION)
John Ostrander (storia)-Deodato Studios (matite)-Mozart Cuto (chine)-Shannon Blanchard (colori)-Kelly Corvese (supervisione)

Shard e la sua squadra, ora divenuti Emplati, si lanciano contro Alfiere e gli altri agenti XSE, che si difendono con le loro armi ed i loro poteri. Secondo il protocollo dell'organizzazione non c'è modo di invertire il processo di trasformazione: Shard ed i suoi sono in pratica già morti ed ora devono essere messi fuori gioco per sempre. I due fratelli si ritrovano faccia a faccia ed Alfiere, col calcio della sua pistola, colpisce Shard al volto facendola ritrarre: non vuole ucciderla. Sfortunatamente per lui sua sorella non ha più scrupoli morali. Malcolm e Randall, proteggendo Alfiere dagli altri vampiri mutanti, ricordano al loro capo che purtroppo non c'è speranza di salvare la ragazza, tutti gli Emplati devono essere terminati. Ma l'eroe ricorda anche il giuramento che fece a sua nonna in punto di morte: proteggere sua sorella ad ogni costo. Come può adesso ucciderla? Preda dei suoi dubbi Alfiere non si avvede alle sue spalle di un attacco di Shard, che con le sue braccia gli circonda il collo, provando a succhiare il suo midollo con le bocche fameliche poste sulle sue mani. Ma il poliziotto riesce a liberarsene afferrandola e scagliandola contro una parete. Randall si offre di compiere lui l'inevitabile assassinio, ma Alfiere glielo vieta: deve esserci un altro modo.
Improvvisamente delle lacrime scorrono sul volto di Shard, che con voce supplichevole implora suo fratello di porre fine alla sua sofferenza: non vuole diventare ciò che più odia. Poi questo breve attimo di umanità scompare e, con un grido di dolore, la ragazza torna ad essere una spietata ed implacabile vampira mutante. Ma per Alfiere è stato sufficiente: c'è ancora una parte di sua sorella lì dentro. Così ordina a Malcolm e Randall di essere colpito dalle loro raffiche al plasma: seppur con riluttanza loro eseguono. L'eroe si carica al massimo di energia e, quando Shard si lancia nuovamente contro di lui, la colpisce in pieno con una raffica devastante. Il duro impatto mette finalmente fuori gioco la ragazza: Alfiere la prende tra le sue braccia e la porta via. Randall e Malcolm gli coprono la fuga verso l'uscita del deposito, decidendo poi di seguirlo e lasciando agli altri agenti XSE il compito di eliminare i restanti Emplati.
I tre si precipitano alla Stark/Fujikawa, dove incurante delle imponenti forze di sicurezza Alfiere chiama Lycadeon. Quando costui arriva l'eroe gli mostra sua sorella: vuole utilizzare lei per creare una perfetta proiezione olografica, anche se il suo corpo è morto lei potrebbe in un certo senso ancora sopravvivere. Lycadeon invita i suoi uomini a portare Shard nel laboratorio centrale, ma esorta Alfiere a seguirlo in un'altra stanza: per ciò che lui ha in mente c'è bisogno del consenso di un'autorità superiore, è necessario il parere del Testimone. Quando i due si presentano al cospetto del misterioso essere non devono nemmeno chiarire il motivo della loro presenza: il Testimone è già a conoscenza delle intenzioni di Alfiere. Ma prima che dia il suo assenso vuole fare un patto con l'eroe: in cambio della creazione di una perfetta proiezione olografica di Shard, lui abbandonerà XSE e verrà a lavorare per un anno alla Stark/Fujikawa. Solo al termine di questo periodo riceverà l'uniproiettore olografico di sua sorella. Per Alfiere significa rinunciare a ciò che ha lavorato per tutta la vita, forse anche voltare le spalle al sogno di Xavier, ma non ha altra scelta ed accetta le condizioni. Il Testimone è soddisfatto.
Poco dopo, nel laboratorio, il fatale esperimento sta per avere inizio. Shard è stata adagiata su un lettino e sulla sua testa sono stati attaccati alcuni cavi, che assorbiranno tutto il contenuto del suo cervello. Lycadeon ricorda ad Alfiere che il processo è ancora in fase sperimentale, dunque potrebbe non funzionare, potrebbe distruggere il cervello della ragazza. L'eroe ne è consapevole, ma è pronto a correre il rischio. Lycadeon ordina perciò ai suoi uomini di procedere e loro eseguono: un campo di energia elettrica circonda improvvisamente il cervello di Shard, la quale inizia a gridare di dolore e a dibattersi furiosamente. Uno scienziato intuisce che la sua parte Emplate sa cosa sta per accadere e sta lottando contro ciò: ma se si libera dai cavi rimarrà uccisa per lo shock. Alfiere interviene prontamente: posa le mani sulle spalle di sua sorella, che riesce con fatica a riadagiare sul lettino, e comincia ad assorbire l'energia che la ragazza stava per espellere dal suo corpo col pericolo di distruggere il laboratorio. I due fratelli lanciano all'unisono un tremendo urlo, poi Shard smette di dibattersi e si distende sul lettino, immobile. Lycadeon riferisce ad Alfiere che il processo è andato a buon fine: le onde cerebrali, la personalità e le memorie di Shard sono state downloadate nell'uniproiettore. L'eroe osserva il corpo ora senza vita di sua sorella ed in un impeto di rabbia e disperazione rilascia verso il soffitto l'energia assorbita.
Il giorno dopo, quartier generale XSE: Hecat'E convoca Alfiere nel suo ufficio. La condotta dell'eroe nel corso del suo ultimo incarico contro gli Emplati non è stata lodevole: si è allontanato da un campo di battaglia prima che ne fosse deciso l'esito. Anche se alla fine gli agenti XSE hanno prevalso, Alfiere non doveva comunque abbandonarli prima del tempo. Il poliziotto non replica e consegna alla donna il suo distintivo, dando così anche le sue dimissioni dall'agenzia. Hecat'E respinge le dimissioni: sa delle circostanze eccezionali che hanno coinvolto l'eroe ed è a conoscenza del suo accordo col Testimone. Perciò decide di sospendere Alfiere da ogni compito per un anno: quando ritornerà avrà appreso informazioni interessanti ed utili sul Testimone e le condividerà con l'organizzazione.
Presente: Shard non sapeva a quanti sacrifici si era sottoposto suo fratello per salvarla. Gli chiede quali missioni ha compiuto per il Testimone, ma lui ribatte che non se la sente ancora di parlarne. Tuttavia, durante quell'anomalo anno, si presentarono altri aspetti interessanti.
Un futuro alternativo: Alfiere prende servizio alla Stark/Fujikawa e Lycadeon gli presenta subito il capo della sicurezza dell'azienda: Shackle. Anche se il suo vestito le lascia scoperto solo un occhio, l'eroe la riconosce subito: si tratta di Shirley Baylor, una sua ex compagna di accademia che dopo aver abbandonato XSE ha accettato un remunerativo incarico alla Stark/Fujikawa. Alfiere non riesce a credere che la donna abbia rinunciato agli ideali della forza di polizia per il denaro. Shackle lo esorta a guardare in faccia la realtà: non è più la ragazzina tremante che aveva una cotta per lui, adesso è il suo ufficiale superiore e dovrà guadagnarsi la sua fiducia ed il suo rispetto.
Presente: Shard chiede a suo fratello se il Testimone fosse davvero il Gambit degli X-Men. Lui la ritiene una possibilità, ma non ne è sicuro al cento per cento: si faceva chiamare LeBeau, certo, ma come è riuscito a vivere così a lungo? Ricorda però una conversazione interessante avuta con lui.
Un futuro alternativo: Il Testimone si complimenta con Alfiere per il successo della sua ultima missione: sa che l'eroe non approva ciò che sta facendo, così come non approva lui. In effetti c'è un dubbio che tormenta Alfiere: si dice che il Testimone sia stato uno degli X-Men ed allora come mai ha rinunciato totalmente agli ideali di quel gruppo? Il Testimone replica che lui è LeBeau e più che LeBeau. Lui è un uomo strano rinchiuso in una prigione, lui stesso è quella prigione. Alfiere viene congedato e, negli spogliatoi dell'azienda, scarica la sua rabbia prendendo a pugni un armadietto. Shackle capisce che ha appena parlato col Testimone e gli dice una cosa: quell'essere è sia un uomo buono che malvagio, rappresenta il meglio ed il peggio dei mutanti. Ha visto e sperimentato così tante cose che nessuno può giudicarlo. L'eroe ribatte che un giorno, quando lo avrà conosciuto meglio, lo giudicherà senza remore.
L'anno al servizio della Stark/Fujikawa termina e, come promesso, ad Alfiere viene consegnato l'uniproiettore contenente la matrice olografica di sua sorella. Ma, quando gli viene detto che la copia principale della matrice di Shard rimarrà conservata nei database dell'azienda, non esita a distruggerli. Un irato Lycadeon lo porta al cospetto del Testimone, a cui l'eroe dice che conservare una copia della matrice non faceva parte dell'accordo. Il Testimone sorride e gli dà ragione, lasciandolo andare ma dicendogli anche che per lui le porte di questa azienda rimarranno sempre aperte. Alfiere torna dunque alla XSE e riprende servizio. Hecat'E gli riconsegna il suo distintivo, però lo vede più distante rispetto a quando era partito, più riservato. Quest'anno lo ha cambiato. Alfiere ribatte che adesso è un uomo migliore, più preparato a fare ciò che è necessario. Hecat'E reputa che ciò lo renda più simile a Shard e si domanda se sia una buona cosa.
Presente: Alfiere racconta che il primo incarico assegnatogli dopo il suo ritorno fu la cattura di Trevor Fitzroy, che era riuscito ad evadere di prigione. Insieme a Malcolm e Randall lo rintracciò e lo inseguì fin oltre un portale temporale che lo ha condotto in quest'epoca passata, al fianco degli X-Men (V. Incredibili X-Men 52). Shard è incredula per quanti eventi suo fratello abbia dovuto sopportare per riaverla accanto a sé, dunque se ancora desidera che lei entri a far parte degli X-Men accetterà senza obiettare. Alfiere non vorrebbe altro, però ammette che è giusto che, adesso che è rinata, sua sorella si rifaccia una vita. E questo significa rimanere in X-Factor. I due fratelli si abbracciano, poi Shard svanisce. Poco dopo arriva Tempesta, che vedendo il suo compagno di squadra un po' turbato gli chiede se sia tutto a posto. L'eroe la rassicura: sta bene. Sta solo osservando le stelle: sia nella sua epoca di provenienza che in questa le costellazioni sono uguali. E questo gli fa ricordare che certe cose non cambiano: amore, onore, coraggio, devozione, concetti simili non svaniscono mai da un'era all'altra. E come le leggende e gli ideali rappresentati dagli X-Men hanno ispirato la nascita di XSE, così XSE ispirerà altre persone. Qualunque cosa accada a noi come individui, certe cose non moriranno mai, finchè guarderemo dentro i nostri cuori e verso le stelle e ricorderemo.

FINE

A cura di Fabio Volino